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Cunard e P&O England in difficoltà?

Rodolfo

Super Moderatore
Anche se le due Compagnie smentiscono, sembra che fino a 919 dipendenti potrebbero essere licenziati se non accetteranno una rinegoziazione dei termini contrattuali, compresi tagli salariali.
P&O Cruises e Cunard Line si appoggiano ad una società di gestione dei contratti dei dipendenti con sede alle Bermuda e potrebbero ricorrere a licenziamenti di professionisti marittimi nelle prossime settimane, tra cui diversi ufficiali, poiché i negoziati sindacali non riescono a raggiungere un accordo di compromesso.
L'intento sarebbe di licenziare per poi riassumere il personale con un nuovo contratto, naturalmente riduttivo.
A parte il ricorso a questa forma coercitiva, che potrebbe preludere a difficoltà economiche per le due Compagnie, se venisse attuato molto probabilmente si verificherebbero difficoltà nella organizzazione degli equipaggi con ricadute sugli ospiti delle navi.

 

Blueyes

Well-known member
Speriamo non sia un segno di sofferenza... però a quanto leggo P&O ferries aveva gia attuato questa "trafila".
 

Rodolfo

Super Moderatore
Notizia dell'ultimo momento: il Sindacato Nautilus ha comunicato che Carnival UK ha ritirato il "progetto".
 

tiziano

Well-known member
Certo che hanno i loro obiettivi come tutte le aziende, ma qua mi sembra che non ci sia stato nessuna contrattazione, si sono "subito ritirati" .
 

Rodolfo

Super Moderatore
Nemmeno con i Ferries.
E quando i lavoratori, in Italia, vanno al lavoro e trovano l'Azienda chiusa/trasferita c'è contrattazione?
 

massimilianob

Well-known member
Nemmeno con i Ferries.
E quando i lavoratori, in Italia, vanno al lavoro e trovano l'Azienda chiusa/trasferita c'è contrattazione?
non dirlo... spesso, e lo so per certo, che dietro a decisioni che definisco scellerate e criminali ci sono soggetti tipo fondi di investimento che intimano al cda del azienda di turno di ridurre drasticamente i costi "delocalizzando" o "ristrutturando" pesantemente. ragione di fondo? massimizzare i dividendi. quindi non bilanci in perdita, anzi, sovente sono aziende che collezionano + di fatturato e utile, anno dopo anno.

la motivazione del avidità, sebbene accuratamente riverniciata e ammantata di un che di "istituzionalità", di "responsabilità" e di altisonanti ed inappellabili ragioni, ci sta tutta, al 101%
 
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