diver67
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Attendevo con molta ansia, quanto accaduto. In Egitto, anche se Sharm è lontano dai punti nevralgici della lotta, si avvertiva questo clima di attesa per la giornata di manifestazione, in occasione del primo anniversario di governo Morsi. Ho avuto modo di parlare, con i miei amici Egiziani ed Italiani, e avevano previsto quanto accaduto. Addirittura, si pensava a qualcosa di più lungo e cruento. Ho intenzione di fare un resoconto della mia vacanza, non l'ho iniziato per rispetto a quanti in questo momento stanno di nuovo, con il fiato sospeso, in attesa di sapere se il loro futuro sarà più o meno roseo. Le scene viste questa volta, con le file chilometriche ai distribuitori di carburanti, razionati dal governo senza una spiegazione plausibile, il raddoppio di quasi tutti i beni di prima necessità, con i quali il popolo si nutriva, il razionamento di acqua e energia elettrica, non si ricordano in un paese, che si era stato governato dal "Faraone", ma che Morsi ha fatto addirittura rimpiangere. Questi problemi, uniti ad allontanamenti graduali, dalle comunità occidentali, hanno portato il popolo a questa scelta. Ieri sono stato tutto il giorno in contatto, con Sharm, e alla fine della serata, da una parte la loro gioia era palese, ma anche la preoccupazione per ritorsioni, da parte dell'ala più dura della fratellanza. In attesa che questa nazione ritorni ad essere "grande" come merita, attendo evoluzioni.
Dino
Dino