La fortuna del principiante può esistere in relazione al fatto che trovi il soggetto o anche all'aver impostato , magari in modo non cosciente, la macchina...ma l'inquadratura, il taglio che dai alla foto , quella non è solo fortuna.
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Costa Classica - Tra il cuore e le isole blu
- Autore discussione pmanlio
- Data d'inizio
- Stato
La fortuna del principiante può esistere in relazione al fatto che trovi il soggetto o anche all'aver impostato , magari in modo non cosciente, la macchina...ma l'inquadratura, il taglio che dai alla foto , quella non è solo fortuna.
CostaMagica
Super Moderatore
La fortuna del principiante può esistere in relazione al fatto che trovi il soggetto o anche all'aver impostato , magari in modo non cosciente, la macchina...ma l'inquadratura, il taglio che dai alla foto , quella non è solo fortuna.
Grazie Leo, ciò che hai scritto mi rincuora e mi rallegra
pmanlio
Active member
Acc!! Fine della soddisfazione dell'insegnamento..
La fortuna del principiante può esistere in relazione al fatto che trovi il soggetto o anche all'aver impostato , magari in modo non cosciente, la macchina...ma l'inquadratura, il taglio che dai alla foto , quella non è solo fortuna.
Vero..
Dopo provo ad andare avanti..
Un salutone!!
Manlio
S
sciguetto
Guest
Mi spiace sorprendervi ma quella è una foto scattata ben prima dell'inizio del "corso", una foto (di un gruppo di 4 scatti) che sorprese ed emozionò anche me e che si è collocata fra le "più belle foto" da me scattate da che possiedo la reflex... Ammetto che forse è stata la fortuna del principiante ma, se può valer come premessa, immaginate cosa potrò riuscir a fare a corso completato (Manlio, questa è per te... Sbrigati a finire il diario, gli allievi attendono impazienti
Manlio, prenditi pure il tempo che vuoi, io ti seguo anche quando non replico, cenni storici a parte che salto a pie' pari
Credo che la fortuna dei principianti sia sorella di quella che sostiene gli audaci, e che entrambe, mettendo davanti ai risultati che si potrebbero ottenere, diano quel "quid" necessario a volersi superare...
Ma penso che tu sia ormai oltre la fortuna...:wink:
pmanlio
Active member
Oggi è un giorno di nebbia e pioggia, proprio come quello che ci ha accolto a Cefalonia, ed in una escursione che avviene per lo più in pulman questa particolarità rende difficile utilizzare a proprio piacimento la macchina fotografica, che oltretutto dovrebbe 'scavalcare' più di una testa..
Se c'è un limite alla escursione che abbiamo scelto è che la maggior parte delle cose ci è stata descritta da un pulman, ed è stata visibile per non più di venti/trenta secondi da esso, quando addirittura non lo è stata per nulla..
Per cui abbiamo visto davanti a noi un mare bellissimo, sia pur reso grigio da un tempo non ideale, intravisto i ruderi di una città antica, che potevano essere interessanti, saputo che a poca distanza da noi c'era un bellissimo monastero Ortodosso e così via..
Il mio occhio ha potuto cogliere, oltre alla riserva naturale di cui abbiamo già parlato, anche il passaggio di una bellissima Poiana e la presenza di un piccolo falco (un gheppio) che ci salutava all'ingresso del villaggio di Assos..
Dopo questo strano giro siamo tornati ad Argostoli, abbiamo effettuato una visita particolare, e dopo, senza più tempo a disposizione, siamo tornati al porto..
dove qualcuno sonnecchia..
(**********)
E qualcuno si fa un giretto..
e noi invece osserviamo qualcosa..
guardando l'ancoraggio della nave..
la banchina non è continua, ma realizzata in tre parti..
e la nave è fissata sia nelle parti calpestabili..
sia in parti sommerse..
Non mi era mai capitato di vedere questo sistema applicato a grandi navi (ad approdi per le barche si, specie in aree protette..)
L'impressione, sia qui che a Corfù, è che la Grecia, nonostante la crisi, stia attrezzando i suoi porti per ospitare le grandi navi.. anche questa costruzione sembra in divenire.. speriamo sia così..
Noi ci impicciamo un po'..
ma alla fine entriamo in nave.. da dove osserviamo un'altra ospite dell'isola..
La Artania, la bella nave è ancorata vicino a noi..
La Artania ha una bella linea, ma nei dettagli..
quello che colpisce di più è lo specchio di poppa..
di quelli che invitano a contemplare il mare..
Prima di salutarvi vi mostro un breve incontro con una personcina sfuggente..
questo anno è lei la vera frequentatrice dello Squock..
e se gli altri bimbi hanno avuto o avranno il loro momento fotografico.. con lei..
vi dovrete accontentare..
Un salutone!!
Manlio
(ps: manca qualcosa? E' vero.. manca qualcosa.. ci torneremo.. )
Se c'è un limite alla escursione che abbiamo scelto è che la maggior parte delle cose ci è stata descritta da un pulman, ed è stata visibile per non più di venti/trenta secondi da esso, quando addirittura non lo è stata per nulla..
Per cui abbiamo visto davanti a noi un mare bellissimo, sia pur reso grigio da un tempo non ideale, intravisto i ruderi di una città antica, che potevano essere interessanti, saputo che a poca distanza da noi c'era un bellissimo monastero Ortodosso e così via..
Il mio occhio ha potuto cogliere, oltre alla riserva naturale di cui abbiamo già parlato, anche il passaggio di una bellissima Poiana e la presenza di un piccolo falco (un gheppio) che ci salutava all'ingresso del villaggio di Assos..
Dopo questo strano giro siamo tornati ad Argostoli, abbiamo effettuato una visita particolare, e dopo, senza più tempo a disposizione, siamo tornati al porto..
dove qualcuno sonnecchia..
(**********)
E qualcuno si fa un giretto..
e noi invece osserviamo qualcosa..
guardando l'ancoraggio della nave..
la banchina non è continua, ma realizzata in tre parti..
e la nave è fissata sia nelle parti calpestabili..
sia in parti sommerse..
Non mi era mai capitato di vedere questo sistema applicato a grandi navi (ad approdi per le barche si, specie in aree protette..)
L'impressione, sia qui che a Corfù, è che la Grecia, nonostante la crisi, stia attrezzando i suoi porti per ospitare le grandi navi.. anche questa costruzione sembra in divenire.. speriamo sia così..
Noi ci impicciamo un po'..
ma alla fine entriamo in nave.. da dove osserviamo un'altra ospite dell'isola..
La Artania, la bella nave è ancorata vicino a noi..
La Artania ha una bella linea, ma nei dettagli..
quello che colpisce di più è lo specchio di poppa..
di quelli che invitano a contemplare il mare..
Prima di salutarvi vi mostro un breve incontro con una personcina sfuggente..
questo anno è lei la vera frequentatrice dello Squock..
e se gli altri bimbi hanno avuto o avranno il loro momento fotografico.. con lei..
vi dovrete accontentare..
Un salutone!!
Manlio
(ps: manca qualcosa? E' vero.. manca qualcosa.. ci torneremo..
)
La76
New member
Proprio vero Manlio, l'isola purtroppo non si è presentata ai nostri occhi nel miglior modo possibile
E mentre navighiamo verso la prossima meta io e Manlio ci prepariamo a quello che, almeno per me, era un appuntamento molto atteso...l'escursione dietro le quinte della nave.
Non avevo mai fatto questa visita ed ero molto curiosa di mettere piede anche nelle zone "nascoste" di vedere l'altra faccia di questo mondo che galleggia, quello dove vive e lavora l'equipaggio...scoprire anche un po' del loro mondo.
Quello che sconvolge, anche se oltre ad intuirlo in parte l'avevo anche già visto, è che esiste una nave nella nave...da passeggero si ha la sensazione che la nave sia tutta conosciuta...e invece è proprio il contrario!
Pronti?
L'appuntamento è nel foyer del teatro...subito una piacevole sorpresa!Ci sono tantissime persone in attesa, per lo più straniere, però è bello vedere che a bordo ci sono tanti "interessati".
Veniamo divisi in 4-5 gruppi e noi siamo accompagnati da 2 gentilissime ragazze del tour office...saranno per noi due guide eccellenti, accompagnate dalla silenziosa addetta alla sicurezza che non ci mollerà un secondo.
Nel teatro già inizia l'intrusione nel loro "mondo"...infatti sul palco ci sono gli artisti che provano.
Un po' di spiegazioni sul funzionamento delle luci date dal tecnico, un rapido giro dietro le quinte, una sbirciata nei camerini...e via verso le 'zone invisibili'
Prima tappa: la terrazza di poppa riservata all'equipaggio...in cui a molti di noi crocieristi piacerebbe poter accedere in navigazione ma che, dopo aver scoperto essere una delle poche zone all'aperto in cui alcuni dell'equipaggio possono mettere piede, ci rassegnamo di buon grado a lasciargli.
Prima di tutto va detto che solo una minima parte del personale di bordo può, nel tempo libero, accedere alle aeree passeggeri e a bordo, visto che le aree riservate all'equipaggio non sono tutte concentrate, esite una netta suddivisione per mansioni.
Gli ufficiali hanno i loro alloggi adiacenti al ponte di comando, il personale di hotel e gli artisti nella zona in cui adesso ci troviamo, i marinai, i camerieri e il personale tecnico (diciamo tutto quello "straniero" imbarcato) nelle zone più basse della nave.
Dopo questa spiegazione, visto che sulla terrazza un po' di vento c'è, ci accomodiamo al bar dell'equipaggio...venite!
Sorseggiando una bibita fresca veniamo invitati a fare domande sulla vita di bordo...a chiedere qualsiasi curiosità ci passi per la testa.
Noi qualcosa già sappiamo, anche grazie ai racconti di chi sulle navi ci lavora/ci ha lavorato, però questa disponibilità è veramente bella...non ho neanche per un secondo la sensazione di 'disturbare' anzi!
Ovviamente ogni nave è diversa dall'altra, non è assolutamente vero che a nave più grande corrisponde maggior spazio per l'equipaggio...e a dirla tutta della Classica parlano bene.
Quello che forse mi ha colpito di più è l'ampio spazio che hanno dato al lato 'umano' in questa visita...raccontando nei minimi dettagli, oltre agli ambienti più tecnici, anche quello che hanno la possibilità di fare a bordo nel loro tempo libero.
Una delle cose a mio avviso più belle è che quando in famiglia si è in due a navigare è possibile chiedere di essere imbarcati sulla stessa nave e dividere la stessa cabina.
E andiamo a vederle queste cabine...decisamente un po' diverse dalle nostre!
Quelle che ci fanno vedere (personale di hotel) sono doppie, decisamente piccole per i nostri standard...con un bagno in comune ogni 2.
L'astuzia sta nell'assegnazione...viene fatta per turni diversi, quindi praticamente non ci si incontra mai...un piccolo spazio condiviso a turno è decisamente più vivibile.
La visita prosegue nella mensa del personale, anzi per la verità, nelle due mense (una per i camerieri e una per le ragazze del tour office/help desk e artisti) divise più che altro perchè hanno orari e abitudini alimentari diverse.
A questo punto incontriamo forse una delle figure più importanti, il prete di bordo.
Che come tanti preti degli oratori di una volta è un po' confessore, un po' amico e un po' padre...l'impressione che a me ha fatto, anche delle spiegazioni delle nostre accompagnatrici, è stata questa...al di là del proprio credo religioso, una figura importante per l'aggregazione a bordo.
Organizza infatti tante diverse attività per il personale (gite, serate, visione di film) e ha sempre la porta aperta per parlare di qualsiasi problema.
Dopo una bella chiacchierata anche con lui, attraversiamo la zona equipaggio vedendo anche la palestra a loro disposizione e l'aula dove viene svolto l'addestramento tecnico...ad ogni imbarco ci sono infatti sempre corsi da fare, di aggiornamento e di apprendimento.
Scendiamo ai ponti bassi della nave...qui troviamo il suo "cuore".
Spesso si usa l'espressione di città galleggiante...ed è proprio così.
Una nave deve essere autonoma come una città, deve saper mantenere se stessa in completa efficienza...ed infatti sulla nave esistono attività di riparazione, le lavanderie, i locali di stoccaggio dei materiali da eliminare al primo porto utile...e le stive per gli alimenti.
Tutti gli alimenti sono divisi per varietà e tipologia...ed è una dispensa decisamente fornita.
Prima di proseguire veniamo chiamati sul ponte di comando, è il nostro turno...risaliamo, un accurato controllo dell'addetta alla sicurezza e via verso la plancia.
Purtroppo il Comandante non è presente, sinceramente mi aspettavo di incontrarlo, veniamo comunque accolti dai cordialissimi ufficiali che dopo averci illustrato a grandi linee la strumentazione di bordo si presta a qualsiasi nostra domanda...diciamo che Manlio ha posto interessantissimi quesiti...ma per le spiegazioni chiedete a lui che è meglio.
La visuale che si ha da qui è sempre uno spettacolo incantevole...potessi passerei le ore a prendere vento sull' aletta
Dopo un brindisi e la foto con il comandante in seconda riscendiamo per proseguire la visita...ci manca ancora una zona molto 'fredda'...eccoci alle celle frigo.
Anche qui gli alimenti sono conservati per categoria (carne rossa, carne bianca, pesce, verdure, gelati, ecc) e per ogni cella freezer corrisponde una cella di scongelamento in cui, a seconda del menù, vengono messi 24 ore prima gli alimenti (alla faccia di chi dice che sulle navi il cibo è riciclato più volte)
Ci aggiriamo tutti incuriositi e stupiti come bambini...tutte queste diverse aree sinceramente non me le aspettavo...sono enormi!
Coraggio, il nostro giro sta per concludersi!
Prima però dobbiamo ancora vedere la Sala controllo, dove tutti gli ordini che arrivano dal ponte vengono attuati...e anche qui un disponibilissimo ufficiale si presta a tutti i quesiti tecnici del nostro Manlio (di nuovo, non chiedetemi cosa ha chiesto...sembrava tutto molto molto tecnico...per me gli anche stupiti un po' )
E adesso ci avviamo verso l'ultima tappa...le cucine.
Dove ci hanno preparato una piccola sorpresa gastronomica e dove abbiamo modo di vedere dove e come vengono preparati i nostri piatti...divisi per tipologia e tutto sistemato in modo da poter fare arrivare in tavola i nostri piatti nel minor tempo possibile.
La visita è terminata qui....è stata estremamente interessante.
Quello che mi ha fatto più piacere è stata la gioia negli occhi del personale che ci vedeva entrare nei locali...nonostante fossimo degli "intrusi" siamo stati accolti a braccia aperte...e nonostante in molti casi gli addetti fossero impegnati in attività o in un momento di relax ci hanno sempre regalato un sorriso...di quelli che scaldano il cuore, perchè nonostante l'impegno, la stanchezza e la fatica, mi sono sembrati tutti contenti del nostro interesse per il loro mondo.
Lavorare a bordo non è certo come fare una crociera...ma sulle navi piccole si è un po' tutti in famiglia, ci si conosce tra l'equipaggio e ci si riconosce con gli ospiti...si crea un contatto.
Apro una piccolissima parentesi...ultimamente sul forum non si fa altro che leggere da più parti di problemi con i camerieri nei vari bar o al buffet...avrò avuto fortuna io ma alla fine, dopo un paio di giorni, avevo la "mia" cameriera al buffet dove bastava solo che allungassi il collo per intercettare il suo sguardo e subito arrivava già sapendo cosa volevo...idem per i bar...se provavo ad avvicinarmi a loro mi rispedivano al mio posto e arrivano a prendere l'ordinazione...sempre tutti gentilissimi e con il sorriso.
Fortuna?
No, la Classica è ancora una nave con un rapporto passeggeri-equipaggio eccellente...ma penso che non sia solo il freddo dato numerico che realizza questa accoglienza migliore di altre a bordo, no.
Su una nave piccola fanno meno fatica anche loro a riconoscerti, sono agevolati nel loro lavoro, vivono probabilmente più serenamente e questo lo trasmettono...e ti fanno davvero sentire a casa.
E mentre navighiamo verso la prossima meta io e Manlio ci prepariamo a quello che, almeno per me, era un appuntamento molto atteso...l'escursione dietro le quinte della nave.
Non avevo mai fatto questa visita ed ero molto curiosa di mettere piede anche nelle zone "nascoste" di vedere l'altra faccia di questo mondo che galleggia, quello dove vive e lavora l'equipaggio...scoprire anche un po' del loro mondo.
Quello che sconvolge, anche se oltre ad intuirlo in parte l'avevo anche già visto, è che esiste una nave nella nave...da passeggero si ha la sensazione che la nave sia tutta conosciuta...e invece è proprio il contrario!
Pronti?
L'appuntamento è nel foyer del teatro...subito una piacevole sorpresa!Ci sono tantissime persone in attesa, per lo più straniere, però è bello vedere che a bordo ci sono tanti "interessati".
Veniamo divisi in 4-5 gruppi e noi siamo accompagnati da 2 gentilissime ragazze del tour office...saranno per noi due guide eccellenti, accompagnate dalla silenziosa addetta alla sicurezza che non ci mollerà un secondo.
Nel teatro già inizia l'intrusione nel loro "mondo"...infatti sul palco ci sono gli artisti che provano.
Un po' di spiegazioni sul funzionamento delle luci date dal tecnico, un rapido giro dietro le quinte, una sbirciata nei camerini...e via verso le 'zone invisibili'
Prima tappa: la terrazza di poppa riservata all'equipaggio...in cui a molti di noi crocieristi piacerebbe poter accedere in navigazione ma che, dopo aver scoperto essere una delle poche zone all'aperto in cui alcuni dell'equipaggio possono mettere piede, ci rassegnamo di buon grado a lasciargli.
Prima di tutto va detto che solo una minima parte del personale di bordo può, nel tempo libero, accedere alle aeree passeggeri e a bordo, visto che le aree riservate all'equipaggio non sono tutte concentrate, esite una netta suddivisione per mansioni.
Gli ufficiali hanno i loro alloggi adiacenti al ponte di comando, il personale di hotel e gli artisti nella zona in cui adesso ci troviamo, i marinai, i camerieri e il personale tecnico (diciamo tutto quello "straniero" imbarcato) nelle zone più basse della nave.
Dopo questa spiegazione, visto che sulla terrazza un po' di vento c'è, ci accomodiamo al bar dell'equipaggio...venite!
Sorseggiando una bibita fresca veniamo invitati a fare domande sulla vita di bordo...a chiedere qualsiasi curiosità ci passi per la testa.
Noi qualcosa già sappiamo, anche grazie ai racconti di chi sulle navi ci lavora/ci ha lavorato, però questa disponibilità è veramente bella...non ho neanche per un secondo la sensazione di 'disturbare' anzi!
Ovviamente ogni nave è diversa dall'altra, non è assolutamente vero che a nave più grande corrisponde maggior spazio per l'equipaggio...e a dirla tutta della Classica parlano bene.
Quello che forse mi ha colpito di più è l'ampio spazio che hanno dato al lato 'umano' in questa visita...raccontando nei minimi dettagli, oltre agli ambienti più tecnici, anche quello che hanno la possibilità di fare a bordo nel loro tempo libero.
Una delle cose a mio avviso più belle è che quando in famiglia si è in due a navigare è possibile chiedere di essere imbarcati sulla stessa nave e dividere la stessa cabina.
E andiamo a vederle queste cabine...decisamente un po' diverse dalle nostre!
Quelle che ci fanno vedere (personale di hotel) sono doppie, decisamente piccole per i nostri standard...con un bagno in comune ogni 2.
L'astuzia sta nell'assegnazione...viene fatta per turni diversi, quindi praticamente non ci si incontra mai...un piccolo spazio condiviso a turno è decisamente più vivibile.
La visita prosegue nella mensa del personale, anzi per la verità, nelle due mense (una per i camerieri e una per le ragazze del tour office/help desk e artisti) divise più che altro perchè hanno orari e abitudini alimentari diverse.
A questo punto incontriamo forse una delle figure più importanti, il prete di bordo.
Che come tanti preti degli oratori di una volta è un po' confessore, un po' amico e un po' padre...l'impressione che a me ha fatto, anche delle spiegazioni delle nostre accompagnatrici, è stata questa...al di là del proprio credo religioso, una figura importante per l'aggregazione a bordo.
Organizza infatti tante diverse attività per il personale (gite, serate, visione di film) e ha sempre la porta aperta per parlare di qualsiasi problema.
Dopo una bella chiacchierata anche con lui, attraversiamo la zona equipaggio vedendo anche la palestra a loro disposizione e l'aula dove viene svolto l'addestramento tecnico...ad ogni imbarco ci sono infatti sempre corsi da fare, di aggiornamento e di apprendimento.
Scendiamo ai ponti bassi della nave...qui troviamo il suo "cuore".
Spesso si usa l'espressione di città galleggiante...ed è proprio così.
Una nave deve essere autonoma come una città, deve saper mantenere se stessa in completa efficienza...ed infatti sulla nave esistono attività di riparazione, le lavanderie, i locali di stoccaggio dei materiali da eliminare al primo porto utile...e le stive per gli alimenti.
Tutti gli alimenti sono divisi per varietà e tipologia...ed è una dispensa decisamente fornita.
Prima di proseguire veniamo chiamati sul ponte di comando, è il nostro turno...risaliamo, un accurato controllo dell'addetta alla sicurezza e via verso la plancia.
Purtroppo il Comandante non è presente, sinceramente mi aspettavo di incontrarlo, veniamo comunque accolti dai cordialissimi ufficiali che dopo averci illustrato a grandi linee la strumentazione di bordo si presta a qualsiasi nostra domanda...diciamo che Manlio ha posto interessantissimi quesiti...ma per le spiegazioni chiedete a lui che è meglio.
La visuale che si ha da qui è sempre uno spettacolo incantevole...potessi passerei le ore a prendere vento sull' aletta
Dopo un brindisi e la foto con il comandante in seconda riscendiamo per proseguire la visita...ci manca ancora una zona molto 'fredda'...eccoci alle celle frigo.
Anche qui gli alimenti sono conservati per categoria (carne rossa, carne bianca, pesce, verdure, gelati, ecc) e per ogni cella freezer corrisponde una cella di scongelamento in cui, a seconda del menù, vengono messi 24 ore prima gli alimenti (alla faccia di chi dice che sulle navi il cibo è riciclato più volte)
Ci aggiriamo tutti incuriositi e stupiti come bambini...tutte queste diverse aree sinceramente non me le aspettavo...sono enormi!
Coraggio, il nostro giro sta per concludersi!
Prima però dobbiamo ancora vedere la Sala controllo, dove tutti gli ordini che arrivano dal ponte vengono attuati...e anche qui un disponibilissimo ufficiale si presta a tutti i quesiti tecnici del nostro Manlio (di nuovo, non chiedetemi cosa ha chiesto...sembrava tutto molto molto tecnico...per me gli anche stupiti un po' )
E adesso ci avviamo verso l'ultima tappa...le cucine.
Dove ci hanno preparato una piccola sorpresa gastronomica e dove abbiamo modo di vedere dove e come vengono preparati i nostri piatti...divisi per tipologia e tutto sistemato in modo da poter fare arrivare in tavola i nostri piatti nel minor tempo possibile.
La visita è terminata qui....è stata estremamente interessante.
Quello che mi ha fatto più piacere è stata la gioia negli occhi del personale che ci vedeva entrare nei locali...nonostante fossimo degli "intrusi" siamo stati accolti a braccia aperte...e nonostante in molti casi gli addetti fossero impegnati in attività o in un momento di relax ci hanno sempre regalato un sorriso...di quelli che scaldano il cuore, perchè nonostante l'impegno, la stanchezza e la fatica, mi sono sembrati tutti contenti del nostro interesse per il loro mondo.
Lavorare a bordo non è certo come fare una crociera...ma sulle navi piccole si è un po' tutti in famiglia, ci si conosce tra l'equipaggio e ci si riconosce con gli ospiti...si crea un contatto.
Apro una piccolissima parentesi...ultimamente sul forum non si fa altro che leggere da più parti di problemi con i camerieri nei vari bar o al buffet...avrò avuto fortuna io ma alla fine, dopo un paio di giorni, avevo la "mia" cameriera al buffet dove bastava solo che allungassi il collo per intercettare il suo sguardo e subito arrivava già sapendo cosa volevo...idem per i bar...se provavo ad avvicinarmi a loro mi rispedivano al mio posto e arrivano a prendere l'ordinazione...sempre tutti gentilissimi e con il sorriso.
Fortuna?
No, la Classica è ancora una nave con un rapporto passeggeri-equipaggio eccellente...ma penso che non sia solo il freddo dato numerico che realizza questa accoglienza migliore di altre a bordo, no.
Su una nave piccola fanno meno fatica anche loro a riconoscerti, sono agevolati nel loro lavoro, vivono probabilmente più serenamente e questo lo trasmettono...e ti fanno davvero sentire a casa.
Roby71
New member
dove qualcuno sonnecchia..
Manlio , tu vai a trovare certi gatti da sogno!!!
A me a Rodi per una ...fettina di salame un ...gattino mi ha lasciato le unghie...[smilie=garfield[1]:
Ultima modifica:
gabriele e romina
Well-known member
Grazie Laura per il dettagliato racconto della visita nave, molto interessanate, sembrava di essere lì con voi. Bella la foto che hai fatto al gatto!! Nelle nostre vacanze spesso e volentieri, fra paesaggi e foto di città e monumenti, c'è sempre qualche scatto dedicato ai gatti.
Manlio molto belle le foto ad Aurora, ma che dire, è una bella bambina e per forza le foto son belle...
Peccato davvero per questa escursione vissuta in bus.
Un saluto
Manlio molto belle le foto ad Aurora, ma che dire, è una bella bambina e per forza le foto son belle...
Peccato davvero per questa escursione vissuta in bus.
Un saluto
La76
New member
I gatti greci hanno un certo "non so che"
Grazie a voi! non è affatto facile riuscire a fare un racconto senza immagini, io ho cercato di fare del mio meglio...
CostaMagica
Super Moderatore
I gatti greci hanno un certo "non so che"
Grazie a voi! non è affatto facile riuscire a fare un racconto senza immagini, io ho cercato di fare del mio meglio...
.....e ci sei riuscita benissimo ;-)
Grazie per la notevole quantità di informazioni ;-)
Generalmente, almeno sulle navi più recenti, la piscina dedicata all'equipaggio si trova a prua, non so invece eventuali terrazze esterne.
Su Classica é certamente a poppa che si trova la terrazza a loro dedicata, non era visibile dai ponti esterni accessibili ai passeggeri?
Ultima modifica:
fandelmare
New member
Intanto passo di fretta ma quelli dei bambini son "ritratti"! Ciao.
F
Felix73
Guest
Spesso ci fermiamo a ciò che "appare" durante la nostra vacanza a bordo di una nave.
Vediamo solo la fine ed il risultato ultimo di una mole di lavoro e di un'organizzazione complessa che rappresenta il "dietro le quinte".
Un "dietro le quinte" meno sfarzoso e "patinato", ma fatto di realtà multietniche e diversi stili di vita, fatto di convivenza, condivisione, lavoro e professionalità, fatto di "emergenze" ed aspetti tecnici complessi.
Grazie per averci reso partecipi di questo "spaccato" della vita "nascosta" (ed affascinante) di una nave.
Un saluto
Vediamo solo la fine ed il risultato ultimo di una mole di lavoro e di un'organizzazione complessa che rappresenta il "dietro le quinte".
Un "dietro le quinte" meno sfarzoso e "patinato", ma fatto di realtà multietniche e diversi stili di vita, fatto di convivenza, condivisione, lavoro e professionalità, fatto di "emergenze" ed aspetti tecnici complessi.
Grazie per averci reso partecipi di questo "spaccato" della vita "nascosta" (ed affascinante) di una nave.
Un saluto
gabriele e romina
Well-known member
I gatti greci hanno un certo "non so che"
Grazie a voi! non è affatto facile riuscire a fare un racconto senza immagini, io ho cercato di fare del mio meglio...
e sei stata bravissima
La76
New member
Sinceramente non ho idea se su Classica ci sia la piscina per l'equipaggio...su quella terrazza comunque non credo, non è uno spazio poi così ampio, non è tutta libera...è una U che gira intorno al bar larga 3 metri circa
Laura hai rispettato alla lettera il divieto di non scattare foto nel "giro dietro le quinte"?
Sì Rodolfo...non mi sono portata dietro niente per non cadere in tentazione!
Io sinceramente il divieto non lo capisco, posso ancora capire le "parti tecniche" anche se come è stato detto più volte in rete sono disponibili molti dati delle navi...ma qualche foto delle zone equipaggio potrebbero tranquillamente lasciarle fare.
Certo che, se tutti si fermassero a fare foto, un tour già lungo di suo (dura circa 3 ore) diventerebbe infinito.
Proprio così!
Per quanto uno possa ovviamente immaginare che c'è un dietro alle quinte fino a quando non ci si mette piede è davvero difficile rendersi conto di com'è veramente...anche se poi, come ci si vive, lo possiamo solo intuire.
Ma vale davvero la pena fare questa visita...
Grazie...davvero
Ultima modifica:
pmanlio
Active member
Manlio , tu vai a trovare certi gatti da sogno!!!
A me a Rodi per una ...fettina di salame un ...gattino mi ha lasciato le unghie...[smilie=garfield[1]:
Roby, capita.. mai giocare con i gatti affamati!!
La foto però è di Laura, ogni volta che metto una indicazione del tipo (*******) sulle foto vuol dire che sono di Laura, quando Laura scrive e mette la stessa indicazione vuole invece dire che sono foto mie.. (in pratica gli asterischi indicano che le foto sono del coautore che in quel momento non sta scrivendo..)..
Una volta in porto ci siamo divisi i compiti, a lei il gatto a me le foto della nave (per farne alcune mi sono dovuto allontanare ndr).
eccomi , mi sono rimesso in pari con la lettura del diario , che dire
Ci sarà il tempo degli altri bimbi..
Ma c'è ancora qualcosa per te e tua moglie.. Bentornato, anche se, ovviamente, ti preferivo a spasso.. ma non puoi certo lamentarti vero?
Loredana, su Classica non credo ci sia una piscina equipaggio, e neanche sulle altre vecchie navi Costa..
Classica ha degli spazi per l'equipaggio ristretti rispetto a quelli che ho visto nella visita a Vic, ma sono molto confortevoli e rilassanti..
Aspetti tecnici ed umani molto complessi.. devi mettere insieme persone di diverso credo religioso, di diversa cultura, modi di mangiare, orari, abitudini..
Queste persone fanno imbarchi di sei mesi circa, ed in quel periodo si vedono cambiare alcuni colleghi di lavoro, hanno poca possibilità di uscire a prendere un po' di sole (non tutti, dipende dal ruolo ndr) durante la giornata, spesso lavorano dieci ore, sono soggetti ad addestramento, formazione continua, lavori ad alti ritmi..
Non è facile per la persona, ma non è facile neanche per chi li organizza..
Una nave è una specie di orologio, ed in questo orologio occorre stare attenti alle esigenze di ogni ingranaggio..
Lavorare in questo ambiente, almeno per un periodo della vita, può essere davvero formativo, ti fa crescere a livello umano.. ma è duro..
Una cosa bella è vedere come, oltre la patina, spesso e volentieri i ragazzi legano tra di loro in modo molto profondo: può sembrare scontato, specie per un giovane.. ma non lo è..
Stare sei mesi in una cabina condivisa, se non addirittura con un bagno condiviso in quattro (dove ci sono due porte, apri quella della tua cabina quando senti che il bagno è libero), subire certi ritmi, dover sempre sorridere al cliente ed andar d'accordo con tutti, non è facile..
Quando sento dire da qualcuno che il tal calciatore che fa lo scemo va capito perchè ''E' un ragazzo..'' gli sbatterei in faccia questi di ragazzi, detto senza tanti giri di parole..
In questo viaggio sono salito a bordo ed ho incontrato una ragazza che faceva da tour escort sul Costa Marina.. a parte il piacere di rivederci (siamo rimasti in contatto per un breve periodo) dopo poco abbiamo iniziato a parlare di un'altra ragazza, sua collega, che era con lei in quella occasione..
Il legame che si era creato in quella occasione nel loro gruppo era fortissimo, ed io stesso lo posso testimoniare senza alcun dubbio..
Quando vedi questi ragazzi (e non solo, quando vedi questi equipaggi, di qualsiasi livello e ruolo si parli) capisci che per fare quello che fanno loro ci vuole tantissima capacità, voglia, amore per il proprio lavoro, tolleranza ed amore per il prossimo..
Se pensi che ci sono casi in cui tutto questo viene letteralmente insultato dai capricci di qualche ospite ci rimani male..
Un saluto
Manlio
F
Felix73
Guest
Già Manlio. La penso come te.
Ricordo ancora, nell'ultima crociera di novembre, nel percorso tra Avignone e Marsiglia, ed in prossimità del porto, comparve in lontananza la "sagoma" dell'Atlantica, e la tour escort di Costa seduta di fianco a me, mi disse :"oggi è stata una giornata straordinariamente impegnativa, per fortuna fra dieci minuti sarò a casa insieme agli altri"
Questa frase, dice tanto.
Un saluto
Ricordo ancora, nell'ultima crociera di novembre, nel percorso tra Avignone e Marsiglia, ed in prossimità del porto, comparve in lontananza la "sagoma" dell'Atlantica, e la tour escort di Costa seduta di fianco a me, mi disse :"oggi è stata una giornata straordinariamente impegnativa, per fortuna fra dieci minuti sarò a casa insieme agli altri"
Questa frase, dice tanto.
Un saluto
La76
New member
...e ci rimani male sì!
Io sinceramente non riesco a capire cosa faccia questa gente per vivere...perchè se, come appare ragionevole pensare, ha un lavoro dovrebbe capire molto bene cosa significa il rispetto...e invece no, sembra quasi che voglia a tutti i costi "sfogare" le proprie frustrazioni sul malcapitato.
Ma è come al solito un discorso molto lungo...e apparentemente senza soluzione
pmanlio
Active member
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