Luca, l’intento, lo ribadisco perché forse non sufficientemente chiaro, è distinguere tra fatti e deduzioni personali.
Il mio commento originale era rivolto a chi si spaventava all’idea che il tizio fosse “salito in aereo con un’arma carica”.
Questa ipotesi, pur possibile, mi sembra poco probabile, e come ho già scritto propendo per l’idea che l’abbia trasportata in valigia, quindi senza alcun sostanziale rischio per gli altri passeggeri.
Ho scritto, testuale:
“C’è un protocollo da seguire, ma si può trasportare una pistola in aereo; ovviamente non in cabina.”
Tu mi hai risposto:
“Non è sicuramente questo il caso.”
Ora, “non è il caso” in che senso?
– che non abbia seguito le procedure?
– o che non abbia viaggiato in cabina?
Perché in entrambi i casi, l’articolo non dice nulla al riguardo.
Quindi il tuo “sicuramente” si basa su una deduzione personale, anche condivisibile nella prima ipotesi, ma non dimostrabile nella seconda. Quindi il tuo “sicuramente” è, a tutti gli effetti, una convinzione, non un fatto.
E tutta la ricostruzione che fai, pur sensata, resta un esercizio basato su “va da sé”, “mi pare evidente” e “credo che”.
Tradotto: opinioni.
Tra l’altro la stessa CBP precisa che:
“It is the responsibility of the traveler to comply with the import laws of the country to which they are traveling.”
Cioè, puoi seguire tutte le regole lato USA e ritrovarti comunque nell’illegalità una volta in Italia.
Con questo chiudo: se sei convinto di avere ragione perché conosci tutte le circostanze del caso, va benissimo.
Non sono convinto di avere ragione, ho ragione.
Tu hai scritto che esistono regole per trasportare legalmente le armi e io ti ho risposto che non e' questo il caso.
Intendendo che non e' sicuramente questo il caso di un trasporto autorizzato.
E te lo ribadisco per una serie di motivi che son fin stufo di elencare e NON ci sono MA, FORSE ECC..
1° E' il fermato stesso che dichiara di aver porto d'armi USA e di essersi dimenticato la pistola nello zaino.
2° A scanso di problemi la procedura per il trasporto aereo delle armi prevede la consegna di queste con tutta la documentazione del caso alla polizia aeroportuale o di dogana nell'aeroporto di partenza.
All'arrivo la o le armi vengono consegnate alla polizia dello scalo di arrivo e solo dopo la presentazione degli appositi documenti consegnate al proprietario.
Per poter ricevere l'arma il titolare deve quindi averne adeguato titolo, che in italia e' principalmente il porto d'armi, la carta europea di arma da fuoco ecc.
3° il soggetto e' stato denunciato per possesso abusivo di armi da fuoco, ergo non e' una deduzione ma un dato di fatto che non aveva il permesso di averla ergo ed e' un ulteriore dato di fatto in aeroporto seguendo le regole non glie l'avrebbero mai potuta consegnare.
Se in un articolo parlano di uno arrestato per guida senza patente, il sapere che il tale e' senza patente non e' una deduzione ma un dato di fatto e qui e' la stessa identica cosa.
In ogni caso tutto questo discorso e' un in più perché ad evidenziare che non ha portato volontariamente la pistola e non ha seguito le regole mi ripeto basterebbe ed avanzerebbe il punto 1, ovvero lo ha detto chiaramente il fermato: "IN USA HO IL PERMESSO E ME LA SONO DIMENTICATA NELLO ZAINO".
Come ho già detto condivido il tuo pensiero che sia molto più probabile lo zaino fosse imbarcato con le valigie in stiva e non in cabina dove i controlli son più attenti e non credo e voglio sperare una pistola possa passare indisturbata.
Con questo chiudo anch'io e ti auguro buona serata.