[Live] - Costa Deliziosa - Giro del Mondo 2024

[Roberto B.]

Giorni 72, 73 e 74: navigazione

Prosegue la navigazione verso il Giappone: l'arrivo a Kobe è previsto per domani mattina alle 10 ora locale. Dopo l'ultimo spostamento di orario un paio di giorni fa siamo allineati con l'ora del Giappone a +8 rispetto all'Italia.
La rotta della nave, verso nord nord ovest, ci ha fatto superare la linea dell'equatore alle ore 11 della mattina del giorno 70 (il primo di navigazione dopo Rabaul) e la linea del tropico del Cancro la scorsa notte (tra i giorni 73 e 74).





Il meteo continua a essere piuttosto sfavorevole. Si alternano momenti di tempo buono, con cielo sereno o poco nuvoloso e vento debole o moderato, ad altri con cielo coperto e rovesci di pioggia, accompagnati da raffiche di vento sostenuto. Il mare è mosso. La temperatura si è ulteriormente abbassata e ora la massima si aggira sui 20 gradi. L'umidità resta molto elevata.

 

[Roberto B.]

Giorno 75: Kobe (Giappone)

Nebbia. La nave procede lenta al suono cadenzato della sirena. La pioviggine bagna il parapetto del nostro balcone incrostato dalla salsedine di cinque giorni in mare. Il cielo è grigio e scuro: sembra non volere fare giorno.
Poi piano piano la nebbia si dissolve e si trasforma in foschia. Appaiono sfocate le prime strutture del porto, lontane.
Procediamo sempre più lenti. Il pilota è ormai a bordo. Il terminal crociere appare davanti a noi.



La nave accosta in banchina, mentre da terra giungono note musicali di benvenuto. "Welcome to Kobe Costa Deliziosa".









Siamo pronti a sbarcare. Ci aspettano tre giorni intensi, durante i quali visiteremo l'antica città di Kyoto. Poi raggiungeremo via terra Nagasaki mercoledì, dove ritroveremo la nave che nel frattempo si sarà spostata.
Inizia l'avventura in Giappone...

 

[essepi2]

Giorno 75: Kobe (Giappone)

Nebbia. La nave procede lenta al suono cadenzato della sirena. La pioviggine bagna il parapetto del nostro balcone incrostato dalla salsedine di cinque giorni in mare. Il cielo è grigio e scuro: sembra non volere fare giorno.
Poi piano piano la nebbia si dissolve e si trasforma in foschia. Appaiono sfocate le prime strutture del porto, lontane.
Procediamo sempre più lenti. Il pilota è ormai a bordo. Il terminal crociere appare davanti a noi.

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La nave accosta in banchina, mentre da terra giungono note musicali di benvenuto. "Welcome to Kobe Costa Deliziosa".

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Siamo pronti a sbarcare. Ci aspettano tre giorni intensi, durante i quali visiteremo l'antica città di Kyoto. Poi raggiungeremo via terra Nagasaki mercoledì, dove ritroveremo la nave che nel frattempo si sarà spostata.
Inizia l'avventura in Giappone...

Ricordo questo terminal nel 2008…tutto uguale, accoglienza inclusa!

 

[azoto63]

@roberto B, recuperato tutto adesso ... che dire UN CAPOLAVORO !!!

Unico, irripetibile, meravigliosamente descritto e superlativamente fotografato ... fa venire voglia di partire per una 'world cruise' SUBITO!

Grazie, grazie ed ancora grazie.

 

[Lella.C.]

Buona escursione nella terra del sol levante. Immagino che tutti,come noi, siamo in attesa dei tuoi splendidi racconti e delle meravigliose foto. A presto

 

[Franziska]

Quoto ciò che dice Lella.C., il mio primo pensiero quando passo dal forum, leggere il tuo diario e lasciarmi incantare dalle sue magiche foto!

 

[Valentina78]

Buona avventura in Giappone, mi sono promessa di proseguire la lettura del tuo diario in diretta al mio ritorno, in modo da apprezzarlo al massimo!

 

[seismic]

Dimmi che andrai al museo del teremoto del 1995.

 

[essepi2]

Dimmi che andrai al museo del teremoto del 1995.

Non sono rimasti a Kobe ma hanno preso un’escursione con overland a Kyoto e rientro dopo due notti a Nagasaki dove sara’ la nave domani, 27/06, ultima tappa in Giappone.

 

[seismic]

Non sono rimasti a Kobe ma hanno preso un’escursione con overland a Kyoto e rientro dopo due notti a Nagasaki dove sara’ la nave domani, 27/06, ultima tappa in Giappone.

ho visto dopo. un segno devo che devo accelerare il nostro viaggio del 2025

 

[Eve81]

Quoto ciò che dice Lella.C., il mio primo pensiero quando passo dal forum, leggere il tuo diario e lasciarmi incantare dalle sue magiche foto!

Anche il mio!

 

[Roberto B.]

Un rapido saluto dalla stazione di Kyoto. Siamo in attesa dello Shinkansen per Hakata, dove cambieremo per Nagasaki.





Nei prossimi giorni recupererò il filo del discorso...
A presto

 

[Lella.C.]

Un rapido saluto dalla stazione di Kyoto. Siamo in attesa dello Shinkansen per Hakata, dove cambieremo per Nagasaki.

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Nei prossimi giorni recupererò il filo del discorso...
A presto

Noi come penso tutti,siamo impazienti di leggerti.

 

[Roberto B.]

Riannodiamo i fili del discorso e ritorniamo al momento del nostro arrivo a Kobe...

Dopo avere ricevuto la libera pratica i passeggeri di Costa Deliziosa possono finalmente scendere a terra per i controlli di immigrazione. Le procedure per l'ingresso in Giappone prevedono un controllo dell'identità di ogni passeggero tramite face to face con il funzionario giapponese, raccolta delle impronte digitali, registrazione e apposizione del bollino di ingresso sul passaporto. Il tutto si svolge in maniera piuttosto lenta e macchinosa, causando inevitabilmente lunghe attese.
Riusciamo a sbrigare tutte le formalità e a uscire dal terminal che ormai è quasi mezzogiorno, siamo già in ritardo.
La distanza tra Kobe e Kyōto è di poco più di 70 chilometri: un tragitto che, da centro e centro, richiede circa un'ora e mezza di viaggio. Purtroppo non siamo fortunati e a causa della lunga coda conseguenza di un incidente in autostrada arriviamo a destinazione con ulteriore ritardo.
A questo punto si rende necessario un adeguamento dei nostri programmi, a causa del ritardo nel nostro orario di arrivo, rimandiamo a domani la nostra prima visita e andiamo subito a pranzo.
Tralascio per il momento l'argomento riguardante il cibo e l'alimentazione in Giappone, ne parleremo con calma più avanti...



Attraversiamo dunque la città sotto un cielo che si fa sempre più cupo e cominciano a scendere le prime gocce di pioggia, passando accanto alla pagoda Tō-ji.
Con i suoi 55 metri di altezza detiene il primato di struttura in legno a pagoda più alta del Giappone ed è uno dei simboli della città di Kyōto.
La costruzione di una pagoda in questo sito risale all'anno 826, ma questo tipo di edifici, costruiti interamente in legno, erano molto vulnerabili agli incendi, infatti bruciò nella sua storia per 4 volte, ma fu sempre ricostruita. L'attuale pagoda risale al tempo del terzo Shōgun Tokugawa Iemitsu nel 1644.



Proseguiamo il nostro percorso in città dirigendoci verso le colline che la circondano, la nostra meta è l'affollato Santuario di Fushimi Inari-taisha, un altro dei simboli di Kyōto.





Il Santuario di Fushimi Inari-taisha è certamente uno dei santuari più iconici e visitati dell'intero Giappone.
È un santuario shintoista, una religione indigena giapponese che venera gli spiriti e le divinità chiamati kami. In particolare, Fushimi Inari-taisha è dedicato al kami Inari, il cui culto è associato alla fertilità, alla prosperità, al commercio e all'agricoltura. È stato fondato nel 711 ed è cresciuto in importanza nel corso dei secoli, diventando un luogo di culto per i commercianti e gli imprenditori desiderosi di ottenere prosperità e buona fortuna.
Il santuario è noto per i suoi migliaia di torii vermigli (portali sacri) che formano lunghi tunnel lungo i sentieri della montagna. Questi torii sono donazioni fatte da aziende e privati in ringraziamento per il successo negli affari.

 

[Roberto B.]

I sentieri del santuario si estendono sulla montagna Inari e offrono una piacevole passeggiata attraverso boschi di alberi secolari e luoghi sacri.









Il kami (spirito) principale venerato a Fushimi Inari-taisha è Inari, considerato il patrono della ricchezza, del commercio e dell'agricoltura. Inari è spesso rappresentato come una volpe.



Tra la massa di persone che affolla il sito, molte ragazze e signore, sia locali che turiste, vestono il tradizionale kimono. L'effetto visivo d'insieme è molto suggestivo.

 

[Roberto B.]

Il santuario è davvero molto frequentato. La folla di persone che vanno e vengono è impressionante.



Ma si trova anche qualche angolo di relativa quiete, dove si può godere della vista di questo magnifico complesso architettonico.





E apprezzare i colori vivaci, i disegni, le catatteristiche strutturali e le decorazioni in legno dipinto.





Lasciamo il santuario e ci dirigiamo verso un luogo particolare, per un appuntamento particolare.



Questo luogo è Gion, uno dei quartieri più famosi e tradizionali della città, noto per le sue strade strette, i vecchi edifici in legno e le geisha che frequentano le case da tè e i ristoranti tradizionali. Gion è un luogo rinomato per immergersi nella cultura geisha giapponese e per avere l'opportunità di incontrare geiko (così si chiamano le geisha di Kyoto) e maiko (apprendiste geisha) mentre si esibiscono in danze e nella cerimonia del tè, o semplicemente passeggiando per le strade del quartiere.





L'atmosfera è molto suggestiva, sembra di essere tornati indietro nel tempo, in un Giappone antico e tradizionale. Un mondo fatto di eleganza e di gesti armonici e misurati, quasi perfetti, un mondo come sospeso. Un Giappone senza tempo.

 

[Roberto B.]

Ormai è notte. Lasciamo l'animato quartiere Gion, che con i suoi locali e ristoranti è un punto di attrazione per la vita notturna in città, e ci dirigiamo verso il nostro albergo, osservando qua e là angoli suggestivi.





L'albergo è situato in pieno centro, accanto al municipio, in una zona molto moderna e funzionale, non di veri e propri grattacieli ma di edifici e palazzine che hanno soppiantato le basse costruzioni della città vecchia. Il fascino delle viuzze e delle vecchie case di Gion è lontano anni luce.
Nella Hall decisamente austera e monumentale del nostro albergo campeggia una grande composizione di fiori di ciliegio, a ricordarci che questo è tempo di sakura, di fioritura dei ciliegi. O meglio che lo sarebbe se non ci fosse questo tempaccio. Già, infatti si è messo a piovere più intensamente e fa freddo. Troppo freddo perché fioriscano i ciliegi. Forse ci vorranno altre due settimane, decisamente troppo per noi...
Questi saranno praticamente gli unici fiori di ciliegio che vedremo a Kyōto...





È tempo di andare a riposare, saliamo alla nostra camera in uno degli ultimi piani.



Il tempo è davvero brutto, chissà cosa ci aspetterà domani. Osserviamo la città dall'alto, dal nostro punto di osservazione privilegiato. La visibilità non è ottimale, ma la vista è comunque affascinante.



Nella notte Kyōto si trasforma in un regno di magia e mistero, dove l'antico e il moderno si fondono in un'armonia incantevole. Le strade strette della città vecchia si illuminano di luci soffuse, creando un'atmosfera sospesa nel tempo. I templi e i santuari, avvolti nell'ombra, emergono come custodi silenziosi della storia millenaria della città, mentre i loro tetti dorati e i giardini tranquilli emanano un fascino senza tempo.
Gion, il quartiere delle geisha, si anima di un'energia vibrante, con le maiko che sfrecciano silenziose nei loro eleganti kimono, illuminando le vie con la loro grazia eterea. Il suono dei getti d'acqua nei giardini zen risuona nel silenzio della notte, invitando alla contemplazione e alla serenità.
I riflessi delle lanterne colorate danzano sulle superfici di legno dei ryokan, gli antichi alberghi tradizionali, mentre il profumo di incenso e i suoni distanti di una cerimonia del tè aggiungono un tocco di spiritualità all'aria.
Kyōto di notte è una sinfonia di bellezza e suggestione, un luogo dove il passato e il presente si intrecciano in un'esperienza indimenticabile per chi ha il privilegio di esplorarla.
Ma forse ci siamo lasciati andare un po' troppo con la fantasia e gli occhi vedono quello che la mente gli suggerisce, non la realtà. La pioggia picchietta insistente sui vetri delle grandi finestre e gli antichi, favolosi templi manifestano a stento la loro presenza con il debole riflesso di luci lontane.
In basso sulle strade semideserte poche auto e qualche passante infreddolito sui marciapiedi, che affretta il passo cercando di proteggersi dalla pioggia sotto il suo ombrello trasparente.
Buonanotte Kyōto.

 

[capricorno]

Veramente splendida quest' ultima tappa!

 

[tieffe]

E spendido il racconto

 

[vera95]

Che meraviglia di colori ed atmosfera. Ci hai fatto sognare descrivendo la notte nella città. Peccato per i ciliegi!!