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Costa Magica - Autunno Mediterraneo - 25/11/2013 - 30/11/2013

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Liberamente88

New member
Eccomi tornato dalla mia prima crociera!

Intanto predispongo qua dove scriverò tutto quanto ho fatto e notato a bordo, mi ci vorrà un pò! E naturalmente posterò anche tante foto ;)

Per ora posso solo dire che è stata una bellissima esperienza, andare in crociera è una signora vacanza e sicuramente potendo la ripeterò volentieri!

Naturalmente non manca qualche ombra, niente che abbia penalizzato gravemente la vacanza, ma che potrete così tenere in conto eventualmente per vostri futuri viaggi.

A presto!
 

rossy

New member
Ciao e bentornato, dalle tue primissime parole, leggo che e' andato quasi tutto bene, aspettiamo racconto e foto.
 
D

Dr.Crocierite!!!

Guest
Eccomi tornato dalla mia prima crociera!

Intanto predispongo qua dove scriverò tutto quanto ho fatto e notato a bordo, mi ci vorrà un pò! E naturalmente posterò anche tante foto ;)

Per ora posso solo dire che è stata una bellissima esperienza, andare in crociera è una signora vacanza e sicuramente potendo la ripeterò volentieri!

Naturalmente non manca qualche ombra, niente che abbia penalizzato gravemente la vacanza, ma che potrete così tenere in conto eventualmente per vostri futuri viaggi.

A presto!

Bentornato, com'è la nave? Il tempo negli scali vi è bastato per vedere tutto? Spero tu ti sia divertito, vogliamo sapere tutto, ciao!!!:)
 

flam

Active member
Bentornato!
Aspettiamo le tue considerazioni da neofita..io sono scesa da Magica un mese fa!
 

marcom

Member
Io salirò a bordo della Magica tra 18 giorni, fammi sapere come si stà. Nel frattempo mi accontento delle foto che inserirai.
 

Liberamente88

New member
La Magica è un'ottima nave ;) mi è piaciuta tantissimo, ma ne parlerò via via nel diario.
Le soste erano misere, 5-6 ore, e la tristezza era che poi siamo andati per tutto il viaggio a 15-20 nodi... purtroppo è una politica di risparmio nota che Costa soprattutto attua ma che trovo molto controproducente.


Inizio col racconto delle giornate; alla fine precisazioni su cabina, locali e servizi della nave.
Se le foto sono troppo grandi le sostituisco coi link...


1° GIORNO: IMBARCO A TRIESTE

Eccoci a Verona Porta Nuova alle 8.30 ad attendere il nostro treno per Trieste, eravamo io, un'amica e un'altra coppia di colleghi. C’era un bel sole brillante ma anche un po’ di vento freddo; del resto le previsioni per i giorni successivi erano anche peggiori. A bordo della Frecciabianca 9707, unico treno diretto per arrivare a Trieste verso mezzogiorno, erano diverse le valigie con l’etichetta bagaglio già attaccata alla maniglia, quindi abbiamo visto subito che non eravamo stati certo gli unici a trovare questa soluzione di viaggio. Peraltro con uno sconto speciale ho pagato anche meno rispetto al regionale, e per di più in prima classe, il che aiuta a entrare nell’atmosfera della crociera. Il leggero ritardo con cui siamo arrivati non ci toccava: l’imbarco iniziava alle 14 secondo i documenti di viaggio, in realtà poi al porto un foglio su un tavolo riguardo all’apertura del buffet per il pranzo diceva che l’imbarco iniziava alle 12, ma non so dire alla fine quale orario sia stato applicato. Nei giorni precedenti avevano anticipato la partenza dalle 18 alle 17 e infine alle 16, per ragioni di sicurezza legate a una visita a Trieste del presidente russo, con mail e anche telefonata, dato il poco anticipo possibile per avvisare tutti i viaggiatori. Peraltro io sono stato solo che contento così da poter fare la partenza col sole, che quel giorno peraltro brillava particolarmente, con un’aria tersa che mostrava oltre la pianura veneta tutte le montagne da poco innevate. Dopo Monfalcone il treno curvava e ed eravamo allora stretti fra il mare scintillante a picco e le terre sassose del Carso.

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Arrivati alla stazione, gran parte del treno proseguiva verso la stazione marittima, tutti chiedevano dov’era. Poche centinaia di metri sulla destra si vedeva ben presto la nave, attraccata appena fuori dalla maestosa Piazza Grande. Il sole brillava radente sulla città investita da un vento abbastanza forte.

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La nave dominava col suo possente candore il porto ed era decisamente una bella presenza. Sulla sinistra c’era l’imbarco dei bagagli, si lasciavano lì le valigie in qualche modo e ci davano il numero d’imbarco: noi eravamo arrivati alle 12.40 circa e avevamo avuto il 18.

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Dopo un veloce pranzo con panino al cotechino e porchetta (!) all’Osteria del Bepi, storico locale a fianco al palazzo della Borsa (via della Cassa di Risparmio), oltre a uno sguardo velocissimo alla città, siamo tornati alla stazione marittima.

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L’ingresso è piacevole, le stanze successive con le sedie dove si aspetta sono assai più scarne. Abbiamo compilato velocemente la scheda per denunciare eventuali malattie o febbri infettive e poi abbiamo atteso il nostro turno per circa un’ora: in pratica l'imbarco è stato alle 14.45, due ore dopo la consegna dei bagagli. Nessuno veniva a chiederti di acquistare i pacchetti all inclusive bevande o escursioni, c'era solo il banco per chi voleva farlo, inoltre mancava qualsiasi indicazione di altri pacchetti per bevande, caffè o altro. Il susseguirsi dei turni per l’imbarco sembrava parecchio lento rispetto al necessario, i corridoi successivi erano semivuoti. Attorno a noi vedevamo tanti anziani, ma anche tanti giovani, coppie, famiglie con bambini, di decine di nazionalità diverse; una comitiva tedesca era il gruppo più vociante.

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Come pratica informazione, posso dire che delle tante carte che ti mandano in pdf quando prenoti, quelle che servono in definitiva sono i fogli di “etichette” per i bagagli da portare in camera, il modulo d’imbarco compilato interamente, il documento d’identità valido e il biglietto di crociera (la seconda pagina del pdf del biglietto); queste pagine è bene che le stampiate all’ultimo così da comprendere eventuali cambiamenti (che per noi sono stati molti) ed evitare di stamparli tante volte (per i bagagli restano uguali, mentre gli altri due moduli possono avere dei codici cambiati, non so se rilevanti in realtà), mentre le altre evitate pure di stamparle che non servono. Se avete comprato anche altri servizi, come pacchetti bevande o escursioni, è bene che portiate anche il riepilogo dei servizi acquistati, un pdf che viene mandato a parte e prima rispetto al biglietto di crociera, altrimenti sembra non serva. Queste informazioni si leggono anche sul cartellino del numero d’imbarco.

Che emozione salire sulla nave! Dopo i controlli di sicurezza come in aeroporto (forse meno rigidi) e una prima foto obbligatoria con davanti un finto timone, ci siamo trovati dopo qualche corridoio vuoto sotto la nave, la prima nave da crociera su cui salivo: davvero fremevo per salire. La scaletta portava al ponte 1 Giorgione, dove hanno prelevato il modulo d’imbarco. Da lì coi rapidissimi ascensori siamo andati rapidamente ognuno alle proprie stanze. Prima li abbiamo accompagnati al ponte 8 a poppa dove avevano la loro minisuite d'angolo, dopo siamo passati alla prua passando per uno di quei lunghi corridoi di cabine che inizialmente sembrano infiniti. Per fortuna al nostro piano 11 invece anche se non avessi studiato la mappa della nave le cabine erano poche, noi guardavamo la spa e andavamo a sinistra, quindi era una cabina comoda da raggiungere. In ogni caso negli atri presso gli ascensori c'era anche personale Costa che poteva direzionarti alla cabina. Non immaginavo che la cabina fosse aperta quando arrivi, ma del resto è ovvio dato che la Carta Costa per farlo è lì che ti aspetta sul letto...

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Ottima la nostra cabina 1106, con tutto lo spazio necessario per due persone (o fino a 4) e tutto l'occorrente, ma soprattutto una bella vetrata obliqua a tutta altezza a fianco al letto, con sotto un tavolo e una sedia, dal quale guardare un ampio panorama. Certo questo è stato un grande plus per la nostra crociera, poter aprire le tende alla mattina e avere uno sguardo così ampio sul mare e le località visitate! Il sistema delle cabine garantite ci ha certo premiato in questo caso, dato che altrimenti avremmo avuto solo una finestrella ben più piccola e solo ai ponti 1 e 2, per com'è fatta la nave quanto a cabine esterne.

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Dopo aver dato un'occhiata ai mille avvisi e fogli su temi diversi e aperti un attimo i bagagli, è comparso il nostro cabinista a salutare, cui abbiamo potuto chiedere subito di dividerci i letti, il che è prontamente avvenuto entro sera. Che bello leggere dal vivo il primo giornale di bordo, dopo averne spulciati tanti su internet! Noi eravamo peraltro portati a seguire le varie attività di animazione, quindi l'abbiamo letto molte volte anche nei giorni successivi.

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Ormai era già ora di esercitazione di emergenza, un aspetto piuttosto noioso in effetti e che potrebbe impiegare del tempo in meno. Date le temperature non siamo stati a farla al ponte 3 sotto le scialuppe ma avevamo indicata la "muster station", cioè il punto di ritrovo in caso di emergenza, che poi di fatto era in mezzo alle scale di prua al ponte 5. Purtroppo con le nostre card rosse da presentare alla riunione ci siamo recati lì in anticipo, mentre invece gli squilli di sirena sono stati ben più tardi. Dopodichè il personale ci ha rimandati al grand bar come punto di incontro e arrivati là naturalmente non abbiamo trovato posto: un'altra volta chiederemo prima dove si terrà la spiegazione e andremo là direttamente. Avevamo anche i giacconi pensando di dover andare fuori (il Today non era chiaro su questo punto), invece dentro c'era un bel caldo. Qualche indicazione utile è stata anche data, ma se invece di comunicarla oralmente la scrivevano su un foglio a parte era meglio. L'esercitazione di emergenza peraltro è il momento in cui è più noioso il multilinguismo praticato a bordo, essendo una spiegazione lunga ripetuta cinque volte. Poi tanto una volta finita inizia davvero la vacanza, non è un adempimento così pesante da non essere presto dimenticato.

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Intanto abbiamo iniziato a fare conoscenza con qualche ambiente della nave, scale, hall, grand bar, tutti molto piacevoli e anche abbastanza eleganti... alla fine gli aspetti kitsch sono pochi, più che altro i famosi lampadari a forma di braccia o mani maschili verdi, che "abbelliscono" tutto il buffet e le piscine al ponte 9. Il resto ha colori caldi molto gradevoli e anche eleganti, specie il teatro.

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Dopo di ciò, già in cabina e poi al ponte più alto ci godiamo un primo bellissimo tramonto che sfuma all'orizzonte, mentre vengono mollati gli ormeggi e con circa 40 minuti di ritardo partiamo da una bellissima Trieste. Le Alpi arrossate e il castello di Miramare ci danno l'ultimo saluto prima di allontanarci dal porto.

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Ci siamo presto preoccupati di recarci dal maitre per sistemare la questione del tavolo, che per noi e i nostri amici era diverso inizialmente. Purtroppo avendo loro prenotato tramite agenzia e noi tramite sito ufficiale pare che da nessuno dei due fronti si riuscisse a fare la richiesta di unire i rispettivi tavoli, il callcenter mi rimandava all'agenzia viaggi e questa diceva di non poterlo fare perchè avevamo prenotato in modo diverso. Fatto sta che entro l'orario indicato siamo andati ognuno col proprio talloncino col numero del ristorante e abbiamo sistemato tutto.

Nel frattempo ormai nel tardo pomeriggio ci rechiamo al buffet, dove ci lanciamo su ciò che è disponibile negli orari fuori dai pasti: insalate e pizza in due gusti. A seconda delle volte che l'ho mangiata l'ho trovata più o meno buona, più o meno croccante. Personalmente ho adottato la linea di provare un poco di tutto, quindi non l'ho mangiata spesso. Abbiamo avuto anche la prima esperienza dell'acqua di bordo, che è quello che è: gratuita ma non certo una bontà. A volte era normalissima, in altre (specie al ristorante) non era certo gradevole, al più da migliorare con ghiaccio e limone. Se non altro non si può dire che si muoia di sete, dalle 7 a mezzanotte e mezza uno può andare a bersi l'acqua quando vuole, eventualmente anche calda per il tè, dato che le bustine erano sempre a disposizione.

Dopo siamo andati a sistemare un pò di vestiario in cabina e ne ho approfittato per visitare la spa, che era a fianco alla nostra cabina. Era giorno di tour, con varie offerte e dimostrazioni all'ingresso. Mi sono accodato ad altri due e così ho potuto farmi guidare nelle varie stanze a destra e a sinistra, fra le quali all'inizio non ci si orienta facilmente, nel senso che uno deve leggere da vicino le targhette e capire dove andare, specie per la piscinetta al centro non è chiaro. Comunque vi sono tanti servizi anche gratuiti, bisogna sapere che ci sono però!

Alle 19.30 prima di cena avevamo lo spettacolo in teatro per il secondo turno (per il primo era dopo cena alle 21.30), il primo giorno siamo arrivati con ampio anticipo tantè che era ancora vuoto, nei giorni successivi ci siamo presi più calma anche noi. Posti in alto al centro dietro alla consolle, un pò più lontani di quelli in platea ma ottimi per gli effetti speciali, abbiamo preso sempre quelli. Sedute comode, si sta davvero bene. Oggi c'era l'unico spettacolo con intrattenitore esterno, Adams Medini in "Voyage", che ha spaziato dalla giocolleria ad altre acrobazie volanti e in equilibrio, fino alle ombre cinesi con le mani: molto apprezzato, anche se non tutti i numeri sono venuti perfetti, complice forse anche il movimento della nave.

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Il primo e il secondo giorno infatti il mare è stato sempre molto mosso, forse attenuato durante gli spettacoli, ma per il resto si barcollava che era un piacere. Abbiamo notato parecchio la differenza fra il ponte 5, dove tipicamente si teneva l'intrattenimento serale, e il nostro ponte 11, dove il mare ci ha praticamente cullato per tutta la notte. In realtà la nave è molto stabile e il moto non era così fastidioso come avrei creduto, tuttalpiù una particolarità che ricorda di trovarsi in mezzo al mare e non a terra, mentre nei giorni successivi quasi non ce ne si accorgeva.

Usciti con calma dal teatro, ci siamo un pò guardati attorno fra le vetrine dei negozi (come il casino aperti solo in mare aperto, essendo duty free) e poi ci siamo recati al nostro ristorante per il secondo turno alle 21 (il primo era addirittura alle 18.30). Il Portofino è a metà nave e si trova ai ponti 3 e 4, che va purtroppo a spezzare, con le consuete complicazioni quando ci si dovesse recare dalla poppa alla hall centrale. Questo come l'altro ristorante Costa Smeralda, a poppa, hanno un arredamento piuttosto modesto come temi e accostamenti di colori, ma almeno ci era più comodo. Il tavolo che avevamo ricevuto era davanti alle cucine, così ce lo siamo fatto subito cambiare con un altro da quattro, dato che non ne mancavano di liberi. I miei amici hanno subito apprezzato il pane col burro all'inizio della cena, usanza a me sconosciuta. La scelta dei menù per il resto non è amplissima ma comunque varia, come noto uno ordina tutto quello che vuole, abbiamo presto comprato un pacchetto acqua e ogni tanto ordinato l'acqua in caraffa, cioè ci veniva a riempire il bicchiere. Per me mousse di merluzzo, spaghetti alal carrettiera, saltimbocca di tacchino e sorbetto all'arancia: tutto apprezzato. Non ho sempre le foto dei piatti perchè devo farmele passare... Di solito un pasto richiedeva un'ora o poco meno.

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Abbiamo quindi vagato un pò per il ponte 5, fra il casino e i vari saloni, qualche gioco nella sala Realtà Virtuale Ostia Antica: i giochi costavano 1 euro ma erano tutti nuovi. I miei amici hanno giocato parecchio anche nei giorni successivi al gioco per vincere smartphone e tablet Apple, dove però era praticamente impossibile vincere. Si è ballato un pò, abbiamo fatto il gioco musicale dopo la sfilata in costumi veneziani, poi a letto abbastanza presto, piuttosto sballottati dal mare, non prima di aver letto per bene il Today del giorno successivo.

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Il nostro corridoio sempre tranquillo e, per nostra fortuna, breve. Presi i dovuti riferimenti era abbastanza facile orientarsi, tre le rampe di scala di vari colori; certo che essendo spezzati i ponti 3 e 4 ed essendo il 9 aperto, bisognava tenerne conto, per cui a volte per andare al buffet siamo passati dal ponte 8, oppure per il ristorante dal ponte 2 o altri. Se il tempo non era malvagio però, era più gradevole per me scendere dolcemente i gradoni dal ponte 11 al 9 all'aperto.

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Nonostante il freddo già la prima sera non ho resistito a dare qualche occhiata fuori al mare, così bello trovarvisi nella piena oscurità, così suggestivi i ponti esterni vuoti e tranquilli, immaginando anche come sarebbero in estate. Purtroppo in questa stagione sono poco utilizzabili, in particolare in quel momento c'era un vento furioso che spazzava la nave. Meglio tornare presto dunque al caldo, già dentro le porte dei corridoi. Molto bello anche vedere tutta la hall dall'alto, con i suoi colori e le sue luci e la musica che sale dall'atrio in basso.

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flam

Active member
Complimenti veramente sia per le foto che per il racconto,molto particolareggiato.
Non vedo l'ora di leggere il resto che sono sicura sarà interessate come quello che hai scritto fino ad ora.

Un' osservazione particolare per la cabina:come ti avevo detto sono stata su Magica un mese fa,con una esterna premium al ponte 2.Al momento di scegliere la cabina i ponti disponibili erano il 2 e l'11,il tuo.Ci sono per entrambi aspetti positivi e negativi:io sono stata benissimo,malgrado fossi sotto al ristorante.Certo al ponte 11 non ci sono oblò ma finestroni enormi come quello che ci hai mostrato nella foto,purtroppo però in caso di mare mosso ai ponti alti si sente di più.
 

Liberamente88

New member
Esatto, o mi capitava una cabina come la tua o quella che in effetti ho ricevuto, che non avrei cambiato di certo perchè mi forniva un panorama amplissimo in cabina in ogni momento, il che è stupendo specialmente quando ti svegli alla mattina e, toh, apri la tenda e ti trovi in un posto nuovo! :) Che poi è uno dei migliori pregi della crociera... Detto questo, alla mia cabina si sentiva il mare molto di più che al ponte 3 o 5, sicuramente, ma per fortuna ho constatato di non sentirlo, altrimenti a prua al ponte più alto in teoria dovrebbe essere un qualche problema... C'era anche la piccola comodità di trovare facilmente la cabina e di poter uscire velocemente a vedere il panorama, ma sono benefici relativi. Con le garantite non si sa mai dove si finisce, ma mi sarei accontentato anche del ponte 0 :p
 

Liberamente88

New member
2° GIORNO: A BARI NEL POMERIGGIO
(portate pazienza nel caso l'ordine delle foto non sia del tutto corrispodnente...)


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Il martedì era il nostro unico giorno con sosta nel pomeriggio, per cui la mattina ho voluto fare il crocierista mattiniero (mica tanto), sveglia prima delle 8 per andare presto in palestra a fare un'oretta di corsa! Avevo programmato di andarci tre volte nel corso della crociera e quindi... Io non ero mai andato in palestra quindi ne ho approfittato per capire un pò come funziona. Entrato a sinistra nella parte degli uomini, dopo un'altra porta c'è lo spogliatoio (un lato di panca sola, dall'altra poltroncine), metto subito tutto nell'ampio armadietto a combinazione, a sinistra dopo un'altra porta eccomi dentro! Rispetto alle ultime navi credo siano una palestra abbastanza piccola, però alla fine era adeguata all'utenza che ho visto anche in diverse ore del giorno. Un pò scomodo è il fatto che i tapis roulant erano vicini alle finestre piuttosto basse, per cui alla fine mentre correvi vedevi solo una striscia di mare, qualcosa di più vedevi dalla fila dietro di cyclette, per quanto permettesse chi correva di fronte a te! Il mio tapis roulant era un modello nuovo ma purtroppo, diversamente da quello a fianco, non mostrava i canali televisivi, quindi mi sono messo a giocare a mahjong correndo... diciamo che correre serviva ad aumentare il coefficiente di difficoltà! :p Dopo doccia, con ampio spazio attorno e usando il bagno schiuma del dispenser, e dopo ancora dieci minuti di bagno turco, un'altra prima volta per me. Certo fa caldino lì dentro, però è rilassante! E comunque c'è la stessa vetrata che avevo in cabina, quindi mi potevo guardare fuori... Avevo in programma poi di stare un pò nell'idromassaggio; non era chiarissimo, comunque alla porta a destra a fianco ai bagni si andava poi a sinistra e si arrivava nella parte centrale della palestra, separata dal resto, dove c'è una piscinetta con ambientazione tropicale e tre getti d'acqua, un piccolo idromassaggio per due-tre persone e alcune poltroncine appena sotto. Un bell'ambiente, certo, peccato che una balena d'uomo occupava per intero l'idromassaggio e non aveva particolare intenzione di scrostarsi, al che ho rinunciato e mi sono limitato alla piscinetta, vabbè, almeno non era fredda.

In seguito prima colazione al buffet Bellagio! Data la folla nella parte centrale, di solito col vassoio mi recavo sempre al lido Posillipo di poppa, un pò più fresco ma più tranquillo e soprattutto panoramico. I dispenser di acqua fredda e calda, caffè lungo e decaffeinato, succo d'arancia e di mela erano anche lì, poi per fare meno coda il cibo lo prendevo ai lati vicino all'altra piscina. Prima un bel vassoio di salato: uova sode (avercele a casa!) o sbattute, salsiccine (non un granchè, in realtà), pancetta, fagioli stufati (di solito non molto)... e dopo dolce: yogurt, frutta, tortine varie... La mia politica al buffet è sempre stata: poco ma di tutto! E non lasciavo lì niente, naturalmente. ;) Come caffè mi facevo bastare quello lungo con un pò di latte, tantè, lo trangugiavo in mezzo al resto e soprattutto a un paio di bicchieri di succo d'arancia. Ahimè, poche foto del buffet, che dimenticanza!

Dopo un pò di giro per la nave fra i vari negozi nella hall, rieccoci ai nostri quiz di cultura generale, tanto ambiti da noi quanto più li perdevamo miseramente. :p In realtà come punteggio siamo migliorati col passare dei giorni, però non era mai abbastanza. Qualche lezione di ballo con l'animatrice sudamericana, un sfilata di Svaroski con le ballerine sempre al Grand Bar, un pò di ponderazione sulle escursioni da fare... che è bella che passata la mattina.


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Ecco dunque il porto di Bari! Tempo variabile ma una bella luce invernale, la nave ruota su se stessa e si posiziona in scioltezza nel porto, situato appena fuori la basilica di San Nicola. Intanto abbiamo deciso di provare a pranzare al ristorante, che alla "seconda colazione" (cosìddetta nel Today) è solo il Costa Smeralda a poppa, in pratica identico al Portofino. Il menu rispetto alla cena è soltanto un pò più semplice; alla fine ci annoiava dover aspettare tutto il tempo del servizio anche a pranzo e chiedere le cose al cameriere dallo sguardo smorto, per cui gli altri giorni abbiamo preferito andare al buffet, un pò più caotico ma più svelto e libero, specie per le bevande. Comunque ho preso: prosciutto e taleggio, agnolotti alla salvia e pomodorini e carne di maiale (c'erano anche al buffet, mi pare), manzo alla griglia e una buona millefoglia al cioccolato.


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Siamo dunque andati in libera uscita per Bari dopo le 14, il tempo ancora teneva e non sembrava volgere al peggio come sarebbe accaduto poi... Usciti dalla passerella al ponte 3, siamo proseguiti lungo il porto fino al Castello Angioino e alla Cattedrale (attenzione: aperta solo la mattina). In seguito, lungo le viuzze corredate di panni stesi ad asciugare e capitelli votivi, siamo giunti fino al corso Vittorio Emanuele, un lungo viale di palme ricavato sul tracciato delle antiche mura cittadine. Lì eravamo dunque al teatro Margherita, dove c'è un altro porto dall'altro lato di Bari Vecchia rispetto al terminal delle crociere. In quel punto, piazza Eroi del Mare, arrivava il transfer proposto da Costa al prezzo di 6€ andata e ritorno: è da notare che, a meno che uno non voglia recarsi nel centro nuovo di Bari o in stazione, un simile servizio è del tutto inutile per visitare il vecchio centro, dato che la nave arriva proprio a poche centinaia di metri da San Nicola.


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Siamo poi tornati verso San Nicola sul lungomare ad est della città vecchia, fra il tratto superstite delle mura e il mare mosso. La parte più vicina al mare è irregolare e con rifiuti sparsi, però era suggestivo percorrerla comunque. I giardini sotto le mura erano più curati.

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Ed eccoci dunque all'antica basilica di San Nicola. I dintorni erano addobbati per la festa ormai prossima del 6 dicembre. La pietra chiara dell'edificio è comune agli edifici di mezza città, splendeva al sole ormai tendente al tramonto. Molto singolari gli archi obliqui nella navata centrale e l'altare ancora bizantino. Nella cripta con la tomba del santo, adornata da curiosi capitelli e da molte altre opere d'arte, si stava celebrando una messa in rito russo ortodosso: San Nicola infatti è santo assai venerato in tutto l'est europa e quindi Bari è meta di un intenso pellegrinaggio da quei paesi.

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Nelle altre vie della città, salvo i crocieristi della nostra nave (non ce n'erano altre in porto), di turisti ce n'era pochi, essendo bassa stagione. Il colore locale invece non manca mai, ad esempio con la produzione artigianale di orecchiette.


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Più avanti siamo tornati a sud alla zona nuova, percorrendo ancora corso Vittorio Emanuele e poi via Cavour, la principale arteria commerciale della città nuova, decisamente più dinamica e aggiornata della sonnacchiosa e trasandata città vecchia, anche se meno suggestiva di questa. Numerosi sono gli imponenti palazzi di enti pubblici e istituzioni culturali, che ormai vedevamo col buio e con una pioggia ormai intensa mista a vento, tanto che il lungo rientro in nave è stato un gran sollievo.


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Giusto il tempo di cambiarsi che sono già le 19.30: showtime! Stasera avevamo il primo di vari spettacoli con i cantanti e ballerini della nave, Cinemagique, quindi tanti spezzoni musicali perlopiù da colonne sonore di film che han fatto la storia del cinema nei decenni passati. Per me è stato anche lo spettacolo più bello di tutti e cinque, il pubblico ne è stato entusiasta, tutti bravissimi, a partire dai cantanti Marina Simioni e Matthew Burn. Su queste navi hanno degli effetti speciali notevoli, in primis i laser, che abbiamo potuto apprezzare in particolare dai nostri posti. Tutte le sere ci mettevamo in centro in alto dietro alla regia, non abbiamo mai cambiato: sei un poco più distante, ma in effetti vedi bene senza davanti le teste degli altri, mentre la platea è piatta e qualcuno più alto davanti può costituire un certo fastidio.


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Un veloce sguardo al porto di Bari prima della partenza...

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...e rieccoci al ristorante per la cena! Abbiamo cambiato tavolo anche stavolta perchè uno del gruppo cercava sempre di ottenerne uno più centrale, in effetti almeno da lì si vedono meglio i balletti sullo scalone centrale... stasera balletto Gangnam Style :p Dal menu invece: pescespada marinato (buona anche la mozzarellina di bufala fresca in realtà), gnocchi di semolino gratinati col pomodoro (un pò incongruo il pomodoro, però appetitosi comunque), filetto di rana pescatrice sempre col pomodoro (una costante :p ), formaggi vari (sempre buoni, decisamente un bel plus a fine cena, anche se a volte si sovrapponevano negli ordini al dessert e quindi rischiavi di non riceverlo più), infine torta Saint Honorè. Elencando tutto sembra chissà che montagna di cibo, in realtà a me sembrava giusto che le porzioni fossero abbastanza ridotte per evitare sprechi e poter fare tutte le portate senza problemi. Almeno uno evita anche a cena gli eccessi quantitativi che vengono naturali quando si è al buffet! Certo, farsi portare da bere è sempre un pò faticoso e comunque sono pochi i camerieri che si sprecano in sorrisi o con cui si riesca a parlare anche in inglese, anche perchè sono molto sballottati nel loro lavoro fra la loro postazione e le cucine.

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Stasera serata bingo, 2+1 cartelle a 20€ e premio minimo di 500€... quindi eccoci pronti! C'ero quasi per la cinquina e mi mancavano solo due numeri per il bingo, ma ovviamente non è andata, però è pur sempre simpatico giocarvi. In realtà nella crociera hanno fatto altri due bingo, la seconda volta il premio era di 700, poi di 1000 e ti davano due cartelle omaggio... quindi in teoria potrebbe essere meglio aspettare a giocare, poi tanto si sa che vincere è dura. Sempre meglio però che alle slot machine, piene di gente ma poche le vincite... sinceramente vedendo tutte queste persone lì che giocano mi chiedo se ci credano davvero che possono vincere qualcosa a quelle macchinette o lo fanno solo perchè presi dalle mille luci e suoni... mah. Per il resto della serata, evitando o meno i fotografi sempre appostati nei corridoi del ponte 5 (quello in cui si teneva tutto, alla fine) un pò di videogiochi e danze al grand bar; chissà perchè alle feste con dj nel salone Capri a poppa non ci volevano andare... mah. C'era anche la discoteca Grado, molto bella anche quella, però alla fine non ci ha mai ispirato, al di là dell'affollamento di adolescenti. Se non altro prima di andare a letto ci è stata una fragola col cioccolato, uno degli stuzzichini che i camerieri portavano a fine serata in giro per i saloni e che però bisognava anche essere bravi a intercettare... Comunque non eravamo tanto dell'intenzione di fare chissà che lunghe serate, dato che la sveglia era di solito alle 7.15 per fare colazione e uscire alle 8 per la sosta in porto successiva... questa la routine delle mattine successive.


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gio2505

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Esatto, o mi capitava una cabina come la tua o quella che in effetti ho ricevuto, che non avrei cambiato di certo perchè mi forniva un panorama amplissimo in cabina in ogni momento, il che è stupendo specialmente quando ti svegli alla mattina e, toh, apri la tenda e ti trovi in un posto nuovo! :) Che poi è uno dei migliori pregi della crociera... Detto questo, alla mia cabina si sentiva il mare molto di più che al ponte 3 o 5, sicuramente, ma per fortuna ho constatato di non sentirlo, altrimenti a prua al ponte più alto in teoria dovrebbe essere un qualche problema... C'era anche la piccola comodità di trovare facilmente la cabina e di poter uscire velocemente a vedere il panorama, ma sono benefici relativi. Con le garantite non si sa mai dove si finisce, ma mi sarei accontentato anche del ponte 0 :p

Anch'io ho fatto la crociera sulla Magica dal 25 al 30 novembre e devo dire che rispetto ad altre navi il ristorante posto a centro nave rende piuttosto scomodo l'attraversamento della nave da poppa a prua considerando che in pratica gli unici due porti interamente percorribili in lunghezza sono il 2 e il 5. Io purtroppo avevo una cabina esattamente sopra il teatro e dal primo pomeriggio (quando c'erano le prove degli spettacoli) al termine delle rappresentazioni o attività era come essere dentro il teatro sia per i rumori che per le vibrazioni. La mia cabina era la ponte 6 quindi consiglio a tutti di controllare bene la collocazione perchè se si è sopra il teatro in cabina non si può proprio riposare al pomeriggio. L'ospite prima di me ha addirittura ottenuto di cambiare la cabina stessa per questi motivi! ah dimenticavo il numero era 6227. Se mai ve la proponessero o anche quelle limitrofe prestate attenzione!!
 

Liberamente88

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In effetti è un pò rognosa questa divisione dei ponti 3 e 4, ma del resto mi pare di capire si trovi su tante navi recenti, coi due ristoranti collegati dalle cucine. Altra rogna nota è che il ponte 9 è aperto, quindi per andare al buffet dalla prua poteva convenire passare dai ponti inferiori, dal 5 all'8, se il tempo era cattivo. Il più delle volte passavo comunque all'aperto per metterci meno, in realtà, salvo se pioveva. Del resto la parte scoperta fra l'atrio Italia Magica e il buffet al ponte 9 è piuttosto breve.
 

Liberamente88

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3° GIORNO: A CORFU' IL POMERIGGIO

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Eccoci a Corfù dunque, non ero mai stato in Grecia! E' un posto senz'altro molto suggestivo anche per il contrasto fra l'isola verdeggiante e la terraferma (al confine fra Albania e Grecia) molto più secca. Per un "quiproquo" col cellulare la sveglia ha suonato alle 8, cioè all'ora esatta in cui avremmo dovuto trovarci al Grand Bar per la partenza dell'escursione per Palaiokastritsa, Kanoni e capoluogo... e dunque eccoci in dieci minuti pronti e lanciati col biglietto dell'escursione comprato il pomeriggio precedente per prendere il numero del bus e poi fiondarci a terra a prenderlo! Per fortuna non eravamo gli ultimi, comunque non abbiamo causato ritardo: peccato per la mancata colazione! Senza l'escursione avremmo avuto difficoltà a visitare i tre posti che comprendeva e non era neanche troppo cara (39€), mentre col trasporto pubblico si sarebbe potuto raggiungere facilmente sia il centro che Kanoni, ma le corse per Palaiokastritsa, almeno in bassa stagione, erano troppo poche. Volendo c'era pieno di noleggi di macchine, che in questo periodo facevano anche prezzi bassi, tipo 20€ tutto il giorno: li trovate facilmente su internet per prenotazioni. La segnaletica automobilistica era bilingue greco/inglese quasi sempre, però non era sempre chiarissima specie per Palaiokastritsa.

Inizialmente il tempo era variabile, le nuvole qua e là davano spazio a qualche bell'effetto di luce. Intanto stavano pulendo con lunghi attrezzi le vetrate ai ponti bassi, magari l'avessero fatto anche al nostro... probabilmente l'hanno fatto nel giorno del nostro sbarco perchè il sabato li abbiamo visti al lavoro sulle vetrate della nave.

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Il tragitto per Palaiokastritsa dura una mezz'ora, fra alberghi e negozi vari, il nuovo ospedale, il porto delle barche turistiche. Notevole lo scarso uso del casco sui motorini.La nostra guida faceva di nome Anna Spyridoula, che riprende il nome di San Spiridione, un santo assai venerato nell'area ortodossa e che ha la tomba nell'importante santuario nella città capoluogo. Ha parlato a lungo, oltre dell'isola e dei suoi prodotti tipici, delle particolarità della ritualità ortodossa, che abbiamo riscontrato nella chiesa del monastero di Palaiokastritsa che nella chiesa di San Spiridione che abbiamo visitato successivamente. Finita l'area urbana abbiamo transitato in zone collinari dalla vegetazione lussureggiante, fino a scendere per strada ondulata fino alle bellissime spiaggette fra le più note di Corfù. Dopo il bus saliva con qualche fatica per la stretta ma molto panoramica strada fino al parcheggio del monastero.

Eccoci dunque al'antico monastero, risalente al 1200 come si legge all'ingresso. Già da lì intravediamo qualche gatto in giro per la strada, una minima parte rispetto ai tanti che si incontrano nel giardino del monastero. In attesa che finisca la messa dei monaci c'è il tempo per osservare la costa dal vicino punto panoramico con cannone e poi percorrendo un vialetto sulla destra, passando a fianco di recinti con asini, pavoni e oche, fino a un punto di roccia a precipizio dal quale si potevano vedere le acque cristalline delle baie sottostanti.

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Siamo dunque entrati nel monastero, con tante piante lussureggianti e i bianchi e bassi edifici del museo e delle case dei monaci: un luogo molto suggestivo. Abbiamo dunque visitato la chiesa, riccamente adornata, per poi riuscire con calma nei giardini, appunto pieni di gatti che ti si sedevano volentieri in grembo se stavi sulla panchina...

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Col bus abbiamo dunque tagliato buona parte dell'isola fino a Kanoni, penisola a sud della città di Corfù, fra il canale che la divide dalla Grecia e la laguna nella quale è stato ricavato l'aeroporto. Si tratta di una classica cartolina di Corfù, quella del monastero di Vlaacherma (sul mare) e l'isoletta di Pontikonisi (o del topo): l'aria tersa e il sole ci hanno offerto un bellissimo panorama. Noi non avevamo tempo per recarci al monastero, ma chi volesse basta che al bivio finale della strada che percorre la penisola vada a destra anzichè a sinistra oppure prende le scalette che scendono al mare dal balcone panoramico.


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Col bus siamo arrivati all'ampio parco della Spianada, un tempo piazza d'armi dei Veneziani e che ora fra l'altro ospita il campo di cricket, rimanenza della dominanza degli inglesi a metà '800. La città è delimitata dal Liston, palazzi francesi un tempo usati come caserme e ora adibiti a negozi e caffè i più eleganti in città; a me ha ricordato senza dubbio Verona, dove anche noi abbiamo un Liston. Del resto la città ha un'architettura molto vicina a quella greca per quanto riguarda case e palazzi e anche le chiese, come si vede anche nella chiesa di San Spiridione, ricca di affreschi e opere d'arte di gusto veneto, mentre la tomba del Santo sulla destra dell'iconostasi era una intensa espressione della mistica ortodossa. Sicuramente merita una visita, è gratuita ma la sorveglianza contro i fotografi è molto serrata.

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Dopo di ciò ho vagato verso nord per i vicoli della città alla ricerca di qualche souvenir e sono giunto alla Platia Spitia, vasta piazza fra il mare e il forte di San Marco, costruito nel '500 dai Veneziani, visitabile se se ne avesse il tempo... nella stessa piazza ha il capolinea il bus blu 16, che collega la città al porto (come chiaramente indicato); è una passeggiata comunque fattibile a piedi su un percorso dedicato lungo il porto. Invece io ho fatto appena tempo a passeggiare sul lungomare fino al bus che aspettava alla Spianada davanti al forte bizantino che protegge la città dall'altro lato, passando per il palazzo Reale costruito dagli inglesi. L'aria tersa e il mare calmo davano splendide viste del lato est dell'isola verso la terraferma. L'escursione mi ha consentito di sbirciare un attimo questa bellissima isola, che vale la pena di tornare ad ammirare con calma in estate; del resto, immagino sia un pò così quando si visita un posto in crociera: se ha molto da offrire, ti fa solo che venire voglia di tornarci.


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Alla stazione marittima presso il negozio duty free abbiamo fatto dunque scorta d'acqua, e qui notare: i controlli delle borse all'ingresso della nave non tengono minimamente conto di cibo e bevande, per la nostra esperienza, in nessun momento della crociera. Abbiamo imbarcato quello che più ci pareva alla fine, non abbiamo mai provato col vino o cibi freschi, però mi sembra che la regola sia poco implementata, e per fortuna: il minibar era caretto e l'acqua del bagno della cabina era sempre imbevibile, quindi una qualche riserva d'acqua conveniva averla.

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Per pigrizia abbiamo preso il bus che dal terminal ti porta sotto la nave, poche centinaia di metri in tutto. Lì ci siamo fatti un pò di coda ad entrare al ponte 0, ma almeno avevamo un bel sole e una bella vista del centro a farci compagnia. Bellissima poi la vista dall'alto della nave, il nostro balcone panoramico mobile: abbiamo circumnavigato il centro di Corfù, stretto fra i due forti, e con un bel sole abbiamo iniziato il viaggio verso Malta.


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Naturalmente pranzo al buffet con specialità greche prelevate sui lati esterni verso la piscina centrale: molto buono il polipo fra le altre cose. Una vista così bella durante il pranzo è un gran bel plus, sicuramente. Col sole anche la piscina coperta riusciva a scaldarsi un pò, sebbene l'acqua restasse fredda. Ai ponti esterni comunque col giaccone tanti stavano a godersi il sole sugli sdraio, si stava divinamente.

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Dopo ci siamo fatti fra l'altro un giro al ponte 12 a poppa, dove non eravamo mai capitati, nell'area degli sport all'aperto: l'anello di 180 metri per la corsa, il campo da bocce e quello per gli altri sport. Era un'emozione particolare trovarsi sotto la grande C! In teoria nel Today erano previste alcune attività sportive negli orari più caldi, non ho mai visto se le hanno fatte davvero, data la variabilità del tempo e il vento.


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Nel pomeriggio siamo andati imperterriti di quiz nella hall, pur perdendo sempre. Poi altro pomeriggio in palestra, stavolta più affollata, tanto che erano tutti occupati gli armadietti; non che occorresse attendere molto perchè se ne liberassero. Dopo il tapis roulant una bella sauna: bella per così dire, nel senso che il vapore era davvero intenso e soffocante, non si vedeva niente nella stanza in pratica... però con dieci minuti di sauna la pelle rimaneva morbida per due giorni! :p

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Eccoci dunque alla nostra unica serata di gala! Indubbiamente c'era una bella atmosfera di festa sulla nave, erano pochi a violare il dress code previsto. Ho dimenticato la cravatta, purtroppo, però almeno il completo nel viaggio non s'era stropicciato per nulla. Avendoci messo troppo ho fatto tempo solo a vedere la fine del saluto del comandante Alfredo Romeo e mi sono seduto in teatro per lo spettacolo pensando che gli altri del gruppo fossero già in sala, invece per truccarsi sono arrivati ancora più tardi e quindi si sono persi gran parte dello spettacolo Radio, molto bello come quello della sera prima. Siamo dunque usciti dal lato destro del teatro e poi rientrati lentamente dal lato sinistro per il cocktail di gala del primo turno, dato che c'era tempo prima di cena (spostata alle 21.15). Abbiamo dunque bevuto anche noi il nostro bicchiere di prosecco e mangiato il nostro pasticcino portato dal cameriere. Rispetto all'orario previsto di norma il comandante compariva venti minuti dopo (come nel turno precedente e anche il giorno dopo al cocktail Costaclub), mentre prima sul palco alcuni animatori o camerieri ballavano un lento per qualche minuto con varie persone del pubblico. Volendo era anche indicato un orario per la foto col comandante al ponte 5 fra il negozio Swarovsky e il Cygar Bar, noi non ce ne siamo ricordati ma non fremevamo neanche per questo genere di occasioni...

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Per la cena di gala c'era la candela al tavolo, il menu stampato nel piatto e qualche piatto un pò più sostenuto, per quanto le note trofie al pesto non so se si possano dire tali. Per me gamberetti, risotto ai frutti di mare (molto buono), tagliata e torta al cioccolato senza farina.

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La serata è proseguita buttando qualche soldo al casino e dando un'occhiata agli altri giocatori, nella speranza di capirci qualcosa, poi presto a letto, non prima di fare qualche foto in giro per la nave con "l'abito buono", per darsi un pò il tono da crociera (almeno per come viene inteso da chi non c'è mai andato). Ci siamo anche concessi una volta tanto a una fotografa orientale, che ci ha tenuto lì almeno per una dozzina di pose... in altre sere non l'avrei fatto di certo, però nella sera di gala ci stava già di più, se non altro per vedere poi il risultato alla galleria delle foto il giorno successivo. Al grand bar hanno fatto anche un poco di buffet con gelato e frutta. Una bella serata sicuramente.
 

Liberamente88

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4° GIORNO: MALTA

Oggi sveglia alle 7 perchè avevo letto che l'arrivo in porto alla Valletta era da non perdere... apro la tenda e vedo che la costa non è lontana: bisogna affrettarsi! Siamo subito all'aperto a goderci la bellissima vista dell'insenatura del porto che ci accoglie, fra i tanti forti e le imponenti città murate. Un vero spettacolo! L'architettura di Malta è particolare perchè prevale il colore ocra della sua pietra che è usata praticamente in tutti gli edifici, creando un ambiente singolare o almeno molto diverso da quello cui siamo abituati.

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In porto ci precede la The World, che subito non ricordavo ma che poi ho visto che è la nota nave-condominio di lusso, con meno di 200 residenze di proprietà sempre in giro per il mondo... un sogno galleggiante! Al cospetto noi siamo un traghettone che arriva e dopo cinque ore se ne va... sigh!

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Quel giorno avevamo deciso di dare una prova alla colazione al ristorante, che era solo il Costa Smeralda di Poppa. L'aspetto positivo è che rispetto alla baraonda del buffet qui si trovava posto facilmente e ben apparecchiato. Per il resto si trovavano le stesse pietanze, da andare a prendere da sè, poi alcuni camerieri ogni tanto passavano col caffè e il latte oppure, più raramente, col succo d'arancia, con la necessità di richiamare un cameriere per averne dell'altro. C'era poi un menu che elencava le opzioni di omelette da ordinare e che lì, rispetto al buffet, ti portavano al tavolo con comodo. Ho dunque abbondato prima col salato e poi col dolce, cereali col latte compresi (se c'erano anche al buffet li devo aver persi...). Gli altri giorni abbiamo comunque preferito l'informalità del buffet.

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Arrivati al Waterfront, cioè ai negozietti del porto, vediamo un pò di trovare un mezzo di spostamento. Il giorno prima abbiamo dibattuto a lungo sul da farsi in questa sosta. In origine io volevo limitarmi a prendere il bus pubblico, fare il giro della Medina e poi tornare indietro. Queste le istruzioni che mi ero scritto: "Dal Waterfront a destra su Pinto Road, poi a sinistra per Crucifix Hill e poco dopo una scalinata in pietra porta al War Memorial e poi dritto per Nelson Avenue dove c’è il capolinea dei bus. In alternativa bus 130 ai min. 01-31 da fermata Waterfront a destra della fila di casette del porto (lato sinistro della strada), scendere alla seconda fermata Gilormu. Poi linee 51,52,53 per Mdina-Rabat al marciapiede 9. Corse al min. 02 e ogni 10 minuti, tempo 30 minuti (fermata L-Mdina o Rabat); ritorno al min. 09 e ogni 10 minuti. Biglietto giornaliero da 2,6€, acquistabile al capolinea o forse anche al terminal crociere". Gli altri invece avrebbero preferito vedere la Grotta Blu, per cui Costa prevedeva un'escursione apparentemente meno costosa di altre (34€) abbinata a una mezz'ora di trenino in una baia nel sud-est dell'isola, ma il trenino non ci interessava, però raggiungere la Grotta Blu coi bus richiedeva un cambio di linea all'aeroporto, come ci hanno spiegato al punto informativo. Lì c'erano gli addetti dei vari servizi di taxi e bus panoramici, alla fine abbiamo preso una compagnia di taxi che costava 20€ per qualsiasi destinazione, 40€ col ritorno, 52€ per due ore circa. Essendo in quattro risultava un mezzo comodo, sicuramente meglio del bus hopon&hopoff che a Malta ha frequenza di solo un'ora e sarebbe stato limitante e più costoso.

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A Malta hanno la guida a sinistra, per cui eravamo un pò scombussolati lungo il percorso, specie alle rotonde, però hanno una buona viabilità principale. La città è piuttosto grande, le case sono tutte dello stesso colore giallo ocra e nonostante il tempo fosse nuvoloso davano idea del gran caldo estivo. Del resto la natura per il resto, a parte le coltivazioni, era piuttosto secca. In mezz'ora siamo arrivati al porticciolo delle barche che accompagnano nella grotta, giusto per vedere che il servizio era sospeso per le precipitazioni che in effetti vedevamo arrivare dal mare. Il taxi allora ci ha portato di sopra al giardino col punto panoramico sulla grotta, che comunque ci ha permesso di ammirarne comunque i bellissimi colori.

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Dopo ci siamo diretti alla Medina, così da accontentare anche me che volevo vederla. Dopo un tratto molto dissestato e altre strade di campagna siamo arrivati in vista della Medina, che si trova sul colle più alto dell'isola ed è la cittadella da cui un tempo Malta era governata, ricca di palazzi e chiese molto interessanti (avendo più tempo). Ci sono molte carrozze a cavalli per fare il giro del centro, che in realtà è molto ristretto e si fa piacevolmente a piedi. A tratti sembra di trovarsi dall'altra parte del Mediterraneo per colori, ma l'architettura e la religione confermano che troviamo sempre in Occidente. Malta a prima vista sembra un Paese molto sviluppato. La Medina poi è un fiore all'occhiello, pulitissima e restaurata come nuova. L'abbiamo percorsa quasi in senso antiorario come strade, così da non fare solo la via principale. Si passa dalla cattedrale, si arriva al balcone panoramico e si torna indietro... la pioggia non invita molto a restare, posto che volevamo ancora fare un giro alla Valetta.

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Passato via il traffico della periferia siamo arrivati in centro per farci un giretto, fra un momento di pioggia e uno di tregua. Dall'Auberge de Castille siamo poi scesi per Republic Street e poi tornati indietro per Merchants' Street, le due vie principali del centro, addobbate per il Natale e che si trovano nella parte più alta della penisola di Valletta. Oltre alla famosa Co-Cattedrale di San Giovanni e ai palazzi governativi, non pensavo la Valletta avesse tanti monumenti così maestosi, invece è una città ricca di interesse, con qualche ricordo della passata dominanza inglese. Da notare le traverse e le parallele di queste due vie, tutte con notevole pendenza. Per chi vuole il punto informazioni si trova all'inizio di Merchants' Street, vi si trovano varie informazioni anche sulle linee di bus (posto che sul sito della compagnia Arriva Malta si trova già tutto), che a Malta di per sè sarebbero numerose e molto efficienti.


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Tornando verso il porto viene naturale passare dai suggestivi Upper Baracka Gardens, dal quale si ha un'ampia vista dell'insenatura dove attraccano le navi. Alle 12 tutti i giorni si tiene una rievocazione militare con un colpo di cannone, il tutto spiegato in inglese. Da lì si può scendere con un comodo ascensore all'altezza del porto, dal costo di 1€ nella stagione estiva ma che in quel momento era gratuito. La gola in cui è stato ricavato è piuttosto impressionante. C'è da dire che la salita a piedi in altri punti è più dolce, lì è proprio il punto più alto della città: non è strettamente necessario prendere l'ascensore per andare in centro. Se poi fate il biglietto giornaliero del bus a 2,6€ potete andare alle porte del centro così come in giro per tutta l'isola.

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Ripassiamo dunque alla The World per arrivare al terminal delle crociere, dove con fatica ho adempiuto ai miei doveri in termini di cartoline, per poi farmi la coda sotto la pioggia più forte all'ingresso della nave. Purtroppo i controlli in questi casi ti costringono ad aspettare all'aperto, come se controllassero chissà che; peraltro gli ospiti passano per il metal detector ugualmente anche se suona, quindi se anche mi fossi comprato un machete a bordo riuscivo a portarmelo lo stesso volendo! :D Non per dare cattive idee a qualcuno, però il tutto sembrava solo una scomodità. A quel punto ero stufo anche di aspettare gli ascensori tutti pieni e per rapidità mi sono fatto le scale dal ponte 0 al ponte 11, contento di essere tornato all'asciutto! Dopodichè mi sono goduto l'uscita dal porto molto più piacevolmente...

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Rientrando dopo le 12.30 non c'era che da andare al buffet, stavolta passando dal ponte 8 perchè di pioggia ne avevamo avuta abbastanza! Oggi per forza di cose è pieno, tocca puntare un tavolo per trovare posto. Oggi specialità spagnole, paella, cozze e tanto altro. Gli altri invece hanno svaligiato la zona grill, col risultato di dover lasciare nel piatto buona parte di quanto preso... le tentazioni del buffet cosa fanno a volte! Dopo dai due dispenser al centro della sala un pò di gelato, oggi crema e cioccolato (il giorno prima era vaniglia o fragola), non proprio il top come consistenza ma assieme agli altri dolci ci stava.

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Nel pomeriggio i consueti quiz, uno sguardo ai cumuli delle foto... una capatina al ponte 4 a vedere l'internet cafè, la cappella e la discoteca, dato che da quella parte di ponte non si passa mai per via del Portofino sempre fra i piedi... :p La lezione di piegatura dei tovaglioli, fra le altre cose, ci dà grandi soddisfazioni... fortuna che c'hanno passato gli schemi, altrimenti li avremmo dimenticati ben presto!

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In vista della Sicilia il tramonto moltra tutti i suoi colori, dal giallo al rosso al rosa al viola... e più tardi dalla cabina vediamo anche la lava sull'Etna! Giusto il tempo di accorgersi dei fiotti di lava cangianti che le nuvole li hanno coperti... siamo anche andati a prenderci il vento forte al ponte 12 per cercare di vederlo ancora ma niente da fare.

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La sera c'era lo spettacolo I have a dream, cioè realizzato dall'equipaggio. Il titolo è un pò fuorviante perchè non è che ci fossero molti numeri realizzati dalla ciurma, giusto qualche canzone, poi gli altri erano realizzati dall'animazione con la partecipazione degli altri... quindi nessun sogno da "realizzare", però in definitiva è meglio così! Comunque è stato molto divertente per tutti.

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Alle 20.30 fra i due spettacoli c'era il cocktail Costaclub, di cui avevamo ricevuto l'invito nella cassetta della posta il giorno prima. Siamo dunque usciti dal teatro e poi rientrati dalla parte sinistra, facendo un poco di coda. Lì ci hanno fatto la foto con l'aggiunta "benevolente" dell'immagine del comandante che si poteva ritirare gratuitamente al punto foto il giorno dopo: sempre un ricordo simpatico anche questo, tanto più dato il prezzo ordinario delle foto di bordo. Una volta dentro, consueto bicchiere di prosecco e tartina (in questo caso frittura di granchio), un numero dei ballerini della nave e poi il saluto del comandante accompagnato dal direttore di crociera Luigi. Il tenore del discorso del comandante è stato questo: molti ospiti mi dicono che l'ultima volta su un'altra nave Costa questa o quella cosa era andata meglio, perchè l'ultima volta è sempre la migliore, per cui quando un'altra volta sarete nostri ospiti di qualche altra nostra nave mi auguro che direte che l'ultima volta sulla Costa Magica tutto è stato stupendo. :p Discorso un pò a doppio taglio per chi volesse pensar male, con tutti i discorsi che si fanno sull'evoluzione dei servizi Costa negli ultimi anni, però spiritoso...

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Serata italiana al ristorante, papillon tricolore per i camerieri, musiche napoletane e trenino per tutti! Non crederei mai, per quanto questi siano eventi molto frequenti a bordo, a quanto la gente si faccia coinvolgere in questi momenti di festa... :p Per me mozzarella in carrozza (anche se la mozzarella s'era ritirata :p ), pasta e fagioli alla napoletana, ossobuco alla milanese su risotto allo zafferano e cannolo... un bel mangiare!

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Liberamente88

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5° GIORNO: NAPOLI

Che bel sole splende oggi sul golfo di Napoli! Alle 7 avevamo già perso la vista di Capri, avvolta nella foschia. Invece in fronte a noi la città e il Vesuvio col "pennacchio" di neve si offriva pienamente allo sguardo, complice anche comoda posizione del terminal, proprio davanti al castello. Fuori dalla nave ci attende il pullman per l'escursione di Napoli Sotterranea, San Gregorio Armeno e Cappella Sansevero (54€), scelta per l'indisponibilità di Ercolano (anche qua lunghe mediazioni per la scelta :p ), in effetti bisogna tenere conto che a prenotare all'ultimo momento può capitare che l'escursione a lungo pensata salti.

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Il bus era il più comodo che avessi mai preso, ma invischiandosi nel porto l'impressione era che a piedi ci avremmo messo molto meno. Se non altro, non essendo mai stato al porto di Napoli, ho potuto vedere qualche scorcio delle mura angione, delle barche, del traffico napoletano, finchè non siamo arrivati a piazza Monteoliveto.

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La giornata così soleggiata era ottima per visitare le strette vie della parte più antica di Napoli. Rattrista vedere a Napoli come, anche a distanza di anni dall'ultima visita, i palazzi siano sempre pieni di scritte... Da piazza del Gesù Nuovo siamo andati dunque verso San Domenico e poi a San Paolo Maggiore, dove c'era l'antico foro, percorrendo i negozi pittoreschi di via dei Tribunali. Da lì con un'altra guida prima abbiamo visitato i resti del teatro romano, entrando prima nella cantina di un'abitazione dove si poteva notare l'alternarsi di latericium e opus compositum, poi abbiamo girato l'isolato e visitato un'altra parte dei sotterranei, dove in varie nicchie erano ospitati alcuni bellissimi esempi di presepio napoletano.

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Dopo siamo scesi alle cisterne per un lungo cunicolo, dopodichè con ognuno la propria candela ci siamo spostati con fatica per una galleria ancora più stretta fino ad alcune cisterne piene di acqua, quelle appunto dell'acquedotto di Napoli, utilizzato fino all'epidemia di colera del 1885.

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In altre sale si ripercorreva la storia di questo complesso come rifugio della popolazione durante la seconda guerra mondiale, con tanti resti di quell'epoca. La Napoli sotterranea è stata usata anche come discarica e deposito di moltissimi materiali diversi, anche se poi si percorre solo una piccola parte di questi ambienti.

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E' seguita poi una piccola degustazione prevista nel pacchetto, molto gradita: due buonissime mozzarelle, olive, pane e vino... un bello spuntino dopo la piccola fatica della risalita in superficie! Dopo abbiamo avuto 20 minuti di libertà per fare un giro nell'affascinante via San Gregorio Armeno, storica via delle botteghe dei presepi, già a novembre molto affollata. La fama di questo luogo è più che giusta, bellissime creazioni e molti curiosi spunti di attualità! Ho avuto tempo di comprare anche un bel pò di taralli gustosissimi, peccato che a casa li abbiano trovati troppo piccanti! :p Risultato: me li sono dovuti mangiare tutti io...

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La visita proseguiva con la visita alla Cappella Sansevero, davvero un gioiello poco noto del barocco napoletano. Davvero superbe le sculture della chiesa, fra cui il famoso Cristo Velato: qua niente foto purtroppo. La guida insisteva poi sugli aspetti misteriosi della personalità del principe che costruì il tempio, come le due macchine anatomiche disposte in una saletta, inquietanti ricostruzioni dell'apparato circolatorio umano... comunque almeno qualche cartolina di alcune di queste statue non ho potuto rinunciare a comprarle, davvero stupende.
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Siamo poi tornati al nostro bus, con qualche fretta... Bello che poi alcuni si sono lagnati per il poco tempo disponibile per girare il centro, cosa piuttosto ovvia in una escursione così particolare e con tante cose da visitare! Purtroppo è vero che a volte la gente non sa neanche per cosa paga...
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E' seguita allora una piccola avventura... a Napoli una manifestazione bloccava (più del solito) via Toledo, 20 minuti per fare neanche un isolato. A un tratto quando ormai erano ormai le 13 passate e la nave invece doveva ormai partire, la guida ha deciso di proseguire a piedi e cos in dieci minuti ci siamo presto arrivati. Naturalmente la nave non poteva non aspettare, dato che c'erano almeno altri due pullman che hanno dovuto fare la stessa cosa. C'è stata ovviamente un pò di apprensione, qualcuno dietro di noi ha chiamato parenti a bordo perchè evitassero la partenza della nave... :p Salutata la guida e passati velocemente nel maestoso terminal, siamo saliti sulla nave senza alcun controllo in tutta fretta. Al ritorno in nave, ahimè, ci attendevano già le etichette per lo sbarco, ma non ci abbiamo pensato tanto, perchè c'era da ammirare la partenza... tutti fuori a godersi il panorama e il sole!
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Al buffet specialità tedesche, finalmente delle salsicce un pò più saporite! Come dessert mi sono fatto incuriosire da quella gelatina di fragole e budino di nocciole che vedevo sempre solitari presso la piscina... ora ho capito perchè restavano lì, non sapevano di niente! :p Però vabbè, la vista a poppa era come sempre bellissima e quella mi bastava...

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Passata l'imponente Ischia, il pomeriggio è passato fra qualche gioco di animazione (ce n'erano meno del solito però), qualche isoletta identificata con difficoltà, l'ultimo giro di palestra... Mi sono anche comprato una foto fatta la sera di gala, decisamente bella... da regalare alla morosa!
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La sera spettacolo Magic Moments, più adatto ai bambini, ma che mi ha entusiasmato meno degli altri. Alla fine saluto multilingue del direttore di crociera e dei vari assistenti alla clientela. Gli spettacoli serali mi sono mancati tanto nei giorni successivi!

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Curiosa l'ultima cena al ristorante... la sala del Portofino era praticamente vuota, tanti erano scesi a Napoli! In questo modo abbiamo avuto ben due camerieri solo per noi, il che è stato piacevole perchè c'è stato modo di chiacchierare un pò sulla vita di bordo, eppoi per fare qualche prova di piegatura di tovaglioli, arte che piaceva molto alle donne del gruppo. In effetti il numero di persone da servire è una variabile notevole perchè il tempo altrimenti per i rapporti umani sono scarsi. Alla fine "commovente" saluto dei camerieri con le candele e giro della sala... un pò diverso dal solito forse, dato che erano più i camerieri degli ospiti in sala! Altro curioso effetto è stato che avevano un sacco di dessert in più e quindi mi sono trovato con cinque dessert da "completare" :p cosa cui non mi sono per nulla sottratto. Fossero tutte così le cene al ristorante!

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Ultime danze prima di... sigh, sbarcare! In realtà le scenette della serata Mister Crociera (vinto ovviamente non da un giovane ma da un vecchiotto pronto a tutto) non le ho potute sopportare, ma per il resto a bordo era un bel vivere! Ho avuto anche tempo di prendere un ultimo regalo alla morosa, perchè ovviamente me ne dovevo ricordare solo quando i negozi ormai chiudevano per l'ultima volta nella crociera... Ultimi giri al casinò, quasi vuoto. Al largo ho scorto anche l'Elba e il faro della Corsica... nonostante le attività di bordo, mi è sempre piaciuto seguire la navigazione, anche perchè erano tutte zone dove non ero mai passato. Che triste poi lasciar fuori le valigie, scegliere cosa tenere nel bagaglio a mano... vabbè, doveva pur finire.
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