fandelmare
New member
A costo di apparire un po' cinico, io dico che se ci fossero stati solo prevalenti motivi umanitari la comunità internazionale avrebbe chiuso dentro i libici (quelli delle opposte fazioni di Tripoli e di Bengasi) con il loro dittatore sanguinario aspettando l'esito del conflitto; in realtà c'è, forse, ben altro che la "fratellanza" verso gli oppressi e ci si dovrebbe interrogare per es. sul come mai la Francia si è data tanto da fare e come mai la Germania si è invece defilata ed ancora perchè la Russia prima semplicemente astensionista in sede ONU (avrebbe potuto impedire tutto con il diritto di veto) si è poi pronunciata in termini di aperto dissenso deplorando l'intervento armato. Io, per natura, diffido delle semplificazioni, resto perplesso poi quando si vogliono applicare schemi mentali e culturali di matrice occidentale al complicato mondo arabo che nel caso Libia lo è ancor di più per aspetti "tribali" tipicamente africani e sono abituato a pensare che nella comunità internazionale bisogna considerare non solo gli atteggiamenti espliciti ed ufficiali degli stati ma anche le pulsioni e le strategie sotterranee e meno trasparenti. Il mondo non è solo Francia, Inghilterra, Stati Uniti, Italia e non c'è solo il Mediterraneo. Speriamo che la scacchiera del Mediterraneo e la crisi libica non faccia da innesco per ben altri conflitti e tutto ciò senza tener conto poi dell'incrementato rischio terrorismo. Qui forse non c'è solo da valutare l'eventuale potenza bellica e la tenuta del regime Gheddafi ma tutto ciò che ci può essere dietro ed aggiungo: Gheddafi stava lì da un bel po' a fare in Libia il despota , capisco che solo ora è scoppiata lì una grande rivolta ma non capisco come solo ora la comunità internazionale si sia accorta di chi è Gheddafi ? La vicenda Saddam vi dice qualcosa ? Ciao
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