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Alimentazione in Drydock

nautius

New member
sul forum di nautica che gestisco... mi hanno messo un po' di foto di Fortuna in drydoc a Trieste (poi le posto pure qua')

abbiamo notato che e' completamente illuminata... e ci si e' chiesti se lasciano accesi i generatori.... oppure se usano la corrente civile....

in ambedue i casi sorgono dubbi.... nel caso generatori propri.... come si raffreddano??? nella barche da diporto si usa l'acqua di mare per cui se la barca e' in secca non puoi accendere il generatore.... non ho idea di come funzioni nella barche "vere"

nel caso di collegarsi alla linea civile... ci si chiede che cavi mostruosi dovrebbero utilizzare senza contare le prese per alimentare una cosa del genere!!!!!!!
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: alimentazione in drydock

Re: alimentazione in drydock

nautius ha detto:
....abbiamo notato che e' completamente illuminata... e ci si e' chiesti se lasciano accesi i generatori.... oppure se usano la corrente civile....

in ambedue i casi sorgono dubbi.... nel caso generatori propri.... come si raffreddano???....

E le vibrazioni? Pensa come si trasmetterebbero a tutta la struttura.
 

nautius

New member
Re: alimentazione in drydock

Re: alimentazione in drydock

ecco alla vibrazioni non avevo pensato!!!!!


comunque leggendo il thread suggerito da manlio... mi pare che la conclusione alla quale si e' arrivati e' che generalmente mantengono accesi i generatori collegati con manichette all'acqua per permettere il loro raffreddamento... adesso mi metti in crisi!!! :oops: :oops:

pero' a quanto ho visto le navi le poggiano saldamente sulla linea di chiglia sopra numerosi tasselli il legno che assorbe le vibrazioni... e sono tenute dritte spesso da dei bracci che fuoriescono dalle pareti del bacino.. non credo che siano cosi' pericolose le vibrazioni in quelle condizioni... o no??
 

pmanlio

Active member
Re: alimentazione in drydock

Re: alimentazione in drydock

Nautius, qui unochenaviga, Bridge e Giggi ti saprebbero spiegare tutto, ma credo che solo una parte dei generatori è accesa, i motori sono fermi, tutta una serie di strutture anche, per cui alla fin fine quanti saranno i Diesel accesi?
Credo che le vibrazioni di uno/due generatori non siano un disastro..
Tra L'altro una volta con Fandelmare vedemmo che la Rapshody, quindi una nave relativamente piccola, era alimentata da un generatore montato apposta dall'esterno..
Forse una cosa è alimentare la Concordia, un'altra una nave di trentamila tonnellate, magari in questo secondo caso faranno così..

Salutoni!
Manlio
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: alimentazione in drydock

Re: alimentazione in drydock

Riporto un passo che ho cercato in internet sul sito della Lega Navale Italiana:
........................
• un sistema di alimentazione elettrica alla nave ospitata all'interno del bacino;
• un sistema di alimentazione idrica per il circuito antincendio di bordo, dal quale è solitamente derivata, quando occorra, la refrigerazione ad eventuali macchinari da tenere in moto;
• uno o più sistemi, nelle infrastrutture più moderne, per l'alimentazione di acqua calda e fredda all'impianto di condizionamento dell'aria della nave.
A riguardo di questi ultimi servizi da fornire alla nave ospitata nel bacino, occorre osservare che quando poggia sulle taccate, la nave deve astenersi dal tenere in funzione i propri macchinari, in particolare quelli alternativi, in quanto le vibrazioni che si trasmetterebbero all'esterno dello scafo danneggerebbero sia le taccate che, in ultima analisi, la nave stessa.
In altre parole, la vita a bordo deve essere assicurata da alcuni servizi essenziali forniti dal bacino.
.......................
 

nautius

New member
Re: alimentazione in drydock

Re: alimentazione in drydock

MMMMmmmmmmm credo che il discorso postato da rodolfo tagli la testa al toro.... ma non ci sono certezze... ci vorrebbe qualcuno che lavora o ha accesso materialmente ai bacini...... sono quei dettagli a volte difficili da stabilire... probabilmente ogni bacino ha la sua idea.....

intanto grazie per le risposte... l'argomento credo sia interessante...
 

Rodolfo

Super Moderatore
Re: alimentazione in drydock

Re: alimentazione in drydock

nautius ha detto:
MMMMmmmmmmm credo che il discorso postato da rodolfo tagli la testa al toro.... ma non ci sono certezze... ci vorrebbe qualcuno che lavora o ha accesso materialmente ai bacini...... sono quei dettagli a volte difficili da stabilire... probabilmente ogni bacino ha la sua idea.....

intanto grazie per le risposte... l'argomento credo sia interessante...

Non escludo che certi gruppi possano rimanere in funzione durante il drydock, ma non credo proprio sia la regola. Tempo fa, ho assistito al carenaggio di una nave Costa, e ti assicuro che man mano il bacino si vuotava, l'alimentazione è passata sulla rete del cantiere. Oltretutto in maniera ridotta, con molti servizi inattivi. Il carenaggio è durato meno di due giorni e l'equipaggio è rimasto tutto a bordo, con pesanti disagi.
 

nautius

New member
Re: Alimentazione in Drydock

Mario ha detto:
nautilius quando posti le foto??? :D

scusa se te le chiedo ma sono impaziente :D :D

Hai proprio ragione Mario..... mi era passato di mente!!!

ecco qua'!!

azz!!! ma non si possono mettere le foto direttamente??? va' ben... facciamo cosi'

http://www.servimg.com/image_preview.ph ... u=12421507

no... mi spiace ma e' un casino.... non si linka direttamente... e se linko sul mio forum devi iscriverti per vederle... speta....

http://www.servimg.com/image_preview.php?i=34&u=12421507

niente meglio d cosi' non riesco... e mi da' sempre la stessa immagine anche se sono 3 diverse.. mi spiace....
 

Magellano

Utente livello Platinum
Una possibile alternativa sarebbe anche quella delle biomasse:

Energie pulite: impianto a biomasse nel porto di southampton

Nel porto di Southampton, in Gran Bretagna, sarà costruito un nuovo impianto di biomasse. La compagnia Helius Energy Plc, operante nel settore delle energie in Gran Bretagna, ha annunciato di aver ottenuto un’opzione per la costruzione di un nuovo impianto. Per ora è ancora tutto sulle carte, affidato ai progettisti, ma stando alle prime notizie che trapelano la capacità produttiva energetica della nuova struttura dovrebbe aggirarsi intorno ai 100 Megawatt. I vertici societari della Helius, che conferma così una leadership nel settore nel Regno Unito, ribadiscono inoltre come, per un suo pieno sfruttamento, l’impianto eco-energetico abbia necessità di almeno 700 mila tonnellate di biomasse. Un volume rilevante, che tuttavia si dovrebbe poter agevolmente reperire attraverso degli accordi che interesseranno anche altri Paesi europei. «Opzionare Southampton per la nostra proposta di impianto di 100 Megawatt di energia rinnovabile è un’aggiunta importante al nostro portafoglio siti», ha affermato Adrian Bowles, direttore generale di Helius. «Questo è un ulteriore passo nella strategia di Helius di sviluppare, possedere e gestire progetti di biomassa» ha spiegato Bowles.

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