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Silver Dawn, la crociera luxury e il ...buon vino

Stato
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prof

Staff Member
Una crociera alla scoperta della storica capitale mondiale del vino, Bordeaux, con una dolce anteprima a Oporto e un finale in Normandia con il Calvados. Una vacanza ...ad alta gradazione alcolica, grazie anche all'all inclusive a bordo della Silver Dawn, l'ammiraglia di Silversea, sulla rotta dei mercanti di una volta tra Lisbona e Southampton.
 

prof

Staff Member
Nella foto Chateaux Margaux, una delle cantine più famose di Bordeaux, una facciata di grande impatto in stile neoclassico che è simbolo della zona e del vino francese

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prof

Staff Member
La particolarità di questa crociera è la lunga sosta, tre giorni e due overnight, della nave a Bordeaux, dove attracca davanti alla piazza della Borsa, il cuore della città, dopo aver risalito in modo spettacolare il corso del fiume Garonna. Un tempo più che sufficiente per giri in cantina e degustazioni negli "chateaux" più prestigiosi inclusi nella famosa lista voluta da Napoleone III nel 1855. E per andare alla scoperta di questa bellissima città ma anche delle zone vitivinicole conosciute in tutto il mondo: Medoc, Saint-Émilion, Pomerol, Sauternes...

Naturalmente, in tema di fumi dell'alcol, ci siamo organizzati per tempo in modo che ...l'auto la guidasse qualcun altro! Ecco quindi il diario di viaggio che alternerà il racconto delle varie tappe con la descrizione di questa splendida nave.
 

prof

Staff Member
L'ammiraglia Silver Dawn (Alba d'argento), in servizio da aprile 2022, è gemella della Silver Moon e della Silver Muse. Massimo 596 passeggeri e 411 membri dell'equipaggio (questo già è un indice che la dice lunga), 40.700 tonnellate. Come su tutte le navi Silversea, a bordo ci sono solo suite con maggiordomo dedicato h24, room service eccellente e un trattamento all inclusive con alcolici e cocktail superalcolici, che comprende anche champagne e caviale. Wi fi illimitato e servizio door to door (transfer da e per sotto casa e a richiesta business class sugli aerei).​

Ma avremo modo di parlare anche di tutto il resto
 

prof

Staff Member
LISBONA
La partenza è da Lisbona dove arriviamo nel primo pomeriggio. Una città conosciuta altre volte quindi dall'aeroporto andiamo direttamente al terminal (circa 20 minuti in auto). Check in on line già fatto da tempo, pochi minuti per compilare il questionario della salute (unico adempimento rimasto) e siamo già a bordo nella nostra suite Veranda De Luxe. Sono circa 36 metri quadri, compreso un comodo balcone, che saranno la nostra "casa" per i prossimi 12 giorni. La zona living è separata da un tendaggio da quella per la notte. A parte c'è una comoda cabina armadio.
 

prof

Staff Member
In bagno rifiniture di marmo, c'è sia la vasca che la doccia (con le paretine di vetro), prodotti da bagno griffati. All'arrivo una bottiglia di champagne Monopole in fresco e un'orchidea bianca.

Qualche altra foto

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prof

Staff Member
OPORTO
Il giorno dopo è già ora del primo viaggio nella storia del vino: Oporto creatrice e capitale del Porto, uno dei miei preferiti da tempo. La nave attracca a Leixoes dove c'è il terminal crocieristico. Sono circa 25 minuti con lo shuttle che la compagnia mette a disposizione gratuitamente (come in tutti i porti)
 

prof

Staff Member
Oporto è una vera gioia per gli occhi, una città in grado di conquistare fin dal primo momento, grazie ai suoi saliscendi, alle sue case decadenti ma dall’atmosfera magica e soprattutto grazie al quartiere della Ribeira, dal quale si ammira un panorama spettacolare con le barche che passano sotto il Ponte Dom Luis (nella foto tratta da Wikipedia). La Ribeira è il quartiere più pittoresco di Porto, e allo stesso tempo il più visitato dai turisti. Sulle sponde del fiume Douro, è un susseguirsi di stradine scoscese, case decorate dai tipici azulejos, antichi tram ancora in funzione.
Il Ponte Dom Luis è un'icona e un simbolo, collega le due sponde del fiume Douro in corrispondenza della Ribeira. La sua costruzione ebbe inizio nel 1881 a opera dell’ingegnere Theophile Seyrig, allievo stretto collaboratore di Gustave Eiffel. E la struttura a dire il vero ricorda in qualche modo le opere di Eiffel, grazie all’abbondante uso del ferro, materiale così tanto caro al famoso architetto francese della Torre di Parigi.

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prof

Staff Member
Eravamo stati con mia moglie a Oporto tempo fa per diversi giorni, quindi dividiamo il tempo tra un giro veloce nel centro storico, sempre affascinante e animato, e la visita a qualcosa che era sfuggito in precedenza come ad esempio la splendida Chiesa di San Francesco con le sue decorazioni lignee dorate all'interno.
E' una delle meraviglie nascoste della città. Situata a ovest del quartiere della Ribeira, dall’esterno non è niente di speciale, ma una volta dentro è facile capire perchè questa chiesa non manca mai in un itinerario turistico della città.

Qualche immagine della Chiesa di San Francesco

I vecchi tram e scorci del centro storico

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prof

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Poi è la volta di dedicarsi alle ...cantine. Qui, come per Bordeaux e altrove, cercherò di dare delle indicazioni generali, utili per chi magari si troverà in questi porti prossimamente. Ma siccome il tema è il buon vino non mancheranno divagazioni ...alcoliche.

La città col suo centro storico è tutta sulla riva destra. Sulla sinistra (in realtà è un altro comune chiamato Vila Nova de Gaia) si trovano tutte le cantine storiche della zona.

Come si vede in questa foto cantine e insegne occupano tutta la collina. Sulla sinistra si intravede l'omino nero col mantello simbolo di Sandeman

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prof

Staff Member
Benvenuti a Alexica, Tieffe, Massi, Tiziana, Luca, Azoto, Ivan, Elide, Gabriele, Valeria/Dario, Paolo, quanti siete! Una bottiglia di vino può sembrare un oggetto innocente. Dietro invece ci sono interessi politici ed economici internazionali di prim’ordine. Lo vedremo sia per il Porto che per i vini di Bordeaux. Spero che possa interessare anche agli astemi!
 

prof

Staff Member
E torniamo al Porto. La valle del Douro, Patrimonio dell'Umanità, potrebbe anche chiamarsi valle incantata, tale è la bellezza e il fascino dei suoi paesaggi. Sul fiume si vedono delle imbarcazioni caratteristiche, i barcos rabelo, le uniche barche che erano in grado di trasportare il vino dalle tenute in cui veniva prodotto sino alla foce del fiume, prima che venissero costruite le dighe che hanno reso navigabile il fiume anche per altri tipi di imbarcazioni.

Il vino Porto è prodotto a partire da uve dei vitigni Tinta Barroca, Tinta Cão, Tempranillo e Touriga, coltivate in terreni di origine vulcanica con base granito e basalto, spazzati dal vento dell'oceano che si insinua nella Valle del Douro fino alle colline. Le uve sono raccolte, spremute e fatte fermentare con una tecnica particolare che si tramanda da secoli. E infine il tutto è "fortificato": si chiamano così quei vini prodotti – comunemente detti liquorosi - utilizzando un vino base addizionato di mistella (un insieme di alcol, acquavite di vino o mosto concentrato), al fine di aumentarne la gradazione alcolica. Questo processo interrompe la trasformazione degli zuccheri in alcool lasciando al vino un gusto particolarmente dolce.
 

prof

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Si intuisce che il prodotto finale è quindi legato sia alla qualità della vendemmia che, soprattutto, all'abilità degli enologi, al dosaggio e ai componenti della mistella. "Ricette" e tradizioni gelosamente custodite da secoli e che formano la differenza tra le varie cantine. Il Porto, se di qualità e preparato a dovere, invecchia in botte e poi in bottiglia e migliora di gran lunga sia il bouquet di profumi che lo accompagna che ovviamente il sapore. Alcune bottiglie preziose hanno grandissimo valore e c'è chi ne acquista come investimento finanziario.
Parliamo in questo caso della tipologia "Vintage". Sicuramente il più pregiato, ottenuto da uve di qualità eccellente. L'invecchiamento può durare anche 40 o 50 anni.
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prof

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Le altre tre tipologie sono il Bianco: giovane e fruttato, classificato secondo il suo grado di dolcezza, secco, semi-secco, dolce. Ottimo come aperitivo, è stato riscoperto negli ultimi anni in questa che è appunto l'epoca delle apericene.

Ruby: è il Porto rosso rubino che invecchia in grandi botti. Grazie a questo il vino ha poco contatto con il legno e mantiene le sue caratteristiche iniziali. Il profumo richiama gli aromi di frutti di bosco e prugna, il sapore è fruttato, tipico dei vini giovani.

Tawny: il vino tawny invecchia inizialmente in grandi botti, come il bianco e il ruby, ma poi viene trasferito in botti più piccole dove avviene un processo di invecchiamento particolare dovuto al contatto con il legno e a una maggiore ossidazione. Ha un colore ambrato e un sapore particolare, complesso, con sentori di frutta secca, ma anche di cioccolato, cannella o caffè. Per chi non può spendere tanto per il Vintage è la migliore alternativa.
 

prof

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Ma il Porto forse non avrebbe mai visto la luce se non ci fosse stata un'aspra guerra commerciale tra Francia e Inghilterra. L'anno cruciale è il 1667: l'ennesimo scontro militare tra i due Paesi interruppe le importazioni di vini francesi verso Londra, dove terminarono tutte le scorte di vino. In particolare gli inglesi erano grandissimi consumatori del Claret (o Clairet in francese) un vino rosato corposo, dal colore intenso, considerato una specialità della regione di Bordeaux (ecco che torna l'altra boa importante di questa crociera).
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Fu allora che i mercanti di Londra e Bristol cominciarono a pensare a delle alternative alla Francia, e approdarono in Portogallo, nella zona di Oporto, dove la vite era coltivata già in epoca romana, due secoli prima dell'anno zero.

Inizialmente ci si rivolse alla zona nord di Porto, per acquistare il Portogallo Rosso, ma essendo un vino neutro e leggero non era adatto ai gusti inglesi.
 

prof

Staff Member
Nel 1678, continuando l'embargo sui prodotti francesi, due inglesi si recarono al monastero di Lamego, dove assaggiarono un vino di Pinhão, dolciastro e fortificato con del Brandy della zona. Gli inglesi furono talmente colpiti da questo vino che nell'arco di mezzo secolo tutto il prodotto della zona iniziò ad essere fortificato per le esportazioni verso Londra. Fu la fortuna economica di Oporto e la nascita di un vino oggi conosciuto e consumato in tutto il mondo, mentre numerose cantine restano ancora oggi di proprietà inglese.
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