Il mio pessimismo é dovuto al fatto che la mia età mi ha portato a vivere un declino di questo paese che pare innarestabile.
La prima cosa che in Italia non funziona é la giustizia che non arriva mai a colpire i colpevoli. Così il menefreghismo , la sciatteria e la delinquenza diventano sovrane. Dopo 40 o 50 anni ancora si celebrano processi alla ricerca del “vero” colpevole .
Per il ponte si insedieranno commissioni di esperti e contro commissioni, ricorsi e contro ricorsi, e nel frattempo già tra un mese nessuno si curerà più della nostra sicurezza.
Quando nel 1963 presi la patente, lungo l'autostrada e nelle città si vedevano spesso controlli della polizia stradale che supervisionavano il traffico e i documenti. Ora quando percorro le autostrade, la ligure in particolare che faccio di frequente, di pattuglie ne vedo poche e quelle che vedo son ferme ai caselli. Eppure la circolazione dei Tir é super abbondante ma nessuno si preoccupa del peso che trasportano o di quando sorpassano in galleria. La A 10 dopo la chiusura del Bianco è divenuta un pericolo, ma nessuno se ne preoccupa. Il Polcevera sono anni che era super trafficato .
La ferrovia che varca il confine a Ventimiglia si arresta , si deve scendere dal treno per proseguire per la Francia , fatta eccezione che per il thello.
60 anni fa si andava direttamente in Francia senza cambiare treno. Lo chiamate progresso?
Nel 1951 ho frequentato le elementari a Genova Pra. Mi insegnavano che la Liguria é una regione fragile perché a ridosso delle montagne , e basta un poco di pioggia che si riversa a valle e crea gli alluvioni. Sono cresciuta e cosa ho trovato? Case costruite direttamente nel letto dei torrenti. Perché? Perchè ci sono i furbi che devono guadagnare, i furbi che vogliono trovare casa facendo l'affare, i giudici che non condannano e tutti fanno il loro torna comodo . E questo è un bel paese?
Se fossi giovane me ne andrei anche io e di corsa. Almeno nei paesi che avete citato chi uccide sta OTE]
Credo di avere circa la metà dei suoi anni, e qualche anno fa ho consapevolmente scelto di non espatriare dalla nostra cittá e quindi dal nostro paese.
Nonostante sia fondamentale in un paese civile l’accertamento puntuale e rapido delle responsabilitá in qualsiasi caso giudiziario, credo che adesso dovremmo pensare, purtroppo a ben altro.
A prescindere dalle responsabilitá stiamo rischiando in queste ore un regresso ancor peggiore di quello cui lei accenna giustamente nel post sopra.
Le conseguenze economiche e sociali nei prossimi mesi potrebbero essere drammatiche.
Nessun accertamento delle responsabilitá potrebbe lenire questa catastrofe, come lenire il dolore di chi ha perso un parente, un amico o una casa.
L’accertamento della veritá andrá avanti per la sua strada ma io sono piú seriamente preoccupato della ricostruzione materiale e morale della nostra cittá, piegata si, é inutile gonfiarsi il petto e urlare che é tutto ok.
La prioritá assoluta oggi é rispondere con misure straordinarie ad effetto immediato, bisogna ricostruire in tempi rapidi, garantire il funzionamento della cittá, del porto e dell’aeroporto che finalmente dopo decenni, a fatica, stava tirando su numeri importanti.
La prioritá assoluta oggi dovrebbe essere, a mio avviso, una ricostruzione rapida ed efficiente. É un problema infinitamente piú grave e rilevante che accertare responsabilitá penali o civili che siano, opera che necessita inevitabilmente di tempi assai lunghi, che noi comunque non possiamo aspettare.
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk