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Quanto devono essere grandi le navi da crociera?

DrPianale

Co-Fondatore
[h=1]Carnival Cruise Lines: quanto devono essere grandi le navi da crociera?[/h]http://www.ilnautilus.it/nautica/20...vono-essere-grandi-le-navi-da-crociera_14437/

Dopo le avarie occorse alle navi da crociera della Carnival Cruise Lines, sta crescendo un problema tecnico che è su tutte le riviste specializzate: “Quanto deve essere grande una nave da crociera? E se ne vale la pena mettere a rischio 4000 persone?” Quello che è successo alla nave “Triumph”, incendio in sala macchine che mette in crisi tutti i servizi igienici, poi rimorchiata nel porto di Mobile, in Alabama, è stato molto grave e su tutti i media e riviste tecniche il fatto viene descritto come una “floating toilet”.
Però per la società Carnival, il fatto più grave in assoluto che abbia compromesso le relazioni pubbliche e di mercato, compreso tutto il personale, appartiene alla Costa Concordia incagliata sul front Isola del Giglio, in Italia, con 32 morti; sicuramente è così, e qui non lo vogliamo discutere, anche se gli ultimi incidenti, sulla Triumph, la Dream e la Legend, tutto sommato non danno “grazia” alla compagnia che promette “sogni” in tutto il mondo. Invece di divulgare “comunicati” stampa stringati di parole non chiare per salvaguardare immagine, mercato e media di tutto il mondo, occorre più determinazione a risolvere almeno i problemi più classici come le varie intossicazioni alimentari, ritardi negli uffici doganali che fanno perdere crociere e coincidenze aeree e cercare più professionalità nella gestione della comunicazione circa gli incidenti.
Partecipare, pagando, ad una crociera che poi si finisce per non usufruire dei servizi igienici, docce e bagni con liquami che scivolano sulle pareti delle cabine non è uno spettacolo da mettere on-line sui social net. Forse, come da qualche tempo stiamo asserendo, che questi grandi alberghi galleggianti, o diventino delle vere e proprie “città” oppure i cantieri di costruzione dovranno innovare navi da crociera più a dimensioni nautiche con relazioni umane a bordo più sostenibili. Tutti questi incidenti ci insegnano se effettivamente ne vale la pena sottoporre a rischio 4000 persone. Sarebbe interessante, dal punto di vista della salvaguardia delle persone in mare, conoscere se i modelli di probabilità del “rischio” che hanno generato i piani di sicurezza di queste grandi navi prevedono un certo numero di “perdite accettabili” in caso di un naufragio in mare.
Per gli economisti, certamente la crescita delle dimensioni delle navi da crociera è in linea con l’aumento della domanda crocieristica. Infatti, il nuovo terminal crociere di Hong Kong che si inaugura quest’anno e diversi altri porti in Asia che hanno ampliato i loro terminal stanno a dimostrare l’orientamento di questo mercato tutto impegnato a catturare rapidamente il crescente interesse della Cina al settore dei viaggi con navi da crociera.
Sappiamo che questo settore crescerà ancora per i prossimi anni, ma ci dobbiamo domandare quanto grande sarà la nave da crociera e quanto abbastanza grande. Certo non si può paragonare queste costruzioni a ciò che è avvenuto per le porta-rinfuse o portacontainer, per ridurre i costi unitari e per avere rendimenti crescenti. La differenza sostanziale, per le crociere, è che quando un passeggero della nave corre un “rischio” di un disastro, il costo viene misurato in vite umane
 

francogalans

New member
Non sono un tecnico, ma i problemi avuti dalla Triumph, Legend e Dream non si sarebbero verificati su una nave più piccola? O avrebbero avuto conseguenze diverse? Temo di no. Sul discorso generale poi sono assolutamente d'accordo, per me una nave da crociera, che non perda le caratteristiche di una "nave", deve avere una stazza non superiore alle 80000 tonnellate e trasportare non più di 2000 passeggeri. Meglio fare 2 navi da 80000 che una da 160000, doppi itinerari e migliore qualità. Credo che l'equipaggio, tutto sommato, non cambi moltissimo nei numeri, se non per il peso economico degli ufficiali.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Ma con due navi al posto di una i costi gestionali aumentano eccome. E' dal 2007, da quando sono iscritto, che vado dicendo che tutto va bene finché va bene; e il disastro è stato sfiorato più di una volta.
 

diver67

Active member
Non sono un tecnico, ma i problemi avuti dalla Triumph, Legend e Dream non si sarebbero verificati su una nave più piccola? O avrebbero avuto conseguenze diverse? Temo di no. Sul discorso generale poi sono assolutamente d'accordo, per me una nave da crociera, che non perda le caratteristiche di una "nave", deve avere una stazza non superiore alle 80000 tonnellate e trasportare non più di 2000 passeggeri. Meglio fare 2 navi da 80000 che una da 160000, doppi itinerari e migliore qualità. Credo che l'equipaggio, tutto sommato, non cambi moltissimo nei numeri, se non per il peso economico degli ufficiali.

Prova ad immaginare se l'incidente ad Allegra fosse capitato a Luminosa. Non pensi che la gestione sarebbe stata un tantino diversa?
 

DrPianale

Co-Fondatore
Ma con due navi al posto di una i costi gestionali aumentano eccome. E' dal 2007, da quando sono iscritto, che vado dicendo che tutto va bene finché va bene; e il disastro è stato sfiorato più di una volta.

Ecco visto che è chiaro che non si tornerà indietro, l'importante è fare prevenzione e rendersi conto, sia da parte delle compagnie che dei passeggeri che avere navi sempre più grosse non è SOLO una cosa migliore (sopratuttutto per i bilanci...), ma porta con se anche delle inevitabili negatività.

Le "lacrime di coccodrillo" quando succede qualcosa, che è sempre più statiticamente probabile, le trovo particolarmente fastidiose...

Se non volevi metterti nella situazione di avere 4.000 passeggeri "con docce e bagni con liquami che scivolano sulle pareti delle cabine" e poi ti mettono le immagini delle colate sui social network e la cosa ti da fastidio e ti danneggia, dovevi pensarci prima e NON fare navi così grandi.

Come la vicenda della Costa Allegra insegna, meglio 1.000 passeggeri nella m.... che 4.000.
 
F

Felix73

Guest
Concordo sulle lacrime di coccodrillo...non piacciono anche a me...

Concordo anche sui grandi numeri, che complica la gestione di determinate situazioni...

Però, è vero che è meglio avere 1.000 paseggeri nella m.... piuttosto che 4.000...ma allora è meglio averne zero piuttosto che 1.000....e si chiude baracca e burattini.

Alla fine, le considerazioni devono essere fatte sulla base di un'attenta ed onesta valutazione dei rischi.....che coinvolga anche "enti" superpartes e terzi. E cioè: a fronte del progresso tecnologico, impiantistico, dell'incremento della grandezza delle navi etc. etc. etc., a fronte di quello che potrebbe succedere e la correlata probabilità che accadano incidenti o disservizi vari...il gioco vale la candela?

Oltre al fatto che andare per mare non comporterà mai gli stessi rischi di starsene in salotto sul divano...
La nave galleggia, è un piccolo mondo indipendente...con tutte le conseguenze del caso...tra cui l'errore umano...determinati fattori di rischio non saranno mai eliminabili....
 
Ultima modifica:

Cokj72

New member
Qunate persone devono entrare in una piazza, chiesa, moschea, fiume?
Quanto devono essere grandi gli stadi di calcio?
Quanto devono essere lunghi i treni passeggeri?
Qunato devono essere grandi gli aerei?

PS: in ordine di affluenza ;)

Le navi devono essere grandi come lo sono, su cui posson osalire in contemporanea 100 (Xpedition), 500 (Silversea, RSS), 1000 (AzamaraClub, Oceani), 3000-4000 (Costa, MSC, Carnival, etc. etc.) e 6000 (gemelline Of the SEAS)!!!!
 

DrPianale

Co-Fondatore
Alla fine, le considerazioni devono essere fatte sulla base di un'attenta ed onesta valutazione dei rischi.....che coinvolga anche "enti" superpartes e terzi. E cioè: a fronte del progresso tecnologico, impiantistico, dell'incremento della grandezza delle navi etc. etc. etc., a fronte di quello che potrebbe succedere e la correlata probabilità che accadano incidenti o disservizi vari...il gioco vale la candela?

Ma infatti, l'importante è quello che hai detto sopra...è chiaro che tutti questi calcoli sono stati fatti a monte ed è stato deliberato di fare determinate scelte che hanno determinati risultati economici. Secondo me le compgnie serie hanno già fatto tutte un'attenta valutazione dei rischi e dei benefici e haanno trovato il loro punto d'incontro.

Spiace vedere che se succede qualcosa, che sicuramente era stato messo in conto, pubblicamente ci sia il festival dell'ipocrisia
 

DrPianale

Co-Fondatore
Le navi devono essere grandi come lo sono, su cui posson osalire in contemporanea 100 (Xpedition), 500 (Silversea, RSS), 1000 (AzamaraClub, Oceani), 3000-4000 (Costa, MSC, Carnival, etc. etc.) e 6000 (gemelline Of the SEAS)!!!!

Si, ma questa è una cosa che deve essere ben spiegata e ben chiara anche ai passeggeri...se succede qualcosa di negativo non si può poi lamentarsi in rete come se fosse stato uguale scegliere di salire Xpedition o sulla SEAS.

Il concetto è che sia le compagnie che i passeggeti hanno fatto una libera scelta che deve comportare anche da parte del passeggero un'assunzione di responsabilità su cosa significhi viaggiare su una "macchina" insieme ad altre 99 persone o 5999

Non è la stessa cosa, e bisogna esserne consapevoli PRIMA, perchè non si sa mai cosa può succedere ed è chiaro che alle Compagnie fa comodo "glissare" su questo argomento
 

RIC

Well-known member
ciao Cristian, io al solo pensiero che le compagnie calcolino le perdite "ammissibili" o i "danni ammissibili" mi viene la pelle d'oca o meglio molto di più...Questo discorso è già stato fatto più volte come dice Rodolfo e nonostante la maggior parte dei crocieristi "rodati" dica chiaramente alle compagnie che preferisce navi medie...si continua a mettere al primo posto solo gli interessi e dopo le vite dei passeggeri...L'uomo per natura non impara mai dagli errori passati o meglio cerca di imparare ma poi c'è sempre quel qualcosa che frena...
 

DrPianale

Co-Fondatore
ciao Cristian, io al solo pensiero che le compagnie calcolino le perdite "ammissibili" o i "danni ammissibili" mi viene la pelle d'oca o meglio molto di più...Questo discorso è già stato fatto più volte come dice Rodolfo e nonostante la maggior parte dei crocieristi "rodati" dica chiaramente alle compagnie che preferisce navi medie...si continua a mettere al primo posto solo gli interessi e dopo le vite dei passeggeri...L'uomo per natura non impara mai dagli errori passati o meglio cerca di imparare ma poi c'è sempre quel qualcosa che frena...

Lo fanno tutti, compagnie aeree in primis....siamo dei numeri e abbiamo un valore, si fanno delle previsioni statistiche e poi si decide se qualcosa vale l'investimento (in sicurezza) oppure no.

Funziona così, il "sistema" in cui viviamo è questo
 
F

Felix73

Guest
Concordo Cristian, credo che ci siano delle serie valutazioni a monte.
Pur non giustificando l'ipocrisia, che personalmente ritengo antipatica, c'è da dire che tanto di questo risiede nel classico "gioco delle parti"...
La compagnia tira l'acqua al suo mulino in termini "comunicativi"....come per certi versi fa il cliente quando si rivolge ad un avvocato per uno scalo saltato per maltempo...(tralasciando per ora il diverso peso delle due iniziative...ragiono solo in linea di principio ovviamente...)
Entrambi dovrebbero aspettarselo...ma entrambi cadono dal pero quando accade....

Ps:, Cristian, ti leggo solo ora...esatto, le assunzioni di responsabilità devono esserci da entrambe le parti coinvolte...
 
Ultima modifica:

RIC

Well-known member
Prendiamo ad esempio Costa, sarebbe bello sapere se la clientela riempie di più navi come Deliziosa/Mediterranea o navi come Serena/Fascinosa...avere una specie di confronto sui ricavi dati da un tipo di nave e dall'altro...capisco che è difficile ma magari le compagnie fanno anche questo...
 
F

Felix73

Guest
Ric, ma se hai la pelle d'oca, non capisco perchè salire su Serena e Fortuna...se pensi che sia rischioso...che le vite dei passeggeri siano in periocolo..stai a casa...no?
Sulla tua domanda: la risposta è nella stategia della compagnia. Se ci rimettesse, evidentemente non avrebbe ordinato una nave ancora più grossa e con più passeggeri a bordo...Msc idem...Royal Idem etc. etc....
Confronto sui ricavi tra diverse navi è difficile? Il Controllo di Gestione di una compagnia questi dati li ha con un click sul mouse...ed è per questo che hanno fatto questa scelta...
 

RIC

Well-known member
Felix, purtroppo hai il brutto vizio di stravolgere le parole degli altri, io ci vado tranquillo però non trovo giusto fare certi calcoli...preferirei calcolassero tutto per avere perdite zero...e non un margine negativo..."non ho detto che sia rischioso o che le vite dei passeggeri siano in pericolo..." (faccio presente che sono fra quelli che hanno riposto in Costa ancora fiducia visto che dopo Concordia ho fatto subito una crociera e ne ho già prenotate altre due...)
 
U

unochenavigaverament

Guest
Scusate...mi sembra che come al solito si stia degenerando....... volevo solo fare una considerazione....
A parte l'incidente di Concordia dove l'equipaggio nella fattispecie il comandante, si e' altamente impegnato a fare casino prima e dopo...quanti morti per incidenti ci sono stati fino ad ora? Ci sono state collisioni, incendi incagli alcuni anche gravi...ma tutti i sistemi di bordo costruttivi e organizzativi hanno dimostrato di essere ottimali con perdite umane....prossime a zero. Una percentuale.....nulla.

I risultati degli incendi delle navi carnival, costa, princess, royal.... mi sembra con ferimenti nulli dimostrano proprio il contrario, le costruzioni sono idonee a gestire anche situazioni limite mantenendo standard di sicurezza.... si poi s'e' rotto il cesso e c'era anche puzza di bruciato; quindi?!?!

Concordia tutti la vedono come un fallimento delle procedure, io la vedo come una sorpresa, non avrei mai immaginato che in quelle condizioni estreme, dove lo stesso comandante remava contro ed una falla di 70 metri allagava tutto, fosse possbile mettere in salvo 4.000 persone. Si ci sono stati 32 morti, e questi non dovevano esserci........sicuramente......ma quei 4000 salvati se si pensa al colossale ritardo (sembrerebbe così..ai giudici l'ardua sentenza) con il quale si e' dato il via all'abbandono, sono stati una grossa sorpresa per me.

Possiamo parlare di tutto..ma penso che dati alla mano perda tutto consistenza.

Si ci sono stati cessi rotti, e ritardi......??!!! se vogliamo eliminare le avarie..lasciamo perdere qualsiasi cosa, non viaggiamo piu' e nemmeno prendiamo piu' l'autobus..mi raccomando. Se poi invece guardiamo le percentuali di vite perse e ferimenti.....allora finiamo di usare la macchina, autobus, treni...........

A me sembra la solita polemichetta da 4 soldi....
 
U

unochenavigaverament

Guest
Lo fanno tutti, compagnie aeree in primis....siamo dei numeri e abbiamo un valore, si fanno delle previsioni statistiche e poi si decide se qualcosa vale l'investimento (in sicurezza) oppure no.

Funziona così, il "sistema" in cui viviamo è questo

ma ragazzi ma cosa state dicendo???......le compagnie calcolano le vite sacrificabili........ ??? ma da dove esce sta cavolata?!?!?!
 
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Felix73

Guest
Tralascio i giudizi su di me per evitare polemiche, ed hai ragione, forse è un mio brutto vizio non credere alle favole, ma sottolineo che quando scrivi "Perdite zero" (che non si intende in termini di vite perse...questo non ha senso e non si fa...) vuol dire "statisticamente" nessun rischio.
E nessun rischio si tramuta in nessuna crociera, in nessun volo, e nel fatto che tu non esca nemmeno di casa.
Implicitamente, ognuno di noi fa ogni giorno un'analisi dei rischi inconsciamente quando usciamo di casa. Perchè il rischio di venire investiti o di avere un'incidente d'auto esiste, ed implicitamente, lo quantifichiamo quando prendiamo una decisione. E se usciamo di casa, implicitamente a questo rischio associamo una bassa probabilità che accada.
Ecco, l'analisi dei rischi nel mondo "economico" in genere (ma non so nelle compagnie navali) ha gli stessi principi, solo che dietro ci sono strumenti ben più evoluti a supporto.
Ma che non ti potranno mai, in nessun caso, garantire al 100% del risultato, perchè c'è un grado di aleatorietà e di ponderazione non prevedibile nè quantificabile.
Quindi, prima di farti venire la pelle d'oca, quando parli di "perdite zero", hai presente cosa dici? Già il fatto che una nave si muova e galleggi...
E' evidente che, in presenza ad esempio di un incendio a bordo, gestire l'emergenza con 4.000 passeggeri è diverso che non con 100....
Ma non è che in un caso hai un rischio e nell'altro sei a "rischio zero" .....il rischio zero che tu auspichi non esiste...

P.s.: Uno, ti leggo ora ...e sono abbastanza concorde con te..
 
Ultima modifica:

Rodolfo

Super Moderatore
Il problema della gestione della sicurezza, intesa sia come nave sia delle persone che si trovano al suo interno, è ben presente nella progettazione delle attuali costruzioni navali e nei sistemi che ne garantiscano la massima integrità.

Come ha detto Unoche, alla fine, nonostante le gravi avarie avvenute a bordo, ricordiamo che nel giro di poco più di due anni, ci son stati quattro gravi eventi a bordo di navi da crociera (Triumph, Splendor, Allegra, Azamara Quest) più tutta un'altra serie di minori più o meno significativi, non si è verificata alcuna perdita di vite umane.

Difficile dire cosa sarebbe successo se gli impianti di sicurezza di bordo, oltre alla preparazione ed impegno del personale, non fossero riusciti a circoscrivere e soffocare il fuoco; sta di fatto che pur nella tragicità dell'evento, le navi, pur con i tremendi disagi succedutisi, hanno conservato la loro integrità e nessun occupante ne è rimasto "danneggiato".

Questo non è un elemento secondario nel panorama di queste vicende, anzi, direi esattamente il contrario. In più, da questi fatti, si potrà ulteriormente aumentare la sicurezza e la sopravvivenza della nave, e Carnival in autonomia, e quasi sicuramente a seguire IMO con regole e norme, lo sta già facendo, modificando ed integrando l'architettura dei sistemi di bordo.

Anche l'evacuazione, ultima linea di difesa in caso di estrema emergenza, negli ultimi anni si è particolarmente sviluppata creando dei modelli e dei software per la gestione degli occupanti di qualsiasi luogo/mezzo frequentato da un numero elevato di individui; ambienti dello sport/spettacolo, grattacieli, centri commerciali, aerei e navi ecc., naturalmente con riferimenti specifici a ciascuno. E proprio per le navi sono stati creati dei modelli dedicati, tra i quali, i più diffusi sono EVI e MARITIME EXODUS.

Il tutto accompagnato anche dalla buona sorte.
 
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