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Traghetti di Oslo vietati auto elettriche

Rodolfo

Super Moderatore
Vita dura per le auto elettriche.
La Havila Kystruten di Oslo, che gestisce il servizio turistico e passeggeri costiero nel Paese scandinavo con una flotta di navi di nuova costruzione, non imbarcherà veicoli elettrici, ibridi e a idrogeno a causa del rischio di incendio.

 
me lo aspettavo..... veramente da sganasciarsi dalle risate... come di Sandro....se non fosse da piangere...
..quindi rimane la bicicletta, rigorosamente non elettrica e via ...:eek:
 
Meglio sorridere mi verrebbe da piangere
Purtroppo l'estinzione di un incendio alle batterie di una auto elettrica, per ora, comporta grandi difficoltà e una volta spento può riprendere improvvisamente. I VVFF hanno in dotazione autocarri speciali allo scopo per la difficoltà di spegnimento, fino ad immergere l'auto in serbatoi autotrasportati.
 
non scordiamoci però che la maggior parte delle persone andate arrosto nei propri veicoli, e sono state davvero tante, hanno fatto quella fine per via della beneamata benzina.

non sono un fan delle auto elettriche, guido un toyota hilux e un land cruiser, rigorosamente a gasolio, che forse forse è l'unico carburante con meno voglia di tutti di incendiarsi.
 
Le auto a benzina bruciavano perché con l'avvento dell'iniezione gli intelligentoni non avevano pensato che la pompa benzina funzionava anche a veicolo fermo che in caso di rottura di qualcosa dentro il cofano succedeva un macello fortunatamente ora risolto con un'interruttore che in caso di botta interrompe tutto
 
Permettetemi, ma son due cose diverse. Credo sia conosciuto l'alto numero di persone che hanno subito questa sorte nelle auto a benzina, ma il discorso è che una macchina a benzina il fuoco può essere spento in tempi relativamente brevi e con una certa facilità, mentre per le elettriche il discorso a volte si presenta in modo assai più complicato. Tant'è che si stanno ancora cercando nuove soluzioni.
 
Dall'allegato articolo.

L’armatore ha sottolineato che “le navi in questione sono state costruite con il sistema più recente e soddisfano tutti i requisiti di sicurezza, ma nel caso dell’elettrico il pericolo sia troppo grande”. “Le navi sono dotate ciascuna di sistemi di alimentazione a batteria – ha aggiunto – ma i pacchi-batteria sono installati seguendo i requisiti per la sicurezza antincendio, incluso l’isolamento in aree separate e ignifughe, con specifici sistemi di protezione”.
 
...qundi le auto elettriche, ibride e idrogeno non dovrebbero nemmeno circolare perchè' non hanno i requisiti anticendio ...
come invece , sempre secondo l'armatore.....hanno le navi in questione....
..magari dovrebbe confermarlo (certificarlo) un ente esterno e non l'armatore...
 
Le auto a benzina bruciavano perché con l'avvento dell'iniezione gli intelligentoni non avevano pensato che la pompa benzina funzionava anche a veicolo fermo che in caso di rottura di qualcosa dentro il cofano succedeva un macello fortunatamente ora risolto con un'interruttore che in caso di botta interrompe tutto

Dalle mie parti, che è zona di rally, negli anni 80 e 90 un sacco di gente emulava con vetture più o meno improbabili i piloti professionisti per i tanti percorsi pieni di tornanti di cui è ricca la mia provincia. Uno degli incidenti, spesso mortali, più ricorrenti era il cappottamento. le tante oneste fiat panda 30, fiat ritmo, renault 5 , renault 4 andavano a fuoco che era un piacere; alimentazione a carburatore a galleggiante, che superato il 30% di inclinazione andava in travaso buttando fuori benzina da tutte le parti, un sacco di carrozzeria metallica che sfregando durante il cappottamento qualche scintilla partiva sempre, et voilà: ecco combustibile ed innesco. molti erano svelti abbastanza da sgattaiolare fuori ma in almeno 5 o 6 casi (memoria mia, di ragazzino ai tempi) se ne sono partiti per i verdi pascoli. morale, anche con i carburatori la sicurezza in certe situazioni era prossima allo zero. sia lodato il diesel anche in questo.
 
Appena parlato dell'argomento.
Episodio successo ieri in provincia. Una macchina elettrica parcheggiata, non sotto carica, è esplosa danneggiando parte di una costruzione e un"altra auto in sosta.
 
Appena parlato dell'argomento.
Episodio successo ieri in provincia. Una macchina elettrica parcheggiata, non sotto carica, è esplosa danneggiando parte di una costruzione e un"altra auto in sosta.
esatto, .. il primo della serie....?? .. si ritorna al diesel??

ecco l'articolo dal corriere del veneto
-->https://corrieredelveneto.corriere.it/notizie/treviso/cronaca/23_giugno_15/treviso-esplode-la-batteria-dell-auto-elettrica-distrutto-l-intero-garage-be47837e-cc60-4cae-9ef4-f82d167bcxlk.shtml

Treviso, esplode la batteria dell’auto elettrica: distrutto l'intero garage​


di Nicola Rotari

Boato in piena notte poi le fiamme: la ricarica della vettura era stata completata poche ore prima dalla colonnina di un vicino supermercato. Distrutta dal rogo anche un'auto parcheggiata nel viale

La batteria dell’auto elettrica, una Renault Zoe, era stata caricata solo alcune ore prima in un apposito stallo nel parcheggio del supermercato Lidl di strada Comunale delle Corti, nella prima periferia di Treviso. Chissà quante volte, prima, era stato utilizzato per il rifornimento dei veicoli ecologici. Nessuno poteva immaginare che quel mezzo, peraltro piuttosto nuovo (risulterebbe essere del 2020) sarebbe esploso nel cuore della notte, provocando un incendio che ha devastato sia il garage che un’altra auto che si trovava posteggiata all’esterno, poco distante dall’abitazione.

L'esplosione poi il rogo​

È una notte da incubo quella che hanno vissuto due coniugi, Giovanni Dragone e la moglie Valentina Elia, entrambi militari della guardia di finanza, in forza ai comandi provinciali rispettivamente di Venezia e Treviso. Da una decina di giorni i finanzieri si erano trasferiti in una villetta di vicolo VII aprile 1944, poco distante da viale Europa e dal supermercato Panorama, una zona tranquilla a poca distanza dal centro. Nella notte tra martedì e mercoledì i due, come buona parte dei loro vicini di casa, sono stati svegliati qualche minuto dopo l’una dal boato di una deflagrazione. Ad esplodere, sarà chiarito alcune ore dopo, è stata la batteria al litio della Renault Zoe, parcheggiata nell’autorimessa. L'esplosione ha devastato l’utilitaria, con il paraurti e altre componenti finiti a vari metri di distanza, ma anche lo stesso garage è stato severamente danneggiato. Il portellone è stato letteralmente disintegrato mentre una porta di collegamento con il resto dell’abitazione è rimasta lesionata. Le fiamme che hanno avvolto l'auto si sono rapidamente propagate anche all’altra vettura parcheggiata nel vialetto d’ingresso, una Mercedes, divorata dal fuoco che ha interessato anche alcuni cavi della linea elettrica. Un principio d’incendio, a causa di ciò, ha coinvolto anche una centralina Enel.

L'intervento​

«In questo caso i pompieri hanno dovuto utilizzare degli speciali getti di Co2» spiega un testimone diretto dell’accaduto. I proprietari dei mezzi hanno subito lanciato l’allarme al 115 e c’è voluto l’intervento di alcune squadre dei vigili del fuoco per estinguere le fiamme e mettere in sicurezza le auto. Fortunatamente non si sono registrati feriti ma i danni sono ingentissimi e i proprietari dell’abitazione sono stati costretti a cercare una soluzione alternativa in cui spostarsi, in attesa dei lavori di risistemazione. Le fiamme gialle della Marca si sono subito strette attorno ai due colleghi che in queste ore sono costretti ad affrontare un momento di emergenza. «Spero vivamente possano rientrare il prima possibile in casa e superare il trauma»: ha commentato il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Francesco De Giacomo.
 
Non mi ricordo di aver mai sentito di auto a benzina che siano esplose da sole!
Le auto elettriche, mi sembra che al di la dei problemi di esplosioni ed incendi, abbiano anche il problema della messa in sicurezza in caso di incidente, per estrarre eventuali passeggeri, che ritarderebbero i soccorsi. Io non mi avvicinerei mai se dovessi assistere ad un incidente.
Purtroppo in Europa si sono fatti prendere da orgasmi ambientalismi, senza neppure avere una minima idea di cosa comporta il passaggio repentino alla mobilita’ elettrica ( che peraltro rappresenta un infinitesimo dell’inquinamento globale )…poi non importa se in moltissime citta’, dove, ancora oggi, vi sono moltissime abitazioni, condomini addirittura, che alimentano le caldaie a legna, carbone e gasolio!
 
n.b. da aggiungersi al elenco di tutti i veicoli "da cui guardarsi" in caso di incidente, anche qualunque ibridia, che pur benzina incorpora una potente batteria al litio. da noi a varese l'amministrazione comunale ha introdotto circa 4 anni fa il posteggio gratuito illimitato in tutta la città per le ibride, previo esibizione del libretto di circolazione sul cruscotto. ciò ha contribuito ad un impennata verticale delle vendite. i vertici della ben nota casa giapponese avrebbero voluto erigere una statua al quel sindaco (ad oggi ancora in carica)
 
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