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Stabilità finanziaria Carnival C.

Rodolfo

Super Moderatore
In queste ore giungono notizie di una probabile profonda crisi finanziaria del Gruppo Carnival.
È di ieri la notizia della probabile vendita del brand Seabourn, nel tentativo di ripianare i debiti accumulati per il covid.
Debiti che secondo il link allegato ammonterebbero alla astronomica cifra di 35 miliardi di dollari. La vendita di Seabourn non sarebbe che una goccia nel mare di debiti.
Anche attualizzando il valore delle sue navi, non riesce coprire il debito.
Tutte le voci che si continuano sentire, forse derivano dalla ricerca di rimettere in piedi un impero devastato dalla pandemia.

 
Ultima modifica:
Vedi Rodolfo come "va" il mondo finanziario in borsa, oggi con queste notizie l'azione Carnival avrebbe dovuto crollare invece.... +9,20%!!!! Mah 🤑🤑🤑🤑
 
Temo che gli investimenti fatti a cavallo del covid saranno molto difficili da ammortizzare soprattutto alla luce delle perdite subite e subende.
 
Non so se RCL e NCL abbiano esposizioni debitorie di "pari" portata e se le conseguenze si faranno sentire. Anche RCL aveva venduto Azamara per fronteggiare la crisi, quindi non sarebbe strano se Carnival percorresse la stessa strada.
Si sbandiera il raggiungimento dei due milioni di crocieristi trasportati da quando, a fatica, Carnival e RCL sì son rimesse in moto, ma stan producendo utili convenienti?
NCL al momento sembrerebbe la più tranquilla, anche se aveva prospettato ad inizio pandemia la chiusura del marchio, e sarebbe oltretutto intenzionata ad investire a breve in sostanziose commesse.
Di MSC neanche parlarne, sembra distante anni luce da questi problemi e le nuove commesse si susseguono.
 
È come scrivi MSC sembra che navighi in altre galassie, è questo che 'preoccupa", perché tutte le altre compagnie hanno problemi finanziari e MSC no. È un rebus finanziario che io nel mio piccolo non riesco a capire.
 
Non so esattamente come funzioni le contabilità delle due aziende MSC, ma visto che si tratta di una proprietà di famiglia, credo non sia complicato coprire perdite del settore crociere con gli enormi gettiti di quello mercantile.
Aponte, sta dando la scalata alla classifica dei più ricchi del mondo, (centesima posizione con un patrimonio di 19 miliardi di dollari) ha provveduto a sostanziose iniezioni di liquidità al comparto crocieristico.

 
MSC è un gruppo societario che fa anche crociere. In ogni caso penso la MSC abbia investito moltissimo in questi anni per puntare a diventare leader del mercato crocieristico nella fascia media. Mi spiego meglio guardando alle navi e agli itinerari sui quali ha puntato per quest'anno ed ha confermato per il prossimo e ai prezzi comunque competitivi proposti credo che la MSC punti ad una sorta di turismo crocieristico di massa, portando a bordo tutte quelle persone che fino ad oggi sceglievano i villaggi turistici . Non a caso le grandi navi appena varate sembrano proprio dei giganteschi recidence/ resort , che sicuramente attirano l'italiano medio , ma anche lo straniero, mentre gli itinerari sono molto poco interessanti, ma comunque carini per chi non ha mai viaggiato o non è troppo interessato alla metà perché già contento della nave. Inoltre si tratta di una formula perfetta per le famiglie. Se ci riesce farà tombola anche sono certa che i vacanzieri medi con il posto fisso una volta saliti ci torneranno, checché se ne dica la crociera è tutta un'altra cosa.
 
Ricordatevi che MSC è il primo gruppo traposti container al mondo con 700 navi di cui più della metà di proprietà e le altre a noleggio, con ricavi stratosferici negli ultimi anni.
MSC crociere nelle sue navi punta a clientele diverse: di massa (bella e fantastica), premium (Aurea) e Yacht Club (lusso).

Il prossimo anno guardando i listini di alta stagione in YC si pagherà da 500 a 1.600 euro a notte.
 
Non so esattamente come funzioni le contabilità delle due aziende MSC, ma visto che si tratta di una proprietà di famiglia, credo non sia complicato coprire perdite del settore crociere con gli enormi gettiti di quello mercantile.
Aponte, sta dando la scalata alla classifica dei più ricchi del mondo, (centesima posizione con un patrimonio di 19 miliardi di dollari) ha provveduto a sostanziose iniezioni di liquidità al comparto crocieristico.

Anch'io non so come vengono "contabilizzate" le aziende di MSC, posso capire che il settore delle navi commerciali abbia reso guadagni (ma anche le navi mercanti hanno subito un forte blocco causa covid), non riesco a capire invece MSC riguardo le navi da crociera, tutti gli operatori Carnival RRC NCl sono in difficoltà finanziarie, e "tutti' ne parlano, di MSC ne parlano solo per gli investimenti. MSC avrà scelti i migliori manager ma non possono 'trasfomare perdite con profitti" salvo che non sia una nuova Parmalat. Vedremo con il tempo. Ciao buona giornata.
 
Articolo pieno di falsita’…spero che qualcuno in Carnival lo legga e denunci il cretino che l’ha scritto.
Hanno valutato Carnival con le azioni al massimo e Carnival con le azioni al momento della stesura dell’articolo…la differenza e’ per loro il debito…anche uno ignorante in materie finanziarie capirebbe che non funziona cosi’!
Che Carnival abbia un valore bassissimo attualmente e’ fuor di dubbio, debiti ne ha, come ha pure ancora circa 8 miliardi di dollari di liquidita’ per coprire interessi, ammortamenti, etc. che si presenteranno nei prossimi mesi.
Vi e’ crisi? Certamente, non tanto per Carnival Cruise Line che viaggia con ottimi riempimenti e ottimi revenues, a differenza di altri brand del marchio.
Carnival e’ nella medesima condizione dei gruppi Royal ed NCL, e nessuno di essi puo’ confrontarsi con MSC perche’ hanno basi totalmente diverse: le prime vivono solo di navi passeggeri, decimate dalla pandemia, l’ultima vive di merci, settore che ha avuto in pandemia crescite e revenues spaventose e le navi passeggeri rappresentano un “giocattolo” ! L’imperativo dettato dall’armatore e’ “ le navi ed il marchio devono girare, anche vuote “…possono permettersi di farlo!
Hanno una media di passeggeri inferiori alle 1000 unita’, su ogni nave…e’ tutto dire del loro potere!
Attendiamo sviluppi…ed e’ estate, quando neppure lo scorso anno eravamo in questa situazione di booking…vedremo i prossimi tre mesi!
 
Io credo che i marchi Seabourn e Cunard essendo navi luxury e livello di clientela di un certo livello economico elevato siano quelle che rendano maggiormente per Carnival.
 
Speriamo che Carnival vedendo marchi come Seaborn e Cunard si risolleverà velocemente.
Quello di cedere Cunard, è però un progetto "vecchio", al momento non è stato rimesso in discussione.

Tuttavia anche in Cunard, sia da parte dei passeggeri che da parte del crew, c'è piuttosto malcontento per l'appiattimento delle eccellenti, "passate", caratteristiche della Compagnia, che risente delle decisioni dei vertici di Carnival di uniformarla ad altre compagnie di minor prestigio, e conoscendo gli inglesi, l'indipendenza dalla Casa Madre potrebbe essere una necessità.

Malcontento, riscontrato su Seabourn, dove si recrimina sui cambiamenti aziendali voluti dai vertici che hanno visto molte delle sue persone più apprezzate, sulle quali si basava l'eccellenza, lasciare la Compagnia.

Così si lascia andare un agente della Compagnia:

"Quasi tutti i dirigenti di lunga data e molti dei migliori staff dell'hotel hanno lasciato Seabourn; principalmente per altre compagnie di crociera. La questione coerente espressa è la cultura aziendale e l'incapacità di trattarli come esseri umani stimati e consapevoli. L'incapacità di trattenere coloro che sono più impegnati e familiari con un marchio non è un segno di stabilità o di attenzione al futuro".

E, attenzione, condizioni che si riscontrano in altri brand del Gruppo Carnival, non un caso isolato.

 
Ultima modifica:
Altri segnali di difficoltà per Carnival.
Sembra che la compagnia non riesca colmare un bilancio stressato dagli avvenimenti di questi due ultimi anni. Le difficoltà prospettate potrebbero ripercuotersi sugli altri brand della Corporation (vedi vendita Seabourn)
La flotta di navi da crociera di Carnival Corporation, che naviga per nove diversi marchi, sta navigando di nuovo. L'azienda ha investito molto nel rinnovamento della sua flotta, nell'aumento dell'efficienza e nel concentrarsi sulla conformità ambientale. Eppure sembra avere scarso effetto.
La scorsa settimana, Bloomberg ha avvertito dell'aumento del costo del debito e ha messo in dubbio la capacità di Carnival di far fronte ai pagamenti degli interessi. Quel messaggio ha fatto crollare le azioni di Carnival del 18,63% questa settimana, del 21,49% questo mese e dell'83% da gennaio 2018.
Mercoledì, Morgan Stanley ha emesso un altro avviso sul carico di debito di Carnival, citando vendite deboli, crescenti rischi economici e aumento del costo degli interessi sul debito. Tutto sommato, la pandemia ha trasformato Carnival Corporation in una società che probabilmente vedrà tempi molto difficili davanti.

 
Rodolfo oltre a quello che hai scritto, aggiungo che l'azione Carnival ha il valore che aveva nel 1995, ho meditato già 3 volte per abbassare il mio prezzo medio, adesso non mi fido più. 😭😭😭😭
 
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