Siamo stati a Nassau il primo giorno dell'anno, dalle 7.30 alle 17 e, come sempre, mi organizzo le escursioni da solo.
Già da mesi ho prenotato un minivan da 7 persone con AVIS, che potremo tenere tutto il giorno per 150 dollari, compreso il WiFi (che funziona davvero).
Si sbarca direttamente al Cruise Port (in ristrutturazione), che si trova nel cuore di Nassau. Le formalità di ingresso nel Paese sono praticamente nulle, basta mostrare la Cruise Card, nessun altro documento.
Superate le decine di venditori che offrono tour o semplici spostamenti in taxi, attraversiamo una Nassau ancora sonnecchiante (ci torneremo nel pomeriggio) e in dieci minuti di camminiata raggiungiamo l'autonoleggio.
Pochi attimi per formalizzare il contratto (avendo definito tutto via WEB) e ci possiamo sedere a bordo della nostra Nissan, perfettamente tenuta.
Si guida a sinistra, ma il traffico è praticamente nullo, quindi non vedo problemi nemmeno per i neofiti della guida dalla parte sbagliata!
Naturalmente l'itinerario era già stato preparato e la nostra prima meta individuata in Love Beach, a circa venti minuti di distanza.
Si incontrano dapprima la zona commerciale dell'isola, poi, subito dopo, iniziano i meravigliosi scorci che questo mare può offrire.
Non ci sono cartelli stradali che indichino la nostra spiaggia ma, contando su 14 occhi, vediamo una via sterrata con segnalato il carinissimo Nirvana Bar e annesso litorale.
Si pagano 5 dollari a testa (7 con carta di credito, vabbè) e si ha diritto al parcheggio, all'utilizzo di docce, bagni e seggiole e, ovviamente, all'ingresso in spiaggia (è proprio Love Beach).
Spiaggia non bella, di più!
Oltre a noi, la folla: altre quattro persone, una coppia ed un papà iperpalestrato con il figlio.
La barriera corallina arriva praticamente a riva e, nonostante non sia sul podio delle più belle viste in giro per il mondo, ci sono tantissimi pesci, polpi, conchiglie e coralli vivi.
E' adatta a tutti, principianti e nuotatori esperti, che possono spingersi un po' più al largo.
L'acqua è sui 23-24°, ma con una muta leggera (2-3 mm) si sta immersi per ore senza patire freddo.
Asciutti al sole, dalle 11 in poi, si patisce invece un gran caldo (28°).
Annesso a questo caratteristico beach club, si trova naturalmente anche un beach restaurant, che da mezzogiorno serve, in riva al mare, anche in un patio all'ombra, piatti tipici come le immancabili Conch Salad, le Conch fritte, il pescato del giorno fritto e anche del semplice pollo, provate un po' a dire: fritto!
Vengono serviti anche dei cocktail freschi (pina colada et similia) oltre alla onnipresente Lemonade.
Con circa 20 dollari a testa mangiate e bevete a sazietà, un prezzo onesto in questa cornice.
Per pochi istanti vediamo un gruppo di crocieristi nel bar, il tempo di due foto e poi improvvisa sparizione nel nulla; orologio alla mano, meno di 5 minuti in questo paradiso.. Meglio per noi!
Ci rilassiamo un po' in spiaggia, senza noleggiare le sdraio (5 dollari cad.), poi decidiamo di rientrare verso Nassau, per goderci un po' questa graziosa cittadina.
Sono le 14.30 quando salutiamo il nostro potente mezzo e ci incamminiamo verso lo Straw Market e le attigue viuzze, piene di locali, negozietti, turisti, uno Starbucks e un negozio Pandora con immancabile charm esclusivo... Volete non comprarlo? Suvvia, non si fa!
Ovviamente tutta Nassau è ad uso e consumo dei turisti, molto meno fascinosa che senza navi attraccate e relative orde, ma un paio d'ore si trascorrono molto piacevolmente.
Il rientro in nave è altrettanto semplice e mentre ci diciamo che vivere qui non sarebbe poi così male (tutt'altro!) la sirena della nave suona, alcune moto d'acqua ci scortano verso il mare aperto ed un tramonto da favola culla i nostri occhi.