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Situazione in Libia e Canale di Sicilia

DrPianale

Co-Fondatore
Date le ultime notizie questa volta i "problemi" sono veramente vicini a casa nostra e potrebbero creare disagi o peggio anche nel Canale di Sicilia e rendere impossibili i passaggi da est a ovest o viceversa.
Che navi ci sono in zona?

P.S. Non mi piace fare commenti OT ma questa volta non ce la faccio a trattenermi.
Alla luce di tutto quello che sta succedendo in tutto il medio oriente senza che NESSUNO al mondo si senta di difendere libertà e democrazia trovo particolarmente fastidioso (eufemismo) che gli interventisti "interessati" se ne stiano dall'altra parte del mediterraneo e dell'atlantico e poi chi rischi di beccarsi qualche missile o ritorsioni come 25 anni fa siamo noi che siamo i vicini di casa :-/
O si interviene per tutti allo stesso modo o non lo si fa per nessuno
 
Ciao Cristian. Sono d'accordo con il tuo ragionamento ma prima di aggiungere le mie considerazioni vorrei chiederti a quale intervento mancato ti riferisci nella tua ultima frase. Grazie, un saluto.
 
Date le ultime notizie questa volta i "problemi" sono veramente vicini a casa nostra e potrebbero creare disagi o peggio anche nel Canale di Sicilia e rendere impossibili i passaggi da est a ovest o viceversa.
Che navi ci sono in zona?

P.S. Non mi piace fare commenti OT ma questa volta non ce la faccio a trattenermi.
Alla luce di tutto quello che sta succedendo in tutto il medio oriente senza che NESSUNO al mondo si senta di difendere libertà e democrazia trovo particolarmente fastidioso (eufemismo) che gli interventisti "interessati" se ne stiano dall'altra parte del mediterraneo e dell'atlantico e poi chi rischi di beccarsi qualche missile o ritorsioni come 25 anni fa siamo noi che siamo i vicini di casa :-/
O si interviene per tutti allo stesso modo o non lo si fa per nessuno

Condivido.

Peccato che la situazione libica abbia ulteriormente degenerato fino a sfociare in un caso internazionale. Che in realtà di internazionale ha ben poco.
Chi rischia e chi poi se ne prende le conseguenze negative siamo principalmente noi italiani (vedi missili su Lampedusa come nell'86 - oppure vedi i contratti stipulati con Eni, gas ecct - e vedi ingrossarsi delle file di immigrati disperati che avranno un motivo in più per tentare di abbandonare la Libia e approdare nelle nostre coste).

Inoltre Gheddafi ha minacciato che colpirà con ritorsioni nel Mediterraneo indistintamente obiettivi civili e militari.

In teoria per il Rais una nave da crociera che bruca il Mediterraneo potrebbe essere un bersaglio plausibile, mi auguro fortemente che non lo pensi nemmeno e soprattutto qualora accadesse che vi sia prontezza da parte delle forze Nato ad intercettare l'attacco vanificandolo.

In buona sostanza il 30 marzo mi imbarco sulla MSC Splendida da Genova per solcare il Mediterraneo raggiungendo Grecia e Turchia e ho perso entusiasmo e buon umore!
Come faccio a viaggiare sapendo che un pazzo quale è gheddafi e che un'altra banda di pazzi (vedi consiglio ONU) se le stanno dando di santa ragione?
Come faccio a diveritirmi in nave per 11 notti sapendo che la nave da crociera potrebbe essere un allettante bersaglio mobile?

Che tristezza...
 
La tristezza penso sia data dalle migliaia di persone che dal Bahrein al Marocco stanno morendo per un briciolo di libertà di opinione, e non tanto dal fatto che crocieristi italiani od europei non abbiano pieno divertmento a bordo delle navi da crociera che attraversano il Mediterraneo. Lo stesso Mediterraneo che è quotidianamente ormai attraversato da disperati che cercano la sopravvivenza anzichè il divertimento.
Da Norimberga in poi i diritti dell'uomo sono divenuti di competenza internazionale. Con la seconda guerra mondiale è finita l'esclusività dell'autorità dei governi nazionali sui propri popoli, divenendo la tutela dei diritti dell'uomo di gestione internazionale. Quando un governo nazionale impone con i bombardamenti la propria sovranità la questione è pertanto legittimamente internazionale. Non penso il consiglio Onu sia una banda di pazzi. Ha fatto una scelta molto oculata, ha preso molto tempo, ha avuto l'appoggio e persino l'iniziativa (no fly zone) da parte di Lega Araba e Lega Africana. Stati islamici parteciperanno all'azione militare. Che tutto il mondo sia pazzo?
La buona sostanza, per utilizzare una tua espressione, mi pare essere questa. Non so come reagiranno le compagnie. Se lasciano tutto invariato, starà ai singoli scegliere se partire sia sicuro o meno.
 
Ultima modifica:
Ho paura

Ho paura

Salve,sono davvero spaventata per questa situazione,certo non era mai accaduto fin ora che ci fosse una guerra in una zona così vasta....cosa siccederà nessuno (o quasi) può saperlo!
A parte il fatto che per il 2011 ho prenotato ben 2 crociere nel mediterraneo, quello poco male...me è il resto che mi preoccupa! :(
 
capito

capito

Beh More... preoccupati lo siamo tutti. Auguriamoci che la situazione d'allarme generale rientri presto.

Adesso mi spiego, perchè Costa ha cancellato Israele dall'intinerario e ci saranno problemi per la navigazione in quella zona di mare per la no fly zone, purtroppo sarà una guerra che durerà parecchio, Gheddafi è armato è ha i soldi (paga 10000 euro a week ogni mercenario, e poi c'è il Santo Petrolio......
 
Gheddaf non è poi cosi armato...Ciò di cui dispone risale agli anni Ottanta e primissimi Novanta. Molti beni materiali e liquidi, depositati all'estero, sono congelati. Con cosa acquista altre armi? E poi, come giungerebbero in Libia con la no fly zone ed il pattugliamento marittimo? Penso che gli unici rischi reali di approvvgionamento di armi provengano dall'Algeria, dal Niger e dal Chad. Di qui il rischio di un ampliamento del conflitto.
 
Gheddaf non è poi cosi armato...Ciò di cui dispone risale agli anni Ottanta e primissimi Novanta. Molti beni materiali e liquidi, depositati all'estero, sono congelati. Con cosa acquista altre armi? E poi, come giungerebbero in Libia con la no fly zone ed il pattugliamento marittimo? Penso che gli unici rischi reali di approvvgionamento di armi provengano dall'Algeria, dal Niger e dal Chad. Di qui il rischio di un ampliamento del conflitto.

Mi dispiace ma sei poco informato, se per poco armato intendi ,niente missili ect.... ti posso dire che per quanto riguarda l'esercito è ben armato e ben addestrato, comunque è meglio che questo tipo di discussione finisce qui. non ha niente a che vedere con le nostre amate Crociere.
Buona Domenica a tutti.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Non vedo alcunchè di male invece, il nostro forum permette degli OT e ognuno ha diritto di esprimere le proprie considerazioni in merito a problemi di attualità, fra l'altro neanche completamente scollegati dall'ambito crocieristico che avrà pesanti ripercussioni. Da un punto di vista strategico penso che le armi e la discipina dell'esercito libico abbiano poco peso nel tipo di operazioni che si vanno delineando poichè non si tratta di un intervento di terra. Per prima cosa si stanno attaccando i dispositivi antiaerei della Libia. A seguire i blindati dell'esercito. Pertanto armi quali quelle in normale dotazione penso possano contrastare poco efficacemente l'azione della coalizione intervenuta in Libia. Naturalmente, e l'ho detto per primo, c'è la reale possibilità di rifornimenti dall'interno ed è questa ripeto, la reale eventualità di un allungamento e di un allargamento del conflitto.
 
Buongiorno Magellano , intendevo dire che rischiamo di discutere di politica, e non di crociere, il riferimento al termine della discussione ,era rivolta a me stesso e non a questo forum, che Io ritengo l'unico serio che parla del Mondo Croceristico, di cui Mi fa piacere far parte.
 
Per il terrorismo non serve essere armati.
Rodolfo, il terrorismo non nasce ora ma c'è già da tempo, indipendentemente dal fatto che si sia attaccato o no la Libia. Con il terrorismo ormai ci conviviamo e non pensare che in occidente ci sia stata un calo di atti solo perchè i terroristi sono diventati buoni. Solo perchè è aumentata la prevenzione. Non sarà il cacciare Gheddafi che aumenterà il terrorismo, visto che anche le organizzazioni terroristiche non lo amano.
Ciao
 
Sì infatti è facile scivolare in commenti di tipo politico, ma poichè siamo tutte persone con la testa sulle spalle, sono sicuro che questo non avverrà. Il riportare una cronaca, un commento sugli sviluppi, la ricaduta sul mondo crocieristico ritengo sia una cosa lecita e in linea con lo spirito del Forum.

Piuttosto sarebbe da sapere quali sono le disposizioni che saranno state impartite nell'area di mare impegnata dalle operazioni militari, e l'implicazione su possibili interdizioni al transito di navi in genere, e nel caso di quelle da crociera la possibile variazione da apportare a rotte e programmi.
 
La tristezza penso sia data dalle migliaia di persone che dal Bahrein al Marocco stanno morendo per un briciolo di libertà di opinione, e non tanto dal fatto che crocieristi italiani od europei non abbiano pieno divertmento a bordo delle navi da crociera che attraversano il Mediterraneo. Lo stesso Mediterraneo che è quotidianamente ormai attraversato da disperati che cercano la sopravvivenza anzichè il divertimento.
Da Norimberga in poi i diritti dell'uomo sono divenuti di competenza internazionale. Con la seconda guerra mondiale è finita l'esclusività dell'autorità dei governi nazionali sui propri popoli, divenendo la tutela dei diritti dell'uomo di gestione internazionale. Quando un governo nazionale impone con i bombardamenti la propria sovranità la questione è pertanto legittimamente internazionale. Non penso il consiglio Onu sia una banda di pazzi. Ha fatto una scelta molto oculata, ha preso molto tempo, ha avuto l'appoggio e persino l'iniziativa (no fly zone) da parte di Lega Araba e Lega Africana. Stati islamici parteciperanno all'azione militare. Che tutto il mondo sia pazzo?
La buona sostanza, per utilizzare una tua espressione, mi pare essere questa. Non so come reagiranno le compagnie. Se lasciano tutto invariato, starà ai singoli scegliere se partire sia sicuro o meno.

Ti quoto Gabriele e per più di una ragione: la condivisione del pensiero da te espresso che va certamente oltre una mera considerazione personale. Le opinioni personali sono tutte quante legittime e rispettabili ma il Diritto Internazionale è altra cosa e lo stesso regola perfettamente le circostanze libiche in corso d'opera in ordine all'obbligo di intervento. Il popolo libico ha già ampiamente mostrato la propria autodeterminazione e la sovranità di Ghedafi è ormai, più che seriamente, messa in discussione. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adempiuto al dovere (e non alla facoltà) cui è preposto e direi che l'ha fatto dopo una attenta e lunga analisi della situazione.
I rischi legati alle possibili ritorsioni sono imprescindibili, ma sono stati certamente valutati dall'Onu, verosimilmente impegnando la giusta difesa per azzerare o per lo meno ridurre la capacità d'attacco libica.
Che poi l'Italia sia il paese maggiormente vicino alla Libia è un'altra questione; ahimè a qualcuno deve pur toccare di stare al confine e stavolta tocca a noi che già ne subiamo gli effetti umani (immigrazione).
E penso anche che, sul punto, Costa Crociere abbia dimostrato di essere ben attenta ed informata. E' auspicabile che altre compagnie provvedano modificare gli itinerari. Divertirsi è legittimo, rischiare di divenire obiettivi sensibili (da difendere) è tutt'altra cosa; meglio impiegare le forze militari a beneficio di ciò che è indispensabile.
 
Certo Maurizio che non nasce da ora; proprio il Signore libico ne sa qualcosa in merito, uno fra tutti Lockerbie. Poi, diversamente da te, credo che la prevenzione e l'intelligence serva molto, ma se si vuol colpire si colpisce. Se in tanti anni non c'è riuscito Israele, che penso sia al top in questo genere di attività, difficilmente ci riusciranno altri paesi di fronte alla volontà di recar danno.
 
Certo Maurizio che non nasce da ora; proprio il Signore libico ne sa qualcosa in merito, uno fra tutti Lockerbie. Poi, diversamente da te, credo che la prevenzione e l'intelligence serva molto, ma se si vuol colpire si colpisce. Se in tanti anni non c'è riuscito Israele, che penso sia al top in questo genere di attività, difficilmente ci riusciranno altri paesi di fronte alla volontà di recar danno.

Sono d'accordo con te che non si può prevenire tutto ma ormai credo che abbiamo sviluppato l'abitudine a conviverci; il continuare ad andare in nave, in aereo,etc., ne è la dimostrazione. Il terrorismo è nato come guerra di religione e se non c'è possibilità di dialogo tra le parti, visto che mi sembra che una non ci senta, non avrai mai fine. Io me ne sono fatto una ragione, forse tutti dovremo farcene, non mi farò condizionare la vita da questo, senza naturalmente essere spavaldo od incosciente. Capisco benissimo anche chi pensa al futuro per i figli, ma credo che il terrorismo, in questo caso, non sia il problema primario.
Un carissimo saluto a chi sai tu.
Ciao
 
Domanda, la possibile alternativa al Canale di Sicilia, non è la rotta attraverso lo Stretto di Messina ? Mi sembra che questa per raggiungere i Paesi del Mediterraneo Orientale si tenga ben lontana dalle coste libiche, almeno dalla parte del Paese controllata da Gheddafi.

Riguardo alla Libia spero che quanto prima possa tornare ad essere un Paese libero. E non aggiungo altro... visto che considerazioni politiche sono assolutamente fuori luogo su questo Forum.
 
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