salseros2003
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Re: Abbigliamento donna nei paesi musulmani
Da italiani non mi dispiacerebbe che una maggiore compostezza la si trovasse anche nelle nostre Chiese...ma vale in funzione del significato che ognuno assegna ad un luogo di preghiera.
Potrei dire che anche per tanti stranieri abituati ad andarsene in giro in vacanza in Italia con minigonne, shorts e top entrare in una nostra Chiesa equivale a dover adattarsi a logiche regole di buon gusto e buon senso...non per questo evitano di venire in Italia.
Mi permetto di dire che non concordo con l'idea che se uno si comporta in un modo io devo livellarmi al ribasso...in questo modo si parte dal look e si arriva ad azioni ancora peggiori ("tutti rubano quindi lo faccio anche io"..eheh).
A parte il rispetto dei luoghi di culto il coprirsi dal sole è una fisiologica forma di protezione che qualsiasi medico consiglierebbe in simili posti: indumenti di cotone protettivi aiutano piuttosto che ostacolano in certi climi.
Talvolta certe abitudini religiose nascono da esigenze naturali.
micia73 ha detto:Sembrerò polemica, ma perchè quando gli altri vengono in Italia fanno quello che vogliono, mi riferisco al velo sul viso, e ad alcune altre cose che mi danno sui nervi, ma non mi dilungo a spiegarle, e quando noi andiamo nei paesi arabi dobbiamo sottostare alle loro regole?bibilica ha detto:Per chi fa la crociera negli Emirati : pantaloni lunghi e camicette con maniche lunghe di stoffe leggere è la soluzione migliore !
Quando si esce al mattino dalla nave fa frescolino , poi in giornata c'è sempre un posto dove si vorrebbe entrare e non si puo perchè troppo scoperte . Il foulard anche molto leggero non occupa tanto posto nelle borsa e serve non solo per coprirsi la testa nella moschea , ma anche per difendersi di colpi d'aria condizionata nel taxi ,centri comerciali , ristoranti .
non dico di voler andare in giro con calzoncini microscopici e scollatura vertiginosa, ma nemmeno col cappotto.
Se è come dici, mi è già passata la voglia di andarci, rimarrò a rosolare al sole a bordo.
Da italiani non mi dispiacerebbe che una maggiore compostezza la si trovasse anche nelle nostre Chiese...ma vale in funzione del significato che ognuno assegna ad un luogo di preghiera.
Potrei dire che anche per tanti stranieri abituati ad andarsene in giro in vacanza in Italia con minigonne, shorts e top entrare in una nostra Chiesa equivale a dover adattarsi a logiche regole di buon gusto e buon senso...non per questo evitano di venire in Italia.
Mi permetto di dire che non concordo con l'idea che se uno si comporta in un modo io devo livellarmi al ribasso...in questo modo si parte dal look e si arriva ad azioni ancora peggiori ("tutti rubano quindi lo faccio anche io"..eheh).
A parte il rispetto dei luoghi di culto il coprirsi dal sole è una fisiologica forma di protezione che qualsiasi medico consiglierebbe in simili posti: indumenti di cotone protettivi aiutano piuttosto che ostacolano in certi climi.
Talvolta certe abitudini religiose nascono da esigenze naturali.