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Ancora norovirus

Sbaglio se dico che accade (più spesso ) nelle compagnie anglo-americane?

Con la precisazione che nessuna compagnia ne è esente comprese quelle nostrane
 
Io non credo sia solo colpa dei passeggeri, anche perché nemmeno noi scherziamo in fatto di igiene. Sulle navi, anche frequentate da "noi", ho visto e continuo vedere scene non proprio edificanti. Ma questo è un discorso che si prolunga da tempo.
 
Abbiamo tanti difetti, ma forse sulla pulizia......;-)

C'è un aspetto che, a mio parere, è tutt'altro che secondario in tutto questo. In ambito alimentare, l'Italia è storicamente sempre stato un paese all'avanguardia. Nella conservazione e nel trattamento dei cibi, abbiamo normative ferree e dei controlli che mediamente funzionano e sono efficaci. Abbiamo altresì una cultura "evoluta" in merito, per tradizione, che fa si che anche i codici di autodisciplina interni siano severi e mediamente rispettati.
Penso che questo si rifletta anche in ambito navale nelle nostre compagnie di crociera. E che abbia un peso determinante nell'evidenza emergente dalle statistiche, ove quasi mai una Costa o una Msc è stata coinvolta in "epidemie" di norovirus.
 
Rodolfo, magari sbagliando, pensavo a passeggeri ed equipaggio.
Grazie, Massimiliano, per la disamina su cui concordo (per quello che posso conoscere in merito).
 
Io non credo sia solo colpa dei passeggeri, anche perché nemmeno noi scherziamo in fatto di igiene. Sulle navi, anche frequentate da "noi", ho visto e continuo vedere scene non proprio edificanti. Ma questo è un discorso che si prolunga da tempo.

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Ps: una ma amica di fb su 20 giorni di crociera (caraibi+transatlantica) ne ha passati un bel pò nella dua suite (non solo lei nella sua cabina) eppure da nessuna parte ho trovato una "denuncia" per episema a bordo.

Sulle "nostre" navi si dà lacolpa all' AC bassa[emoji4]
 
Avevo inteso correttamente Luciana, proprio per quello ho sottolineato che "noi" passeggeri come igiene non eccelliamo proprio per nulla. Diversamente, i membri equipaggio son molto più "sotto pressione" sotto questo aspetto. Poi, nessuno, come detto ripetutamente esercita indagini sulle fonti del contagio; anche il CDC americano si limita ad accertarne la diffusione o il tipo di ceppo infettivo, senza risalirne alle cause.
 
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Ps: una ma amica di fb su 20 giorni di crociera (caraibi+transatlantica) ne ha passati un bel pò nella dua suite (non solo lei nella sua cabina) eppure da nessuna parte ho trovato una "denuncia" per episema a bordo.

Sulle "nostre" navi si dà lacolpa all' AC bassa[emoji4]

Casi "isolati" non vengono nemmeno presi in considerazione e non devono essere nemmeno denunciati; il contagio può essere avvenuto dovunque, anche fuori dalla nave. Diverso è quando il fenomeno assume proporzioni numeriche considerevoli circoscritto nello stesso ambiente.

Faccio un esempio, ma naturalmente si tratta solo di una ipotesi anche se sollevata in più di una occasione; un addetto in cucina portatore del virus, quante persone può contagiare? Magari il soggetto non denuncia il suo stato di salute o il responsabile non lo rimuove dalla sua attività.

Cos'è l'AC bassa?
 
Può essere vero Rodolfo...anch'io ho visto scene "allucinanti" da parte dei passeggeri...un esempio su tutto quello di toccare il pane con le mani e rimetterlo a posto.
Però mi sembra davvero strano che sia SOLO colpa dei passeggeri...
I metodi di conservazione della ristorazione sono ben diversi da quelli di casa...magari tra le mura domestiche si esagera anche un po' troppo e spesso si butta via qualcosa che potrebbe ancora essere perfettamente commestibile...ma è altrettanto vero che spesso nella "grande" ristorazione si servono cibi al limite (...se non già oltre)
Condivido e credo a quello che dice Max...in Italia abbiamo sempre avuto una cultura diversa...e "rispettiamo" molto di più il cibo...però, ripeto, la cucina di una nave non sarà mai come quella di casa!
 
Io invece credo che le norme di conservazione dei cibi siano, di regola, molto più attente che non tra le mura di casa. Le norme HACCP sono ferree e una indagine nei frigoriferi di casa o di altri luoghi di conservazione degli alimenti penso rileverebbe più di qualche mancanza o difformità.
 
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Ps: una ma amica di fb su 20 giorni di crociera (caraibi+transatlantica) ne ha passati un bel pò nella dua suite (non solo lei nella sua cabina) eppure da nessuna parte ho trovato una "denuncia" per episema a bordo.

Sulle "nostre" navi si dà lacolpa all' AC bassa[emoji4]

Mauro, i casi singoli non fanno "scuola", e la legge dei grandi numeri (chiamata volgarmente statistica), nel tempo, ha sempre delle verità sottintese.
Le mie ipotesi si basano su un semplice ragionamento:

- Passeggeri: anche se in misura minore, gli anglo-americani ed altre etnie viaggiano anche loro su Costa/Msc. Possibile che in questi casi, anche per meri aspetti assicurativi, non sia mai saltata fuori una casistica minimamente diffusa?
- Quali sono le navi che mediamente ottengono i punteggi più vicini al 100 in maniera continuativa nel tempo? Direi che le italiane si distinguono con merito in questo...

Forse, e dico forse, c'è un sottile filo conduttore.....
 
Io invece credo che le norme di conservazione dei cibi siano, di regola, molto più attente che non tra le mura di casa. Le norme HACCP sono ferree e una indagine nei frigoriferi di casa o di altri luoghi di conservazione degli alimenti penso rileverebbe più di qualche mancanza o difformità.

Sì però allora non mi tornano i conti...il passeggero "maleducato" quante persone può contagiare?
Qui si parla di grandi numeri...strano sia colpa del singolo ...mi viene più da pensare a qualcosa che arriva dalla cambusa, scusami...
 
Laura, anche se non sembra, secondo me state dicendo la stessa cosa.... :D
 
Laura, anche se non sembra, secondo me state dicendo la stessa cosa.... :D

Secondo me invece l'esatto contrario...
Ma il problema non è tanto e solo come si conserva un cibo (temperatura ecc...) ma anche per quanto lo conservi....discorso lungo e che non porta lontano, perchè alla fine non si può paragonare la ristorazione di una nave a quella di una cucina domestica...però è anche vero che a casa propria è abbastanza difficile prendersi il norovirus!
 
Laura, credo che né a casa mia né a casa tua, un piatto preparato e per un motivo qualsiasi si sia leggermente raffreddato, venga buttato; in cucina della nave un piatto che rimane per un motivo qualsiasi sulla catena della distribuzione e perde la temperatura ricompresa in un determinato range, viene buttato. Non a caso il termometro fa parte delle dotazioni professionali di molti addetti. Questo è un caso limite, ma tutto avviene secondo normative rigidissime, dal momento dell'imbarco alla distribuzione del prodotto.

Del resto hai visto nella trasmissione del Boss in incognito girata su nave MSC le procedure seguite dal cambusiere.

Questo non vuol comunque dire che se le regole esistono siano applicate alla lettera e in qualche caso non si sia di fronte a qualche "rilassatezza". Infatti tra le ipotesi sulla diffusione del virus a bordo, praticamente sempre imputate ai passeggeri e alla loro scarsa igiene, viene considerata anche qualche defaillance od incuria da parte della Compagnia; avevo fatto un esempio più sopra.

Se in una nave di una Compagnia Premium, gli ispettori della CDC, avevano trovato ammucchiati prodotti commestibili nelle cabine dell'equipaggio, o in un'altra assai conosciuta fossero stati individuati insetti dove non ce ne dovevano essere, o in un'altra ancora non venissero sanificate e sterilizzate le vasche delle cabine tra un cambio ed un altro di ospiti, questo solo per fare un esempio mnemonico di alcuni episodi, (basta controllare i Report e le Correzioni suggerite agli stessi dagli Ispettori) qualche responsabilità di una Compagnia, in ultima analisi, potrebbe essere verosimile.

Naturale che le compagnie tendano a responsabilizzare sempre i comportamenti degli ospiti, che non proprie, eventuali negligenze.
 
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