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Vita da cappellano di bordo...

Miglia

Active member
Vi invito a leggere questo interessantissimo articolo sulla vita di bordo raccontata da un cappellano...

http://news.costa.it/pdf/oggi/2007/2007 ... 70521n.pdf

Sapevo che la MSC non disponeva dei capellani di bordo, ma non sapevo che era perchè la compagnia non li vuole, infatti non mi sembra sia prevista la cappella sulle ultime navi, ma potrei sbagliarmi....

:wink: :wink:
 

VaLyUS

Fondatore & Forum Master
Chissà quanto sta a bordo un cappellano.. io spesso ho avuto il piacere di averne qualcuno in escursione.

Ricordo con esattezza l'escursione a Gibilterra dove avendo un pullmino microscopico siamo riusciti a fare amicizia con il cappellano di Costa Romantica.

P.S.: Per le aree riservate all'equipaggio c'è una discussione già aperta.
 

nicr

New member
Re: Vita da cappellano di bordo...

Non riesco a visualizzare la pagina... qualcuno sa aiutarmi?
Sapevate che il cappellano di bordo è anche il responsabile delle attività ricreative e delle escursioni di tutto il CREW?
 

fandelmare

New member
Re: Vita da cappellano di bordo...

I cappellani di bordo assistono anche il personale di altre religioni. MSC perde certamente qualcosa a non avere la cappella a bordo. Sulle navi Costa ho trovato fuori alla cappella un registro con annotazioni e messaggi lasciati dai crocieristi :parole in alcuni casi molto belle. Peraltro è noto che tra i marittimi é molto diffusa la devozione alla Stella Maris e sui transatlantici italiani era radicata tradizione il servizio religioso.
 

ale74

New member
Re: Vita da cappellano di bordo...

nicr ha detto:
non c'è proprio nessuno che riesce a fare avere il documento che non si riesce a visualizzare?... mi piacerebbe molto leggerlo!
aspetto con impazienza!

Io l'avevo scaricato e nella cartellina "da controllare" l'ho ritrovato...i vantaggi di non fare mai ordine nel computer!
Provo a mandarti un messaggio con il .pdf allegato.

Alessia
 

MCP

Well-known member
Re: Vita da cappellano di bordo...

ale74 ha detto:
Io l'avevo scaricato e nella cartellina "da controllare" l'ho ritrovato...i vantaggi di non fare mai ordine nel computer! Provo a mandarti un messaggio con il .pdf allegato. Alessia
Ti dispiacerebbe mandarlo anche a me?
E non pensare sia villania se non ti rispondo subito via MP, è perché non mi stanno funzionando in uscita e ho già chiesto aiuto a Valerio per risolvere. Considerati già ringraziata fin da ora pubblicamente. Grazie.

Quanto ai cappellani, confermo che abbiano l'incarico di occuparsi del tempo libero dell'equipaggio: li ho visti all'opera e ci sanno anche fare (tranne uno, che l'ho visto sbarcare perché l'equipaggio non lo gradiva e ne avevano chiesto tutti insieme la sostituzione). Don Raffaele Malena è quello con cui ho navigato più volte, una volta ci siamo trovati mentre scendevamo dalla scaletta e ci siamo fatti un pezzo di New York insieme... era maggio 2001, c'erano ancora le torri.
A Natale scorso invece avevo don Sabatino: un napoletano, bello, mediterraneo, ombroso, più che un prete pareva uno spacciatore tunisino! Però diceva delle Messe bellissime, delle omelie decisamente informali, si era sparsa la voce, mai vista sulle navi la Messa così affollata come con lui: per andarci io, che di solito non ci vado quasi mai... L'unica cosa è che era un po' polemico, un po' "peso", ma menomale c'aveva un difetto, sennò avrebbe fatto strage di cuori!

MCP
 

fandelmare

New member
Re: Vita da cappellano di bordo...

A proposito di ecclesiastici a bordo, racconto questa per chi non la conosce. Un prelato chiede al comandante: "Comandante, come si comportano i marinai dal punto di vista religioso ?" E il comandante: "Eminenza, bestemmiano quando il mare è calmo ma, se c'è tempesta, allora pregano." Il giorno dopo il prelato, preoccupato dopo una notte di burrasca: "Comandante che fanno i marinai ?" E il comandante, con fare rassicurante, "Bestemmiano, Eminenza !" E il prelato, ancora stravolto per il mal di mare: "Meno male !" :lol: :lol: :lol:
 

ale74

New member
Re: Vita da cappellano di bordo...

Scusa MCP se non ti ho mandato l'allegato, ma non sono riuscita a trovare il tuo indirizzo e-mail.

Riporto il testo integrale dell' articolo, così potete leggerlo (non credo ci siano problemi, citando la fonte, in caso contrario vogliare scusarmi e cancellarlo):


Da “Gazzetta del Lunedì”- Settimo numero del “Corriere Mercantile” del 21/05/2007

A bordo di Costa Serena l’ultima nata di Costa Crociere, appena battezzata a Marsiglia, c’è Don Luca, ma ognuna delle dodici navi della flotta della compagnia genovese ha un cappellano a bordo. Vivono sulla nave insieme all’equipaggio e per l’equipaggio organizzano il tempo libero, le feste, distribuiscono la posta,
portano dvd e cd e poi dicono la messa.
Una figura molto particolare che diventa un po’ l’unico punto di riferimento concreto per chi magari arriva da molto lontano e per mesi non vede la famiglia e gli amici. “La vita di bordo è perfettamente organizzata dal punto di vista lavorativo, ma assolutamente disorganizzata dal punto di vista del tempo libero.
Il cappellano fa un po’ quello che accadeva un tempo nelle parrocchie, che diventavano un punto di riferimento con il campo da pallone e il ping pong.” spiega don Giacomo Martino direttore nazionale della Pastorale dei marittimi della Fondazione Migrantes, L’Apostolato del mare che si occupa dei marittimi di tutto il mondo imbarcati sulle navi che fanno scalo nei porti italiani. Dire messa è solo una delle cose che fanno i preti cattolici imbarcati che spesso diventano oltre che amici, anche un punto di riferimento per persone di diverse nazionalità e religioni. A bordo non ci sono imam o ministri di altre religioni e così può accadere quello che, a terra, non immagineremmo mai. “Forse il cattolico oggi è la persona più spiritualmente preparata ad una apertura universale spiega don Giacomo, è uomo di Dio. Dici messa e trovi quattro indù in fondo alla cappella, cinque o sei evangelici e mussulmani che alla fine del Ramadan chiedono al prete se per favore guida la preghiera. Una cosa che forse a terra è difficile trovare”. Nessuna divisione, niente scontri di religione,ma la capacità di pregare, insieme,ognuno il proprio Dio. A bordo delle navi da crociera Costa il cappellano di bordo è oramai una tradizione e un osservatorio privilegiato sulle condizioni di vita degli equipaggi, dai marinai agli animatori, dai cuochi ai camerieri.
Le navi da crociera sempre più grandi e attrezzate, pensate per i passeggeri,hanno cambiato in pochi anni anche la vita degli equipaggi, spiega ancora don Giacomo. “Due o tre cose sono cambiate radicalmente. Ad esempio c’è una maggiore considerazione degli spazi e dell’intimità. Sull’Eugenio C ricordo che una stanza ospitava fino a dodici persone, e ogni cabina aveva il bagno in comune con un’altra. Fino al 1992 non esisteva tutta una serie di cose - spiega- ad esempio quando navigavo non esisteva una palestra equipaggio, avevamo gli attrezzi appesi nella stanza del cappellano e una o due volte alla settimana ci riunivamo nell’area bagagli quando era vuota. Ora i marittimi hanno cabine singole o doppie con televisione e servizi, il party è istituzionalizzato, si fanno le feste di compleanno, si gioca a pallone. Ma sono cose conquistate negli anni. Per gli equipaggi c’è anche la cucina etnica, una cosa importante quando si mescolano quaranta o cinquanta nazionalità. La situazione è migliorata. Del resto una nave da crociera sta sotto i riflettori per cui anche se l’armatore volesse sfruttare il personale non potrebbe farlo. E poi ora hanno capito che profitto e welfare sono un binomio possibile”.
Don Giacomo parla della Costa perché solo sulle navi della compagnia ci sono i cappellani di bordo. “Parlo di questo mondo perché solo sulle navi Costa ci sono preti imbarcati dedicati all’equipaggio” dice. E sulle navi della compagnia MSC ? “Abbiamo tentato più volte ma non siamo riusciti a trovare un accordo. Siamo pronti da domani a imbarcare un cappellano anche sulle loro navi, ma deve essere chiaro che si tratta di un prete che va a bordo con precisi compiti, innanzitutto quello di essere a disposizione dell’equipaggio”.
 

MCP

Well-known member
Re: Vita da cappellano di bordo...

Grazie Alessia!
Hai ragione, sapevo di non avere reso pubblica l'e-mail, ma ero convinta che tu potessi spedirmelo attraverso un MP... si vede che non me ne intendo!
Comunque hai avuto una bellissima idea a pubblicarlo, così ora lo possono leggere tutti.
Grazie ancora.
MCP
 
T

tano

Guest
Re: Vita da cappellano di bordo...

Grazie Ale 74, molto interessante.

Un saluto.
 

fandelmare

New member
Re: Vita da cappellano di bordo...

Ottima pubblicazione! E' bene che tanti conoscano queste cose. Navigando da crocierista con Costa da molti anni ho osservato che quella del cappellano di bordo è una funzione molto delicata, un'opzione in più soprattutto per il personale che resta imbarcato per mesi e talvolta deve anche essere confortato nel dolore mentre tutt'attorno è gioia e piacere. Ovviamente anche in quest'ambito la sensibilità, la preparazione e la personalità del cappellano giocano un ruolo determinante. Personalmente non condivido affatto la scelta fatta dalla MSC :roll: anche perchè ho avuto modo di vedere che le messe celebrate a bordo sono piuttosto frequentate e costituiscono un'occasione in più per uno scambio trasversale di tolleranza e pace tra popoli diversi :) . Nè può turbare lo "spirito laico" la presenza dei cappellani a bordo, poichè questi sono abituati a comportarsi con la massima discrezione.
 

Gio85

New member
Re: Vita da cappellano di bordo...

Ma non potete selezionare il testo in pdf pubblicarlo?almeno lo leggiamo tutti. Se non sapete farlo mandatelo a me che lo pubblico.
 

Magellano

Utente livello Platinum
Re: Vita da cappellano di bordo...

A proposito di cappellani e crociere, riporto un articolo di qualche giorno fa:

Il Vaticano: «un sacerdote su ogni nave da crociera»
«A livello mondiale, le crociere costituiscono una grossa industria in rapido sviluppo, non solo per la stazza e il numero di navi in costruzione, ma anche per la quantità di passeggeri che possono trasportare e di membri dell’equipaggio necessari». Per questo, spiega ai microfoni della Radio Vaticana monsignor Agostino Marchetto, «è di estrema importanza che la Chiesa “viaggi” assieme a loro e ove possibile cerchiamo che ci siano cappellani a bordo: una nave con 5.000 persone, per esempio, per noi è una parrocchià galleggiante. I marittimi, poi, spesso vivono in mare per mesi, separati dalle famiglie e dagli amici».

L’intervista è stata trasmessa per presentare un raduno mondiale dei cappellani del mare promosso dal dicastero per la pastorale dei migranti e itineranti.

Da Shippingonline, 16 febbraio.

Io non sono un religioso convinto, tuttavia mi sento di condividere le parole di Marchetto.
 

micia73

New member
Re: Vita da cappellano di bordo...

Neppure io sono cristiana convinta, ma sinceramente che il prete ci sia o meno a bordo non mi interessa molto, anche per il fatto che a bordo ci sono persone di diversi credi religiosi, allora per quale ragione ci deve essere un prete cristiano e nessun rappresentante per gli altri? Non nutro troppa simpatia per l'invadenza religiosa di qualsiasi tipo, ognuno è libero di professare la religione che preferisce, senza costrizioni.
Per quanto riguarda l'equipaggio vedo più importate il fatto della lontananza dalla famiglia, e certo la presenza del cappellano non risolve le cose.
 

Magellano

Utente livello Platinum
Re: Vita da cappellano di bordo...

Certo l'ideale sarebbe avere un rappresentante di ogni comunità religiosa. Ma poichè è di non semplice realizzazione, penso sia alla maggioranza di passeggeri cristiani che la religione relativa abbia il sopravvento. Ciò non toglie che le altre religioni non siano libere, anzi, in molte crociere si procede a servizi religiosi ti altro tipo, come il Sabbath.
 

Steve74

Well-known member
Re: Vita da cappellano di bordo...

Da cattolico praticante devo dire che in vacanza c’è il bisogno di pregare e di raccogliersi, oltre che di andare a messa tutti i giorni se è possibile. Dato che in vacanza c’è più tempo da offrire al Signore.

Per la flotta MSC se è vero quello che ho letto su questo forum, posso dire che era più che prevedibile dato che la proprietà non è di religione cattolica. Sulle navi MSC però ogni venerdì sera e sabato in alcuni saloni (soprattutto nelle biblioteche) si svolgono i riti del sabato della religione ebraica (naturalmente a porte chiuse)!

Devo dire però che anche sulle navi Costa e Royal Caribbean mi è capitato di vedere la preparazione dei riti del sabato ebraico, ai non ebrei è difficile partecipare dato che si svolgono a porte chiuse (almeno sulle navi).

Su Royal si firmava un registro (in biblioteca) per l’attivazione dei riti del sabato (se non erro si celebrava in un salone vicino al teatro, sulla Navigator), naturalmente firmai per l’attivazione dei riti, perchè per me è importate l’espressione della propria fede religiosa.
 

micia73

New member
Re: Vita da cappellano di bordo...

Indubbiamente ciascuno è libero di professare il proprio credo religioso, ma credo si possa fare anche senza frequentare una chiesa o comunque una messa. Se ho voglia di raccogliermi in preghiera preferisco farlo quando sono sola e tranquilla, riesco a pensare meglio, e non per forza la domenica o il giorno di Natale, piuttosto che il venerdì santo, perchè fa parte dei dettami della religione, a mio avviso sono pure forzature e ipocrisia.
Poi ammetto che ognitanto vado a messa sulle navi, forse perchè sono rilassata e lo faccio volentieri, ho conosciuto un cappellano molto bravo, a quanto ricordo è stato missionario per molti anni si chiamava Pietro, ha detto poche parole che mi sono piaciute e rimaste nel cuore.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: Vita da cappellano di bordo...

La penso allo stesso modo Micia, però la presenza del capellano a bordo è una figura di riferimento per molti componenti l'equipaggio, a prescindere dalla loro religione.
 

essepi2

Co-Fondatore
Staff Forum
Re: Vita da cappellano di bordo...

la presenza a bordo delle navi Costa di un cappellano è un'imposizione voluta dal fondatore della compagnia, religiosissimo, che ha sempre dotato ogni unità della compagnia della cappella e del cappellano. La condizione è stata imposta anche a Carnival al momento dell'acquisizione di Costa: su ogni nave ci sarebbero dovuti essere cappella e cappellano.
Per me, cristiano cattolico, nello scegliere Costa ha pesato moltissimo questa sua prerogativa.
Ne ho conosciuti alcuni veramente incredibili ma due in particolare mi sono rimasti nel cuore: il già citato Don Sabatino e padre Aloys.
Una curiosità: il cappellano di bordo con il comandante sono gli unici membri dell'equipaggio che hanno tutto completamente gratuito, escursioni comprese.
Ciao
 

Magellano

Utente livello Platinum
Re: Vita da cappellano di bordo...

Rodolfo ha detto:
La penso allo stesso modo Micia, però la presenza del capellano a bordo è una figura di riferimento per molti componenti l'equipaggio, a prescindere dalla loro religione.

Indubbiamente, Rodolfo. Su navi Costa il cappellano è colui che organizza feste per l'equipaggio, gestisce i noleggi di film, dvd, giochi e libri, è il conservatore delle casseforti dove custodire i propri beni personali. Questa è tuttavia una convenzione che potrebbe prescindere dalla figura religiosa. Si potrebbe cioè istituire una figura professionale con tali mansioni che, su navi della stazza recente, certo non avrebbe poco lavoro.
Per il resto concordo con le vostre opinioni.
 
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