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Fotografia: domande e risposte..

pmanlio

Active member
Senti, con calma perché so che sei presissimo, ma sai che ho sempre quel problema di centratura dei soggetti con il "mirino" quando ho lo zoom in digitale.... ? :D

Bruno, se ho capito lo schema della tua macchina non credo che tu possa risolverlo (anche per questo nicchiavo.. ;) ), però forse a voce se ne può parlare e vedere meglio..

Un saluto.
Manlio
 

amedeone

New member
Quanto hai ragione Manlio
Le mie sono tutte scuse. In realtà vorrei avere quel guizzo, quella scintilla con cui con una semplice foto si racconta una storia.
Voi siete troppo avanti. Addirittura riuscite a titolare le vostre foto, cosa che a me non è mai venuta in mente.
Quella "lui è lontano" è bellissima. Racconta molto per chi vuole "leggere".

Vi racconto un fatto (sperando di essere breve).
Dicembre 2011, vacanza in Kenya a Malindi.
Riusciamo ad organizzare un Safari nel parco nazionale di Tzavo Est.
Sono emozionato perchè riuscirò a far vedere ai miei bimbi la vera savana africana con gli animali nel loro habitat (però sempre di parco si tratta) e dormiremo in un campo tendato.
Il giorno prima la fotocamera compatta di mia moglie si blocca. Non c'è verso di far uscire l'obiettivo.
La mia bridge risponde a tono e non funziona più.
Unica soluzione. Fare foto con l'iPod e per completare compro in una baracchetta 4 fotocamere usa e getta a rullino (inutile dire che alla fine tra acquisto, sviluppo e stampa avrei fatto prima a comprarmi una nuova compatta)
Comunque esperienza bellissima e torniamo verso la costa.
Nel tragitto, nel mezzo del nulla, si buca una gomma del fuoristrada.
Per cambiarla bisogna scendere tutti ed aspettare che la guida e l'autista la sostituiscono.
Passeggiando sulla strada sterrata vicino alla jeep, sentiamo delle voci, risatine e bisbigli.
Dietro a dei cespugli c'erano due capanne e dei bambini che giocavano con una macchinina creata da loro.
Per le ruote avevano usato dei vecchi tappi di taniche, dei galleggianti per reti e pezzi di plastica intagliati.
Il telaio era fatto con un tronchetto di legno unito ad un pezzo di tubo di plastica. Con un'asta e dei lacci di scarpe avevano ricavato una specie di sterzo.
In un attimo la mia mente era tornata indietro di una quarantina d'anni quando con una sega tagliai a fette il manico della scopa della cucina per ricavare delle ruote, il manico del martello del garage per il corpo auto, con chiodi e legno della fruttiera avevo fatto gli alettoni e piegato un chiodo per fare il rollbar.
Ho costruito la mia auto da corsa stile anno 60. Il più bel giocattolo mai avuto.
Mentre io saltavo indietro nel tempo i miei bambini si sono avvicinati e si son messi a giocare con gli altri, un gioco dove le differenze geografiche, sociali e culturali non hanno frontiere. Le risate sono identiche.
Non so quante foto ho del safari (avute anche dai miei compagni di viaggio) ma solo una della cosa che mi ha emozionato di più, fatta con l'ultima macchina usa e getta, all'ultimo scatto della pellicola.

Photo11_zps99c7f510.jpg


Quanto avrei voluto avere una semplice compatta in quei momenti
 

elenamaria

New member
E con questa "semplice" foto e con le parole, hai saputo farci vivere l'emozione che hai provato lì, quel giorno.
Perchè è vero, i bambini sono bambini e i loro sorrisi non hanno razza o nazionalità.
Mi viene in mente una foto di Manlio (i bambini che giocano in Egitto).
Se mi posso permettere, raccontare (con le parole, con una macchina fotografica, con una tela, ecc...) è un dono, non si acquisisce, si può migliorare, ma non "inventare" dal niente.
Mi sbaglierò, ma è quello che penso.
 

alby_net

New member
Le fotografie sono la nostra memoria nel tempo, quando i nostri ricordi iniziano a perdersi nel tempo che passa. / Silvana Stremiz

Parole sante!
 
S

sciguetto

Guest
Luciana e Amedeo, non sono molto d'accordo ;) io penso infatti che chi fotografa, o ritrae in altri modi, esprime le proprie emozioni, e non sempre le capiamo perché non siamo nella sua vita, o magari siamo meno sensibili al soggetto ritratto.

Ci sono foto che hanno un significato "chiaro", come quella (sovraesposta) della bimba nel raggio di sole in chiesa e altre (splendide) che vanno chiarite; con tutto il rispetto e solo come esempio :rolleyes:, per me il fiore con le gocce di rugiada è splendido, una gran tecnica, ma se non conosco la "motivazione" che c'è dietro ci vedrò una gran bella foto, che invidio per non aver mai avuta quell'idea, e per non essere sicuro di riuscire a farne una così, ma....

Mi sarò spiegato? Speremm :D
 

elenamaria

New member
Bruno, ti sei spiegato benissimo, però, consentimi, se uno deve spiegare una foto (nel topic parliamo di foto, però penso anche a un romanzo, un racconto) perchè poi vi si possa "leggere" un'emozione, è fallito l'intento.....secondo me, questa benedetta emozione o si sente o no.
Mò chissà se mi son saputa spiegare io ;-)
 
Ultima modifica:
S

sciguetto

Guest
Certo, spiegato benissimo, ma come accade spesso quando si "discute" si è solo apparentemente su due pani distanti.... :rolleyes:

Faccio un esempio per chiarire...

fotografo la casa dove ho vissuto da bambino e che mi "emoziona" per via dei ricordi buoni o cattivi che le sono legati; a te, senza un minimo di parole, dirà poco o nulla, giusto? Ma se te lo "spiego"......

Faccio un esperimento "tecnico" sulle luci e fotografo il fuoco di un camino; non lo commento e tu ci vedi qualcosa che ti "prende".

L'emozione è dentro ognuno di noi, per come la vedo io c'è in tutto quello che facciamo, solo che a volte lo è solo per noi stessi. Ecco, forse la difficoltà sta nel provare la stessa emozione di chi scatta o fa altro.

In ogni caso, emozione o non emozione, continua a postare le tue foto ;)
 
Ultima modifica:

pmanlio

Active member
Quanta carne al fuoco (Dipi, mi sa che ti tocca aspettare ancora.. me ne scuso.. ;) )

Voi siete troppo avanti. Addirittura riuscite a titolare le vostre foto, cosa che a me non è mai venuta in mente.
Quella "lui è lontano" è bellissima. Racconta molto per chi vuole "leggere".

[..]

L'idea che una foto possa essere costituita solo dall'immagine, oppure dall'immagine ed un titolo, fino a giungere anche ad una immagine, un titolo, un commento, 'apre' il concetto di fotografia e lo amplia, rendendolo parte di una 'espressione artistica' globale..

Si può andare oltre, ad es. in alcuni miei diari (e non solo mie) qualcuno ha accennato alla poesia (ad es. nel ''Dialogo'' Tra la Costa Victoria e la Luna, oppure nella chiusura del diario di Costa Classica con lo show ''Io ho un sogno''), in quel caso, belle o no, le foto erano parte di un tessuto fatto di parole ed immagini..

Alcune potevano 'vivere' da sole, altre invece erano decisamente banali..

8530859184_0905ed36a6_c.jpg


Ma necessarie o 'belle' se inserite in un tessuto più ampio..

Se mi posso permettere, raccontare (con le parole, con una macchina fotografica, con una tela, ecc...) è un dono, non si acquisisce, si può migliorare, ma non "inventare" dal niente.
Mi sbaglierò, ma è quello che penso.

A differenza di quello che si vede nel forum, avendo studiato le basi minime delle tecniche di comunicazione sono cosciente della forza della sintesi e la so applicare (non ci credereste!! Lo so, non ci credete!! :) :) ) benissimo..

Sicuramente ci sono delle tecniche per dire le cose, per trasmettere i propri stati d'animo, ma altrettanto sicuramente se non si ha una base da cui partire non si può trasmettere nulla.. solo un messaggio freddo ed artefatto..

Se invece hai questa capacità allora la puoi riversare in uno o più campi, ed anche affinarla..

Poi dietro c'è uno studio, non sembra, ma almeno io a volte peso una parola, o una sola virgola, e faccio girare un discorso intorno ad essa.. insomma, lo 'spontaneo' non è tale, ma non è un artificio, è solo un modo per valorizzare ciò che voglio dire, e se lo voglio dire lo sento dentro..

Il diario di Classica ha visto uno scambio continuo tra me e Laura, lei conosce molti dei 'trucchi' che utilizzo, per contro anche io ho preso i suoi, li abbiamo raffinati reciprocamente, ma non credo che tutto questo renda 'sintetico' il risultato.. Sia che si parli di 'Artistoidi' che si credono ciò che non sono, sia di 'Artisti' che invece 'sono', chi fa una cosa di valore difficilmente la fa di slancio in preda alla sola ispirazione, piuttosto incanala la sua idea o la sua ispirazione e la utilizza come 'combustibile' di un motore che già esiste ed è fatto di tecniche..

Ve lo immaginate Verdi che scrive una battuta e non la rivede? Oppure uno come Caravaggio che in un dipinto mette mille significati che dipinge di botto senza pensare?

Luciana e Amedeo, non sono molto d'accordo ;) io penso infatti che chi fotografa, o ritrae in altri modi, esprime le proprie emozioni, e non sempre le capiamo perché non siamo nella sua vita, o magari siamo meno sensibili al soggetto ritratto.

Bruno, ti sei spiegato benissimo, però, consentimi, se uno deve spiegare una foto (nel topic parliamo di foto, però penso anche a un romanzo, un racconto) perchè poi vi si possa "leggere" un'emozione, è fallito l'intento.....secondo me, questa benedetta emozione o si sente o no.
Mò chissà se mi son saputa spiegare io ;-)

La foto della ragazza che telefona, se vista da sola, senza un titolo, dice nulla? Io credo che non dica molto.. perchè però vietarmi di 'spiegarla' con il titolo?

Prendiamo alcuni esempi, metto prima la foto da sola, poi la stessa immagine con il relativo titolo..

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Il sorriso è il colore della vita..

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Verso il futuro..

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(Nama Bei, Egitto - Durante la Rivoluzione)

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L'effetto è diverso vero?

Altre immagini invece sono 'autocontenute', anzi un titolo potrebbe essere non solo superfluo, ma 'disturbante'..

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Allora vi invito a pensare: perchè mettersi delle regole del tipo commento si/commento no? Perchè autolimitarsi?

Vedete ogni cosa come uno 'strumento' per comunicare emozione, ed utilizzatela con la flessibilità con cui si utilizza uno strumento, da solo o in un complesso, da solo con una sola corda oppure con tutte le sue corde..

Bruno, prendi la casa della tua infanzia: mi fai una foto della casa con un giardino, va bhè.. non mi dice nulla..

Me la fai in seppia, va bhè.. un artifizio per darmi l'idea dello storico.. nulla di più..

Me la fai in B/N, diciamo grigio chiaro, che evoca l'idea del sogno, e ci scrivi sopra ''Culla di infanzia'', oppure ''Ricordi'' o anche "Erano li i miei castelli in aria'' e credi che ElenaMaria non ti sommerga di applausi?

Pensaci.. ;)



E con questa "semplice" foto e con le parole, hai saputo farci vivere l'emozione che hai provato lì, quel giorno.
Perchè è vero, i bambini sono bambini e i loro sorrisi non hanno razza o nazionalità.
Mi viene in mente una foto di Manlio (i bambini che giocano in Egitto).
Se mi posso permettere, raccontare (con le parole, con una macchina fotografica, con una tela, ecc...) è un dono, non si acquisisce, si può migliorare, ma non "inventare" dal niente.
Mi sbaglierò, ma è quello che penso.

Certo, spiegato benissimo, ma come accade spesso quando si "discute" si è solo apparentemente su due pani distanti.... :rolleyes:

Faccio un esempio per chiarire...

fotografo la casa dove ho vissuto da bambino e che mi "emoziona" per via dei ricordi buoni o cattivi che le sono legati; a te, senza un minimo di parole, dirà poco o nulla, giusto? Ma se te lo "spiego"......

Faccio un esperimento "tecnico" sulle luci e fotografo il fuoco di un camino; non lo commento e tu ci vedi qualcosa che ti "prende".

L'emozione è dentro ognuno di noi, per come la vedo io c'è in tutto quello che facciamo, solo che a volte lo è solo per noi stessi. Ecco, forse la difficoltà sta nel provare la stessa emozione di chi scatta o fa altro.

In ogni caso, emozione o non emozione, continua a postare le tue foto ;)

Vi racconto un fatto (sperando di essere breve).

[..]

Photo11_zps99c7f510.jpg

Amedeo, mi hai fatto volare con i ricordi.. e dopo esser volato su di essi la tua foto è diventata uno spettacolo, la ciliegina del racconto..

Quindi 'spiegarla' o 'introdurla' non mi sembra così sbagliato.. ;)

Un salutone!
Manlio
 

Dipi

New member
Rieccoci qui, appena avrò cuore e l'amorevole e dotto(issimo) Manlio affronterà il vecchio discorso, posterò anche io alcune fotine espicative, ma il tempo c'è amico, finchè non decide di diventare tiranno!

Bruno lo sai che ti stimo oltremodo vero?

Intanto aggiorno, che non fa mai male, sulle nuove uscite compatte evolute/bridge:

Olympus STYLUS 1, tra bridge e reflex

http://blog.francescophoto.it/2013/10/29/olympus-stylus-1/

Un processore almeno da 1" forse....., ma prima di parlare oltre aspettiamo il prezzo......

:D

E' piuttosto fenomenale, lo ammetto, ma perchè mai non metto il carico come faccio con Sony?

Non lo sò ma credo di essere finito nell'assurdo circolo vizioso della demenziale tifoseria, sono fan di Sony e Fuji, trovo antipatiche nikon e canon (sic!) e sono neutro con il resto dei produttori!
 
Ultima modifica:

pmanlio

Active member
E' piuttosto fenomenale, lo ammetto, ma perchè mai non metto il carico come faccio con Sony?

Non lo sò ma credo di essere finito nell'assurdo circolo vizioso della demenziale tifoseria, sono fan di Sony e Fuji, trovo antipatiche nikon e canon (sic!) e sono neutro con il resto dei produttori!

Acc!! E mhò come si fa? Io sono fan di Fuji e Canon.. un pezzo si ed uno no!! :eek: :eek:

Va bhè.. magari quando ci vediamo parliamo solo di Fuji.. :) :) :) :)

Il seguito del discorso richiede un minimo di attenzione, ma credo che il tema che ha sollevato Dipi vada chiarito per chiunque intenda comprare una macchina fotografica, mi scuso se in qualche momento dovessi essere meno 'Manlio' e più didattico, ma parliamo di cose semplici ma rigorose.. insomma, non fate calare l'attenzione perchè il 'docente' fa APPENA APPENA il pesante.. ;)

Volevo chiarire il discorso di Dipi, inizio a farlo riprendendo una immagine che avevo già postato, la struttura generale di una macchina fotografica:

Sensore.jpg


da cosa dipende la qualità della foto?

Come abbiamo visto la luce entra dall'obiettivo a va ad 'impressionare' (come si diceva ai tempi della pellicola) il sensore, il CCD..

la risposta 'pubblicitaria' che viene subito in mente è il numero di Megapixel, ma la realtà è più complessa, non difficilissima da capire ma comunque più complessa..

Ecco un sensore di una macchina fotografica:

CCD.jpg


Possiamo immaginare i famosi Megapixel come tanti puntini distribuiti sul sensore:

digital-camera-ccd-sensor-pixels-sem-80200977-l.jpg


Se vogliamo possiamo pensare alla retina umana, ai coni ed ai bastoncelli, che sono elementi sensibili alla luce..

Ora non tutti i sensori hanno le stesse dimensioni, anzi.. eccone ad es. due a confronto:

sensormain_b_69041.jpg


ecco un paragone tra le dimensioni dei sensori più diffusi esistenti in commercio:

s.png


il sito:

http://www.dday.it/redazione/4763/Guida-la-dimensione-conta-pi-dei-megapixel.html

spiega perchè le dimensioni del sensore hanno a che vedere con la qualità della foto, si può andare li, ma lo facciamo anche noi ok?

Prendiamo una bella macchina da 18 Megapixel dotata di un sensore Full Frame ed una sempre da 18 Megapixel dotata di un sensore micro, quindi molto più piccolo del primo.. il rapporto tra le aree dei due sensori è di 3.55, ovvero il Full Frame è 3.55 volte più grande del Micro 4/3.

Se i due sensori sono realizzati con la stessa tecnologia questo vorrà dire che i pixel del Full Frame sono 3.55 volte più grandi di quelli del Micro 4/3 (non è proprio così, ma siamo su quell'ordine di grandezza) e quindi catturano 3.55 volte la luce di questi ultimi..

Ma cosa 'impressiona' un Pixel se non la luce?

Quindi a parità di condizioni il sensore della full frame si illumina 3.55 volte più di quello della Micro 4/3 ed allora?

Allora per ottenere lo stesso risultato posso utilizzare un tempo di scatto 3.55 volte minore dell'altro..

Va bhè, ma se aumento gli ISO aumento la sensibilità del sensore e 'risolvo' il gap.. vero no?

E qui entra in gioco un altro concetto chiave del discorso: il rumore termico..

Cosa vuol dire aumentare gli ISO? Vuol dire aumentare la corrente che passa nei pixel, e questo li scalda..

Non solo, aumentare la sensibilità vuol dire aumentare " l'errore di misura " del CCD, ed ecco il risultato, stessa foto ad ISO diversi:

iso-1.jpg


bella 'sporca' la seconda vero?

Ecco il risultato degli alti ISO:

DSC_0492-iso3600-traghetto.jpg


Quindi a parità di tutto il sensore della Full Frame è più 'pulito' di quello della Micro, ma non basta, perchè nella realtà non siamo a parità di tutto, il sensore della Full Frame è ancora migliore della Micro anche per un altro motivo..

Non solo i Megapixel della Micro sono più piccoli, ma anche più vicini tra di loro, di conseguenza si 'scaldano' insieme.. sono meno netti nella ricezione della luce (ogni sensore ha una sorta di piccola 'lente') sono quindi meno performanti..

Se la full frame si 'limita' a mettere su sensori 'solo' 3.5 volte più grandi di quelli della Micro allora allarga gli spazi e si raffredda meglio..

Quindi non solo raccoglie più luce, ma a parità di ISO lavora molto meglio

2000 ISO con una FULL Frame 'media' possono a volte essere puliti come 400 di una Bridge 'media', quindi si potrebbe lavorare a parità di tutto con un tempo di scatto diciassette volte inferiore (vi risparmio il calcolo) sulla Full Frame che sulla Bridge..

Non è poco vero? ;)

Tra un attimo parliamo del contraltare.. questa era la parte 'bella'.. ;)

un salutone!
Manlio
 
Ultima modifica:

Dipi

New member
Guarda che sono attentissimo eh!!

Ho come l'impressione che tra poco parlerai anche di profondità di campo..... :D
 
S

sciguetto

Guest
Oilà!!!!

Bene bene, Venerabile commosso ringrazio, anche se.... ho subito una domanda, a proposito del sensore. Sono andato a curiosare nelle specifiche della mia e ci trovo "CMOS Canon ad alta sensibilità da 18,7 mm x 14 mm" ecchevordì? :rolleyes:



Dipi, la stima è reciproca ;):rolleyes:
 

pmanlio

Active member
Luciana, passerò.. ;)

Allora, la lista di ciò che ha di più un sensore 'grande' rispetto ad uno più piccolo non è ancora finita, ma intanto vediamo il contraltare..

Iniziamo da qualcosa di 'particolare', questo è un 500 millimetri f 2.8 montato su una Full Frame:

D3R_4567-460.jpg


leggero vero? :(

La Panasonic Lumix FZ200 è una Bridge e dispone di uno zoom 24/600 f 2.8, di seguito abbiamo la macchinetta comparata con una Canon Full Frame dotata di un 600 mm f 4.0, di dimensioni inferiori al 500 mm 2.8 che vediamo sopra..

600mm-zoom-lens-canon-panasonic.jpg


differenti vero? ;)

E si, perchè se il sensore è più grande lo devo pur illuminare con la famosa luce 3.55 volte più grande, e quindi anche la lente deve avere un diametro tale da farla passare questa luce.. :(

Certo la Panasonic con tutto il suo f=2.8 non può sognarsi la qualità della Canon in f=4.0., infatti in condizioni normali la Bridge è impressionante:

7991570204_13c20193f6_b.jpg


(100 ISO, zoom medio, apertura f=2.8 t=1/250)

Ma anche se l'autore rimpicciolisce la foto per nasconderne i difetti, appena manca la luce:

7927813038_8eec8f14b7.jpg


(1600 ISO)

appare il rumore, ed ai limiti dello zoom la macchina è valida, ma non può certo competere con la Reflex..

Quindi abbiamo la possibilità di fare al volo un confronto:

Sensore Grande=maggiore qualità dell'immagine
Sensore piccolo=maggiore leggerezza della macchina e delle ottiche

Questa è la Luna fatta con la bella Bridge della Panasonic, scattata a 600 mm di ingrandimento:

highres-canon-powershot-sx50-hs-moon-cropped_1349502440.jpg


Immagine bella, ma i limiti si vedono..

To be continued.. ;)

Un salutone!
Manlio

ps: Bruno, vuol dire che hai un sensore da Reflex, ma non da Full Frame, 'solo' della qualità della mia.. ;)
 
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