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MSC Preziosa - Norvegia e Svalbard (30/07/2017)

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

cherol23

New member
Ciao a tutti,
ho deciso di condividere con voi questo diario per diversi motivi: è stato infatti il viaggio più bello della mia vita, nonché viaggio di nozze, e mi piace l’idea di averne un ricordo online. Allo stesso tempo, spero possa essere utile per chiunque volesse partire affrontando un itinerario simile il prossimo anno.
Purtroppo, il viaggio che ci eravamo prefissati di fare era composto da due itinerari diversi con la stessa nave: MSC Preziosa. La partenza era prevista per il giorno 19 luglio e, siccome non avevamo più trovato posto in YC, avevamo prenotato una suite Aurea. La seconda crociera sarebbe iniziata per noi il 30 di luglio, in YC. Per motivi lavorativi abbiamo deciso di fare solo il secondo dei due itinerari, promettendoci di fare presto la crociera verso l’Islanda.

Come dicevo, siamo quindi partiti il 30 luglio 2017 da Amburgo. Noi non abbiamo scelto la tariffa che comprendeva il volo perciò ci siamo organizzati autonomamente, scoprendo che Amburgo potrebbe essere collegata meglio con Roma, città da cui siamo partiti. Abbiamo così deciso di prendere un volo per Berlino e passare nella capitale tedesca una giornata, considerato anche il fatto che non l’avevamo ancora vista.
Ci siamo diretti ad Amburgo la mattina successiva, abbiamo preso un taxi per la stazione e da lì un treno per Amburgo. Ad Amburgo nuovamente il taxi verso il molo. Fino all’ultimo non vedevamo la nave tra le vie dei moli, perciò quando è comparsa all’orizzonte, ci siamo emozionati.

1 giorno (30/07/2017): Amburgo (imbarco)
Arrivati al porto non abbiamo identificato subito il gazebo dello YC, che rimaneva in secondo piano rispetto al principale. Dal primo siamo andati quindi a quello dello YC in cui ci sono state attaccate le etichette ai bagagli e abbiamo aspettato un maggiordomo che ci scortasse nel banco dedicato. Lì, mentre ci controllavano i documenti, abbiamo avuto un assaggio di quello che sarebbe stato il continuo viziarsi in YC: tartine, cioccolatini, prosecco e altro ci venivano gentilmente offerti. Erano circa le 11 e pochi minuti dopo il primo – di una lunga serie – di bicchieri di prosecco, il maggiordomo ci ha accompagnati dentro la nave. Mentre la concierge si occupava delle pratiche, noi potevamo già viziarci al top sail lounge. Ci hanno chiesto anche l’ora della cena e noi abbiamo risposto 21, anche se poi è capitato di presentarci prima senza che ci fossero problemi. La carta per entrare in cabina ci è stata assegnata quasi subito. In cabina troviamo una bottiglia di spumante e frutta fresca. Pensavamo, forse perché durante le altre crociere siamo stati più fortunati, di trovare le valigie in cabina da subito o nel giro di qualche ora. Così non è stato. Siamo andati a pranzo al ristorante dedicato a poppa, che con l’entusiasmo del primo giorno sembrava all’altezza di tutto ciò che avevamo visto, e poi siamo tornati in cabina. Ancora niente bagagli. Sollecitiamo in concierge diverse volte, anche perché ci aspettavamo che i nostri bagagli avessero la priorità rispetto agli altri, finché arrivano poco prima dell'esercitazione di sicurezza, quindi attorno alle 17. La nostra cabina è sul lato destro della nave: la 15008. Il nostro maggiordomo un signore del Madagascar pieno di premure da cui è stato difficile staccarsi l’ultimo giorno di crociera :).







Dopo l'esercitazione abbiamo iniziato a prepararci per la cena, e per l’appuntamento fisso al top sail lounge per l’aperitivo, che vedeva protagonisti violiniste, chitarrista e pianista, a seconda del giorno. La partenza da Amburgo avviene in ritardo di qualche ora (mi pare di ricordare circa due ore). Abbiamo sentito che per via dell'attentato che c'era stato ad Amburgo i controlli all'imbarco erano più rigorosi.



Durante questa crociera avremo molti giorni di navigazione, perciò ce la prendiamo comoda per l’esplorazione della nave.


2 giorno (31/07/2017): navigazione
Il secondo giorno facciamo colazione direttamente al Top Sail Lounge e per tutta la durata della crociera (ad eccezione di una mattina in cui abbiamo provato il ristorante) non abbiamo mai cambiato abitudini. Cornetti, piccola pasticceria, frutta, yogurt e panini, salumi, formaggi e salmone erano sempre disponibile fino a circa le 11, orario in cui terminava la colazione al Top Sail Lounge. La spremuta, una delle cose che ho apprezzato di più, era sempre disponibile. Dopo colazione cominciamo a prendere confidenza con gli spazi a noi dedicati e con quelli comuni. Ne approfittiamo per passare alla SPA e capire subito che non ci andremo molto spesso, nonostante i 14 giorni di navigazione. La SPA è piccola, sempre affollata, e i lettini riscaldati – che noi amiamo – sono solo quattro. E’ un vero peccato perché, con l’accesso diretto, poteva risultare molto comoda. La giornata scorre lenta, faccio una capatina in palestra e anche lì capisco, come è ovvio, che per frequentarla serenamente è necessario evitare gli orari di punta.
Oggi c'è la prima delle quattro serate di gala, ci si prepara da presto e ci si fa qualche foto.
Decido di provare il salone di bordo per farmi una piega. Trovo tutte persone professionali, tanto che non sarà l’ultima piega che farò. Pensiamo che nel menù troveremo qualche piatto un po’ più speciale del solito, essendo serata di gala, ma in realtà, una volta finita la cena, niente di indimenticabile.
Al ritorno in cabina troviamo la prima di numerose sorprese che il nostro maggiordomo non ci fa mai mancare: ogni sera troviamo infatti due cioccolatini sul letto e altri piccoli omaggi, come frutta fresca, fragole ricoperte di cioccolata, biscottini, macarones, etc.




3 giorno (01/08/2017): arrivo a Bergen.
L’entrata nel fiordo ci sembra magnifica, e lo è, anche se è davvero solo l’inizio. Non abbiamo prenotato escursioni, anche perché Bergen è molto raccolta e abbiamo intenzione di girarla a piedi: l’idea è di ciondolare in città fino all’orario di pranzo (la parte riparte alle 14, quindi pranziamo prestissimo) per provare un noto ristorante nel mercato del pesce. Essendo in Yacht Club abbiamo anche la priorità negli sbarchi, con il nostro maggiordomo che ci accompagna ad uscite meno affollate facendoci saltare le file. Ci accorgiamo quindi di essere scesi fra i primi dalla nave quindi, dopo una sosta a un bancomat per prelevare delle corone novegesi, ci dirigiamo verso la Floibanen, la funicolare per Floyen. C'è pochissima gente in fila, quindi saliamo rapidamente.



Dal monte si gode di un’ottima vista, nonostante qualche nuvola. Dopo numerose foto del fiordo, considerato che il negozio di souvenir è ancora chiuso (non sono nemmeno le 9 del mattino), facciamo una passeggiata verso un piccolo lago in mezzo ai boschi per poi dirigerci nuovamente verso la discesa con la funicolare.





Arrivati giù vediamo che nel frattempo si è formata una lunghissima fila, quindi ci riteniamo più che soddisfatti. Facciamo una passeggiata per il famoso quartiere Bryggen, patrimonio mondiale dell'Unesco, dove acquistiamo alcuni souvenir.




Ci avviamo quindi verso il mercato del pesce per assaggiare le prelibatezze locali: gamberi, aragosta e soprattutto il granchio reale. Abbiamo anche ordinato del sashimi di salmone: buonissimo!





Alle 14 molliamo gli ormeggi, ci aspetta un giorno e mezzo di navigazione verso Tromso.

A presto per il seguito...
 
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fauCruises

New member
Seguo interessato. Noi siamo scesi dalla nave lo stesso giorno (abbiamo visto l'Islanda).


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cherol23

New member
Ciao @fauCruises, benvenuto! Anche l'Islanda deve essere bellissima, stiamo tenendo sotto controllo le partenze del prossimo anno!

Intanto due video di Bergen. Il primo della salita con la funicolare, in cui già si può ammirare un assaggio del panorama che troveremo all'arrivo:



Il secondo è un timelapse ripreso durante la prima fase di uscita dal fiordo, con il passaggio sotto il ponte. Eravamo emozionati come bambini perché non ce lo aspettavamo:

 

cherol23

New member
Benvenuti a tutti, siamo felici di condividere questi ricordi con voi!

4 GIORNO (02/08/2017): navigazione.
Nel daily ci informano che nel primo pomeriggio attraverseremo il circolo polare artico. In realtà, dopo colazione, mio marito controlla la nostra geolocalizzazione e ci rendiamo conto che siamo già a una latitudine prossima a quella del circolo polare artico (66° 33' 39''N), quindi andiamo al One Pool, al ponte 18, l'area di prua riservata ai passeggeri in Yacht Club. Fa freddo ma è sopportabile, prendiamo una coperta e ammiriamo il mare mentre, alle 12:20, attraversiamo il circolo polare artico! Un paio di minuti dopo viene dato anche l'annuncio da parte del direttore di crociera in diverse lingue.
Qui una foto di una piccola imbarcazione solitaria mentre attraversiamo il Circolo Polare Artico



Pranziamo al ristorante La Palmeraie e poi ci rilassiamo un po' nel primo pomeriggio. Alle ore 17, come indicato nella lettera che avevamo ricevuto in cabina, siamo invitati ad un cocktail con il comandante Maresca e il direttore d'hotel Ochmann al Top Sail Lounge. C'è un bello spettacolo con i violini e con due cantanti lirici, mentre il comandante e il direttore d'hotel passano per tutti i tavoli a salutare gli ospiti.
La sera cena informale e poi appuntamento in cabina per ammirare le Lofoten da lontano, a circa 14 miglia nautiche.





Attorno alle 23 ammiriamo il sole poco sopra l'orizzonte in un interminabile tramonto: essendo entrati nel circolo polare artico per i prossimi giorni non vedremo più il buio!




5 giorno (03/08/2017): Tromso.
Arriviamo a Tromso alle 11 di mattina. Anche qui non abbiamo acquistato nessuna escursione. Come a Bergen, abbiamo preso appuntamento con il nostro maggiordomo affinché ci scortasse fuori dalla nave. Una vera manna dal cielo quando c’erano da evitare grosse file per l’uscita e il rientro. Scesi subito dalla nave abbiamo fatto un rapido giro in città sotto una pioggia leggera, ammirando le montagne attorno al fiordo dove si notano degli sprazzi di neve.





Anche qui volevamo provare un ristorante molto famoso per assaggiare la bistecca di balena (buonissima). Oltre quella, abbiamo preso una zuppa di pesce con lo zafferano, con salmone e gamberetti: anche questa indimenticabile. I prezzi erano un po' alti, ma essendo in Norvegia eravamo preparati.





Abbiamo poi preso un taxi verso la cattedrale artica, che si trova al di là di un ponte lungo circa 1,5 km: Tromso è infatti su un'isola, e la cattedrale artica è sulla terraferma. Abbiamo fatto il biglietto (costo di un biglietto per adulti 50 Nok, circa 5 €) e siamo entrati per fare un po’ di foto, anche se onestamente credo non valesse la pena visto che l'interno è molto scarno a parte un bel rosone moderno dietro l'altare.






Accanto alla cattedrale artica si può prendere la funivia Fjellheisen, ma soffrendo entrambi un po' di vertigini non ce la siamo sentita. Visto che nel frattempo il tempo è migliorato e non piove più, decidiamo di tornare a piedi sul ponte per godere di una vista buona. Abbiamo poi fatto due passi per la strada principale di Tromso, Storgata, e ci siamo poi avviati verso il centro Polaria, una bella struttura che però abbiamo osservato solo dall’esterno perché non eravamo particolarmente interessati.





Al termine del viaggio, Tromso è stato probabilmente il posto che ci è piaciuto di meno. Tanta emozione per essere per la prima volta oltre il Circolo Polare Artico, però la città non ci ha conquistato.
Dopo un po’ di freddo, è il momento di tornare in nave. Anche oggi, a cena siamo andati sempre al ristorante e, al quinto giorno, quello che poteva sembrare un servizio un po’ approssimativo si stava confermando forse come confusionario.

Spero sarete ancora dei nostri per i prossimi appuntamenti! :)
 
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cherol23

New member
@massimilianob
Non ci piace essere troppo critici ma la nostra esperienza in ristorante è stata negativa. Il ristorante era diviso in diverse aree, di competenza di diversi camerieri. Purtroppo siamo - quasi - sempre stati nella parte centrale dove siamo stati serviti da un signore tanto simpatico quanto confusionario. All'ultimo giorno di crociera, nonostante ci avesse servito due volte al giorno per la maggior parte della durata del viaggio, ancora non sapeva quale acqua servirci. Durante la cena per avere un secondo bicchiere di vino dovevamo chiamarlo e chiederlo più volte. Spesso è capitato che ce lo versasse l'assistente maitre per disperazione. Ci sono stati serviti piatti sbagliati, a volte la cena si è prolungata fin troppo. Dopo qualche giorno abbiamo parlato con il maitre per chiedergli di farci sedere in un'altra zona del ristorante, dove c'era un cameriere molto in gamba che è stato l'unico a cui abbiamo deciso di dare la mancia e, soprattutto, l'unico all'altezza della situazione. La qualità del cibo non era malvagia, solo la pasta era sempre scotta, perciò l'abbiamo evitata non appena lo abbiamo capito. Specifico che il servizio del ristorante non ha intaccato la riuscita della crociera: lo YC è stato meraviglioso. Semplicemente, al ristorante ci aspettavamo un servizio al livello - eccellente - di tutto il resto.

@Dalsnibba Siamo contenti che ti sia unito anche tu!

6 GIORNO (04/08/2017): navigazione.
Oggi giornata di navigazione: la distanza tra Tromso e Longyearbyen è infatti di 532 miglia nautiche e l'arrivo è previsto durante la mattina della giornata seguente. Durante la mattinata annunciano che siamo entrati in una zona popolata da numerose balene e che sono probabili gli avvistamenti. Nel pomeriggio dal Top Sail Lounge iniziamo in effetti ad avvistare numerosi sbuffi nell'acqua: ci siamo imbattuti in un branco di numerose balene. Sebbene non si vedano benissimo, riusciamo comunque a fare qualche foto.





Oggi c'è la seconda serata di gala, pertanto nel pomeriggio decido di salire al salone per un'acconciatura, mentre mio marito si "riposa" in SPA.

7 GIORNO (05/08/2017): Longyearbyen.
Arriviamo oggi a Longyearbyen, siamo molto emozionati perché è la vera meta del nostro viaggio. Il motivo principale per cui abbiamo deciso di fare questa crociera. Si tratta della città più popolosa delle isole Svalbard, con circa 2.000 abitanti ed è situata al 78° parallelo. Per questa particolare giornata, abbiamo prenotato a dicembre l'escursione sulla Polar Girl per ammirare da vicino il ghiacciaio Esmarkbreen e la cittadina di Barentsburg. La mattina scendiamo di buonora dalla nave equipaggiati di biancheria termica, giaccone e k-way (la temperatura è di circa 5 gradi, ma dovremo passare 8 ore sulla Polar Girl). Lo spettacolo è incredibile e già dal porto si vedono, in lontananza, diversi ghiacciai.



Saliti sulla Polar Girl troviamo una guida russa che in inglese ci dà tutte le informazioni di sicurezza. Sulla nave c'è una lavagna in cui sono riportati tutti gli avvistamenti di animali che sono riusciti a fare negli ultimi mesi. Purtroppo non riusciremo a vedere nessun orso ma siamo stati fortunati a vedere diverse pulcinelle di mare.







Arriviamo quindi a Esmarkbreen, la navigazione è lenta e ci rendiamo conto della vicinanza con il ghiacciaio quando cominciamo a vedere i pezzi di ghiaccio che galleggiano nell'acqua. Il panorama è surreale e tutti i passeggeri dell'imbarcazione - inclusi noi - piombano nel silenzio davanti allo spettacolo della natura.















Questo un breve video davanti al ghiacciaio:


Abbiamo pranzato sulla Polar Girl, ci sono stati offerti: salmone e balena alla griglia, riso, verdure locali con salse. Tutto buonissimo! Le bevande erano a pagamento al bar della nave. Abbiamo preso una birra locale:



Dopo l'indimenticabile spettacolo, facciamo rotta verso Barentsburg, praticamente di fronte al ghiacciaio, dall'altro lato del fiordo. Barentsburg è una cittadina abitata da circa 300 persone, fondata negli anni 30 da una compagnia carbonifera olandese e successivamente ceduta a un'azienda russa che, in base al "Trattato delle Svalbard" degli anni 20, consente alla Russia di sfruttarne le risorse e rimanere lì fin quando c'è carbone da estrarre. La guida russa ci ha spiegato che, a causa di questo motivo, estraggono poco carbone con lo scopo di poter rimanere lì più a lungo possibile. La cosa simpatica è che sui cellulari ci arrivano i messaggi dei nostri operatori che ci informano di essere arrivati in Russia - nonostante il territorio sia sotto la sovranità norvegese. Dal molo saliamo su una lunga serie di rampe e scalini fino ad arrivare nel centro - una strada - di questa città russa dove si trova la statua di Lenin - la guida ci specifica che è la seconda statua di Lenin più a nord dopo quella che si trova a Pyramiden -. La cittadina pare uscita da un film: l'atmosfera è spettrale o surreale. Entriamo nel negozio di souvenir e - come da loro usanze - ci invitano a lasciare le scarpe all'ingresso.
La guida ci spiega che nella cittadina sono presenti diversi murales con messaggi di incoraggiamento per la popolazione che può avere nostalgia della Russia.













Torniamo a bordo della Polar Girl e ci dirigiamo verso Longyearbyen. Il cielo si è aperto e durante il viaggio di ritorno, questo è il panorama che ammiriamo dall'imbarcazione:



Una volta tornati in porto, decidiamo di sfruttare le due ore che ci sono rimaste (il tutti a bordo è alle 20:30) per fare due passi nella città di Longyearbyen per acquistare qualche souvenir. Restiamo colpiti dall'equipaggiamento degli abitanti, che girano con un fucile nello zaino: infatti, se ci si allontana dal centro abitato c'è il rischio di imbattersi in orsi polari.















Facciamo quindi ritorno in nave, lasciando un pezzo di cuore a Spitsbergen.

Siamo stanchissimi e infreddoliti, ma la giornata non è ancora terminata. Durante la cena, infatti, viene dato l'annuncio che il Comandante Maresca intende offrire un regalo speciale ai passeggeri: dirigerà infatti la Preziosa alla volta di Pyramiden, nello stesso fiordo di Barentsburg e Longyearbyen, ma più a est, e si fermerà davanti a un altro ghiacciaio, il Nordenskjøldbree.
Ci dirigiamo dunque al 18° ponte al One Pool, per ammirare lo spettacolo, nonostante il freddo "glaciale" di mezzanotte.
Arrivati nei pressi del ghiacciaio, il Comandante effettua una virata di 360° per consentire a tutti i passeggeri di ammirare il ghiacciaio. Dopodiché viene dato l'annuncio che l'equipaggio, in tender, recupererà un frammento di ghiaccio dal mare, che verrà esibito il giorno successivo nei pressi della piscina coperta.







Mentre rimaniamo incantati davanti al ghiacciaio, alcuni camerieri e maggiordomi dello YC salgono al 18° ponte per offrirci del whisky o del prosecco per riscaldarci.
Torniamo quindi al Top Sail Lounge per riscaldarci prima di andare a dormire, esausti ma felicissimi per la giornata indimenticabile. La MSC Preziosa fa quindi rotta verso sud... alla volta di Capo Nord!
 
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dalsnibba

Super Moderatore
Staff Forum
...fantastico, Cherol... quest'ultima sequenza di foto con i ghiacciai.....:rolleyes:

...io ancora sono indeciso se fare l'escursione al Esmarkbreen (e Barentsburg) ...oppure al Nordenskjøldbree ( e Pyramiden)...

...a me interessano i ghiacciai e non le città... boh... vediamo.. ma credo che una valga l'altra... l'importante e' arrivare ad un ghiacciaio...;) ...

... che ne dici...?

....continua cosi', con queste splendide foto!
 
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marcello76

Member
C'ero anch'io sulla Polar ,mi son perso pero' le pulcinelle di mare
Vorrei fare anch'io una considerazione sui ristoranti di bordo ,nella norma il buffet e il ristorante per la cena ,niente di fantasmagorico ma accettabile considerando i pax DISASTROSO invece ,secondo la mia esperienza ,il pranzo,dopo due prove ho deciso con la mia famiglia di utilizzare solo il buffet per il pranzo ,praticamente se eri fortunato e riuscivi ad occupare il tavolo per primo ok servizio lento e caotico ma...... nel caso in cui invece utilizzavi il tavolo per un turno successivo praticamente neanche lo pulivano,integravano solo qualche posata o qualche calice mancante lasciando quelli che apparentemente non erano stati utilizzati da coloro che si erano appena alzati e recuperando anche da altri tavoli UNO SCHIFO mai visto prima AMUCHINA ovunque bagni puliti ogni 20 minuti e poi.........
 

cherol23

New member
@dalsnibba anche per noi la cosa più importante era il ghiacciaio, ti capisco! Se puoi scegliere ti direi tra i due l'Esmarkbreen ma è un giudizio di parte per diversi motivi: è il primo ghiacciaio che ho visto e ci siamo avvicinati moltissimo perciò la sensazione era che fosse più imponente, e le sfumature del ghiacciaio più intense. L'altro l'abbiamo visto dall'altezza del ponte 18 ed era un po' distante quindi, dopo l'Esmarkbreen, era meno emozionante. Non so se ci siano differenze di durata tra le due escursioni, se non hai in mente di fare altro a terra forse ti direi di scegliere quella più lunga per godertela tutta. Oltre alla Polar, che c'è in programma? (Chiedo perché ho prenotato tanto tempo fa e non ricordo quali ci fossero).

@marcello76 mi dispiace per la tua esperienza. Al buffet noi siamo stati solo un pomeriggio e al ristorante centrale mai, quindi non ho elementi per giudicare. Io ho riportato solo l'esperienza al Palmeraie, che benché caotica e a tratti imbarazzante, era comunque molto lontana dal "disastroso"... forse c'è un po' di disorganizzazione generale nel servizio di ristorazione


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marcello76

Member
E' dovuto al fatto che la nave era praticamente piena ,avrebbero dovuto lasciare aperti entrambi i ristoranti o fare due turni anche a pranzo ,per me e' stata un'esperienza negativa ,questa del ristorante, cmq e' la quarta che faccio con msc e ne faro' sicuramente altre,per il resto mi sono trovato bene ,sia come servizio a cena sia come cabinista veramente impeccabile
 

dalsnibba

Super Moderatore
Staff Forum
@dalsnibba anche per noi la cosa più importante era il ghiacciaio, ti capisco! Se puoi scegliere ti direi tra i due l'Esmarkbreen ma è un giudizio di parte per diversi motivi: è il primo ghiacciaio che ho visto e ci siamo avvicinati moltissimo perciò la sensazione era che fosse più imponente, e le sfumature del ghiacciaio più intense. L'altro l'abbiamo visto dall'altezza del ponte 18 ed era un po' distante quindi, dopo l'Esmarkbreen, era meno emozionante. Non so se ci siano differenze di durata tra le due escursioni, se non hai in mente di fare altro a terra forse ti direi di scegliere quella più lunga per godertela tutta. Oltre alla Polar, che c'è in programma? (Chiedo perché ho prenotato tanto tempo fa e non ricordo quali ci fossero).

cut
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Cherol, in programma , per ora... (riferito alle minicrociere a Longyearbyen verso ghiacciai, ecc.) ci sono :

LYR10 - ESPLORAZIONE ARTICA A BORDO DELLA MOTONAVE POLAR GIRL - durata 9 h -
-Barentsburg e sosta al ghiacciaio Esmark

lyr12 - BARENTSBURG IN CATAMARANO - durata 4.15 h -
-Barentsburg (senza ghiacciaio)

lyr13 - GITA IN CATAMARANO A PYRAMIDEN - durata 6.15 h -
-Pyramiden e ghiacciaio Nordenskiöld

lyr14 - CROCIERA VERSO BARENTSBURG - durata 10 ore -
-Barentsburg e sosta al ghiacciaio Esmark

lyr15 - CROCIERA VERSO PYRAMIDEN - durata 11 ore -
-Pyramiden e ghiacciaio Nordenskiöld

...stavo pensando anche all'escursione LYR13, Gita in catamarano verso Pyramiden, non dovrebbe essere male... 6,15 ore
e poi con noi ci saranno le mie nipoti, e forse troppe ore in barca, non so se reggeranno....., con il catamarano invece forse la cosa e' piu' fattibile...
 

cherol23

New member
@dalsnibba ti posso dire che io sceglierei quella più lunga per godermela... noi abbiamo fatto quella di nove ore, era tutto mozzafiato e la stra consiglio ma forse non è la più "comoda". Dopo nove ore avevamo un po' di freddo: i posti interni non sono sufficienti per tutti quindi siamo stati fuori quasi per tutto il tempo (anche per ammirare il paesaggio certamente). Quindi forse l'idea del catamarano non la scarterei!


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marcello76

Member
Secondo il mio parere invece ,potendo,scarterei il catamarano,e' si un mezzo veloce e probabilmente piu comodo ma considera che con la polar o altre motonavi ,se vuoi ,puoi goderti meglio tutte le fasi della navigazione,io sono stato sia fuori che all'interno, e francamente non ho mai avuto problemi a trovare una seduta,cmq anche all'esterno un po di freddo si c'era ma bastava mettersi controvento ,cosa diversa e' invece nel caso in cui volessi maggior tempo da trascorrere a terra,anche se noi siamo riuscita a fare un giro in paese ed arrivare alla chiesetta,poi siamo rientrati ma c'era ancora tempo
 

cherol23

New member
Proseguiamo con il diario della seconda metà della crociera.

8 GIORNO (06/08/2017): navigazione.
Dopo l'esperienza indimenticabile di Longyearbyen, oggi siamo in navigazione verso Honningsvag, la cittadina dalla quale si raggiunge Capo Nord.
Ieri siamo andati a letto molto tardi, quindi ne abbiamo approfittato per riposarci un po' e fare un giro per i negozi della nave. Presso la Reception Area, alle 11 del mattino, c'è stato il party del Circolo Polare Artico, dove parte dell'equipaggio in costume "battezzava" i passeggeri per aver attraversato il circolo polare artico. Queste cose però non fanno per noi, quindi abbiamo chiesto in concierge se potevano consegnarci in cabina il "certificato" per aver attraversato il circolo. Per pranzo abbiamo quindi sperimentato la pizza di Eataly che per i passeggeri in Yacht Club è gratuita in cabina: abbiamo ordinato due margherite con bufala e siamo andati nel Top Sail Lounge a fare un aperitivo. Il nostro maggiordomo è venuto ad avvisarci quando la pizza era pronta in cabina. La pizza era veramente molto buona, al di sopra delle nostre aspettative. Avevamo provato il giorno precedente la pizza al buffet per uno spuntino al rientro dall'escursione, e ci era sembrata molto buona, ma la pizza di Eataly era davvero tutta un'altra cosa.
Nel pomeriggio abbiamo fatto un massaggio di coppia balinese presso l'MSC Aurea Spa: il massaggio è stato molto bello e rilassante e siamo rimasti più che soddisfatti. Ci siamo poi preparati per la terza cena di gala, prima di andare a dormire emozionati per quello che ci attendeva il giorno successivo. In cabina abbiamo trovato i biglietti per l'escursione a Capo Nord che avevamo prenotato. Nel Daily era precisato che lo sbarco a Honningsvag sarebbe stato in tender, e che i biglietti per il tender sarebbero stati dati agli ospiti che non avevano già prenotato un'escursione. Siamo quindi andati in concierge per chiedere se era possibile avere comunque il biglietto per il primo tender della mattina, in quanto avevamo l'escursione "notturna" a Capo Nord e avremmo voluto visitare anche Honningsvag e mangiare in un ristorante tipico. Alla concierce sono stati gentilissimi e ci hanno detto che non c'era nessun problema, e abbiamo così ricevuto anche il biglietto per il primo tender.

9 GIORNO (07/08/2017): Honningsvag e Capo Nord.
Dopo colazione, dal balcone della cabina vediamo Capo Nord e il globo mentre ci avviciniamo a Honningsvag.



L'attracco avviene alle ore 12:00: il nostro maggiordomo ci accompagna al punto di imbarco per il tender, saltando nuovamente tutte le file. Il tragitto è breve ma si balla moltissimo perché il mare è abbastanza mosso. Anche se non soffriamo di mal di mare, questo tragitto ci ha dato in effetti un po' fastidio. In ogni caso, arrivati a Honningsvag, ci siamo trovati davanti a una cittadina piccolissima con una strada principale lungo la quale era presenti alcuni negozietti.





Abbiamo prelevato altre corone norvegesi (la nostra scorta si era già esaurita!) e ci siamo recati a uno dei più famosi "ristoranti" per mangiare il granchio reale. Dopo un po' di fila (la cosa strana era che prima di sedersi era necessario fare l'ordinazione in cassa e pagare in anticipo) siamo finalmente riusciti a sederci. Abbiamo ordinato delle tartine con uova di granchio come antipasto (buone, ma non indimenticabili) e poi il granchio reale, quello sì che era indimenticabile! Ci piace molto il granchio e lo mangiamo ogni volta possibile, ma questo era veramente il migliore mai mangiato, incluso quello che avevamo provato qualche giorno prima a Bergen.



Soddisfatti, torniamo in nave dove ci riposiamo un po' prima dell'escursione a Capo Nord.
L'escursione parte alle 21:35, perciò facciamo un piccolo spuntino prima di partire, pensando che avremmo mangiato al rientro, previsto all'una (e il Top Sail Lounge chiudeva, secondo il Daily, alle 2). Saliamo nuovamente in tender e poi in pullman per circa un'ora e mezza. Faceva molto freddo, molto più che alle Svalbard, e c'era molto vento, ma siamo stati fortunati perché non pioveva, a differenza di quanto era successo nei precedenti scali a Honningsvag (o almeno così ci hanno detto quelli dell'escursione). Il tragitto per Capo Nord è stato bellissimo, sembrava veramente di essere alla fine del mondo, con un'unica stradina immersa in un verde polare, ogni tanto intervallato da un lago o da una casetta solitaria.





Durante il tragitto c'erano poche nuvole e abbiamo potuto ammirare contemporaneamente sia il sole arancione all'orizzonte che la luna in mezzo al cielo. Facciamo una breve sosta in un negozio di souvenir gestito da lapponi, con tanto di alce impagliato all'interno e signore in costume tipico con renna al guinzaglio!





Mentre ci avviciniamo a Capo Nord vediamo anche diverse renne "selvatiche" sulle colline attorno alla strada.
Arriviamo a Capo Nord dove le guide ci dicono che possiamo restare per un'ora e mezza, un tempo più che sufficiente visto che, in fin dei conti, a Capo Nord non c'è niente! A mezzanotte facciamo le foto di rito al monumento del globo, letteralmente preso d'assalto dalla folla (anche perché l'escursione a mezzanotte è la più gettonata), mentre cerchiamo di resistere al vento polare che arriva da tutte le parti :)









Ci rechiamo poi al Nordkapphallen, un centro adiacente dove sono presenti un negozio di souvenir, un bar, una sala cinema con proiezione sull'aurora boreale, una cappella scavata nella roccia, un "museo" thai (una sorta di altarino dedicato a un re thailandese che aveva visitato Capo Nord a inizio 900) e una sala dove vengono spiegati i motivi per i quali, di inverno, si vede l'aurora. Questo centro, ad essere onesti, non è niente di speciale, ma almeno permette di riscaldarsi, e ne avevamo decisamente bisogno.
Torniamo quindi all'aperto dove facciamo un ultimo giro prima di rientrare in bus. Qui, l'amara sorpresa, perché due persone risultavano mancanti all'appello. Tutti gli altri pullman partono e noi restiamo a Capo Nord fino all'una e trenta del mattino con le guide che vanno in giro per tutta la struttura, sia all'interno che all'esterno, per cercare queste due persone. La gente sul pullman inizia a innervosirsi (noi compresi), anche perché eravamo tutti stanchi e infreddoliti. Alla fine queste due persone non saltano fuori: ad oggi non so che fine abbiano fatto, probabilmente sono salite per errore su un altro pullman, perché a Capo Nord non era rimasto veramente più nessuno...
Le guide decidono quindi di ripartire, e torniamo a Honningsvag con l'autista che batte ogni record di percorrenza, e di lì in tender sulla nave che in pratica aspettava solo noi per partire, e ormai erano le 2:30 passate.



Tutto chiuso per la cena ma non per i passeggeri in Yacht Club: andiamo infatti al Top Sail Lounge, che stava chiudendo, e i maggiordomi si offrono di ordinare la cena tramite room service per noi. Ordiniamo due club sandwiches che ci vengono portati direttamente in Top Sail Lounge. Infreddoliti ma contenti, andiamo quindi a dormire intorno alle 3.30.

Ci attendono ben due giorni di navigazione prima di arrivare a Geiranger, il penultimo scalo del nostro viaggio.
A presto con una nuova puntata!
 
Stato
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