Re: Un libro al giorno
Ciao Manlio. Si...uno in particolare. Uno...proprio per te. Visto che hai mostrato interesse per "A come Andromeda", credo proprio che "Neanche gli dei" di Isaac Asimov sia a te congeniale. Il titolo, "Neanche gli dei", è tratto dalla citazione "contro la stupidità neanche gli dei possono nulla" di Friederich von Schiller, che pronunciò nel 1802 E' un romanzo in tre parti: la prima parte si svolge sulla terra, dove viene scoperto casualmente un nuovo elemento che è impossibile che esista sulla terra (per una questione, ben spiegata e tratteggiata, atomica, di isotopi e vattelapesca) e che fornirà un modo per avere una fonte energetica gratuita ed illimitata sottraendola ad un mondo parallelo. Qualcuno s'interroga sulle possibili conseguenze del depauperamento dell energie sottratte al mondo di provenienza e prova a stabilire un contatto con gli esseri di questo altro universo alternativo, nel mentre che la popolazione della terra se ne infischia delle conseguenze perchè non può fare a meno dell'energia gratuita che finalmente libera l'uomo dalla schiavitù del lavoro. Ma l'uomo è stupido, e non si chiede il perchè di una così facile ed apparentemente casuale scoperta. La seconda parte si svolge in un mondo parallello abitato da 4 tipi di forme di vite senziienti: i Duri, i Paterni, i Razionali e gli Emotivi. Sono differenziazioni fisiche ma i nomi corrispondono comunque alle loro specifiche peculiarità. Peraltro, i Duri, gli "adulti" di quello strano universo, sono proprio duri nel senso fisico, mentre gli altri tre tendono a formare una famiglia e sono "molli" sia da un punto di vista atomico e cellulare, sia dalla loro forma di sessualità che trova compimento nella fusione dei loro corpi membranosi e compenetrabili. Questo seconda parte parla per lo più delle vicende familiari e sconvolgenti di tre paterni, razionali ed emotivi molto diversi dagli altri della loro specie e che avranno una funzione molto importante proprio a causa della loro diversità. La terza parte si svolge sulla luna circa 20 anni dopo (se ricordo bene)...e non spiego nulla altrimenti rischio di far predere l'eventuale gusto della lettura a chi volesse leggerlo. Chi conosce i libri di Asimov sa che alla base dei suoi romanzi ci sono questi presupposti: 1) lui è uno scienziato, e come tale descrive le cose, affascinando per la facilità di come spiega certi processi atomici o chimici o comunque scientifici e come riesce ad impiegarli per la finalità delle sue storie; 2) Gli piace il finale inaspettato e geniale, ama stupire il lettore nel corso del romanzo e soprattutto nell'esito finale.
Un consiglio. Se volete leggerlo, non andate a cercare notizie su wikipedia perchè rivela troppo, soprattutto sulla seconda parte del libro che, a mio parere, è quella che riserva in assoluto più sorprese e certi sviluppi del romanzo è giusto che vengono piano piano assorbiti dal lettore prima della rivelazione stupefacente conclusiva.
E' uno dei pochissim i romanzi di Asimov che non sia collegato alle sue famose serie dei Robot e della Fondazione, serie a cui sono legato, ma forse anche per questo lo ritengo tra le sue migliori opere.
So che la fantascienza prende poche persone, quindi da domani si ritorna al "classico"...ma ogni tanto fa bene anche "spaziare".
Ciao! M.