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Il mio incidente ai Fiordi Norvegesi su Costa Fortuna

stefalex

New member
Prima di iniziare il mio racconto, vorrei fare una premessa.
Il mio resoconto non è una denuncia ne tantomeno una lagnanza nei confronti del personale di bordo o della Compagnia tutta.
Spero che chi leggerà questo thread provi un attimo a mettersi nei miei panni e tenti di valutare come avrebbe affrontato l’accaduto al mio posto.
Il 21 maggio sono partita con mio marito da Civitavecchia su Costa Fortuna per la mia 18° crociera (15° all’ombra della C blu sulla ciminiera gialla) con arrivo ad Amsterdam dove però saremmo rimasti a bordo per il successivo giro ai Fiordi Norvegesi, pur avendo dovuto acquistare due diverse cabine perché già 10 mesi prima della partenza ciò che rimaneva era ben poco.
Insomma 21 giorni di viaggio ed un itinerario molto interessante.
La nave è effettivamente un po’ datata, in alcuni punti si scorge l’usura, come ad esempio in certe zone dei corridoi del 2° piano dove la moquette è logora ed addirittura ci sono dei piccoli solchi ma non sufficiente a far considerare la Fortuna da buttare 
Siamo rimasti soddisfatti sia della cucina che dell’igiene, a nostro avviso ampiamente negli standard, così come degli spettacoli al teatro e dell’intrattenimento in generale. Va detto che la maggior parte delle esibizioni sia degli artisti interni che di quelli esterni le avevamo già viste più volte, ma comunque alcune meritavano anche di essere riviste.
Il 2 giugno abbiamo cambiato cabina e sin dall’inizio abbiamo notato che la tenda della doccia era più corta del solito e con il fisiologico movimento della nave durante la navigazione essa oscillava facendo uscire l’acqua sia pulita che saponata durante il bagno.
Ed arriviamo così all’inizio della mia disavventura.
La notte del 6 giugno, alle ore 00.30 ho fatto la doccia e pur tentando di trattenere la tenda all’interno del vano, facendola aderire alla parete dopo averla bagnata, non sono riuscita ad evitare che l’acqua fuoriuscisse e bagnasse copiosamente il pavimento del bagno.
Nell’uscire dalla doccia ho poggiato il piede sul tappetino, anch’esso bagnato e sono scivolata all’indietro battendo un gluteo sul bordino della doccia ed il polso destro sul bordo del lavandino. Mio marito mi ha subito soccorsa e prontamente è andato a prendere del ghiaccio che abbiamo messo sul braccio dolorante. Ho sperato che fosse solo una contusione, ma purtroppo, nonostante il ghiaccio, dopo alcune ore si era gonfiato ed era diventato nero.
Allora ci siamo recati all’ospedale della nave dove il medico, dopo avermi visitata, ha ipotizzato che potesse esserci una frattura. Non essendo presente una macchina per i raggi X mi ha immobilizzato il polso con una fasciatura rigida e mi ha consigliato di recarmi in un ospedale in Norvegia.
Contestualmente ha compilato un referto riportando le mie testuali parole circa l’accaduto, che al termine io ho controfirmato.
Ho pagato la visita ed il bendaggio euro 159,00 ma sin da subito mi è stato chiarito che tale somma mi sarebbe stata rimborsata dall’assicurazione, se da me stipulata, cosa che avevo fatto in fase di prenotazione con il call center della Costa stessa.
In verità, al punto 9 del contratto è scritto che non sono coperti gli incidenti accaduti a bordo e questi eventi sono a carico della diretta assicurazione della nave, che poi è la stessa compagnia.
Quel giorno la sosta prevista era nel porto di Olden e dalle informazioni raccolte dallo stesso medico abbiamo saputo che per raggiungere l’ospedale attrezzato ci sarebbero volute alcune ore e ci sarebbe stato il fondato pericolo di non riuscire a risalire a bordo per la partenza.
E dal porto di Flam era addirittura più lontano.
Abbiamo quindi immediatamente concordato che mi sarei recata in ospedale nel porto di Stavanger. Il medico ha inviato una mail all’assicurazione chiedendo loro di disporre quanto necessario per il trasporto in taxi e per tutti gli accertamenti del caso nella struttura sanitaria.
La sera, verso le 20.30 ci siamo recati al front desk per chiedere i riferimenti della pratica per la segnalazione dell’infortunio, ma nessuno aveva ancora adempiuto, quindi, su nostra sollecitazione, hanno chiamato telefonicamente la compagnia assicuratrice ed hanno chiesto di procedere all’apertura fornendo tutti i dati necessari. Al termine della telefonata siamo stati accompagnati da un addetto della security direttamente in cabina dove ha scattato delle foto nel bagno, alle avvertenze poste sulla porta, ed al mio braccio bendato raccogliendo anche la mia testimonianza.
Nei due giorni successivi ho avuto la febbre alta e conseguenti conati ma tutto era ascrivibile alla probabile rottura di un osso.
La mattina dello scalo a Stavanger ci siamo recati nell’ospedale della nave per ricevere le direttive dal medico di bordo, ma purtroppo, nonostante le numerose mail da lui trasmesse, ancora non vi erano indicazioni certe.
Allora ci siamo fatti dare tutto il materiale cartaceo fino ad allora compilato e il numero di pratica e siamo scesi in cerca del taxi che l’assicurazione ci aveva prenotato. Abbiamo telefonato alla compagnia assicuratrice ed un operatore ci ha messo in contatto con il taxista aggiungendo che sia il trasporto che le cure in ospedale erano totalmente a loro carico e che quindi non avremmo dovuto pagare nulla.
In verità così è stato per il taxi ma in ospedale ci è stato detto che noi avremmo dovuto pagare e che poi avremmo dovuto rivalerci sull’assicurazione.
Quando il medico mi ha tolto il bendaggio il mio avambraccio destro era completamente nero e gonfio. Infatti ai raggi è risultata la frattura del radio e del 5° metacarpo con parziale lesione del tendine del pollice.
Sono stata ingessata con una prognosi di 6 settimane.
Al termine delle cure ci hanno presentato il conto: 838 nok (tutto sommato nemmeno tanto) pari a 95 euro circa.
Purtroppo non ci hanno accettato le nostre carte di credito e siamo riusciti a pagare solo una piccola parte 146 nok – 16.50 €, mentre siamo stati costretti a saldarla i restanti 692 nok – 78.50 con un bonifico bancario che ci è costato la modica somma di 53 euro (ma questo dipende dalla banca, non certo dall’assicurazione).
Fortunatamente mio marito parla perfettamente l’inglese ed entrambi sappiamo muoverci nelle emergenze, ma credo che sarebbe stato opportuno prevedere l’accompagnamento da parte di una addetta dell’agenzia di Stavanger.
Tornati a casa ci siamo messi in contatto con la compagnia assicuratrice, la quale ha chiesto l’invio di tutte le fatture in originali per poter provvedere al rimborso delle spese e ci ha informati che la copertura è valida fino a 60 giorni dall’evento. Così che quando dovrò ripetere la radiografia per togliere il gesso, saremo ancora nei termini.
Per quanto riguarda invece il risarcimento danni per le 6 settimane di gesso ci hanno detto che per questo ci saremmo dovuti rivolgere direttamente all’ufficio infortuni della Costa Crociere. Cosa che abbiamo fatto.
Purtroppo loro ci hanno risposto che la colpa della mia caduta è l’essere uscita dalla doccia con i piedi bagnati e che le condizioni di quel bagno io le conoscevo, avendo preso possesso della cabina già dal 2 giugno.
Ho fatto notare loro che nel referto stilato dal medico avevo dichiarato che ero caduta a causa del pavimento bagnato e l’addetto alla security (ma anche noi) aveva fotografato la tenda, ed era evidente che fosse più corta del necessario.
Ero convinta che, come per le assicurazioni automobilistiche, fosse normale risarcire anche il danno e non solo le spese sostenute, ma evidentemente loro non lo intendono in questo modo.
Una cosa che mi è dispiaciuta è che le mail intercorse con il Claims (Ufficio infortuni della Costa) non siano mai state firmate da nessuno e che l’addetto alla mia pratica abbia distorto le parole scritte sul referto credendo di far un buon servizio alla Compagnia. Penso invece che questo volermi liquidare come una persona irresponsabile e poco attenta non sia corretto.
Credevo in questi anni di aver dimostrato di essere un buon passeggero ed una persona onesta, che non vuole lucrare su un incidente, ma evidentemente mi ero sbagliata.
 

mariaefiglio

Active member
intanto mi piacerebbe avere notizie della tua salute e leggere che adesso è tutto a posto
e in secondo la mia solidarietà
a noi, (a te e me, anche se sono la prima a riconoscere che il mio caso è stato indubbiamente non grave come il tuo) Fortuna non ha sorriso
 

fandelmare

New member
Mi dispiace molto per l'incidente che non è stato di poco conto.
Com'erano belle le docce su Costa Marina chiuse da un'elegante porta e non da quelle squallide ed anti igieniche tende di plastica che in certi casi ti si appiccicano pure addosso quando ci si piega per insaponarsi i piedi.
 
C

Colombia

Guest
Innanzitutto spero che tu stia meglio.

Secondo hai tutta la mia solidarietà
 

Rosyc

New member
Per quanto ti riguarda ti auguro un'ottima guarigione. Per Costa (ma credo che sarebbe stata la stessa cosa con un'altra compagnia), direi che non mi soprende molto e in ogni caso non hanno fatto per niente una bella figura. Hanno dimostrato (confermato ?) che sulla nave sono bravi ed efficenti solo per organizzare escursioni o altre attività a pagamento, mentre quando si tratta di problemi seri ...

La tue esperienza però insegna che purtroppo in questi casi è più importante rivolgersi prima ad un avvocato e poi andare dal medico :(

Ancora auguri di buona guarigione, Rosy
 

giusri

Active member
....sperando che la situazione stia migliorando.... auguri di pronta guarigione ....

...situazione paradossale..... meglio stendere un velo pietoso, anzi una tenda.......
 

sabbamadda

Active member
Mi dispiace tanto per l'accaduto, tanti auguri di una pronta guarigione. Spero che tutto si risolvi come deve.
 

Crys

Active member
Mi spiace, gran brutta esperienza, anche da parte mia la massima solidarietà; si parte felici per una vacanza e poi ci si imbatte in certe disavventure....
Spero almeno che tu stia meglio e che la vicenda si possa risolvere nel miglior modo possibile, a questo punto...
 
M

MarinaeAngelo

Guest
anche io Alessandra ti auguro di rimetterti in sesto prima possibile e di ricordare questa esperienza solo come un brutto ricordo .
A mio avviso avresti dovuto ricevere a bordo maggiore assistenza e in ospedale non ci dovevate andare da soli tu e tuo marito ma un addetto di Costa doveva senz'altro accompagnarvi . Ecchecavolo............ma si fa cosi ?????
Questo al di la delle responsabilità che siano tue o loro o di chicchessia.
La priorità deve essere prestare una adeguata assistenza e un adeguato supporto alla persona che si è infortunata in nave.
Poi lasciamo pure alle assicurazioni decidere come, chi e cosa risarcire.

che dire ?

io penso che in futuro quando dovrai scegliere la tua prossima crociera sul piattino della bilancia devi metterci anche questo episodio e come male è stato gestito

un abbraccio e buona guarigione
 
Ultima modifica:

elenamaria

New member
Una brutta disavventura in tutti i sensi (parlando noi pochissimo inglese ho provato a mettermi al tuo posto....non ci voglio neanche pensare, in un ospedale straniero, da soli, meno male che era in Norvegia e non in qualche altro posto).
Come stai? Hai tutta la mia solidarietà.
 

La76

New member
Anch'io ti faccio tanti auguri di pronta guarigione.

In un caso come questo avrebbero sicuramente dovuto mettere a vostra disposizione un assistente per accompagnarvi all' ospedale, oltre ad aprire immediatamente la pratica con l'assicurazione...sinceramente mi sembra proprio il minimo.
Per quanto riguarda la risposta dell'ufficio infortuni in merito al fatto che visto che eravate in quella cabina da 4 giorni avreste dovuto conoscere la situazione...la trovo allucinante!

Se poi come penso (spero e mi auguro) per questi casi sono assicurati è abbastanza stupido andare a fare una pessima figura con il cliente visto che dovrebbe essere l'assicurazione, avvisata di quanto successo, a fare delle indagini per stabilire di chi è la colpa e dire se si ha o no diritto ad un rimborso.

Infine, ma non ultimo, avrebbe sì dovuto risponderti sempre la stessa persona mettendoci nome e cognome...sono situazioni delicate, non possono essere gestite a caso da personale impreparato.
 

mariaefiglio

Active member
per le risposte che continuo ad avere io per lo smarrimento delle valigie non mi sorprende di leggere quelle che hanno dato alla nostra amica
e devo ammettere che, ultimamente l'assistenza è davvero un discorso negativo
 

giada50

Well-known member
Dispiaciuto per quanto ti è accaduto, ma soprattutto spupito per come è stato gestito l'infortunio....

spero che tu stia meglio.
 

stefalex

New member
Buongiorno a tutti e grazie per le vostre parole di interesse. Sono lusingata :)
In effetti sarebbe potuta andare molto peggio. Se invece di battere un gluteo avessi urtato il coccige o se invece del polso destro avessi rotto il gomito allora si che sarebbero stati dolori. Tutto sommato sono stata anche fortunata.
Il problema è che siamo in estate e potete ben immaginare cosa possa verificarsi all'interno della parte ingessata. :)
Il prurito è continuo e il dottore mi ha gentilmente sconsigliata di utilizzare qualsiasi attrezzo per lenirlo :) piuttosto è meglio spruzzarvi dentro dell'alcool. Il dolore è ormai scomparso, salvo quando mi prendono i crampi ma basta cambiare posizione e tutto rientra nella norma.

Riguardo al personale di bordo c'è da dire che null'altro avrebbe potuto fare, anzi la Sig.na Sara mi ha contattata in cabina informandosi sulle mie condizioni di salute e mettendosi a disposizione per ogni ulteriore assistenza, sempre relativamente alle sue possibilità, logicamente.
Anche il comandante della nave, nell'incontrami mentre salivo a bordo dal ritorno dall'ospedale, si è femato per chiedermi come stessi e per augurarmi una pronta guarigione.
Ripeto, nulla ho da obiettare circa la gestione dell'evento in nave. Sorvolo anche sul mancato accompagnamento da parte di una operatrice dell'agenzia di Stavanger, ma rimango sconcertata dalle risposte ricevute dall'ufficio infortuni qui in Italia.
Mi rendo conto che sia la politica della compagnia istruire i propri operatori di quell'ufficio a gestire le pratiche cercando di evitare qualsiasi pagamento, ma se esso è previsto, mi mortifica il volerlo evitare addebitandomi ogni responsabilità come se io fossi una sprovveduta.

La risposta datami circa i piedi bagnati a seguito della doccia fatta è ridicola (vorrei sapere chi di voi riesce a mantenerli asciutti) e omettendo volutamente che invece la causa fosse dipendente dalla cospicua acqua pulita e saponata caduta sul pavimento, visto che la tenda non ne impediva l'uscita.

Io sono una lavoratrice dipendente e quindi il mio periodo di malattia è coperto economicamente, anche se soggetto a decurtazione parziale, ma la mia domanda è: "Se fossi stato un lavoratore autonomo, unica fonte all'interno della famiglia, come avrei potuto provvedere al loro mantenimento in questi 42 giorni di gesso?".

Possibile che per ottenere ciò che dovrebbe essere automatico bisogna intraprendere una battaglia legale?
Non lo trovo assolutamente giusto.
 

FrancescoT

Member
Hai tutta la mia solidarietà, e spero in una tua pronta guarigione.
Il fatto più grave secondo me, è che vi hanno lasciato da soli nel ricovero ospedaliero a terra.
Credo che tutta la faccenda sia stata mal gestita. Io sono sbarcato il giorno del tuo imbarco, e
conosco personalmente l'Hotel Director della tua crociera, e ti assicuro che è una persona in gamba,
molto preparata ed altamente professionale. Forse se tu avessi avuto la possibilità di contattarlo
personalmente, la faccenda avrebbe avuto forse uno svolgimento diverso, quanto meno nell'assistenza.
Per quanto riguarda la nave, mi pare sia vicino il suo necessario dry dock.
Per le compagnie di assicurazioni poi........... che altro aggiungere............
Ancora auguri di pronta guarigione.
 
F

Felix73

Guest
Alessandra, mi dispiace tantissimo.
I miei più sinceri auguri per la tua salute, e per una soddisfacente risoluzione in merito a ciò che ti spetta.
 
M

MarinaeAngelo

Guest
intraprendere una battaglia legale con i tempi lenti della giustizia ................e nel frattempo tu paghi i tuoi legali
e poi una giustizia che non sempre è giusta ed è incerta
mha........

Alessandra ti auguro di riprenderti in fretta e guarire completamente e mettici una pietra sopra
 

La76

New member
Possibile che per ottenere ciò che dovrebbe essere automatico bisogna intraprendere una battaglia legale?
Non lo trovo assolutamente giusto.

Non lo è ed è anche frustrante doversi battere per avere quello che è un diritto!
Ci saranno sicuramente alcuni casi di persone "che ci provano"...ma io mi chiedo come si può pensare che una persona sana di mente si faccia male di proposito per avere pochi soldi in cambio di una vacanza rovinata e, soprattutto, un problema fisico...ma scherziamo?
Poi sfido anch'io chiunque a farsi la doccia senza bagnarsi i piedi...i cartelli che ci sono per me hanno un semplice valore di avviso, ma non possono certo manlevarli dalla responsabilità in caso la situazione di pericolo sia causata dalla loro negligenza.
Per curiosità...per caso dopo la caduta vi hanno sostituito la tenda?
 
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