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A spasso nel Mar Baltico

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La giornata ad Helsinki è terminata.

La città a dispetto delle mie aspettative mi ha riservato delle gradite sorprese e nonostante il meteo non proprio favorevole ho apprezzato anche questo scalo.

Spero di aver dato qualche spunto interessante a chi verrà a visitare questa città.

Prossima "fermata" Stoccolma con un lungo overnight.
 
La Torre delle Telecomunicazioni o Torre della Televisione” di Stoccolma è alta 115 m (33 piani) e vanta una vista imbattibile su tutte le isole che compongono la capitale svedese.

La struttura, progettata dagli architetti Hans Borgström e Bengt Lindroos, è stata completata nel 1967. Si trova a Mörka Kroken, 115 nella zona di Östermalm/Ladugårdsgärdet. Aperta al pubblico fino al 2018, con tanto di caffè panoramico e gift shop, oggi la struttura è chiusa per i costi eccessivi di manutenzione e messa in sicurezza.

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La nave si fermerà per un overnight ed essendo già stati a Stoccolma per 3 giorni in un precedente pre-imbarco, abbiamo deciso di visitare Uppsala e Sigtuna.

Già qualche mese prima della partenza avevo contattato un ragazzo italiano che gestisce una agenzia a Stoccolma che ci ha organizzato il tour.

Siamo stati accompagnati da Annalisa, una simpatica ragazza italiana che vive a Stoccolma da circa 5 anni e ci siamo spostati esclusivamente con i mezzi pubblici.

All’uscita del terminal Frihamnen, il più lontano dal centro città, si trovano molti taxi; c’è anche un servizio di accoglienza con un signore con un giubbotto giallo con scritto “can I help you?” che ho visto chiamare un uber per i ragazzi dell’equipaggio. Con una breve passeggiata si arriva ad un incrocio dove svoltando a destra si trova la fermata dei bus che vanno verso il centro città. Il 76 che passa da qui arriva proprio in centro: l’ho visto passare a Gamla Stan.

MSC ha messo a disposizione anche una navetta al costo di 17 euro per un giorno e 30 euro per due giorni. Anche qui gli Hop On Hop Off sono stati opzionati da MSC che vendeva il biglietto di 24 ore a 31,5 euro.

Incontrata Annalisa, ci siamo diretti verso la fermata del bus dove abbiamo preso il n° 1 per arrivare alla fermata della metropolitana che ci condurrà in stazione centrale. Scendiamo alla fermata Gardet e prendiamo la linea rossa T13 della metro in direzione Stazione centrale che raggiungiamo in sole due fermate.

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Ed ecco il treno che ci porterà ad Uppsala. Si tratta di un regionale veloce ma è molto meglio di una nostra Freccia in prima classe!

Sedili molto ampi tutti con tavolino come sugli aerei e lucina di servizio; ci sono vagoni detti “del silenzio” dove è vietato anche parlare. Il treno ha viaggiato a 200 km orari senza alcun rumore o vibrazione e tutto era pulitissimo.

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In circa 40 minuti arriviamo a Uppsala. Uscendo dalla stazione e andando dritti si arriva in centro in meno di 5 minuti passando davanti ad un negozio dove si vendono le classiche ceramiche svedesi che Annalisa ci dice non mancano in nessuna casa.


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L’attuale Uppsala si trova spostata di qualche km più a sud della precedente localizzazione ora chiamata Gamla Uppsala (vecchia Uppsala) ed è identificabile con la città chiamata Östra Aros citata in un documento relativo ad una battaglia del 980 e nella cronaca dell’uccisione di Re Erik nel 1160.

Nel 1274, Östra Aros superò Gamla Uppsala come principale centro regionale e, quando la cattedrale di Gamla Uppsala fu distrutta da un incendio, l'arcivescovado e le reliquie di Sant'Erik furono trasferiti a Östra Aros, dove fu eretta l'attuale cattedrale di Uppsala.

La città è la sede della più antica università della Scandinavia , fondata nel 1477.

Arriviamo così sulla sponda del Fyrisån (fiume Fyris) che scorre attraverso Uppsala e sfocia nel lago Mälaren.

Prima era chiamato fiume Full o fiume Sala (Sala si riferiva alla reggia dei re svedesi a Gamla Uppsala), ma il suo nome fu cambiato nel XVII secolo in memoria del Fyrisvellir, le piane paludose che sono state da tempo bonificate per la coltivazione ma che sono famose nella mitologia norrena.

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Le imbarcazioni possono risalire il fiume dal Mälaren ad Uppsala, dove però due chiuse impediscono un'ulteriore risalita.

Nell'estate del 2007 è stata iniziata la costruzione di una scala e di piattaforme per pesci per rendere possibile di oltrepassare le chiuse e raggiungere i luoghi in cui depongono le uova. Questo “salvataggio” dall’estinzione è ricordato da una targa applicata alla ringhiera che corre lungo il fiume.


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Sulle sponde sorgono bei palazzi, alcuni in Jugendstil.


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Alcune case sono sede di organizzazioni studentesche chiamate “nationes” nate nel XVII secolo e tuttora attive.

Ogni nation ha un edificio principale (nationhus) situato nel centro di Uppsala, e la maggior parte delle nation hanno anche edifici secondari.

Offrono servizi agli studenti come alloggi, servizi di ristorazione e organizzano eventi sociali e culturali, mantenendo il loro ruolo centrale nella vita accademica e sociale dell'università.

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Ogni nation ha poi proprie attività culturali che includono cori, gruppi teatrali, bande musicali, circoli e club.

Iniziamo a sentire un piccolo languorino e Annalisa ci fa notare che stiamo passando davanti alla pasticceria storica della città dove si possono assaggiare dolci tradizionali.

Non ci lasciamo sfuggire l’occasione ed eccoci di fronte a queste delizie. Le “treccine “ più a destra sono alla cannella, quelli al centro sono al cardamomo e gli altri alla mela.

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Lungo il fiume iniziano a comparire banchetti dove vengono venduti panini, street food vario e caramelle.

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Queste sono le Polkagris, famosissime qui in Svezia. Gli svedesi sono grandi consumatori di caramelle, le consumano letteralmente a chili mentre guardano la televisione. Nei supermercati ci sono interi scaffali pieni di caramelle di tutti i tipi.

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Intanto le strade si stanno riempiendo di gente ed iniziamo a sospettare che ci sia qualche festa.

Attraversiamo il ponte e prima di oltrepassare l’arco oltre il quale si trova la cattedrale facciamo una deviazione a destra e andiamo ad una fontana che approvvigionava gli abitanti di Uppsala che non avevano la fortuna di avere un pozzo proprio. Sulla sommità della fontana si trova la statua di un gufo: era usanza riprodurre figure di animali su edifici o strutture importanti per la comunità in modo che fossero riconoscibili.


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Intanto iniziamo ad intravedere le guglie della cattedrale.

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Torniamo indietro e ci dirigiamo verso la Skytteanum (la Casa di Skytte). Johan Skytte, nato nel 1577 in una famiglia borghese, studiò in Germania e fu in seguito nominato precettore del principe Gustavo II Adolfo.

Acquistò l’edificio risalente al XIV secolo e lo fece restaurare andandoci a vivere con la moglie.

Sulla facciata sono visibili grandi lettere in ferro, che in realtà sono piastre di ancoraggio decorative per il rinforzo dell'edificio. Le lettere sono: HISFR e FMNT G. Nel corso degli anni gli studenti hanno elaborato numerose interpretazioni umoristiche delle iniziali, ma ciò che realmente rappresentano è: Herr Johan Skytte Friherre Riksråd e Fru Maria Nääf Till Grönsöö (il signor Johan Skytte, barone, consigliere del regno, e la signora Maria Nääf Till Grönsöö, moglie di Skytte).

Skytte divenne poi Cancelliere del Regno e fece istituire una cattedra di eloquenza e scienze politiche all'Università di Uppsala. Questa fu l'origine del Dipartimento di Scienze Politiche, che ancora oggi forma funzionari pubblici di enti governativi, autorità, comuni e molte altre istituzioni. La cattedra è oggi la più antica cattedra di scienze politiche ancora conservata al mondo.

Ancora oggi questo edificio ospita il titolare della cattedra di Scienze politiche che è l’unico professore a cui l’università fornisce alloggio.

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Ad un banchetto vengono venduti funghi, mirtilli e questi frutti che chiamano “lingon” ( si tratta di mirtilli rossi) e che mettono dappertutto nelle pietanze, sotto forma di marmellata o interi.

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Ed eccoci alla cattedrale. La chiesa è in stile neogotico ed è costruita in mattoni rossi che erano stati prodotti in una vicina fornace. Le guglie attuali risalgono al restauro del 1885-1893 e raggiungono un'altezza di 118,7 metri.

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La costruzione della cattedrale è iniziata nel 1270 ma per mancanza di fondi la costruzione subì forti rallentamenti. I lavori ripresero nel 1331 ma furono definitivamente completati solo nel 1435 con l’inaugurazione della chiesa.

Durante il regno di Gustavo Vasa (1523-1560), la Chiesa in Svezia si separò dalla Chiesa cattolica romana. E durante la riunione di Uppsala del 1593, si decise che la Chiesa di Svezia sarebbe stata evangelico-luterana. Le decorazioni legate all'epoca cattolica furono coperte con uno strato di intonaco bianco, i quadri furono portati via e le cappelle furono trasformate in camere funerarie.

Dopo un grande incendio nel 1702 la chiesa fu restaurata alla metà del XVIII secolo e poi nuovamente alla fine dell’800. Durante questi restauri gli affreschi ritornarono alla luce e furono mantenuti ad abbellire la chiesa che risulta così ben diversa dalla altre chiese luterane.

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La visita della cattedrale è gratuita se si entra come singoli visitatori mentre se si entra con una guida privata si deve pagare un biglietto di 800 corone (circa 72 euro).

A breve la visita all'interno......
 
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La cattedrale è sede di numerose sepolture di uomini e donne illustri; tra questi Emanuel Swedemborg.

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Fu un famoso mistico e scienziato che si dedicò maggiormente alla comprensione della natura di Dio. Tuttavia, le interpretazioni e le idee bibliche di Swedenborg non furono tollerate dalla chiesa svedese e per questo motivo egli visse in Inghilterra per lunghi periodi.

Alla sua morte, Emanuel Swedenborg fu sepolto nella Chiesa Svedese di Londra. Prima che la chiesa venisse demolita, le sue spoglie furono traslate nella Cattedrale di Uppsala nel 1908.

Quindici anni dopo la morte di Swedenborg, venne fondata una nuova comunità attorno ai suoi insegnamenti: la Nuova Chiesa.

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Questo è il sarcofago in cui sono conservate le spoglie di Carl de Geer, un grande entomologo svedese vissuto nel XVIII secolo e allievo di Linneo presso l’università di Uppsala. Di fronte a lui è sepolta anche la moglie Catharina Ribbing, descritta come una nobildonna molto potente. Fu " la prima nell'alta società svedese a decidere di vaccinare i propri figli contro il vaiolo ", un'iniziativa che attirò grande attenzione all'epoca e che portò alla coniazione di una medaglia in suo onore nel 1756.

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Arriviamo alla cappella che prima della trasformazione in chiesa luterana era dedicata a Maria. Un artista svedese, Anders Widoff, nel 2005 ha installato di fronte a questa cappella una statua iper-realista di Maria Vergine che guarda con nostalgia quella che era la cappella a lei dedicata. Appena si svolta e la si ritrova di fronte sembra davvero che sia una persona in carne e ossa.

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Nella “sua” cappella Gustavo I Vasa aveva fatto predisporre il suo mausoleo. In realtà la tomba è un cenotafio, cioè un monumento funebre privo delle spoglie mortali. Infatti i corpi di Gustavo e delle sue mogli sono sepolti nella cripta sottostante.

Il monumento raffigura il re e le sue due prime mogli morte prima di lui. Anche la terza moglie che gli era sopravvissuta è sepolta nella cripta ma non compare sul monumento funebre predisposto prima della sua morte.

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La cappella presenta sulle pareti quadri che rappresentano alcuni importanti episodi della vita del re Gustavo I: il ritorno a Stoccolma dopo aver sconfitto Cristiano II di Danimarca, l’incoronazione a re di Svezia.

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Continuando il giro arriviamo ad una cappella dove sulla sinistra si vede una sfera dorata all’interno di un cubo: si tratta del reliquiario di Santa Brigida o Brigitta come è chiamata qui.

Il reliquiario contiene un frammento dell’anca della Santa donato alla cattedrale dalle suore brigidine di Roma alla fine degli anni ’80. Santa Brigida dopo aver fondato un monastero in Svezia si era trasferita a Roma e lì aveva fondato un nuovo monastero.

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Sul pavimento della stessa cappella si trova la tomba dei genitori di Santa Brigida.

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Il padre della Santa fu un avvocato e cavaliere molto importante ed è raffigurato anche in questo dipinto nella stessa cappella.

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Un altro santo ha le sue reliquie qui: si tratta di Sant’Erik.

La cattedrale fu costruita sul luogo in cui si dice che il re Erik Jedvardsson sia stato ucciso nel 1160. Erik divenne il santo patrono della Svezia ed è chiamato Erik il Santo o Sant'Erik. Secondo la leggenda, era un re buono e un cristiano devoto. Erik si recò in Finlandia con il vescovo Henrik per convertire i finlandesi al cristianesimo.

Mentre Erik si trovava nella chiesa della Santissima Trinità ad Aros orientale (oggi Uppsala) per assistere alla messa, fu sorpreso dal principe danese Magnus Henriksson. Ne seguì una battaglia e re Erik fu ucciso dai danesi. Ma nel luogo in cui Erik morì, si dice che si sia verificato un miracolo. Una sorgente d'acqua sgorgò improvvisamente e una donna cieca riacquistò la vista dopo aver toccato il re.

Ben presto si sviluppò un culto attorno a Erik il Santo e poco più di cento anni dopo la sua morte, iniziò la costruzione dell'attuale cattedrale nei pressi del luogo della sua morte. Le reliquie di Erik, una ventina di frammenti scheletrici e una corona funeraria, sono conservate in una bara dorata.

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