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"Si freni questa deriva"

massimilianob

Well-known member
Ultima modifica:

MCP

Well-known member
... è sconfortante vedere quanto in basso sia caduto il giornalismo generalista in italia.
Non che i giornalisti siano mai stati una gran categoria, salvo pochissimi che infatti eccellevano: in linea generale abusano del potere che hanno, parlano delle cose che non sanno, non conoscono neanche l'italiano (per non parlare delle lingue straniere), fanno spesso delle gran figuracce, usano le persone, sono invadenti e maleducati in modo intollerabile.
Ma ora in più c'è il populismo velenoso e la manipolazione della realtà, in puro stile social.
Verrebbe da dire... si freni questa deriva!!!
 

Rodolfo

Super Moderatore
Che le navi inquilino l"ambiente in cui operano è innegabile, come qualsiasi altra attività antropica.
Mi chiedo, me se le 9000 persone imbarcate fossero a terra, nelle loro abitazioni, nelle loro città, inquinerebbero meno che non a bordo? Tutto sommato le moderne navi adottano dei sistemi di trattamento di tutti i rifiuti prodotti a bordo in maniera più totale ed efficiente che non dagli impianti a terra.
Quante abitazioni, paesi non dispongono, o ne dispongono parzialmente, di un trattamento delle acque reflue e le scaricano direttamente in corsi d'acqua, fiumi, laghi o mari.
Supponiamo, per fare un esempio, una mega nave con 7000 veneziani del centro storici a bordo, forse la laguna per una settimana ne beneficerebbe enormemente.
Senza contare che controllare una unica fonte di potenziale inquinamento è molto più efficiente che controllarne tante di più piccole
Tanto per contraddire in parte quelli che sostengono che le navi inquinano enormemente.
 

tiziano

Well-known member
...se poi Rodolfo si pensi a quanta acqua, elettricità, gas/metano/pellet ecc., quei ipotetici 7000 veneziani consumerebbero e i conti sono fatti .!!!!
 

massimilianob

Well-known member
Mi chiedo, me se le 9000 persone imbarcate fossero a terra, nelle loro abitazioni, nelle loro città, inquinerebbero meno che non a bordo?
non abbiamo la certezza scientifica pro/contro.
per stabilire quale "assetto" produca più o meno emissioni tra cui la CO2, bisognerebbe classificare e quantificare gli esatti comportamenti di tutti i passeggeri nella vita normale e fare un raffronto con quelli in crociera, inclusi consumi di cbo e bevande. cosa impossibile e pertanto si rimarrà nel ambito delle supposizioni e interpretazioni di dati non verificabili in modo univoco
Quante abitazioni, paesi non dispongono, o ne dispongono parzialmente, di un trattamento delle acque reflue e le scaricano direttamente in corsi d'acqua, fiumi, laghi o mari.
da noi è stato fatto un lungo e costoso lavoro per eliminare tutti gli scarichi privati verso i laghi, sono stati pesantemente ricondizionati gli impianti di depurazione ecc. quindi oggi non immettiamo nulla di più di quanto le normative prevedano. cosa succeda altrove non los o dire. ma riallacciandomi al ragionamento del primo punto, come facciamo a sapere che 7000 persone a casa loro immettono nelle reti civiche un tot di tonnellate di scarico fecale che poi viene mal depurato non depurato del tutto, e che quindi, fintanto che restano a bordo si ottiene una riduzione di inquinante non trattato? impossibile anche questo da stabilire al grammo.
Senza contare che controllare una unica fonte di potenziale inquinamento è molto più efficiente che controllarne tante di più piccole
di nuovo: come facciamo a stabilire che una sola fonte di inquinamento sia meglio che una framemntazione di fonti? e se tutti fossero dotati di abitazioni in classe A+++ con fotovoltaico + pompa di calore? dal punto di vista del bilancio energetico quando "traslocano" sulla nave innescherebbero un surplus di produzione di anidride carbonica. anche dal punto di vista emissioni CO2 /KW prodotto se parliamo di navi (minoranza netta) che funzionano 100% LNG è un conto, ma ancor oggi la stragrande maggioranza gira con olio pesante (si , nel porti usano la versione più raffinata è vero)

Nota bene: quanto sopra non per voler far l'avvocato del diavolo, anzi! Mi sono già espresso sulla pochezza professionale se non addirittura manifesta malafede di chi ha redatto quel articolo. però se vogliamo ragionare serenamente ed obbiettivamente bisognerebbe vedere ogni aspetto a 360 gradi, secondo mia modesta opinione, chiaramente.
 
Ultima modifica:

Rodolfo

Super Moderatore
Scusa Massimiliano:
"se tutti avessero", ma sappiamo bene che non è cosi, non è la realtà, anzi direi sia tutto il contrario. È vero che le cose pian piano stanno cambiando, ma quanti sono i luoghi al par tuo, che hanno raggiunto questo risultato? Non a caso ho citato Venezia, la mia realtà, che continua scaricare in laguna acque nere e acque grigie, e come Venezia quante altre realtà, più piccole possiamo incontrare? I filmati di certi servizi in TV che mostrano gli scarichi a mare di vari canali che di acqua non hanno nemmeno l'ombra. E prodotti usati per il riscaldamento? Tutto pompe di calore e fotovoltaico? Hanno appena lanciato l'allarme per l'uso indiscriminato dei pellets che inquinano oltre ogni misura.
E la raccolta differenziata nelle città, funziona in maniera eccelsa? Sì forse da qualche parte, al nord, secondo le statistiche, con il primato europeo di certi paesi del Nord Est e qui mi fermo.
Certo che bisognerebbe spaziare su 360° con conti alla mano, e valutare dato per dato, ma la nave, moderna, attrezzata, "ecologica" non è, per me, poi così devastante come si vuol fare passare, pur riconoscendo che di problemi di vario tipo ne può portare parecchi.
Milano, e in genere la Pianura Padana, notizie di queste ore, è risultata la terza città più inquinata al mondo e non credo la colpa sia delle navi.

Sono contrario a navi tipo Icon e sorelle: nella loro grandezza preferisco di gran lunga Toscana, Smeralda, Bellissima, World Europa
 

MCP

Well-known member
Per abbattere l'inquinamento bisognerebbe tornare a vivere come l'uomo delle caverne... siamo disposti? No di certo, non è neanche pensabile.
E allora la vera sfida oggi è mantenere le maggiori comodità che abbiamo conquistato, rendendole il meno inquinanti possibile. Ci stiamo lavorando.
Peraltro i più forti inquinanti sono attualmente interi Paesi come la Cina o l'India, non le navi da crociera, quindi di che parliamo?
Ma se il Foglio avesse pubblicato: "auspichiamo che Cina e India si adeguino presto agli standard occidentali per il contrasto all'inquinamento", chi se lo sarebbe filato? Nessuno. E allora bisogna provocare, attaccare, suscitare reazioni sdegnate e like, nel consueto stile di quel giornale. Possibilmente scagliandosi contro i simboli del capitalismo, supremo male universale... (non a caso nel titolo cita il Titanic).
Secondo me non merita di essere preso oltre in considerazione, abbiamo tutti di meglio da fare.
 
Ultima modifica:

massimilianob

Well-known member
S Hanno appena lanciato l'allarme per l'uso indiscriminato dei pellets che inquinano oltre ogni misura.
ovvio! per inseguire il prezzo più basso moltissimi usano pellet di dubbia provenienza che a fronte di un quintale di legna come materia prima, ci sono dentro 50 kg di leganti e porcherie varie! a quel punto una buona caldaia a bracere rovesciato, alimentata con misto faggio/robinia nostrane inquina meno, hai voglia se inquina meno!
E la raccolta differenziata nelle città, funziona in maniera eccelsa? Sì forse da qualche parte, al nord, secondo le statistiche, con il primato europeo di certi paesi del Nord Est e qui mi fermo.
Certo che bisognerebbe spaziare su 360° con conti alla mano, e valutare dato per dato, ma la nave, moderna, attrezzata, "ecologica" non è, per me, poi così devastante come si vuol fare passare, pur riconoscendo che di problemi di vario tipo ne può portare parecchi.
Milano, e in genere la Pianura Padana, notizie di queste ore, è risultata la terza città più inquinata al mondo e non credo la colpa sia delle navi.
tutto corretto, ma sai bene che viviamo ahinoi in un epoca dove l'apparenza prevale sulla sostanza. quindi? "dagli alle meganavi, nemiche giurate della natura!" mancando di autorevolezza e analisi i giornalettai da quattro soldi si riempino la bocca e le statistiche di followers con dichiarazioni populistiche, sommarie, raffazzonate (ma subdole), con frasi veloci e facili.

il che oltre essere disonoesto intellettualmente di suo, crea pure un altro fenomeno che a mio avviso non va sottovalutato: disabituano la gente a ragionare con la propria testa, in maniera lucida e acritica.

(non a caso risultiamo essere gli ultimi in europa nella comprensione di un testo scritto...)
 

seismic

Well-known member
Il tema è complesso e il rischio di cadere in luoghi comuni molto alto. Per parlare di quanto inquina qualcosa o qualcuno occorerebbe analizzare tutta la filiera e non si finirebbe mai, perchè si ometterebbe sempre di analizzare qualche fattore che sta a monte e si finirebbe per chiedersi se è nato prima l'uovo o la gallina. Il tema è più sociologico a mio parere. Dato per scontato che l'inquinamento è il problema, è anche vero che uno stile davvero ecosostenibile ha costi economici altissimi e di fatto accessibili solo ad una fetta residuale della popolazione. Vale per tutto, dalla moda alla mobilità. Quanto inquina per esempio il fast fashion? Molto più di tutte le navi da crociera del mondo immagino, che facciamo lo aboliamo? Io sarei subito d'accordo, anche per questioni etiche, ma scoppierebbe il finimondo. Lo stesso vale per le navi, vogliamo abolire per legge le grandi navi? Anche questo mi troverebbe d'accordo, ma esisterà sempre qualche paese che le costruirà e ne permetterà la navigazione creando concorrenza sleale, senza contare che si taglierebbe una fetta di mercato importante sia per i fruitori con bassa capacità di spesa, sia per armatori e indotto. Chi ha alta capacità di spesa continuerà a viaggiare sul segmento alto di gamma, altri resteranno esclusi. La scelta ecosostenibile ha dei costi e occorre averne contezza quando si discetta sul tema. Puntare il dito non porta a nulla. Detto questo, del giornalismo in generale mi fa arrabbiare il qualunquismo con cui vengono trattati i temi, che trova nutrimento nella scarsissima capacità di analisi critica e comprensione di argomenti complessi del lettore medio.
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Credo che le meganavi siano solo es eslusivamente generate da motivi economici.
Quando Le Corbusier progettò L'unità di abitazione di Marsiglia fece quasi "scandalo", un po' come la prima Oasis ma alla fine ci si abitua e si arriva ad avere palazzi da un miglio in orizzontale e in verticale ( il grattacielo alto un miglio fu progettato da Wright, ma attuato proprio adesso a Jeddah). Circa l'inquinamento, non è facile stimare se inquinino più 9000 persone a casa o in nave, o meglio, in nave possiamo calcolarlo con una buona approssimazione, a casa è un'altra storia, troppe variabili.
L'articolo, l'unica nota interessante è il riferimento agli eccessi con cui non si può non concordare.
Gli eccessi fanno male, l'inciviltà è fonte di eccessi, la maleducazione è diffusa e altre mille banalità con le quali non si può non essere d'accordo.
Ma è anche vero che non tutti i crocieristi che vanno su una classe Icon sono persone che vivono di eccessi, c'è un pizzico di politica e di political correct ( che come lo zenzero e la rucola sta sempre bene)
Finchè Icon e navi simili saranno stracolme anche a 6/8 mesi, continueranno a costruirle, è una legge di mercato.
Perchè al supermercato ci sono 100 petti di pollo e 50 cosce? Dovrebbero essere 200.
E' il mercato.
 
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