Sembra un castello uscito dalle fiabe questa villa....
Varcato il cancello in ferro battuto, si avrà la percezione di un mondo diverso, unico, in cui vivere una sensazione forse dimenticata.... l'incanto del tempo.
Villa Lattuada, quasi una visione adagiata sulla sommità di un piccolo colle, riflette in mille sfumature il cielo mutevole della Brianza.
Situata nel pieno del verde della Brianza a Casatenovo ( LC).....
.... questo è ciò che si vede dall'alto del terrazzo posto al primo piano della villa.
È un panorama che spazia, è un'oasi di verde e la vista corre senza ostacoli fino ai lontani orizzonti alle creste delle Grigne e del Resegone, che si stagliano poco sopra l'orizzonte...e sotto, l'ampia vallata verde della Brianza, costellata da mille paesini.
Scrissero a suo tempo i primi visitatori di questo luogo :
" Impossibile descrivere la signorilità e il brio della costruzione, e la vista, e l'aria paradisiaca di questo incantevole soggiorno; dove lontani monti fanno pittorico lo sfondo e vicine e ridenti colline rendono instancabile lo sguardo che spazia giulivo e ringiovanito ".
Scriveva un anonimo in Ville e Castelli d' Italia, 1907.
E la nostra sensazione, di nuovi visitatori è identica anche se i tempi sono cambiati e la verde Brianza è diventata meno " verde" più cementificata. Ha tolto in parte la poesia di questi luoghi, ma....non qui, non sull'alto di questo colle dove attorniata da un parco secolare, sembra che il mondo abbia cessato il suo incedere vertiginoso.
Dobbiamo ritornare indietro nel tempo e ricostruire le origini di questo luogo... così poetico.
Sul colle di Villa Lattuada sorgeva un tempo lo storico convento di San Giacomo, costruito nel 1500 dai Padri Domenicani di Santa Maria delle Grazie in Milano.
Ma ancora prima di essere, esisteva una precedente chiesina campestre ( XIII sec.),dedicata a San Giacomo.
Fu Filippo Maria Sforza, figlio secondogenito del Duca di Milano Francesco Sforza, che attraverso un lascito, rese possibile l'edificazione del primo convento. Successivamente ampliato sino a che, nel 1652 Papa Innocenzo X decretò che tutti i religiosi venissero concentrati nei maggiori conventi dei propri ordini e quindi il convento andò in disuso.
La chiesa venne chiusa e sconsacrata e restò lì nel tempo....
Arriviamo ai giorni nostri...
Su quel colle negli anni 1883-85, Giuseppe Lattuada fece costruire questa strabiliante villa.
Il percorso che abbiamo compiuto è stato nel raggiungerla, dopo un percorso suggestivo attraverso il folto del suo parco, in questa stagione primaverile ancora addormentato, anche se qualche camelia in fiore lo rallegra...
Ci avviciniamo....
Ed è sorprendente!!
Opera che fu affidata all'architetto Antonio Tagliaferri, che disegnò un'affascinante sintesi eclettica e romantica che ancora oggi incanta tutti!!
Un castello...un sogno...
Elegante nella sua veste, eleganti le sagome delle sue facciate, nessuna delle quali è identica all'altra.
Le basi sono in pietra grigia del lago, una pietra locale, molto resistente che ha una peculiarità, adatta ad assorbire l'umidità del terreno in risalita sui muri. Un accorgimento che l' ha preservata negli anni.
La muratura prosegue verso l'alto eseguita in marmo botticino rosa, che con il passare del tempo ( peculiarità del marmo) ha perso il suo originario intenso colore, lasciandone comunque una leggera sfumatura che si accende nell'ora del tramonto.
Spiccano le sagomature e le guarnizioni in marmo bianco, che " disegnano" le facciate ingentilendone i tratti essenziali. Sottili modanature nelle fasce marcapiano leggermente aggettanti. Le due torri panoramiche merlate e non uguali tra loro, le cuspidi, i tetti fortemente inclinati, le merlature tutte, richiama memorie di castelli tedeschi e cattedrali gotiche...a tratti si riconoscono elementi Tudor....tutti miscelati sapientemente in ciò che è semplicemente incantevole!
Ad un'osservazione più attenta...vaghi accenti veneti, simili ai palazzi che si affacciano sul Canal Grande, specie negli archetti delle finestre e reminiscenze bizantine....
Si tratta di un' architettura grandiosa e nuova per tutta la Brianza, che si discosta dalla tradizione della Villa Signorile di campagna, in cui il caseggiato si poneva nello spazio con la consueta forma ad U, con due ali perfettamente uguali raccolte attorno ad un cortile , posto sul davanti della casa, mentre il giardino è posto sul retro. Qui invece la Villa è al centro e tutto lo spazio le è attorno. Una, possiamo definirla Reggia , perfettamente integrata nel romantico spazio paesaggistico che la circonda.
Continua.....