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Up selling a pagamento quando conviene?

Ho una domanda per i più esperti.

Mi è arrivata l’e-mail di proposta per upgrade e vi sono diverse tipologie di cabina per le quali poter fare la propria offerta.
Fin qui tutto chiaro :)

Quello che non mi è chiaro è: la nave sembra essere sold-out in tutte le tipologie di cabina nell’elenco, ovvero simulando una prenotazione non sembrano essere disponibili.
Evidentemente si portano avanti dovessero esserci disdette per riempire subito le posizioni che dovessero aprirsi!

come data point:
dovessi fare upgrade a suite con terrazzo, il risparmio sarebbe di circa il 10% rispetto al prezzo originale
per Yacht Club invece sarebbe di ci4ca il 20%
 
La situazione che vedi simulando potrebbe essere semplicemente attribuita ad opzioni e non a vendite certe e non lo specchio reale. Le opzioni scadono e quindi potrebbero liberarsi dei posti, più che disdette. Alcune agenzie ad esempio, si accaparrano un certo numero di cabine che poi se non vendute , vengono liberate e rimesse a disposizione. A volte capita di non trovare una determinata tipologia proprio per questo motivo. Ovviamente si cerca di " liberare" le cabine a basso costo... più vendibili e richieste a fronte di " offrire" cabine superiori a fronte di un'offerta più o meno appetibile.

Prendila come una possibilità, se va in porto bene, altrimenti ti resta la cabina assegnata.
 
C'è anche un altro ragionamento da fare, ossia che il fatto che chiedano una offerta per un evenuale upgrade li mette al riparo dalle future disdette (che specie in questo periodo fioccano).
Al posto di rimettere la cabine nel mercato (e pagare le agenzie) le rivendono direttamente loro, tanto la cabina che si verrà a liberare per colpa dell'upgrade sarà a sua volta destinazione di un altro upgrade e così via, finchè non resteranno quelle che chiamo le cabine in sala macchine, che metteranno in vendita.
Ovviamente queste saranno sbranate dal mercato appena disponibili anche in last minute (son le prime a sparire in quasi tutte le crociere).
Questo lo chiamo "tirar fuori il sangue dai sassi". Mettendo a pagamento quello che prima era vista come una libera elargizione su lotteria si ottimizza il guadagno a parità di utenti con lo "sforzo" di una misera app e invio e di emails ad-hoc, quindi nemmeno appesantisce l'helpdesk.

Restando on topic... mi ripeto: L'upselling conviene se ti va, se hai dubbi resta dove sei (che è quello che ti andava bene prima dela mail).

Come gia scritto....non mi avranno mai, è una maniera "sporca" di far soldi; tenete anche conto che si passa da una cabina scelta ad una in "formula roulette".
 
Come gia scritto....non mi avranno mai, è una maniera "sporca" di far soldi; tenete anche conto che si passa da una cabina scelta ad una in "formula roulette".
Nel mio caso ad Aprile scorso su Msc Armonia ho avuto un upgrade molto conveniente per una suite Aurea:)
 
Mi sembra un'affermazione un tantino forte, oltre che basata su idee preconcette
Non voglio fare l'avvocato di Blue che sicuramente si difende da solo :ROFLMAO::ROFLMAO:

Ma credo che lo "sporco" virgolettato si intenda che la proposta delle compagnie di UpSelling viene fatta semplicemente per una loro esigenza di liberare cabine di fascia bassa e che non è solitamente una " agevolazione " che viene fatta al cliente. Puro e semplice interesse della compagnia.

Teoria sulla quale sono d'accordo anche io per questo mi sono permesso di rispondere.
 
Non voglio fare l'avvocato di Blue che sicuramente si difende da solo :ROFLMAO::ROFLMAO:

Ma credo che lo "sporco" virgolettato si intenda che la proposta delle compagnie di UpSelling viene fatta semplicemente per una loro esigenza di liberare cabine di fascia bassa e che non è solitamente una " agevolazione " che viene fatta al cliente. Puro e semplice interesse della compagnia.

Teoria sulla quale sono d'accordo anche io per questo mi sono permesso di rispondere.
Esatto.... in piu si mandano mail per invogliare a spendere di più quando ormai la cabina la hai gia pagata, una pressione psicologica che fa perno sulla labilità dello sforzo monetario gia fatto che si basava sui concetti di utilità marginale e utilità marginale ponderata, che magari non si conoscono ma si applicano quotidianamente.

Se spendo 6/9/12 mesi prima diciamo 2000€ per una cabina vuol dire che quella da 2350 non posso permettermela neanche prima della partenza (a parità di esigenze, e di busta paga); perchè tu compagnia crocieristica devi dirmi che se faccio uno sforzo "sotto data" in più per prendere una cabina che TI TROVI LIBERA sarò io quello felice?
 
Esatto.... in piu si mandano mail per invogliare a spendere di più quando ormai la cabina la hai gia pagata, una pressione psicologica che fa perno sulla labilità dello sforzo monetario gia fatto che si basava sui concetti di utilità marginale e utilità marginale ponderata, che magari non si conoscono ma si applicano quotidianamente.

Se spendo 6/9/12 mesi prima diciamo 2000€ per una cabina vuol dire che quella da 2350 non posso permettermela neanche prima della partenza (a parità di esigenze, e di busta paga); perchè tu compagnia crocieristica devi dirmi che se faccio uno sforzo "sotto data" in più per prendere una cabina che TI TROVI LIBERA sarò io quello felice?
Hai tralasciato nella tua argomentazione il fattore " roulette". A fronte di una sistemazione migliore, sempre secondo il loro pensiero, non sai che cabina ti verrà assegnata, mentre quella da te scelta l'hai scelta secondo determinati criteri al di là del costo. A volte, letto più volte nel forum, ci si è ritrovati con cabine non proprio all' altezza.

Comunque, ad ognuno la sua scelta.
 
Ultima modifica:
Permettimi di dissentire.
Partiamo da un punto di partenza spero condiviso: qualsiasi azienda ha come obiettivo finale il profitto, quindi mi pare lapalissiano che ogni sforzo sia proiettato in quella direzione.
Dopo di che, per raggiungere questo obiettivo che è fondamentale per la sostenibilità di qualsiasi progetto in qualsiasi ambito, si definisce come perseguirlo. E qui entrano in gioco tutti gli altri fattori…

L’esempio che fai non regge per diversi motivi:

1) poni due condizioni che non possono essere note: “a parità di esigenze, e di busta paga”. Magari una delle due è cambiata, magari no. Perché precludere una possibilità su assumption?

2) se spendi 2.000 anziché 2.350€, non vuol necessariamente dire che tu non possa permettertelo: molto più facilmente non attribuisci abbastanza valore alla differenza di prezzo. Se però la differenza di prezzo fosse minore, potresti, giustamente, riconsiderare. Esempio che postavo sopra (uso cifre a caso). Se YC costa 500€/notte e una cabina analoga non YC costa 300€, posso giudicare che 200€ di differenza siano una richiesta troppo alta per le mie esigenze e/o necessità. Se, tramite il programma di upselling, lo YC mi viene proposto con un costo addizionale di 100€,permettimi di dire che posso valutare in modo differente l’opportunità di spendere di più.

3) dai per assunto che “gli altri” siano psicologicamente fragili e in balia della cattivissima compagnia che fa pressioni indebite per obbligare il povero consumatore a spendere più di quanto possa permettersi. Temi che il prossimo passo sarà minacciare di negare l’imbarco a chi rifiuterà le e-mail di upselling? Basta semplicemente cestinarla.

4) senza entrare nel gioco del costa poco o costa tanto, vale la pena ricordare che in business simili sono i passeggeri ad alto yield a mandare avanti la baracca e a permettere ai barboni (tra i quali mi ci metto) di spendere meno. Traduco: se non ci fosse il co…ne di turno che paga upgrade, o Royal Suite o qualsiasi cabina superiore, quelle di livello più basso non avrebbero i prezzi che hanno.

5) le CABINE LIBERE potrebbero essere “occupate” in mille modi.
puoi fare free upgrade che qualcuno sembra interpretare come diritto
puoi metterle in vendita a prezzi fortemente scontati
puoi riempirle con upselling e cercare di vendere quelle di categoria inferiore

il risultato totale (economico) potrebbe non cambiare: ma come detto nell’incipit cambia il modo di ottenerlo, ovvero la strategia aziendale.
 
@maclover , due cose e poi mi fermo là.
Se una compagnia crocieristica si trova cabine libere vuol dire che (a parte defezioni dell'ultimo momento) non è stata in grado di riempirle al prezzo indicato.

Non so te, ti auguro il meglio, ma a me busta paga ed esigenze, a parte ridicoli adeguamenti, son le stesse da 20 anni e mi impongono una scelta al mio massimo in fase di prenotazione, anche una YC a 25€/giorno per ospite non la accetterei; del resto perchè non mettere a disposizione del cliente in fase di prenotazione un bel flag "non rompetemi con gli upsell"?

Lungi da ma definirCI dementi che alla prima mail dicono "lo voglio" senza farsi due conti, ma il pollo nei grandi numeri si trova sempre, potrei fare nome e cognome di ameno due persone molto vicini a me.
Un passeggero ad alto yeld (che significa?) di sicuro prende gia il top o giu di li, che poi in MSC non è che vada Onassis.
Le cabine "free", hai ragione, c'è chi le considera diritto di upgrade ma ti ricordo che sono lo specchio per le allodole per vendere le garantite, un sistema "imposto" proprio dalla stessa che ora se le rivende.

Differenti maniere di vedere la stessa cosa, forse....

Stammi bene.
Blue
 
Capisco il tuo punto di vista e rispetto le tue esperienze personali.
Vorrei comunque chiarire alcuni punti, visto che mi fai alcune domande


  1. Cabine libere: È vero che le cabine libere indicano che non sono state vendute al prezzo iniziale. Tuttavia, ogni compagnia ha strategie di revenue management per massimizzare il profitto anche con le cabine invendute: l'upselling è proprio uno di questi strumenti. Questo non significa necessariamente che abbiano fallito nel prezzo iniziale, ma piuttosto che stanno adattando l'offerta per ottimizzare i ricavi In base alla domanda.
  2. Le esigenze e la disponibilità economica sono personali e variabili. La mia argomentazione sul differenziale di prezzo si riferiva alla percezione del valore, che può cambiare al cambiare delle offerte. Anche se la tua situazione economica è stabile, altre persone nella tua stessa situazione potrebbero trovare valore in un'offerta più vantaggiosa e decidere di accettarla. Quello che io trovo fastidioso è che definisci “pollo” chi non segue la tua linea di pensiero.
  3. Flag per evitare l'upselling: Questa è una buona idea in teoria, ma dal punto di vista aziendale l'upselling è una pratica comune per massimizzare i ricavi. Lo fa anche il cameriere al ristorante quando a fine pasto ti chiede se vuoi un dolce… E magari non hai più fame, o sforeresti il budget che ti eri prefissato, o, ancora più semplicemente, non ti piace il dolce. Un no grazie solitamente è sufficiente.
  4. Libero arbitrio: hai ragione, non tutti, tu per primo, cadono vittime di marketing aggressivo. Tuttavia, è e resta una opzione: la responsabilità è sempre del consumatore di fare una scelta informata.
  5. yield: si riferisce a clienti che generano un elevato ricavo per l'azienda. Senza scomodare Onassis, la cabina sala macchine viene venduta a “poco” (non stento a credere sia al costo o anche sotto) poiché le balcone o a maggior ragione le superiori sono vendute ad un prezzo molto più alto del costo dove il valore è percepito. Ti faccio un esempio banale: se compri un biglietto aereo per New York a meno di 500€, non copri neppure i costi carburante per portarti a destinazione e riportarti a casa. Parte di quei costi te li paga chi ha pagato lo stesso sedile 1.200€ o ancora di più chi ne spende 4.000 per andarci in business.
tutta sta pappardella, per dirti che ognuno sceglie liberamente senza necessariamente doversi sentire etichettare come “pollo”
 
Capisco il tuo punto di vista e rispetto le tue esperienze personali.
Vorrei comunque chiarire alcuni punti, visto che mi fai alcune domande


  1. Cabine libere: È vero che le cabine libere indicano che non sono state vendute al prezzo iniziale. Tuttavia, ogni compagnia ha strategie di revenue management per massimizzare il profitto anche con le cabine invendute: l'upselling è proprio uno di questi strumenti. Questo non significa necessariamente che abbiano fallito nel prezzo iniziale, ma piuttosto che stanno adattando l'offerta per ottimizzare i ricavi In base alla domanda.
  2. Le esigenze e la disponibilità economica sono personali e variabili. La mia argomentazione sul differenziale di prezzo si riferiva alla percezione del valore, che può cambiare al cambiare delle offerte. Anche se la tua situazione economica è stabile, altre persone nella tua stessa situazione potrebbero trovare valore in un'offerta più vantaggiosa e decidere di accettarla. Quello che io trovo fastidioso è che definisci “pollo” chi non segue la tua linea di pensiero.
  3. Flag per evitare l'upselling: Questa è una buona idea in teoria, ma dal punto di vista aziendale l'upselling è una pratica comune per massimizzare i ricavi. Lo fa anche il cameriere al ristorante quando a fine pasto ti chiede se vuoi un dolce… E magari non hai più fame, o sforeresti il budget che ti eri prefissato, o, ancora più semplicemente, non ti piace il dolce. Un no grazie solitamente è sufficiente.
  4. Libero arbitrio: hai ragione, non tutti, tu per primo, cadono vittime di marketing aggressivo. Tuttavia, è e resta una opzione: la responsabilità è sempre del consumatore di fare una scelta informata.
  5. yield: si riferisce a clienti che generano un elevato ricavo per l'azienda. Senza scomodare Onassis, la cabina sala macchine viene venduta a “poco” (non stento a credere sia al costo o anche sotto) poiché le balcone o a maggior ragione le superiori sono vendute ad un prezzo molto più alto del costo dove il valore è percepito. Ti faccio un esempio banale: se compri un biglietto aereo per New York a meno di 500€, non copri neppure i costi carburante per portarti a destinazione e riportarti a casa. Parte di quei costi te li paga chi ha pagato lo stesso sedile 1.200€ o ancora di più chi ne spende 4.000 per andarci in business.
tutta sta pappardella, per dirti che ognuno sceglie liberamente senza necessariamente doversi sentire etichettare come “pollo”

Ho riletto la discussione, che avevo già seguito in precedenza prima della partenza della mia ultima crociera e prima che mi venisse accettata la mia offerta di Upgrade, che ho fatto per la terza volta di fila e che mi è stata accettata sempre e sempre per cabine di categoria superiore rispetto a quelle per cui avevo fatto l'offerta. Visto che non c'è due senza tre volevo comunque dare un mio apporto.

A volte secondo me si tende a confondere l'etica con le strategie di marketing: posto che questo per me resta un errore fondamentale e che molti, se non tutti, di noi applichiamo a corrente alternata nel nostro quotidiano. Che male c'è se si decide di aderire ad una proposta di upgrade? Nella mia esperienza delle ultime 3 crociere ho risparmiato dalle 300 alle 600 euro aderendo alle proposte di upgrade, avendo consapevolmente monitorato i prezzi al momento della prenotazione (prenotando con un po' di margine rispetto alle mie possibilità), lo stato delle cabine prenotate, i prezzi degli upgrade, ecc...

Non credo che ci sia niente di male neanche ad andare in agenzia, acquistare una suite, pagarsela più del dovuto e non rompersi le scatole fino alla data della partenza. I soldi servono per ottenere servizi, se puoi e decidi di spenderle per cestinare serenamente le offerte di upgrade non sei un pollo neanche in questo caso che hai speso 600 euro più di me per la stessa cabina, hai solo deciso di avere un servizio in più (il "Flag" nessun upselling) mentre io ho deciso di buttare del tempo nell'obbiettivo di risparmiare.

Poi, per chiudere, il livello della crociera "basica" MSC (non Yacht Club) è sceso talmente tanto che di etico e qualitativo nei servizi offerti è rimasto veramente poco. Nella mia ultima crociera il ristorante di specialità avrà fatto 20 coperti a pagamento in tutta la settimana e credo di aver visto passare un paio di bottiglie di vino al ristorante. Pertanto capisco anche un po' MSC che cerca di racimolare due spicci in più, specie in alucne crociere, perché il passeggero Yield spesso rimane in porto e non s'imbarca neanche.
 
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