Indaco, zenzero....e un tè alla menta. - MSC Lirica 2023 - il mio viaggio.

[capricorno]

Indaco, zenzero ...e un tè alla menta....




I viaggi finiscono ma resta il ricordo di luoghi vissuti e atmosfere di mondi sconosciuti...





....Son cose strane i viaggi, attesi, inaspettati oppure scontati a secondo del proprio modo di essere e di vivere il viaggio. Si parte fisicamente ma ancor prima con la mente, fantasticando di esserci. Si studiano mappe, si sfogliano atlanti fino a quando si arriva a tracciare una rotta...la mia rotta, attraverso mari, attraverso oceani, attraverso terre vogliose di essere scoperte...

Sono certa che ognuno di voi ha un posto del cuore dove vorreste esserci sempre ...o che mai vi sareste immaginati di raggiungere, ma che poi quasi per incanto si materializza e stentate quasi a crederci....

Il mio?...ce ne sono tanti...e questo viaggio mi ha dato modo di raggiungerne uno.

Questo viaggio per me ha il sapore dolce di un tè alla menta, il colore caldo dell'ocra e l'idilliaco, sensuale indaco...il colore avvolgente dei sogni, della quiete e della fiaba....vi aspetto per scoprirlo.







Siamo solo all'inizio....

 

[capricorno]

Ma dove è diretta Oriana?

Tante volte mi è stato fatto presente che nei titoli dei miei diari non metto mai itinerari, date ecc ..lo aggiungerò qui per buona conoscenza. Il diario è semplicemente un vissuto del tutto personale dove il titolo, racchiude la sintesi dei sentimenti , le ispirazioni dei luoghi stessi che ne ha determinato la stesura.

Detto questo ecco la rotta...




....certo non l'ho tracciata io, ma all'interno di una rotta vi sono mille varianti dettate dal proprio percorso. Sono i luoghi, le città, i paesaggi e tutto ciò che può rendere il mio vissuto, diverso dal vissuto di altre persone. Le varianti le tracciamo noi e sono perciò infinite e diverse per ciascuno.


La Partenza...28 gennaio 2023...



Sabato 28 gennaio, arriviamo a Genova. La giornata è fredda ma nello stesso tempo soleggiata ed è già una bella garanzia di buon inizio. Arriviamo alla Marittima, Lirica è lì che ci attende al Ponte dei Mille con la prua rivolta verso il mare aperto.... è sola, nessuna altra nave con lei . Arriviamo al porto dove ai cancelli dobbiamo esibire documenti e biglietti di imbarco. Tutto ok!!
Procediamo come un " dejavuè ", i movimenti , i nostri passi seguono un rituale ben consolidato dopo molte crociere.
Dopo l'era Covid è rimasto immutato l'orario d'imbarco prefissato per noi alle ore 11.00, lo oltrepassiamo di circa 15 minuti...o poco più. Il tempo di depositare i bagagli, dove ci vengono controllati i biglietti d' imbarco e veniamo invitati al piano superiore per il check- in. Prima ci verrà servita una bevanda calda o fredda a seconda delle esigenze personali.
Ripristinato l'imbarco prioritario da status Diamond per noi, veloce quindi ...guardati un po' male da chi era in coda, ma se ci sono i privilegi sfruttiamoli! Tra i vari, è quello che prediligo, non vi è più bella cosa dell'essere a bordo nel minor tempo possibile.
Ad onor del vero, mentre il check- in si è svolto velocissimo, il controllo passaporti in dogana con solo a disposizione due addetti si è rivelato lungo. Da migliorare!

Al check- in vengono controllati : i documenti, il biglietto crociera, il modulo sanitario da compilare e sottoscrivere e il certificato delle vaccinazioni in formato cartaceo che deve contenere le date di tutte le vaccinazioni eseguite con rispettivo tipo di vaccino somministrato. No green pass elettronico sul cellulare.
Il certificato vaccinale dovrebbe essere in possesso di tutti , consegnato all'atto della vaccinazione o scaricabile dal proprio fascicolo sanitario.
Espletato il rituale delle formalità con la nostra Cruise card in mano ci avviamo sulla passerella trasparente che ci porterà a bordo!



L' istante in cui si mette piede in nave, la nostra casa itinerante per 10 giorni, è sempre emozionante anche dopo tante crociere . In MSC è contraddistinto da una sottile fragranza olfattiva che inevitabilmente riconosci ed è presente, almeno per quanto io ricordi, nelle navi più agè. Questa percezione olfattiva è totalmente assente sulle nuove unità, almeno non ne ho avuta percezione su Seaside, su Meraviglia su Bellissima. È quasi un elemento distintivo, una percezione che la mente riconosce subito...gradevole, avvolgente che ti fa subito riconoscere il luogo...la nave.
Lirica è una bella signora ancora perfettamente in grado di navigare, confortevole, senza pretese. Non ho riscontrato nessun problema strutturale nella cabina ma anche nel resto degli ambienti...ordinati, puliti, luminosi.





Le aree comuni sempre perfettamente in ordine e pulite. Maniacale il luccichio degli ottoni dei corrimani , delle pulsantiere e dei pannelli degli ascensori. Qualche traccia di ruggine nelle guarnizioni esposte al mare negli oblò, se vogliamo essere sottili nell'osservare.
Unica nota dolente i vetri. Completamente incrostati dalla salsedine. Posso capire in determinate zone problematiche da raggiungere ma, i vetri ad esempio della passeggiata coperta e altri facilmente raggiungibili , potevano essere fatti. Lo dico con rammarico poiché mi piace particolarmente stare seduta nei vari salottini in prossimità delle vetrate che danno sulla passeggiata coperta nelle giornate di navigazione in compagnia di un libro o semplicemente osservando il mare.

Sebbene sappiamo che difficilmente la nostra cabina sarà pronta, decidiamo ugualmente di andare a vedere per magari lasciare il bagaglio a mano e i giubbotti. Con nostra sorpresa è già pronta e nel corridoio incontriamo subito Nella, la nostra cabinista che ci conferma che possiamo entrare.



Welcome a bord! ...lo leggiamo velocemente mentre ci avviamo al buffet Bistrot ponte 11.

Primo impatto non è stato positivo, un buffet al limite e con poca scelta, poca frutta, nessuna particolarità di nota rispetto ad altre situazioni vissute precedentemente. L'impressione è stata anche di mancanza di personale, sottodimensionato rispetto al numero degli ospiti imbarcati :1800 .
L'impressione iniziale dedotta dalla permanenza per parecchio tempo di vassoi e piatti sui tavoli senza che nessuno li ritirasse. Fortunatamente questo fatto è rientrato nei giorni a seguire, quindi la deduzione che forse il personale era impiegato in altri ambiti che non al buffet.
Situazione di assoluta mancanza di educazione da parte degli ospiti che terminato il pranzo, stazionavano incuranti delle persone che con vassoio in mano cercano posto. Insomma premesse assolutamente negative da qui, ci siamo ripromessi di utilizzare a colazione e pranzo il ristorante.

Il resto della giornata trascorso con le incombenze del primo giorno di crociera. Valigie arrivate ambedue alle 15.00, velocissime!
Esercitazione di emergenza ancora fatta non in presenza ma visionando il video nella propria cabina, a seguire digitare un codice attraverso il telefono e per ultimo , recarsi alla propria Master Station per vidimare la propria Cruise card.

Liberi da tutte queste incombenze si può dare inizio alla nostra crociera!!!






Bye, bye Genova!











... continua...

 

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29 Gennaio, secondo giorno di crociera......Marsiglia.





La serata si è conclusa velocemente, stanchi dal viaggio, ci siamo ritirati presto nella nostra cabina pregustando la giornata di domani.
Bella, bellissima sensazione sentirsi cullati dal mare......i pensieri scompaiono e presto il sonno arriva...




Tutti i miei bei propositi di svegliarmi all'alba, sono andati a farsi benedire e mi sveglio con la nave già ancorata in porto.
La bellezza di questa tipologia di nave sono i balconcini di poppa e prima di recarmi al ristorante non manco di uscire e da un lato sbuca Smeralda, ma non sarà solo lei a farci compagnia in porto...



.....poco più in là MSC Bellissima....mi sa ma ci sarà parecchio traffico in città con ben tre navi.



Ed eccoci ancora qui! Lo dico con un sorriso, ma allo stesso tempo felice di continuare la mia personale scoperta di questa città, continuando un percorso iniziato solo pochi mesi fa nel mio scalo qui con Costa Firenze.

Marsiglia, una città emblematica, uno scalo per molti trito e ritrito con poco appeal, ma....siete poi così certi di aver visto tutto? Se ci pensate forse ancora qualcosa resta da vedere...ma intanto guardandoci attorno e vedendo Costa Smeralda e MSC Bellissima, ci chiediamo come uscire dal porto!?....navetta si, navetta no , una domanda che si pongono un po' tutti.

Intanto la Compagnia di crociera mette a disposizione per questo scalo una navetta a pagamento €17.00 a pax. Non occorre prenotarla, di default a tutti gli ospiti la sera antecedente lo scalo ( ma lo sarà per tutti gli scali) verrà recapitato in cabina un voucher della navetta. Già compilato con numero di cabina e un nominativo dell'intestatario della cabina stessa. Basterà semplicemente aggiungere il numero di persone che ne usufruiranno, controfirmare il modulo e consegnarlo alle incaricate di MSC che attendono davanti alla navetta. Il costo come di consueto vi verrà addebitato sul conto finale. Se non interessa si cestina e nulla verrà addebitato. Questa navetta conduce direttamente al Vecchio Porto in posizione molto favorevole ( ferma in Rue Henry Barbasse, una via laterale a quella bella chiesa bianca che si vede sullo sfondo del Vecchio Porto), rispetto ad esempio alla navetta gratuita del porto che conduce a Place de la Jolette, e quindi distante dal centro città. Tutto ciò valutatelo specie per chi ha difficoltà a camminare o chi ha bambini a seguito.

Altro dilemma: oggi è domenica, ci sarà la navetta gratuita che fa servizio tra il porto e la città? Ebbene sì!! Solita camminata per raggiungere il luogo e come sempre lascia in Place de la Jolette, da lì camminata verso il porto. Il servizio è ininterrotto e l'ultima navetta dal centro città al porto parte alle 17.30. MSC Lirica si posiziona al terminal più vicino alla navetta gratuita rispetto a Smeralda e Bellissima...quindi, meno strada da farsi a piedi.


Dopo le notizie doverose sullo scalo, vi aspetto per una inconsueta visita della città.







Continua.....

 

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Marsiglia, ventisei secoli di storia non sono proprio uno scherzo e fanno di Marsiglia la città più antica e controversa della Francia. Ma la sua storia comincia molto tempo prima.....secondo una leggenda, Massalia, la città di fondazione greca, sarebbe nata dall'unione di Gyptis, principessa celto-ligure e di Protis, navigatore arrivato dalla Focea....che hanno dato vita a una base commerciale greca sulle rive del Lacydon, dove sorge oggi il Vieux Port.

Un mito o verità???....non lo sapremo mai, ma sicuramente simboleggia bene l'unione tra terra e mare e l'apertura verso il mondo che è un po' la chiave di lettura della città.

Sebbene la città conserva le vestigia del mondo antico, il terzo millennio vede una nuova Marsiglia con progetti urbanistici innovativi ,quasi rivoluzionari. Capitale Europea della cultura la vede protagonista nel 2013, ma Marsiglia cambia ancora una volta il suo volto con la risistemazione del Vieux Port con la realizzazione di due edifici logo: il Mucem di Rudy Ricciotti e Villa Mèditerranèe di Stefano Boeri, e il progetto di Euromèditerranèe che ridisegna il rapporto con il mare.


La sensazione di un'integrazione di popoli e genti è evidente, ma certo esistono contraddizioni e i quartieri più a nord sono decisamente più difficili. L' immagine che prevale è quella di una città in continuo divenire, con la capacità di accettare innovazioni ma allo stesso tempo legata alle tradizioni. Una città che si muove, dinamica, vivace, creativa. Marsiglia non ha un monumento di quelli che valgono il viaggio, nessun Colosseo, nessuna Tour Eiffel... è caotica, mescolata in ben 111 quartieri, ognuno di essi è un microcosmo a sé, un territorio che è per estensione il doppio di Parigi. Si dice che Marsiglia non ha mezze misure...o la ami, o la odi ed è un'espressione che spesso si sente legata ai grandi porti sul mare. Marsiglia però sa sorprendere per la sua capacità di progettarsi e guardare al futuro al ché la rende pressoché unica. Più mediterranea che francese il mare qui è una presenza assoluta, assieme alla luce, abbagliante che affascina sempre!

Il Vecchio Porto è sorvegliato da una trinità di chiese e dai forti di Saint Nicolas e Saint Jean, rimane oggi il cuore pulsante della città. Più in là c'è il Mucem, che possiamo definire il nuovo cuore pulsante di Marsiglia e la Ville Mèditerranèe, alla grande spianata pedonale tutt'attorno all'ex molo J4 del porto.


Il nostro percorso alla scoperta di nuovi luoghi di questa città comincia proprio da qui.Incuriosita da queste strutture avveniristiche ma sempre lasciate ad un " dopo" ora è tempo di conoscerle.








Villa Mèditerranèe, di fronte al Mucem da cui la separa solo uno specchio d'acqua, progettata dall'architetto Stefano Boeri è un edificio dalla concezione audace, con una particolarità di sospensione nel vuoto a 19 metri di altezza, con uno spazio espositivo e uno spazio belvedere aperti al pubblico. Interessante il camminamento d'ingresso sullo specchio d'acqua.






Mucem : Museo della Civiltà dell'Europa e del Mediterraneo. Progettato dall'architetto Rudy Ricciotti sull'ex molo del porto, è la nuova icona della città: 16.500 mq. di cui 3.690 spazi espositivi. Particolare importante l'architettura, che unisce tecnologie innovative ed estetica, utilizza una fibra di cemento ultraperformante, resistente in cui sono realizzate la passerella e la grata che avvolge il cubo perfetto della struttura. Libreria, boutique, aree comuni, tetto, terrazza e spazi di ristorazione a ingresso libero.

Come sicuramente avrete notato è un percorso affascinante, misterioso che ci porterà alla scoperta di altre bellissime vedute.....un percorso suggestivo attraverso giochi di luce, vedo e non vedo che ti proietta in un'altra dimensione quasi estraniandoti dal mondo che sta fuori....












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La sommità della struttura ospita una bellissima terrazza dove trovano posto un bar e un ristorante...deve essere fantastico durante le sere estive qui, si domina praticamente tutta la città.










Da questo punto parte un percorso di scoperta che ci porterà attraverso quelle passerelle pedonali sospese, quelle che da sempre accompagnano i nostri sguardi quando dalla strada guardiamo all'insù verso il cielo...un altro percorso entusiasmante...

....e questo è ciò che si vede solo ad inizio passerella......



























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domanda.... i posti che hai fotografati sono accessibili solo pagando il biglietto del Mucem? o ci sono degli spazi che sono comunque accessibili a tutti? sarò a Marsiglia a giugno e avevo letto che sul tetto di questo Museo c'è anche uno spazio giochi per i bambini? grazie

Mi pare di averlo scritto, accesso libero.

meraviglioso ... continua

PS nota di servizio: alcune foto non si caricano, troppo grandi?

Grazie della segnalazione. Provvedo.

Dopo questo racconto di Oriana, come potremmo ancora dire che Marsiglia sia il solito scalo visto e rivisto?...!!!

Davvero originali e ricercate le grate a parete e a soffitto presenti nel Mucem, con disegni e intrecci sempre diversi. Negli spazi espositivi, cosa è possibile ammirare? Immagino ci siano mostre temporanee a rotazione...

Ciao Gabriele, immagino siano a rotazione e talune temporanee. Non ho potuto approfondire, lì come vedi ci si dovrebbe stare per un giorno intero solo per visionare le due strutture, questa e quella di Boeri. Il passaggio attraverso questo percorso è veramente entusiasmante e suggestivo poiché tutte le componenti sono unite a creare suggestioni di giochi d'ombra e di luce che si riflettono sulle superfici di acciaio e vetro...e ti fa venire la voglia di sostare ancor di più in questo luogo, che è anche luogo di lavoro. Abbiamo visto parecchi uffici nei piani superiori, beh...lavorare con un affaccio così è unico e rende il tutto più piacevole. Veramente geniale questo architetto!



Ma si sa che a Marsiglia ....prima o poi ci si dovrà tornare...


Grazie a tutti, ma proprio tutti coloro che seguono anche se non vi quoto ad uno ad uno!

 

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Eravamo rimasti alla prima passerella....ma dove ci porterà mai?






Eh...si, proprio lì, sul Forte Saint Jean.

Complesso fortificato dalla lunga storia. Le prime fortificazioni risalgono al XIII secolo, quando qui arrivarono i Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme; del '400 è invece la torre quadrata, la torre rotonda del '600.


Il paesaggio visto da quassù è veramente incredibile....

In seguito furono costruite le fortificazioni che riuniscono le due torri e formano il complesso del Forte. Oggi il forte è riunito da una spettacolare passerella panoramica lunga 115 metri per 19 di altezza. Al Mucem abbiamo visto l'altra passerella di 70 metri di lunghezza. Quest'ultima passerella che andremo a percorrere unisce il complesso del Forte al sagrato della Chiesa di Saint Laurent ( se ricordate Ve ne ho parlato nel mio ultimo diario), creando un vero e proprio ponte tra passato e presente.




Alcune delle sale del Forte sono diventate spazio espositivo , interessante da scoprire come le aree tutto attorno, le piazzole, i loggiati, i giardini nascosti, i tunnel i camminamenti di ronda....lo spazio è veramente immenso e io ho potuto solo fare un assaggio...ci vuole tempo per poter visionare tutto. Una bellissima passeggiata attorno alle mura alte sul mare ma è anche possibile una passeggiata a sfioro mare che farò la prossima volta.

I camminamenti di ronda....

.....e mura antiche...

....un giardino mediterraneo...

Sulla torre più alta, il mare si apre innanzi a noi....

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Tutto è veramente entusiasmante, non si finisce più di scoprire nuovi angoli, è tutto un sali scendi di gradini, un infilare di cunicoli...con lo sguardo sempre proiettato oltre......il tempo letteralmente si ferma e non capiamo quanto da quanto tempo siamo qui, un minuto? due ore, o un'eternità...il tempo non ha misura quassù.....

....l'ultima passerella è laggiù che ci attende, ma ancora vi è qualcosa da vedere.....come non infilarsi qui ?...nel ventre della rocca....

.....e si ritorna alla luce, si passa l'ultimo lembo...la passerella, si arriva alla luce brillante che illumina il giorno...il sogno svanisce ma il nostro viaggio continua.....



.....a conclusione di questo primo stralcio di visita di questa città, un video del percorso fin qui fatto...comincia dalla fine....dal piazzale della Chiesa di Saint Laurent....

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A questo punto che si fa? Si torna in nave ? ...no, Marsiglia ha ancora qualcosa da svelare.


Si scende dal punto di arrivo verso la riva sinistra del Vecchio Porto, passiamo innanzi alla postazione del Petit Trein e proseguiamo. Il lungo mare in questa zona è chiuso al traffico e presidiato dalla Polizia, nulla di grave ma è in corso una manifestazione per non so cosa e quale festività. Da un palco qualche personaggio sta parlando, uno sventolio di bandiere e gonfaloni....i francesi sono molto patrioti. Passiamo oltre....Oggi è domenica e parecchie persone si sono riversate in città. La giornata è soleggiata ma fredda. Una lunga lunghissima coda di persone prendono d'assalto l'imbarcadero per le gite in mare, verso le isole....magari la prossima volta potremmo tentare anche noi. Oggi " la guida" prevede un giro attraverso i bei boulevard della città che penetrano verso l'interno...in fondo il Vecchio Porto oramai non ha più segreti per noi...o forse si, cercando qualche cosa si trova... intanto lo sguardo si perde e si focalizza su una facciata bianchissima....

È la Chiesa di Sant Fèrreol, può essere un buon punto di partenza del tour del Vieux Port. Sorge dove si trovava nel 300 il gran convento degli Agostiniani, facciata bianca datata 1875, ed è una delle più grandi della città.

Altro si trova...e non potevo non trovare un sito archeologico ..quattro sassi da fotografare!
Ebbene non sono quattro sassi qualsiasi, sono i resti dell'antico Porto. Una vasta zona in cui emergono muri di fondazione , un grande fossato in mezzo a costruzioni. Interessante sicuramente il Museo dove è racchiusa la Storia Antica della città. Un giro in questa zona con un grande boulevard adatto allo shopping con grandi catene e firme della moda.

La riva destra del porto è chiamata Rive Neuve, per via degli edifici neoclassici costruiti al posto dei vecchi magazzini. Sbocca su quai la Place aux Huiles e Cours Estienne d'Orves, dove sorgeva un canale dove erano ancorate le galere, storiche navi. Vale la pena fermarsi in questa zona recuperata, fra locali ed un'atmosfera un po' particolare che ricorda i campielli veneziani. Una zona che è disseminata da molteplici ristoranti dove poter gustare una buona bouillabaisse o cruditè di pesce, ostriche , ricci di mare....solo sentirne i profumi fa venire l'acquolina in bocca.




La nostra attenzione oggi è rivolta verso la Canebiere che nell'ultimo scalo abbiamo solo sfiorato.

È una lunga strada che dal Vecchio Porto conduce fino alla Chiesa di Saint Vincent de Paul. Da lì in poi cambia la sua denominazione. Canebiere è anche un quartiere il più lussuoso e allo stesso tempo eccentrico di Marsiglia.

Questo boulevard aperto nel '600, l'età dell'oro per la città, costituisce l'asse portante del grande porto.
Un po' di storia...
Il nome diventato ufficiale solo nel 1927, arriva da un termine provenzale " canèbe ", per indicare la corda di canapa delle navi. È stata un po' il simbolo della città e certo la via più famosa, costellata da negozi di lusso, caffè, grandi alberghi, cinema, teatro e giunta in parecchi film e canzoni.

I palazzi rivelano ancora grandiosità con facciate del '700, facciate barocche, edifici del secondo impero. Quest'ultimo lì possiamo trovare subito ad inizio via. Spettacolare il palazzo al numero civico 49, è l'ex Grand Hotel du Louvre. Da notare le cariatidi che rappresentano i quattro continenti e la targa che qui il 29/2/1896 si tenne la prima proiezione pubblica marsigliese di un film dei fratelli Lumière.

Da non perdere la storica Torrefazione Noailles, un vero tuffo nel passato....

.....continua....

 

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Se volete ottimizzare i percorsi per poter visitare solo ed esclusivamente la Canebiere, conviene utilizzare la linea metro che ha diverse fermate lungo tutta la via, si risparmia un po' di strada e all'occorrenza si può eventualmente allargare la visita alle strade adiacenti a questa importante arteria. Vicino c'è la zona detta della Canebiere de Capucins, con un vivacissimo mercato che purtroppo la domenica è chiuso. In verità abbiamo voluto infilarci nella via ma abbiamo desistito poichè vi erano persone dall'aria strana...meglio non rischiare. A Marsiglia occorre prestare molta attenzione.
Esiste anche la possibilità, come in tutte le grandi metropoli, di affittare bici o monopattini elettrici in bike sharing, presente anche a Marsiglia. E' un servizio disponibile 7 giorni su 7 e 24 ore su 24, con circa 130 stazioni di prelievo su tutto il suolo della città. Detto questo concludo con l'ultima visita in città.......L'Eglise de Saint Vincent de Paul.

Ti appare all'improvviso, come un miraggio, seminascosta dai palazzi e leggermente decentrata rispetto all'asse della via, ma vi assicuro che la sua visione è qualcosa di esaltante......di un bianco candore.

...trafori come pizzi e trine preziose....

...chi è costei che ci attende all'inizio della scalinata?

.....Giovanna d'Arco, in una versione meno " combattiera", solitamente la si raffigura con spada alla mano intenta a combattere, qui è in versione più mistica , assorta, con gli occhi al cielo.

La chiesa , come avrete visto è neogotica , costruita nel 1886 dove sorgeva l'ex convento degli Agostiniani Riformati. Chiude con la sua maestosa facciata l'asse della Canebiere. Porte in bronzo, vetrate magnifiche e una statua di Jean d'Arc sul sagrato.....ma è l'interno che lascia letteralmente senza fiato...

Interni ricchi di suggestioni, ampi spazi, ampio respiro sotto queste arcate queste volte che sembrano toccare il cielo....prerogrativa del gotico d'oltralpe qui ancora dimesso nelle sue forme che prendono vero slancio più a nord della Francia...basti pensare alla Cattedrale di Chartre ad esempio. ma anche qui hanno sicuramente il loro fascino...i bagliori delle vetrate illuminate dal sole nascente donano magiche suggestioni sulle pareti , suggestioni che cambiano e si riscaldano al tramonto del sole che rifulge di oro attraverso il rosone posto in facciata...peccato non potervi assistere. Le cattedrali gotiche hanno un punto di forza oltre che le vertiginose altezze a cui possono arrivare è il frazionamento della luce al suo interno che le rende magiche...

....splendido questo susseguirsi di volte....come anche particolare il pavimento, un tappeto di fiori...

 

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.... continua...

 

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Si rientra così ,soddisfatti dal nostro giro anche se una tappa resterà incompiuta.... sarà per un domani quando allargheremo e completeremo le conoscenze di questa parte di città.





Rientriamo a bordo, veloci le pratiche di controllo anche perché siamo in pochi al terminal. I controlli con metal detector vengono fatti a terra, a bordo solo la scansione della Cruise card.

Una merenda sostenuta ce la meritiamo. Attenderemo poi il calar del sole e la partenza.


Uno sguardo ai ponti esterni , a ciò che offre la nave...






IL tramonto!!...l'alba me la sono persa ma non posso perdermi pure questo! Qui di comincio a girare per i ponti in cerca del sole....





Smeralda... Bellissima....




E il sole.... dov'è????

Lasciamo così abbondantemente oltre il tramonto Marsiglia.....come al solito qualcuno non è a bordo, insistentemente viene chiamato all'interfono. Da lontano vediamo un taxi arrivare in fretta e furia abbagliando insistentemente con i fari, scende una coppia che di corsa entra nel terminal.....pochi minuti prima della partenza e abbondantemente fuori orario del tutti a bordo.














.....continua....

 

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3 Giorno di crociera.....
Lunedì 30 Gennaio.......Barcellona.















" Quando sei in mare la tua mente è sgombra,
libera da qualsiasi confusione, sei concentrato.
Ad un tratto la luce diventa più nitida,
i suoni sono molto più ricchi e tu sei invaso dalla profonda,
potente presenza della vita...." da Ondeggia Oceano ( G.Byron)







Ed eccoci ancora una volta qui...Barcellona.
Sono sempre felice quando arrivo in questa città che ho imparato a conoscere durante gli innumerevoli scali delle mie passate crociere. Non è difficile da visitare, certo alcune zone sono lontane ma è ben servita da mezzi pubblici ed anche taxi.
Con noi in porto una sola nave...Smeralda, strano poichè Barcellona è sempre gremita di navi.

Opzioni: scartate sempre le escursioni della Compagnia poichè offrono le mete più classiche che ho già visto, opto per il fai da te che mi permette di vedere altro. Un fai da te studiato a tavolino , come sempre , per ottimizzare i percorsi e non perdere tempo inutilmente sui luoghi per cercare dove andare. Nell'ultima mia crociera avevo volutamente tralasciato di visitare dei siti, poichè mi son detta...a gennaio sarò di nuovo qui, quindi i musei li lascio per quella data poichè se il tempo sarà brutto e freddo ho un punto a mio favore restandomene al calduccio in un museo. Ma......oggi è LUNEDI' .....mannaggia, mannaggina....tutti i musei sono CHIUSI di lunedì...tenetelo a mente. Quindi.....rimetti giù un percorso alternativo......non ho mai lavoranto tanto ad un percorso come in questo scalo...


Bando alle chiacchiere, si comincia.....


Colazione al ristorante.....




Ci prepariamo per uscire da soli.....mi sa ma i miei compagni di viaggio li ho persi....camminato troppo ieri.


Sembra facile metter giù un percorso che poi a distanza di qualche giorno prima della crociera devi rivedere...e invertire poiché ti accorgi che alcuni luoghi chiudono presto o aprono tardi quindi, come in un puzzle tutte le tessere devono essere al loro posto... altrimenti, non quadra!





... continua...

 

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Come per lo scalo di Marsiglia, anche qui la compagnia di crociera mette a disposizione la navetta al costo di €10 a persona da utilizzarsi ininterrottamente per tutta la giornata. Stesse modalità con modulo pervenuto la sera prima in cabina. Al terminal esiste comunque il bus portuale che con €4.50 andata e ritorno a persona, conduce fuori dal porto e lascia nello stesso luogo dove portano le navette della compagnia : Moll18 Barcellona - Placa des Drassanes.
La nave attracca al terminal A, il più vicino all'uscita dal porto.
Il bus lo trovate a sx, uscendo dal terminal, ne passa uno dietro l'altro per cui se non lo vedete di lì a poco ne arriverà un altro.

Antica e moderna, locale e globale, colta e popolare, elitaria e turistica: Barcellona è una città che vive di fertili contraddizioni...forse è per questo motivo che attrae. Una volta a Barcellona è impossibile non concedersi una passeggiata lungo la Rambla. Il guaio, però, è che spesso i turisti finiscono per trascorrere buona parte della propria vacanza o del proprio scalo, a far su e giù lungo questo viale in cui è racchiuso il meglio e il peggio della città. Cominciamo dagli aspetti positivi: il fascino della Rambla deriva dal suo carattere cosmopolita e stravagante. Artisti di strada, venditori ambulanti, fiorai e più in generale un’umanità talmente varia per provenienza, gusti ed estrazione sociale da non lasciare indifferente nemmeno il viaggiatore più esperto. Barcellona è anche una città profondamente attaccata ai suoi simboli. Uno di questi è una fontana in ferro battuto, la Fontana di Canaletes. Si trova poco dopo Placa de Catalunya e si dice che chiunque ne beva l’acqua finirà prima o poi per tornare in città. Da vedere anche l’Esglesia de Betlem, chiesa del ‘700 dalla stupenda facciata barocca. L’interno, però, fu devastato da un incendio divampato durante la guerra civile del 1936 e nonostante la successiva ristrutturazione non ha mai più eguagliato l’esuberanza decorativa dell’esterno. Il mercato dei fiori (Rambla de les Flors) e il Mercato de la Boqueria ,sono altre due soste da effettuare lungo il cammino. Meritano la sosta anche il Palau de la Virreina e il Gran Teatru del Liceu. Il primo è uno stupendo edificio rococò che ospita diverse mostre fotografiche; il secondo, invece, è il teatro dell’Opera di Barcellona....noi saremmo tentati nel fare così ma rischieremmo veramente di fare su e giù...quindi dal nostro bus ci recheremo sì in Placa de Colomb ma costeggiando prima un tratto di mura che fanno parte del passato di Barcellona.



Sono le fortificazioni della Muraglia medievale di Barcellona del XIV secolo, ancora in perfetto stato di conservazione. Ci giriamo attorno per arrivare in Placa de Colomb da dove si apre la Rambla ma che noi percorreremo solo al ritorno, poiché...lei non chiude mai.



.... continua...

 

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.....E ci dirigiamo lateralmente costeggiando il mare per arrivare in Placa de la Mercè...prima tappa la chiesa omonima...hanno appena aperto, ma sarà per poche ore , ecco il perché di inizio del nostro giro da qui....


Molto venerata dalla popolazione ...La Vergine della Misericordia o Madonna della Mercede (Mare de Déu de la Mercè in catalano) ha una basilica dedicata nel Barri Gòtic (Quartiere Gotico) e, dal 1687 è santa patrona di Barcellona. La Vergine della Misericordia condivide il titolo di patrona della città con l'antica patrona di Barcellona, Santa Eulàlia.

Di stile decisamente barocco, opulento, ricco di oro e decori probabilmente anche e soprattutto di ex voto della popolazione che ha contribuito nella sua decorazione....il tabernacolo centrale racchiude in una doppia teca in cristallo, l' effige della Madonna della Merce' , con nostra grande sorpresa a lato dell'altare si può salire al suo cospetto....

...camminando a lato della chiesa si scoprono altre bellezze ....






.... continua...

 

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Come Palazzo Mornau...un edificio modernista forse poco conosciuto rispetto ad altri....




...proseguiamo....

... continua...

 

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La Cattedrale del mare........


.......è il primo romanzo scritto da Idelfonso Falcones...chi di voi lo ha letto?

Romanzo di ambientazione storica, trae spunto dalla parabola di vita del protagonista per dipingere la società catalana del XIV secolo. A tratti si percepisce marcatamente, nella descrizione di eventi storici, costumi e luoghi, il tipico "orgoglio catalano" che ancora oggi permea questa regione.
La trama si svolge nel XIV secolo a Barcellona, città comitale catalana e nei suoi dintorni e narra la storia della vita del protagonista Arnau Estanyol, un servo della gleba, che fugge dal servaggio assieme al padre e lentamente scala la piramide sociale giungendo persino ad ottenere il titolo di Barone e di Console del Mare. Questa evoluzione, vissuta fra mille vicissitudini personali e storiche, non manca di suscitare invidie e disprezzo verso Arnau, il quale cade per tali motivi nelle grinfie dell'Inquisizione. Perno "fisico" della vicenda, la chiesa in costruzione di Santa Maria del Mar, cui il protagonista contribuisce inizialmente quale trasportatore di pietre, ed infine come ricco banchiere.

E sorge così all'improvviso in una piccola piazza incastonata come un gioiello prezioso, in un tessuto ristretto di vicoli, case dall'aspetto antico ed è un'emozione per me....guardandola mi vengono in mente le trame del libro...è particolarmente affascinante. Adoro i libri di narrativa che si basano su periodi storici, mi fanno rivivere leggendoli il passato, mi fanno conoscere la vita di quel tempo. Non so se la realtà è stata veramente così come descritta, ma il risultato è questa cattedrale uscita dalle pagine di quel libro......

...il contesto della zona attorno....

....ma ora è tempo di entrare.....

 

[capricorno]

La Chiesa di Santa María del Mar è una delle più belle della città, considerata come il migliore esempio dello stile gotico catalano. La chiesa è nota anche come Cattedrale del Mare, e questo porta molte volte a confonderla con la Cattedrale di Barcellona ma non lo è.

Santa Maria del Mar è stata costruita in tempi record (per gli standard del tempo), tra il 1339 e il 1383 , sembra sotto la direzione di Berenguer de Montagut e Ramon Despuig.

Sin dagli inizi questa chiesa è stata la cattedrale del popolo, in contrasto con la Cattedrale di Barcellona, riservata alla nobiltà e all’alto clero. Fu la gente del posto a contribuire alla costruzione con i propri soldi o offrendo manodopera. Gli scaricatori del porto trasportarono sulle loro schiene le pietre per la costruzione dalle cave del Montjuic, come testimoniano diversi rilievi e sculture all’interno della chiesa.
La basilica è tradizionalmente considerata come la chiesa dei marinai, che venivano a chiedere protezione alla Madonna prima di ogni viaggio in mare...se osservate bene al di sotto della statua della Vergine vi è una caravella a simboleggiare la profonda unione con il mare.

Negli anni, incendi, assedi e un terremoto hanno distrutto parte degli interni, ma il fascino dello stile gotico catalano è stato preservato, tanto da essere considerata uno degli esempi più perfetti.
Questo stile si caratterizza per le scarse decorazioni , lo stile austero e le proporzioni armoniose. Le due torri campanarie ottagonali poste ai lati della facciata non hanno guglie ma tetti a terrazza.

L’interno della Cattedrale del Mare si compone di tre navate, di altezza simile, sostenute da una serie di alte colonne ottagonali molto distanziate fra loro, contribuendo così a dare una sensazione di ampiezza e leggerezza.

La chiesa è molto luminosa ,grazie alle tante finestre e alle bellissime vetrate ,tra cui svetta il magnifico rosone centrale. Non si tratta purtroppo delle decorazioni originali, andate distrutte con gli incendi e il terremoto.
Uno dei vari restauri è stato finanziato dalla squadra di calcio, che è stata omaggiata con lo stemma del Club FC Barcellona su una delle vetrate laterali.

Sotto il presbiterio è situata una piccola cripta, in cui si conservano le spoglie di Sant Cugat, un martire barcellonese.


La cripta.



La basilica gode di un’ottima acustica, tanto che vengono organizzati concerti jazz o di musica classica.

Finalmente siamo riusciti a vederla dopo parecchi anni dalla prima volta ma come sempre accade bisogna sempre ritornare sui luoghi.....questa volta è stata particolare poiché ci è stata data la possibilità di salire sulla" balconata" , chiamiamola così, alle spalle dell'altare....la salita non è agevole una scala strettissima a spirale ...ma ne è valsa sicuramente la pena.

Una bellissima sensazione da quassù.......lo sguardo sale , sale fino a raggiungere la sommità degli intrecci dei pilastri a fascio che letteralmente " volano" verso le volte.... è un'esperienza unica! Da quassù si possono ammirare le chiavi di volta che chiudono, sigillano, i costoloni di nervatura che sorreggono le volte e....come scritto nel romanzo, ognuna è diversa dall'altra e portano impresse dei simboli, i simboli delle maestranze, gli scalpellini, che le hanno forgiate.... semplicemente fantastico poter assemblare il visivo a ciò che è stato scritto. Provate a leggere il romanzo e poi recatevi lì!!

 

[capricorno]