Giorno 2 - l'HAvana
La mattina ci svegliamo prestissimo, intorno alle 5 per via del fuso orario. Ne approfitto per vedere l'alba dal balconcino, il malecon e la fortezza sono meravigliosi nei colori del mattino e questa scena rimarrà nei miei ricordi per sempre credo.
Alle 7 andiamo a provare il ristorante per la colazione, proviamo ad ordinare à la carte ma il pancake era freddo, le uova alla benedict immangiabili ( prosciutto e formaggio simil plastica ).
Proviamo a cercare l'acqua ma non ci sono dispenser nè brocche, la chiediamo a 3 camerieri diversi alla fine ce la portano calda e senza bicchieri. Questo tema dell'acqua sarà ricorrente 1) nei dispenser mancavano spesso ghiaccio e bicchieri 2) al bar la fila era almeno di 20 minuti per avere una bottiglia a pagamento.
Proviamo anche a chiedere un espresso in tazza piccola, in tutta risposta ci prelevano la tazza da cappuccino sul tavolo e ce la riportano indietro con dentro un espresso lunghissimo.
Alle 8:30 usciamo fuori, fila ai controlli passaporti, cambio dei cuc ( 150€ sono avanzati, non cambiatene troppi a Cuba non c'è modo di spendere..).
La mattinata la passiamo nell'Habana Vieja a piedi, avevo pianificato un tour leggendo i diari e la lonely planet, riusciamo a muoverci tranquillamente su tutti i punti di interesse. Ci fermiamo poi in un bel bar a prendere caffè e acqua ( scusate non ricordo il nome ) e poi raggiungiamo sempre a piedi il museo della revolucion, che per un'appassonata di storia contemporanea come me era d'obbligo.
Il museo è spoglio e poco curato, ma il palazzo è una magnifica struttura stile quirinale. Purtroppo è senza manutenzione quindi con vetri rotti piccioni e sporco ovunque, ma vale comunque la pena.
Torniamo a pranzare in nave e ripararci dal caldo afoso, proviamo ad andare al buffet e troviamo una situazione imbarazzante: tavoli mai sparecchiati, persone maleducate urlanti che ti spintonano per prendere chissà cosa con una fretta gratuita, cibo poco vario e scadente rispetto allo standard MSC.
La pasta è immangiabile ( scotta, dolce, ricette misteriose), c'è un solo tipo di carne e di pesce al sugo per tutta la settimana, pochissime verdure e tipi di frutta, l'angolo vegetariano ha delle insalate con pollo o prosciutto..l'acqua è di nuovo un problema, niente ghiaccio e bicchieri, ti arrangi con una tazza (calda !) e ordini l'acqua se la vuoi fresca.
La maleducazione regna sovrana, tutti cercano di occupare più posti possibili, non ti fanno sedere e continuano ad urlare in modo immondo. La regola vuole anche che non si possano riempire le bottiglie dai dispenser per motivi di igiene, ma nessun cameriere la fa rispettare.
Dopo pranzo, riposino e poi usciamo di nuovo per fare il tour della città con la macchina scoperta anni 50. Avevo ricevuto la dritta di andare più lontano dal terminal per contrattare il taxi, così andando a destra verso il malecon ho incontrato un signore simpatico che ci ha proposto un tour di un'ora per 40 CUC, che toccasse tutta la lista di luoghi che volevo visitare.
Era un professore di chimica molto gentile, ci ha raccontato del Paese e della città, fermandosi per farci fare delle belle foto. Alla fine gli abbiamo dato una buona mancia, che lui non aveva neanche chiesto.
Ci tengo a dirvi che il popolo cubano è tanto povero quanto dignitoso, sembrano avere bisogno di tutto ma allo stesso tempo di nulla, amano il loro paese nonostante la povertà estrema e le limitazioni alla loro libertà. La loro semplicità " forzata" dal regime la vivono con una grazia che secondo me deve essere d'ispirazione..
Comunque il tour è stato molto bello, ora non ho con me le foto provo a pubblicarle nei prossimi giorni, se potete fatelo al tramonto per sfuggire al caldo e vedere il malecon con la luce giusta.
Torniamo a bordo distrutti, ci riposiamo e poi andiamo ad esplorare i negozi e il ristorante l'approdo.
La nave è piccola, e lo sapevamo, tuttavia sembra invasa da una folla non commisurata, soprattutto tutti negli stessi luoghi alla stessa ora: al casino non riesci ad avvicinarti ai tavoli ( ti montano letterlamente sopra ), ai divanetti ti siedi con difficoltà, nei corridoi tra i negozi non riesci a passare per la gente in mezzo o perché ti fermano dei promoter per venderti i sali del mar morto o qualche crema miracolosa ( la stessa, 3 volte a sera, per 7 sere, neanche Mondial Casa di Mastrota..).
A cena siamo in un tavolo da 8, ha lo svantaggio che i tempi si dilatano per ordinare e mangiare, il pro è che conosci persone nuove e avevamo due coppie di sposi a tenerci compagnia.
Il menu è già poco allettante sulla carta, e sarà peggio all'assaggio purtroppo. Non c'è traccia della buonissima cucina di MSC, nè del servizio ottimo dei camerieri incontrati nelle altre crociere: spesso i camerieri sbagliavano la portata o vagavano senza far niente con i piatti a freddarsi sulle credenze.
Per chi vuole, si può scendere dalla nave e girare in città, magari per sentire un concerto, ma noi eravamo così distrutti dalla sveglia all'alba da andare dritti a letto.
Stay tuned