Proprio vero Manlio, l'isola purtroppo non si è presentata ai nostri occhi nel miglior modo possibile
E mentre navighiamo verso la prossima meta io e Manlio ci prepariamo a quello che, almeno per me, era un appuntamento molto atteso...l'escursione dietro le quinte della nave.
Non avevo mai fatto questa visita ed ero molto curiosa di mettere piede anche nelle zone "nascoste" di vedere l'altra faccia di questo mondo che galleggia, quello dove vive e lavora l'equipaggio...scoprire anche un po' del loro mondo.
Quello che sconvolge, anche se oltre ad intuirlo in parte l'avevo anche già visto, è che esiste una nave nella nave...da passeggero si ha la sensazione che la nave sia tutta conosciuta...e invece è proprio il contrario!
Pronti?
L'appuntamento è nel foyer del teatro...subito una piacevole sorpresa!Ci sono tantissime persone in attesa, per lo più straniere, però è bello vedere che a bordo ci sono tanti "interessati".
Veniamo divisi in 4-5 gruppi e noi siamo accompagnati da 2 gentilissime ragazze del tour office...saranno per noi due guide eccellenti, accompagnate dalla silenziosa addetta alla sicurezza che non ci mollerà un secondo.
Nel teatro già inizia l'intrusione nel loro "mondo"...infatti sul palco ci sono gli artisti che provano.
Un po' di spiegazioni sul funzionamento delle luci date dal tecnico, un rapido giro dietro le quinte, una sbirciata nei camerini...e via verso le 'zone invisibili'
Prima tappa: la terrazza di poppa riservata all'equipaggio...in cui a molti di noi crocieristi piacerebbe poter accedere in navigazione ma che, dopo aver scoperto essere una delle poche zone all'aperto in cui alcuni dell'equipaggio possono mettere piede, ci rassegnamo di buon grado a lasciargli.
Prima di tutto va detto che solo una minima parte del personale di bordo può, nel tempo libero, accedere alle aeree passeggeri e a bordo, visto che le aree riservate all'equipaggio non sono tutte concentrate, esite una netta suddivisione per mansioni.
Gli ufficiali hanno i loro alloggi adiacenti al ponte di comando, il personale di hotel e gli artisti nella zona in cui adesso ci troviamo, i marinai, i camerieri e il personale tecnico (diciamo tutto quello "straniero" imbarcato) nelle zone più basse della nave.
Dopo questa spiegazione, visto che sulla terrazza un po' di vento c'è, ci accomodiamo al bar dell'equipaggio...venite!
Sorseggiando una bibita fresca veniamo invitati a fare domande sulla vita di bordo...a chiedere qualsiasi curiosità ci passi per la testa.
Noi qualcosa già sappiamo, anche grazie ai racconti di chi sulle navi ci lavora/ci ha lavorato, però questa disponibilità è veramente bella...non ho neanche per un secondo la sensazione di 'disturbare' anzi!
Ovviamente ogni nave è diversa dall'altra, non è assolutamente vero che a nave più grande corrisponde maggior spazio per l'equipaggio...e a dirla tutta della Classica parlano bene.
Quello che forse mi ha colpito di più è l'ampio spazio che hanno dato al lato 'umano' in questa visita...raccontando nei minimi dettagli, oltre agli ambienti più tecnici, anche quello che hanno la possibilità di fare a bordo nel loro tempo libero.
Una delle cose a mio avviso più belle è che quando in famiglia si è in due a navigare è possibile chiedere di essere imbarcati sulla stessa nave e dividere la stessa cabina.
E andiamo a vederle queste cabine...decisamente un po' diverse dalle nostre!
Quelle che ci fanno vedere (personale di hotel) sono doppie, decisamente piccole per i nostri standard...con un bagno in comune ogni 2.
L'astuzia sta nell'assegnazione...viene fatta per turni diversi, quindi praticamente non ci si incontra mai...un piccolo spazio condiviso a turno è decisamente più vivibile.
La visita prosegue nella mensa del personale, anzi per la verità, nelle due mense (una per i camerieri e una per le ragazze del tour office/help desk e artisti) divise più che altro perchè hanno orari e abitudini alimentari diverse.
A questo punto incontriamo forse una delle figure più importanti, il prete di bordo.
Che come tanti preti degli oratori di una volta è un po' confessore, un po' amico e un po' padre...l'impressione che a me ha fatto, anche delle spiegazioni delle nostre accompagnatrici, è stata questa...al di là del proprio credo religioso, una figura importante per l'aggregazione a bordo.
Organizza infatti tante diverse attività per il personale (gite, serate, visione di film) e ha sempre la porta aperta per parlare di qualsiasi problema.
Dopo una bella chiacchierata anche con lui, attraversiamo la zona equipaggio vedendo anche la palestra a loro disposizione e l'aula dove viene svolto l'addestramento tecnico...ad ogni imbarco ci sono infatti sempre corsi da fare, di aggiornamento e di apprendimento.
Scendiamo ai ponti bassi della nave...qui troviamo il suo "cuore".
Spesso si usa l'espressione di città galleggiante...ed è proprio così.
Una nave deve essere autonoma come una città, deve saper mantenere se stessa in completa efficienza...ed infatti sulla nave esistono attività di riparazione, le lavanderie, i locali di stoccaggio dei materiali da eliminare al primo porto utile...e le stive per gli alimenti.
Tutti gli alimenti sono divisi per varietà e tipologia...ed è una dispensa decisamente fornita.
Prima di proseguire veniamo chiamati sul ponte di comando, è il nostro turno...risaliamo, un accurato controllo dell'addetta alla sicurezza e via verso la plancia.
Purtroppo il Comandante non è presente, sinceramente mi aspettavo di incontrarlo, veniamo comunque accolti dai cordialissimi ufficiali che dopo averci illustrato a grandi linee la strumentazione di bordo si presta a qualsiasi nostra domanda...diciamo che Manlio ha posto interessantissimi quesiti...ma per le spiegazioni chiedete a lui che è meglio.
La visuale che si ha da qui è sempre uno spettacolo incantevole...potessi passerei le ore a prendere vento sull' aletta
Dopo un brindisi e la foto con il comandante in seconda riscendiamo per proseguire la visita...ci manca ancora una zona molto 'fredda'...eccoci alle celle frigo.
Anche qui gli alimenti sono conservati per categoria (carne rossa, carne bianca, pesce, verdure, gelati, ecc) e per ogni cella freezer corrisponde una cella di scongelamento in cui, a seconda del menù, vengono messi 24 ore prima gli alimenti (alla faccia di chi dice che sulle navi il cibo è riciclato più volte)
Ci aggiriamo tutti incuriositi e stupiti come bambini...tutte queste diverse aree sinceramente non me le aspettavo...sono enormi!
Coraggio, il nostro giro sta per concludersi!
Prima però dobbiamo ancora vedere la Sala controllo, dove tutti gli ordini che arrivano dal ponte vengono attuati...e anche qui un disponibilissimo ufficiale si presta a tutti i quesiti tecnici del nostro Manlio (di nuovo, non chiedetemi cosa ha chiesto...sembrava tutto molto molto tecnico...per me gli anche stupiti un po' )
E adesso ci avviamo verso l'ultima tappa...le cucine.
Dove ci hanno preparato una piccola sorpresa gastronomica e dove abbiamo modo di vedere dove e come vengono preparati i nostri piatti...divisi per tipologia e tutto sistemato in modo da poter fare arrivare in tavola i nostri piatti nel minor tempo possibile.
La visita è terminata qui....è stata estremamente interessante.
Quello che mi ha fatto più piacere è stata la gioia negli occhi del personale che ci vedeva entrare nei locali...nonostante fossimo degli "intrusi" siamo stati accolti a braccia aperte...e nonostante in molti casi gli addetti fossero impegnati in attività o in un momento di relax ci hanno sempre regalato un sorriso...di quelli che scaldano il cuore, perchè nonostante l'impegno, la stanchezza e la fatica, mi sono sembrati tutti contenti del nostro interesse per il loro mondo.
Lavorare a bordo non è certo come fare una crociera...ma sulle navi piccole si è un po' tutti in famiglia, ci si conosce tra l'equipaggio e ci si riconosce con gli ospiti...si crea un contatto.
Apro una piccolissima parentesi...ultimamente sul forum non si fa altro che leggere da più parti di problemi con i camerieri nei vari bar o al buffet...avrò avuto fortuna io ma alla fine, dopo un paio di giorni, avevo la "mia" cameriera al buffet dove bastava solo che allungassi il collo per intercettare il suo sguardo e subito arrivava già sapendo cosa volevo...idem per i bar...se provavo ad avvicinarmi a loro mi rispedivano al mio posto e arrivano a prendere l'ordinazione...sempre tutti gentilissimi e con il sorriso.
Fortuna?
No, la Classica è ancora una nave con un rapporto passeggeri-equipaggio eccellente...ma penso che non sia solo il freddo dato numerico che realizza questa accoglienza migliore di altre a bordo, no.
Su una nave piccola fanno meno fatica anche loro a riconoscerti, sono agevolati nel loro lavoro, vivono probabilmente più serenamente e questo lo trasmettono...e ti fanno davvero sentire a casa.