14 luglio Haifa
Ed eccoci alla seconda giornata in Galilea. Oggi escursione al Giordano e Nazareth alla chiesa dell’Annunciazione che , per la prima volta in assoluto dopo tre crociere faremo con msc e non ci pentiremo per nulla, anzi!
Il nostro gruppo insieme ad altri crocieristi di lingua spagnola è assegnato al pulmann 12. Ad attenderci la nostra guida Luca, un giovane italiano cattolico che è sposato con una ragazza ebrea e vive tra Tel aviv e Gerusalemme.
Segnatevi questo nome della guida perché è veramente in gamba! Se vi capitasse di incontrarlo anche come guida per Gerusalemme salutatemelo, grazie!
Dopo un percorso di circa un’ora dove la guida ci spiega tantissime cose traducendo tutto anche in spagnolo ecco all’orizzonte il lago di Tiberiade! Per fortuna ho gli occhiali da sole che camuffano le dolci lacrime che sgorgano copiose dai miei occhi. Il lago di Tiberiade, quello che nel Vangelo Gesù attraversa più volte per passare all’altra riva … quello nel quale cammina sulle acque dicendo ai discepoli impauriti per la tempesta “sono io!”. Anche mio marito si commuove. Luca, la guida, ci dice che presto saremo al Giordano che è a 212 m sotto il livello del mare, quindi un clima tropicale. Ci dice anche che sarà possibile acquistare o noleggiare una tunica per ripetere le promesse battesimali immergendosi nelle acque del fiume. Qui non è l’esatto luogo dove Gesù è stato battezzato da Giovanni che è a Sud verso Gerico. Qui siamo a Nord. Il motivo è che a Sud le acque sono veramente torbide e infestate dalle fogne di Gerico, quindi poco salutari. Con un senso di sacro che ci avvolge scendiamo dal pulmann, acquistiamo le tuniche (18 euro a testa) e ci danno un attestato. Poi passi e arriviamo sulle rive del fiume: la flora è lussureggiante e si specchia nelle verdi acque. Siamo fortunati perché c’è un gruppo di pellegrini spagnoli con il vescovo che ripete il gesto battesimale per chi lo desidera: ci mettiamo in fila, che emozione! C’è la possibilità di farsi la doccia e di cambiarsi per bene. E’ come se fossero delle terme …
Dopo questo bagno spirituale facciamo fatica a staccarci da questo luogo “mistico”. Non a tutti però fa lo stesso effetto, bisogna un po’ sforzarsi di vivere appieno senza farsi distrarre dall’inevitabile mega negozio di souvenir, dal vociare della gente che si accalca ecc.. Mi aiutano nella concentrazione il mio caro Vangelo e i canti del gruppo di pellegrini.
Risaliti in pulmann partiamo alla volta di Nazareth. La guida ci dice che il sindaco del comune non vuole concedere ai mussulmani che sono i più numerosi di erigere una moschea proprio nella piazza principale dove hanno scritto a caratteri cubitali anche in inglese una frase che recita più o meno così: l’unico modo per andare a Dio è tramite la religione mussulmana, è inutile cercare altrove o meglio nessuna altra religione è adatta! Sostiamo nella piazza sotto gli sguardi indagatori della gente del posto. A piedi raggiungiamo la basilica della annunciazione che è su tre livelli. E’ domenica, siamo nei luoghi di Gesù e chiediamo di partecipare alla messa. Siamo fortunati: è iniziata nella basilica superiore la messa in arabo, saliamo i gradoni delle ampie scale, felici. Vengono con noi due sposini freschi , freschi che sono con noi in escursione e sulla nave. Riusciamo anche a seguire tutti i momenti della messa e notiamo che anche alcuni canti sono quelli che usualmente cantiamo in Italia. Intanto il gruppo segue le spiegazioni sotto i portici che accolgono tutto intorno le raffigurazioni donate dai vari stati con scritte e disegni bellissimi. Ce ne sono anche nella basilica superiore. Poi andiamo sotto nella casa di Maria dove l’angelo le ha annunciato che sarebbe diventata la madre di Gesù. Non c’è fila: possiamo sostare un po’ di più lì davanti, in silenzio. Ci sono delle scalette di pietra bianca, delle volte … è proprio come viene raffigurata e come me la sono sempre immaginata! Usciti dalla “grotta” che comunque è contenuta in una chiesa molto ampia, ci dirigiamo nel punto degli scavi dove ancora si vedono le mura, ecc. di quella che è la casa di Maria. Ancora frastornati la guida ci comunica che se vogliamo abbiamo del tempo per acquisti, ecc. sempre sulla strada davanti alla chiesa. Sono talmente tante le emozioni che passa a me la voglia di immergermi nel mondo “normale” e quindi mi soffermo a guardare ancora un po’ da fuori la grande basilica fin troppo grande rispetto al piccolo paese di nazareth ma sicuramente proporzionata per accogliere i pellegrini da tutto il mondo e segnalare che lì duemila anni fa è accaduto un evento speciale e unico! Ed è già ora di tornare alla nave. Passiamo per il centro di Cana dove è avvenuto il primo miracolo, ma non ci fermiamo, questo è motivo di un’altra escursione! Peccato! Come tutti i ritorni il tempo è breve. Ecco siamo già sotto nave che ci attende. Luca, la guida si offre di spedire affrancate le nostre cartoline così gliele affidiamo: sono già arrivate ai destinatari!
E così si chiude la parentesi Israele con il cuore ricco di emozioni e gli occhi pieni di immagini e ricordi: tutto splendido!
Ricominciamo la vita in nave: stasera c’è il cocktail con il comandante e la serata di gala. Haifa si allontana … vediamo i suoi meravigliosi giardini sfumare in lontananza. La Msc Lirica punta la prua su Zante dove Foscolo fanciulletto nacque.