Uno chock, un pugno nello stomaco, le navi , per noi veri marittimi, non sono un insieme di metallo, un oggetto, ma sono perone, amiche, sono cose vive. Uno vuole bene alla nave come ad una persona cara. Io non ero ancora stato sulla Bianca, l'avevo visitata una volta a La Guaira, non era nel mio cuore come l'Andrea e >la Franca, ma era sempre una sorella delle mie grandi amiche. Era una persona di famiglia, la grande famiglia dei marinai Costa di allora. Arrivai a Genova sconvolto, corsi al marittimo... dove trovai il caos. I mezzi di comunicazione allora non erano certo quelli di oggi, e poi Grenada era un isola. so che l'unica comunicazione avveniva via telefono con il nostro Agente. Certo che al 20 piano, sapevano piu' cose di noi, e le notizie che pero' circolavano neglim ufici erano molto scarne. Incendio ed esplosione in macchina, Passeggeri tutti salvi, alcuni feriti tra l'equipaggio, ustionati che erano in fase di ricovero a Caracas, l'ospedale piu'efficente vicino.
Il telefono nell'ufficio marittimo suonava continuamente, perché i familiari degli imbarcati cercavano notizie e moi ne avevamo veramente poche da dare, L'unica che potevamo dare, in base a quanti ci era stato detto era che non vi erano morti. I fu cosi' che avvenne una delle cose piu' tristi della mia vita, che ricordo ancora oggi con molto dispiacere ed e' viva in me come se fosse accaduta oggi. Io, in pratica non avevo piu' nulla da fare, niente piu' nave ninte piu' crociere, niente piu' euipaggio da formare. Ma ritenevo utile e giusto rimanere in ufficio per aiutare il personale presente. E fu cosi' che risposi ad una telefonata. Era la moglie di un Ufficiale di macchina, ufficial che conoscevo bene e con cui era stato imbarcato una stagione intera nei caraibi. Lo dissi alla moglie, e le dissi anche di stare tranquilla perché si erano salvati tutti. E lei mi ringrazio' disse di essere piu' serena, e di attendere notizie in merito al rimpatrio dell'equipaggio. Ma purtroppo non era cosi'. Nell'incidente vi erano stati due morti, piu' uno che mori' dopo alcuni giorni in ospedale. Ed uno dei due era proprio l'ufficiale di macchina la cui moglie aveva parlato con me. Quando nel pomeriggio lo seppi mi sentii mancare, mi dispiaceva immensamente anche se non ne avevo colpa. Chiesi di chiamare io la signora ma, credo giustamente, uno dei Sig Costa disse che toccava a loro chiamare. Beh, quell'avvenimento, quel aver dato sicurezza ad una signora che invece aveva perso il marito mi rattristo' molto e non l'ho mai dimenticato. Il mio lavoro era comunque finito e rinetrai a casa dove attesi una convocazione dall'ufficio. Convocazione che correttamentemi giunse una quindicina di giorni dopo.