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STX verso la chiusura?

Rodolfo

Super Moderatore
Le difficoltà finanziarie del cantiere Coreano, uno dei più grandi del mondo, erano nell'aria da tempo, ma in queste ultime ore il CEO del cantiere ha lanciato un allarme molto preoccupante; la chiusura per fallimento nei primi mesi del 2016.

Oberato da centinaia e centinaia di milioni di euro di debiti e dal crollo dei profitti nella vendita dei prodotti, il Cantiere, a meno di interventi eccezionali, che potrebbero essere anche tardivi, potrebbe non superare il primo semestre del prossimo anno.

Nell'articolo non se ne parla, ma le costruzioni in corso anche in STX Europe, intendo in quelli francesi, Harmony e Meraviglia &Co. potrebbero subire dei contraccolpi? Sequestri p.e. per soddisfare i crediti. E' solo una mia supposizione, ma vista così la situazione sembra grave.

http://www.themeditelegraph.com/it/...mo-chiudere-wXrxmVaVn4ByiR9u2lduFM/index.html
 
Cavolo ma sembra impensabile che un cantiere cosí prolifero sia a rischio (intendo stx europe).
Ma il cantiere sud coreano quali navi degne di nota avrebbe costruito?
Comunque davvero strano per un cantiere navale in questo periodo florido...essere in cattive acque...(perdonate il gioco di parole)
 
«Se gestiamo la nostra compagnia in questo modo - ha scritto il manager - senza contromisure eccezionali, saremo a corto di fondi per centinaia di miliardi di won nei prossimi tre anni. La compagnia affronterà una crisi alla fine di quest’anno e collasserà nella prima metà del 2016».
Ecco forse questa e' la chiave di lettura delle dichiarazioni del CEO, a mio avviso e' la presentazione di inevitabili misure eccezionali che verrano intraprese...giustificate dall'evitare il rischio crack...
Potrebbe essere cosí?
 
STX ha problemi da tempo. In rete puoi trovare articoli risalenti a qualche anno fa.
Costruzioni navali sono anche porta container e petroliere.
 
Ma STX France è parte di quello coreano, anche se una percentuale (mi sembra il 34%) è in mano al Governo francese.

Quello Coreano è specializzato in costruzioni di naviglio mercantile in genere, ma non particolarmente sofisticato come le navi da crociera, motivo per cui aveva dato la scalata alla cantieristica europea per appropriarsi del know how, ma i risultati non son stati quelli previsti.
 
Cavolo ma sembra impensabile che un cantiere cosí prolifero sia a rischio (intendo stx europe).
Ma il cantiere sud coreano quali navi degne di nota avrebbe costruito?
Comunque davvero strano per un cantiere navale in questo periodo florido...essere in cattive acque...(perdonate il gioco di parole)

La crisi deriva dalla cantieristica mercantile coreana, che pesa molto di più rispetto a quella crocieristica.
Il calo degli ordini e il mancato esercizio delle opzioni da parte di grandi compagnie portacontainer ha fatto si che si innescasse un loop perverso.
Si è cercato di compensare il mancato utilizzo della propria capacità produttiva (che assorbiva grosse risorse finanziarie a seguito dell'elevata incidenza dei costi fissi) con l'aggiudicazione di grosse commesse ma a prezzi stracciati, e quindi dannosamente in perdita. Questo ha acuito una situazione negativa causata dalla carenza di domanda, con una crisi "aggiuntiva" che ha comportato mancanza di liquidità per il fatto che i costi generati dalle nuove commesse erano semplicemente superiori ai ricavi.
Le banche si sono esposte per ripianare questa mancanza di liquidità.....cercando di tenere in vita un organismo celebralmente già morto...e questo è il risultato...
La valanga finanziaria ha travolto quindi anche la cantieristica legata al mondo delle crociere....
L'unica soluzione che vedo è dismettere il ramo delle crociere cercando il massimo valore di realizzo...e con la plusvalenza cercare di tappare le falle ancora aperte nella cantieristica delle navi portacontainer e "commerciali"....
E non è affatto detto che basti....anzi....

Rodolfo, non escludo neanche io ripercussioni, anche se il socio pubblico francese potrebbe comunque garantire la solvibilità "a garanzia" fino al completamento delle commesse ....
E pur non escludendo niente, ma essendo STX France una controllata della casa madre Sud Coreana a cui fa capo il grosso dell'indebitamento, vedo più un sequestro delle partecipazioni come asset che non un sequestro di beni legati all'attività produttiva di STX France.....
Il vero pericolo in questo momento per STX France è la crisi di liquidità della sua casa madre.
 
Ultima modifica:
La tua analisi come sempre è puntuale e chiara. Ricordo che si è parlato dell'accordo fra Fincantieri e STX France, doveva esserci una fusione con quest'ultima o sbaglio? E' possibile a questo punto che la l'acquisizione da parte di Fincantieri rientrava in un ottica come hai detto Tu di dismissione del ramo crociere? E' logico pensare dopo quest'ultime notizie si stava cercando già di salvare il salvabile e di far cassa, speriamo non sia troppo tardi, ci sono in ballo tanti posti di lavoro e grandi commesse da portare a termine tra cui anche la nuova Ammiraglia MSC...
 
Ricordo che si è parlato dell'accordo fra Fincantieri e STX France, doveva esserci una fusione con quest'ultima o sbaglio? E' possibile a questo punto che la l'acquisizione da parte di Fincantieri rientrava in un ottica come hai detto Tu di dismissione del ramo crociere? E' logico pensare dopo quest'ultime notizie si stava cercando già di salvare il salvabile e di far cassa, speriamo non sia troppo tardi, ci sono in ballo tanti posti di lavoro e grandi commesse da portare a termine tra cui anche la nuova Ammiraglia MSC...

Esatto Ettore. Le voci di un matrimonio tra Fincantieri e STX France girano da tempo. Tecnicamente, non si è parlato di "fusione", ma di acquisizione di una quota di maggioranza (giusto per fare un esempio, esattamente come quando Carnival comprò Costa, mantenendone vivo il brand e la propria organizzazione aziendale).
E come in tutti i matrimoni, ci devono essere le condizioni giuste affinchè riescano a concludersi. In questo caso, condizioni temporali, economiche e finanziarie.
Da un lato, ai Sud Coreani non dispiacerebbe fare cassa, ed anche al socio pubblico francese non dispiacerebbe che STX France entrasse sotto l'ala protettiva di un colosso mondiale e finanziariamente sano come Fincantieri (ricordiamoci che il socio pubblico ha anche obbiettivi "sociali" da perseguire, come il mantenimento dei livelli occupazionali delle maestranze e dell'indotto etc. Infatti in passato tante compagnie hanno beneficiato dei finanziamenti agevolati per la costruzione di nuove navi promossi dal governo francese..).

Fincantieri di contro, superato il momento di stallo in merito a nuovi ordini conseguente al blocco degli investimenti da parte di Carnival (anteriore alla vendita delle partecipazioni da parte di Arison e funzionale ad una impennata del titolo in borsa) si è trovata di colpo a non aver un' adeguata capacità produttiva sopratutto in merito alle megacostruzioni richieste sia da Carnival stessa (che ha rimosso il blocco, anche per Costa) ma, udite udite, anche da MSC (Palermo, Ancona ed in parte Genova sono carenti da un punto di vista infrastrutturale e più adatti alla cantieristica militare, piattaforme marine, o per fini manutentivi o solo di restayling).

L'acquisizione di STX avrebbe aiutato Fincantieri a soddisfare l'incremento della domanda. Sulla carta, tutti contenti.
Ma nel ferattempo...Fincantieri è stata quotata in borsa....e forse qualcosa è cambiato.....chissà.

Come vedi, a certi livelli, ci sono una serie di situazioni che hanno un effetto domino su tante altre.....
E' come un enorme puzzle...se non trovi i pezzi che si incastrano tra loro....il puzzle non si completa....;)
 
Ultima modifica:
Io credo che un interesse di fondo di Fincantieri per i cantieri francesi sia sempre valido. Tuttavia, in questo momento, Felix certamente lo spiegherà in maniera molto efficace, Fincantieri, nonostante il ricco portafoglio, ha accusato dall'inizio dell'anno perdite per 96 milioni di euro, mentre per lo stesso periodo di riferimento dello scorso anno, l'utile era di 73 milioni.

http://www.themeditelegraph.com/it/...i-dell-anno-WeAFqoxIuhsfJx0ryEGCDK/index.html
 
Anegoni, la penso come Rodolfo in merito a Fincantieri e STX. Direi che il tutto è in una fase di stallo, a seguito delle cose dette prima, ed a seguito di un interesse da parte della Daewoo legata a sua volta a livello partecipativo con il cantiere coreano (trattasi tecnicamente di acquisizione INTRAGRUPPO, abbastanza complessa da spiegare. Per intenderci, è come se Costa comprasse da Carnival le quote di Holland per ripianarne le perdite. Questo solo a titolo esemplificativo, Holland non è in perdita ;)).

Quello che dico sempre in questi casi, è che se non c'è firma...non c'è acquisto. Da Dicembre 2014 fino a fine Aprile 2015, l'operazione sembrava certa. Mancava solo l'annuncio. In realtà, non bisogna mai dare niente per scontato. Questo principio vale anche per la compravendita di navi usate ...e non solo.

Considerate anche il fatto che i cantieri coreani hanno già ceduto una Stx (in questo caso Finland) ai cantieri tedeschi...e nonostante questo...

Con il link pubblicato da Rodolfo (che ringrazio) in merito alla situazione finanziaria di Fincantieri, l'analisi diventa più completa...
La performance deludente registrata rispetto allo stesso periodo dell'anno prima (che non è preoccupante per quanto mi riguarda) ha in parte la stessa matrice della crisi coreana: una crisi nel settore Oil&Gas e la necessità, come per i coreani (anche se per fortuna in misura nettamente inferiore), di tentare di saturare la propria capacità produttiva non legata alle crociere attraverso l'acquisizione di commesse sostanzialmente in perdita.

Attenzione, qui si innesca un meccanismo decisamente interessante e tipico nelle aziende in vendita o che, come nel caso di Fincantieri, decidono di collocare parte del loro capitale in borsa. Questo consiste nel pubblicizzare e dare enfasi in sede di quotazione all'importanza delle nuove commesse (i prototipi citati nel link di Rodolfo) perchè genereranno ricavi incrementali, tutto questo con la finalità di rendere appetibile il valore delle azioni e collocarle al miglior prezzo possibile.
Successivamente alla collocazione, qualche volta salta fuori che tali commesse sono state acquisite con scarsa redditività, se non in perdita. E così vengono fuori i decrementi di utili. In una situazione normale, il prezzo del titolo calerebbe di conseguenza e ci sarebbe una spinta alla vendita.

Ma ciò non può avvenire per Fincantieri, perchè in sede di acquisto, e per limitare le manovre speculative tipiche dei mercati finanziari, le azioni sono state sottoposte ad un vincolo di non alienabilità per un certo periodo temporale (o possono essere vendute ma solo a fronte di"penali" da pagare, rendendo non conveniente l'operazione. Francamente non ricordo i dettagli, ma il meccanismo prevedeva una cosa simile).

Perchè questi andamento sfavorevole non dovrebbero preoccupare più di tanto? Perchè nel 2015 non ci sono ancora i benefici relativi alle nuove commesse prese di recente proprio nel mercato crocieristico. L'impatto lo vedremo dal 2016 in poi. Sperando che siano state prese con un prezzo congruo...ma oggi non ho motivi per dubitarne.
 
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