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Turismo 2021

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Il turismo italiano nel 2021: digitalizzazione e approccio sistemico
Queste le chiavi della ripartenza secondo PwC Italia, al centro del terzo digital event di “Italia 2021 – Competenze per riavviare il futuro”
  • Il digitale sarà lo strumento per offrire un’esperienza di viaggio sempre più strutturata
  • Sarà fondamentale investire nei collegamenti infrastrutturali chiave, così da valorizzare e ampliare l’offerta turistica

Il turismo è stato uno dei settori più colpiti dalla pandemia: se prima del Covid-19 contribuiva con oltre 230 miliardi di euro al 13% del PIL con circa 4 milioni di addetti (circa il 15% della forza lavoro italiana), l’azzeramento delle attività ricettive nel trimestre di lockdown comporterà una riduzione dei volumi pari al 18,5% su base annua. Durante il lockdown, circa il 95% degli alberghi ha chiuso per mancanza di clientela, mentre il mercato crocieristico si è completamente fermato, con una ripresa graduale prevista non prima degli inizi di agosto.
l’Italia rischia di vedere la chiusura entro l’anno del 65% degli hotel e dei ristoranti, con un possibile impatto occupazionale di circa 1 milione di posti di lavoro. Come scenario base, fonti istituzionali prevedono per il 2020 una contrazione del settore del 44%.
La frammentazione del mercato non consente lo sfruttamento di economie di scala, rendendo gli operatori maggiormente vulnerabili ad acquisizioni da parte di investitori finanziari ed esteri. Il pieno recuperi dei volumi del 2019, secondo gli studi di settore, è atteso non prima del 2022-2023.
Prendendo atto di questo scenario, PwC ha dedicato al settore turismo il terzo Digital Event della piattaforma “Italia 2021 – Competenze per riavviare il futuro”. Ha ascoltato le esigenze delle aziende, delle istituzioni e degli operatori di settore, per offrire uno spazio in cui riflettere sulle azioni da mettere in atto nell’ottica di una ripresa robusta e duratura dell’hospitality industry.
L’evento ha visto la partecipazione delle voci più importanti del settore: il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini; Alessandro Grandinetti, Partner PwC Italia, Clients and Markets Leader; Bernabò Bocca, Presidente Federalberghi; Stefano Bravo, Partner PwC Italia, Consumer Markets Leader; Gabriele Burgio, Presidente e AD del Gruppo Alpitour; Beppe Costa, Presidente e AD di Costa Edutainment e AD di IEN; Marina Lalli, Presidente Federturismo Confindustria; Beniamino Maltese, Executive Vice President e CFO Costa Group; Andrea Manchelli, Partner PwC Italia, Hospitality & Leasure Leader; Giovanni Verreschi, AD di ETT.
Per dare seguito concreto a queste riflessioni, PwC Italia propone dieci priorità di azione rivolte agli operatori del settore del turismo per cogliere le opportunità di crescita in uno scenario di ‘nuova normalità’:

  1. Aumentare la resilienza dei modelli di business: un’evoluzione possibile è l’introduzione nelle imprese turistiche e dei trasporti di modelli adattivi basati sul rischio per la salvaguardia della salute e della sicurezza degli ospiti in caso di eventi pandemici o di calamità. Questi consentirebbero alle strutture e al Paese di reagire prontamente al verificarsi di situazioni emergenziali, preservando il più possibile i flussi turistici.


  1. Dedicare incentivi adeguati al settore: è necessario assicurarsi che il livello degli incentivi dedicati all’ospitalità sia proporzionale rispetto al danno subito dal settore a seguito della pandemia e a quanto erogato da altri Paesi, per preservare la competitività. Misure a sostegno dell’equilibrio finanziario e dell’occupazione, da considerarsi non solo sotto il profilo assistenziale, ma anche in un’ottica espansiva.



  1. Fare leva sulla digitalizzazione per un’esperienza di viaggio sempre più personalizzata: è prioritario potenziare l’utilizzo della tecnologia digitale per far vivere al turista la meta da remoto prima della scelta di viaggio, supportandolo poi nella scelta delle attività offerte dalla destinazione. Questo consente la definizione di un viaggio su misura in base ai propri interessi e gusti personali.



  1. Ampliare e riqualificare l’offerta turistica: La pandemia ha spostato la domanda turistica verso località naturali o borghi storici precedentemente meno frequentati o noti. Bisogna cogliere questo trend per potenziarne la capacità ricettiva, accelerandone il consolidamento come mete turistiche da frequentare in una logica di medio lungo termine; valorizzare il patrimonio culturale e ricettivo esistente anche attraverso la destinazione ad uso turistico di beni immobiliari di valore storico e artistico, con l’affidamento in concessione e il restauro conservativo di quelli esistenti magari con l’impiego di forme incentivanti analoghe a quelle applicate nell’ambito delle ristrutturazioni dei privati. Infine, a causa del lockdown la gestione delle cancellazioni è divenuto un argomento chiave nel rapporto con il cliente. Sarà importante definire regole di cancellazione che risultino chiare e attrattive per i clienti così da facilitare la scelta di viaggio.



  1. Interventi infrastrutturali e di trasporto per facilitare la mobilità e l’accessibilità turistica: investire nei collegamenti infrastrutturali chiave, potenziando la rete autostradale, i treni ad alta velocità, gli aeroporti turistici minori e la logistica intermodale per le città d’arte.



  1. Investire nel digital upskilling e nella formazione professionale: potenziare la formazione degli operatori dell’ospitalità, perché possano cogliere appieno il potenziale offerto al settore dalle nuove tecnologie, in termini di data analytics, profiling e utilizzo di nuove forme di comunicazione. È fondamentale anche la riqualificazione dell’offerta e del piano di studio di scuole, università e master del settore, per sviluppare il turismo sia nel breve che nel medio-lungo termine.



  1. Superare la frammentazione del settore: è importante superare le barriere che sono di ostacolo alle imprese medio piccole, come la capacità di realizzare investimenti ad alto impatto in marketing e comunicazione. Serve inoltre evidenziare la necessità di integrare al sistema turismo le numerose micro-strutture extra-alberghiere, per rendere l’offerta sinergica e coerente anche in termini di customer experience. È quindi prioritario favorire l’integrazione fra imprese, attraverso club di prodotto, distretti, modelli reticolari e forme aggregative analoghe per condividere investimenti e competenze specialistiche.



  1. Accelerare la definizione di un’offerta turistica sostenibile: utilizzare il maggiore interesse dei consumatori verso il turismo sostenibile anche a causa del Covid-19 per accelerare la trasformazione dell’offerta turistica da dedicare al turismo attivo, a quello enogastronomico e ai luoghi della biodiversità, favorendo la distribuzione delle visite anche nelle mete meno consolidate, con benefici occupazionali e in termini di maggior tempo di permanenza nel nostro Paese.



  1. Rendere più efficace la comunicazione delle attrazioni e del brand Italia: La sovrabbondanza di informazioni rischia di rendere più difficile e defocalizzato il processo di ispirazione del turista nella scelta della destinazione. È necessario canalizzare il flusso informativo di promozione delle attrazione e del brand Italia attraverso un ecosistema digitale integrato e interconnesso fra operatori.



  1. Cogliere il potenziale delle tecnologie digitali: per il futuro è importante accelerare gli investimenti in soluzioni di self check in/out o di dynamic offering e pricing, applicati anche alle visite culturali. Per rispondere a questa esigenza – un investimento nella competitività del settore – una parte di tali soluzioni dovrebbero essere integrate fra operatori ed enti istituzionali.


Secondo Stefano Bravo, Partner PwC Italia e Consumer Markets Leader: “Il digitale sta giocando un ruolo fondamentale nella fase pandemica e del rilancio, soprattutto nell’ambito della comunicazione turistica: numerose destinazioni hanno introdotto tour virtuali e video immersivi per guidare i turisti nella scelta della destinazione. Ci sono stati casi in cui sono creati veri e propri ecosistemi digitali su base territoriale, che raccolgono e sintetizzano l’intero offering di un territorio, risolvendo il problema della ridondanza informativa del web. Tali iniziative, se estese e integrate in una logica di sistema Paese aiuteranno a superare i limiti derivanti dalla frammentazione del nostro sistema ricettivo.”
Segui il Digital Event in diretta sul canale YouTube PwC Italy, sulla pagina Twitter PwC Italy e Facebook PwC Italy.Per maggior informazioni, visita la pagina di Italia 2021 - Competenze per riavviare il futuro.
 
Sono favorevole ad un maggior uso del digitale che nella Pandemia ha avuto un ruolo predominante e fondamentale per tenerci in contatto con il mondo. Ottimi i tour digitali ed immersivi a 360°, soprattutto quelli promossi dai musei, si sono in prima persona proposti gli stessi direttori dei poli museali.
Guardate ad esempio le " passeggiate al Museo Egizio di Torino ", veramente ben fatte!!

Certamente alla promozione va poi aggiunta la parte visiva reale in cui l'approccio con l'opera artistica si può completare.... altrimenti che senso ha.

Sul punto : Ampliare e riqualificare l'offerta turistica......più che riqualificare direi educare. Mi spiego...

Queste mete così ricercate ora sul nostro territorio sono sempre esistite; piccoli borghi, paesaggi inconsueti, meraviglie naturali, ma non conosciute ai più e non per mancanza di riqualificazione ma per mancanza di cultura. Viviamo in un paese meraviglioso ma se non viene promosso in primis dall'insegnamento scolastico e genitoriale, finiremo per non conoscerlo e non apprezzarlo, perché non so che c'è!
Molto spesso mi ritrovo a visitare luoghi incantevoli, borghi, castelli il cui ingresso in costo di entrata è veramente modesto a fronte di un patrimonio immenso in cultura storica e bellezza. Qui le presenze sono veramente risicate a quattro si e no sei persone al massimo e molto spesso la metà sono stranieri, molto più avanti rispetto a noi in conoscenza della nostra Italia....e che vengono soprattutto per vedere luoghi così....

Mi auguro che questo documento non sia solo caratteri stampati ma che si dia seguito tangibile e non solo per quest'anno inconsueto per il turismo....non vorrei che passata l'emergenza che in qualche modo ci confina, venga del tutto abbandonato a se stesso...
 
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Sono favorevole ad un maggior uso del digitale che nella Pandemia ha avuto un ruolo predominante e fondamentale per tenerci in contatto con il mondo. Ottimi i tour digitali ed immersivi a 360°, soprattutto quelli promossi dai musei, si sono in prima persona proposti gli stessi direttori dei poli museali.
Guardate ad esempio le " passeggiate al Museo Egizio di Torino ", veramente ben fatte!!

Certamente alla promozione va poi aggiunta la parte visiva reale in cui l'approccio con l'opera artistica si può completare.... altrimenti che senso ha.

Sul punto : Ampliare e riqualificare l'offerta turistica......più che riqualificare direi educare. Mi spiego...

Queste mete così ricercate ora sul nostro territorio sono sempre esistite; piccoli borghi, paesaggi inconsueti, meraviglie naturali, ma non conosciute ai più e non per mancanza di riqualificazione ma per mancanza di cultura. Viviamo in un paese meraviglioso ma se non viene promosso in primis dall'insegnamento scolastico e genitoriale, finiremo per non conoscerlo e non apprezzarlo, perché non so che c'è!
Molto spesso mi ritrovo a visitare luoghi incantevoli, borghi, castelli il cui ingresso in costo di entrata è veramente modesto a fronte di un patrimonio immenso in cultura storica e bellezza. Qui le presenze sono veramente risicate a quattro si e no sei persone al massimo e molto spesso la metà sono stranieri, molto più avanti rispetto a noi in conoscenza della nostra Italia....e che vengono soprattutto per vedere luoghi così....

Mi auguro che questo documento non sia solo caratteri stampati ma che si dia seguito tangibile e non solo per quest'anno inconsueto per il turismo....non vorrei che passata l'emergenza che in qualche modo ci confina, venga del tutto abbandonato a se stesso...

Penso che la riscoperta dei piccoli luoghi deliziosi, magari dietro casa, sia piu’ dovuto a necessita’ che a reale desiderio di conoscenza: moltissime persone preferiscono farsi un mare di ore di aereo per andare in posti lontani, forse piu’ per dire ci sono stato che per altro.
Di bellissimi borghi ne abbiamo moltissimi, molti poco valorizzati fino ad oggi; visto che e’ un forum di crociere anche le compagnie potrebbero organizzarsi in questo senso e proporre questi piccoli luoghi come escursione, non di massa, con adeguato contorno ( visits guidata, ristorante, etc. ).
Ad onor del vero devo dire che Costa in un recente passato aveva proposto una cosa simile in alcune escursioni, ma raramente riusciva a raccogliere un numero sufficiente di partecipanti anche se penso che per visite simili 12/15 partecipanti siano il max che dovrebbe esserci.
Purtroppo molte volte i borghi sono distanti dai porti e quindi visti i tempi ristretti dello scalo difficilmente raggiungibili. Nella situazione attuale, oltretutto, visitare luoghi interessanti e semideserti favorirebbe anche quel distanziamento ed isolamento che sembra l’unica panacea contro il Covid.
 
Maurizio, si ritorna al discorso di base: cultura dei luoghi, conoscenza dei territori.

La maggioranza delle persone è attirata da altro e le compagnie di crociera si adeguano alla maggioranza, purtroppo, questa è una pecca secondo il mio punto di vista perché su una nave dovrebbero favorire tutti e dare più possibilità a tutti.
Ti faccio l'esempio di Savona o Civitavecchia, ove oltre alla solita proposta di Acquario a Genova o Roma, non viene proposto altro. Pensare che in ambedue i luoghi ci sono mete bellissime...ecco il motivo per cui mi organizzo in autonomia e ad ogni scalo ne inserisco una o due.
 
Purtroppo nella stragrande maggioranza dei casi, la destinazione turistica (quindi anche il tipo di viaggio) è stata una scelta pilotata dalle adv, proprio per la scarsa cultura turistica diffusa degli italiani.

Oggi la rete consente di gestire con autonomia questo tipo di scelte, ma se alla base non c'è questa cultura turistica le scelte saranno sempre condizionate dalla massa.

Insomma, la cultura si alimenta con la cultura.
 
Purtroppo la stragrande maggioranza degli italiani preferisce in vacanza stendersi al sole e fare un bagno su una bella spiaggia che andare a visitare borghi o musei . La crociera non viene considerata un viaggio di visite e nuove conoscenze.
Per chi considera questa impostazione é solo una toccata e fuga con soste troppo brevi.
 
Maurizio, si ritorna al discorso di base: cultura dei luoghi, conoscenza dei territori.

La maggioranza delle persone è attirata da altro e le compagnie di crociera si adeguano alla maggioranza, purtroppo, questa è una pecca secondo il mio punto di vista perché su una nave dovrebbero favorire tutti e dare più possibilità a tutti.
Ti faccio l'esempio di Savona o Civitavecchia, ove oltre alla solita proposta di Acquario a Genova o Roma, non viene proposto altro. Pensare che in ambedue i luoghi ci sono mete bellissime...ecco il motivo per cui mi organizzo in autonomia e ad ogni scalo ne inserisco una o due.

Ma dai Oriana, non è proprio cosi; ci sono escursioni anche agli Outlet. :):):)
 
Purtroppo la stragrande maggioranza degli italiani preferisce in vacanza stendersi al sole e fare un bagno su una bella spiaggia che andare a visitare borghi o musei . La crociera non viene considerata un viaggio di visite e nuove conoscenze.
Per chi considera questa impostazione é solo una toccata e fuga con soste troppo brevi.

In questi contesto di miglioramento del turismo si potrebbero riconsiderare anche le lunghezze delle soste: una meno e le altre piu’ lunghe. Maggior lunghezza consentirebbe di raggiungere luoghi piu’ lontano. Tu sai in due ore di bus dove potresti arrivare da Savona...non in questi mesi certo! Avresti accesso a borghi piemontesi bellissimi. Certo in totale sono 4/5 ore di bus, ma se ne fai 7/8 in un luogo interessante non pesano. Molto peggio fare 2 ore per farne 2 in un luogo, tipico delle escursioni di mezza giornata; certo le compagnie dovrebbero rivedere un po’ la politica delle escursioni, prezzi molto piu’ bassi, meglio gestite e di qualita’.
Se in alcune zone, in Nord Europa, ad esempio, la gente e’ disposta ad andare a vedere cose che fanno ridere come interesse storico, spendendo oltretutto molto di piu’ del solito, probabilmente si potrebbe dirottare anche una parte di clientela su mete meno conosciute, piu’ intime, storiche e caratteristiche
 
Purtroppo la stragrande maggioranza degli italiani preferisce in vacanza stendersi al sole e fare un bagno su una bella spiaggia che andare a visitare borghi o musei . La crociera non viene considerata un viaggio di visite e nuove conoscenze.
Per chi considera questa impostazione é solo una toccata e fuga con soste troppo brevi.

Touché!

Se le soste fossero meno brevi e piu' lunghe si avrebbe la possibilità di visitare bene una città,oppure la compagnia navale potrebbe organizzare un tour con visita mattutina in una città e nel pomeriggio in un'altra adiacente con possibilità di shopping.
 
Non c'è bisogno di organizzare escursioni per shopping, scendi dalla nave e vai a far shopping.

Le escursioni devono contemplare ben altro è abbastanza deludente una compagnia che si abbassa a richieste simili da parte della clientela e comunque deve garantire un'offerta ampia per tutti gli ospiti a bordo. Molto spesso un 'escursione prenotata mi è stata cancellata per mancanza di iscritti, in questo caso dovrebbero comunque garantire un minimo considerando mini bus, che poi francamente è la cosa migliore : poche persone, servizio più accurato.

Se poi consideriamo, e lo leggiamo spesso soprattutto nell'incontriamoci a bordo dove l' intento principe è di riunirsi in gruppi per risparmiare, ecco che deve essere riconsiderato l'elemento costo, magari ridimensionarlo ( dove possibile) per poter essere fruibile a tutti o promuovere ( già è stato fatto) pacchetti diversificati.
Pacchetti non solo con escursioni " misere" e di base, ma con esperienze più interessanti.

Sulle lunghezze degli scali non mi esprimo avendo già discusso ampiamente in altre aree del forum, certo è che il detto " poco ma buono" può essere applicato anche qui. Più tempo e qualche scalo in meno.
 
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Certo che si può fare Oriana, sta di fatto che quelle negli Outlet e similari esistono. E anche qui i crocieristi, pur scalando in località che potrebbero avere un interesse storico od artistico chiedono di spiagge o di altre attività che nulla hanno a che fare con l'arte.
 
Certo che si può fare Oriana, sta di fatto che quelle negli Outlet e similari esistono. E anche qui i crocieristi, pur scalando in località che potrebbero avere un interesse storico od artistico chiedono di spiagge o di altre attività che nulla hanno a che fare con l'arte.

E bisognerebbe chiedersi perché scelgono la crociera quando in una spiaggia possono​ andare quando vogliono e restarci per più tempo e forse spendendo anche meno...;)
 
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E bisognerebbe chiedersi perché scelgono la crociera quando in una spiaggia possono​ andare quando vogliono e restarci per più tempo e forse spendendo anche meno...;)

Mi permetto di dissentire in parte...dipende tutto dalla spiaggia in questione!Con la crociera Le Perle del Caribe su Costa Magica ho avuto modo di vedere una decina di spiagge da sogno che neanche in 10 anni e lavorando il triplo mi sarei potuta mai permettere di vedere!In aggiunta a ciò posso dirti che noi ragioniamo da Italiani, la maggior parte di noi è cresciuta in mezzo a città d'arte e siamo interessati alla cultura ma non è così per tutti, c'è chi non è minimamente interessato a passare una giornata in un museo o in mezzo ai reperti archeologici!Ho sentito di gente (ho letto anche qui molti diari) di persone che scalando per la seconda volta nello stesso porto decide di restare a bordo piuttosto che andare alla scoperta di qualcosa di nuovo. Nella mia prossima crociera farò nuovamente tappa a Genova (si spera) e per avere idea su qualcosa di nuovo da fare ho consultato le escursioni proposte da Msc...."Paradisi dello shopping a Milano". Ho dovuto rileggerlo diverse volte. Sul serio?L'ho trovata una proposta quasi imbarazzante ma se continuano a venderlo è chiaro che abbia un certo appeal per gli asiatici che stravedono per la città della Moda!Il mondo è bello perché è vario. Sono convinta che fintanto che ci sarà una certa domanda ci sarà un'offerta adeguata. Tuttavia mi accodo anche io a quelli che "criticano" il reparto escursioni, è raro che io mi sia sentita soddisfatta al ritorno di un'escursione effettuata con la compagnia di crociera...prezzi esorbitanti e tempi di attesa dilatati all'inverosimile, guide poco preparate e itinerari non sempre brillantissimi!Ci vorrebbe una bella ventata di aria fresca.
 
A mio avviso ci dovrebbero essere piu' escursioni per tutti i gusti: visita culturale, passeggio con shopping, degustazione di prodotti locali in qualche agriturismo o masseria.
Condivido quanto scritto da Oriana per riempire un minibus invece di fare un bus da 50 posti, dove magari le prenotazioni per una certa escursione ha pochi partecipanti.
 
Mi permetto di dissentire in parte...dipende tutto dalla spiaggia in questione!Con la crociera Le Perle del Caribe su Costa Magica ho avuto modo di vedere una decina di spiagge da sogno che neanche in 10 anni e lavorando il triplo mi sarei potuta mai permettere di vedere!In aggiunta a ciò posso dirti che noi ragioniamo da Italiani, la maggior parte di noi è cresciuta in mezzo a città d'arte e siamo interessati alla cultura ma non è così per tutti, c'è chi non è minimamente interessato a passare una giornata in un museo o in mezzo ai reperti archeologici!Ho sentito di gente (ho letto anche qui molti diari) di persone che scalando per la seconda volta nello stesso porto decide di restare a bordo piuttosto che andare alla scoperta di qualcosa di nuovo. Nella mia prossima crociera farò nuovamente tappa a Genova (si spera) e per avere idea su qualcosa di nuovo da fare ho consultato le escursioni proposte da Msc...."Paradisi dello shopping a Milano". Ho dovuto rileggerlo diverse volte. Sul serio?L'ho trovata una proposta quasi imbarazzante ma se continuano a venderlo è chiaro che abbia un certo appeal per gli asiatici che stravedono per la città della Moda!Il mondo è bello perché è vario. Sono convinta che fintanto che ci sarà una certa domanda ci sarà un'offerta adeguata. Tuttavia mi accodo anche io a quelli che "criticano" il reparto escursioni, è raro che io mi sia sentita soddisfatta al ritorno di un'escursione effettuata con la compagnia di crociera...prezzi esorbitanti e tempi di attesa dilatati all'inverosimile, guide poco preparate e itinerari non sempre brillantissimi!Ci vorrebbe una bella ventata di aria fresca.

È chiaro che le spiagge di cui intendevo non sono di certo quelle che tu hai descritto. Il mio discorso era riferito più o meno all'Italia che a fronte di bellezze artistiche si preferisce la spiaggia o lo shopping o i parchi acquatici.
 
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