I
Italian Cruiser
Guest
Ed il Diario di Viaggio stile "fiume" della meravigliosa crociera sulla Brilliance of the Seas è finalmente pronto. Credo di aver inserito tutte le notizie... ma se avete altre domande e/o curiosità... avete solo che da chiedere. :wink:
Da domani cercherò di dare inizio alla pubblicazione delle foto... partendo da quelle del soggiorno di 2 notti a Barcellona. Le foto sono tantissime... e spero davvero che Photobucket non si metta a fare le bizze ! :lol:
Buona Lettura a tutti... :wink:
Nome crociera: Barcellona-Dubai.
Durata: 14 giorni.
Occupazione nave: Piena
Itinerario: Barcellona- in navigazione (3 giorni)- Alessandria (Egitto)- in navigazione- Canale di Suez (transito)- Aqaba (Giordania)- Safaga (Egitto)- in navigazione (5 giorni)- Dubai (Emirati Arabi Uniti).
Area Geografica: Mediterraneo- Canale di Suez- Mar Rosso- Oceano Indiano & Golfo Persico.
Voti:
Voto Servizi a Terra: 5
Voto Ristorante: 10
Voto Bar: 10
Voto Gastronomia: 10
Voto Servizi Alberghieri: 10
Voto Itinerario: 8
Voto Escursioni: 8
Voto Animazione: 9
Voto Organizzazione Nave: 10
Voto Programma di Affiliazione: 10
1 Gennaio 2010: la prima vacanza del 2010 è iniziata come di solito con la partenza in treno da Orvieto per l’Aeroporto di Roma Fiumicino via Roma Termini. Che la pulizia non sia uno dei punti di forza dei treni italiani non è un mistero :evil: , ma almeno stavolta entrambi sono arrivati puntuali a destinazione. Giunto all’aeroporto ho raggiunto in pochi minuti attraverso i comodi passaggi coperti l’hotel Hilton Rome Airport (4 stelle). Praticamente all’ultimo minuto ho infatti deciso di anticipare la partenza di un giorno, così da non arrivare in aeroporto in coincidenza del volo per Barcellona, evitandomi così tutti i possibili ritardi dei treni, magari per avverse condizioni meteorologiche. Fortunatamente ho potuto usufruire di un’offerta speciale (January Sale): pernottamento e prima colazione a 110,00 euro (pagamento all’atto della prenotazione). Come ho ribadito più volte il problema principale dell’Hilton è il costo medio di una stanza, decisamente troppo alto per un hotel aeroportuale, sia pure di questa categoria. Ho trascorso buona parte del pomeriggio in pieno relax tra piscina coperta, sauna e bagno turco, praticamente semideserti: l’unico appunto è dato dal fatto che queste aree necessiterebbero di una ristrutturazione… il logorio di certe parti è evidente :? . Il Fitness Center dell’Hilton è infatti gestito da una catena romana di palestre… quindi è frequentato sia dagli ospiti dell’hotel che da persone esterne (in maggioranza). Per la cena mi sono recato alla Terrazza Piazza di Spagna del Terminal 3 dell’aeroporto, dove ho potuto usufruire ad un prezzo piuttosto contenuto di una buona selezione di piatti caldi del ristorante self service :mrgreen: .
2 Gennaio 2010: in previsione di un volo (breve o lungo che sia) non può mai mancare una bella colazione a buffet che includa, tra le altre cose, cappuccino, cornetto alla crema e tanta frutta fresca . Effettuato il check out ho raggiunto in pochi minuti il Terminal 3 dell’aeroporto. Dopo un’iniziale indecisione avevo infine prenotato il volo per Barcellona con Iberia. La compagnia per questa tratta si appoggia alla low cost Vueling Airlines. Non l’avessi mai fatto… me ne sono pentito amaramente da subito :evil: . Nonostante fossi arrivato con più di 3 ore di anticipo erano già presenti lunghissime code ai banchi della Vueling. Questa compagnia copre infatti più destinazioni da Roma (quella mattina erano in partenza voli per Barcellona, Siviglia e Parigi Orly) e non ha check in dedicati per ogni singola destinazione. Ma che almeno prevedesse dei percorsi ordinati tali da evitare code stile assembramento di bestiame… non ci vorrebbe davvero molto per evitare tutto questo ! Risultato… il viaggio è iniziato male da subito. Pur non avendo mai viaggiato con una low cost, sapevo cosa mi aspettava a bordo (mi ero documentato). Quindi bevande e snacks rigorosamente a pagamento… e spazio tra una fila di sedili e l’altra estremamente ridotto. Che però Vueling Airlines venda come posti “premium” (XL) quelli posizionati accanto alle uscite di sicurezza francamente mi sembra troppo. La cortesia del personale è un optional… ma questo e’ un problema comune anche a compagnie di ben altro livello. Unica nota positiva: l’arrivo a Barcellona è avvenuto in sostanziale orario. Il Terminal 2 dell’Aeroporto di Barcellona è modernissimo… estremamente luminoso, funzionale e pieno di negozi. Dopo una lunga attesa di fronte al nastro per il ritiro dei bagagli… ecco la sorpresa più amara del viaggio… il mio bagaglio non era giunto a destinazione… assieme a quelli di tutto il gruppo di passeggeri dello stesso volo che avevano effettuato il check in nello stesso lasso temporale. Recatomi al banco Iberia un’altra sgradita sorpresa: Vueling Airlines non aveva tracciato i bagagli imbarcati su quel volo… il mio bagaglio con tutta probabilità era rimasto a Roma Fiumicino. Bella risposta da darsi in tempi di sicurezza per il trasporto aereo :evil: ! Completata la procedura per la dichiarazione dello smarrimento del bagaglio, ho preso un taxi per il centro di Barcellona. Dopo numerosi ripensamenti avevo infine deciso di trascorrere le previste 2 notti in città all’Hotel 1898 (4 stelle). Si tratta di un elegante albergo ricavato nello storico edificio che ospitava la Compagnia del Tabacco delle Filippine. Lo stile degli interni, estremamente ricercato e volutamente retrò, non rientra particolarmente nelle mie preferenze, ma la decisione era ricaduta su questo per 2 ragioni: l’eccellente posizione nella parte superiore della Rambla (Rambla dels Estudis) ed il fatto che fosse provvisto di piscina coperta, palestra, sauna e bagno turco (in condivisione tra uomini e donne) a libero accesso. Altri hotels di Barcellona sono provvisti di strutture di questo tipo, ma in genere hanno uno (o più) di questi inconvenienti: gli hotels non si trovano in posizione centrale, l’accesso a queste strutture è a pagamento, in taluni casi queste sono chiuse di domenica, oppure nel week end hanno orari di apertura ridotti, infine… fattore di primaria importanza… il prezzo di questi hotels magari è troppo elevato. Al momento del check in ho ottenuto, come da mia richiesta all’atto della prenotazione online, una camera per non fumatori con letto matrimoniale non nelle tonalità del rosso (fortunatamente mi è toccato il verde) ai piani superiori: stanza non grande, ma estremamente funzionale (mancavano comunque le ciabattine di spugna e la tv non era del tipo interattivo), con una bella vista sul tetto della contigua chiesa barocca dei Gesuiti. Di ottima qualità davvero i prodotti da bagno della linea Etro messi a disposizione in bagno. Sistemati nell’armadio i numerosi capi di abbigliamento estivi che fortunatamente avevo sistemato nel mio capiente bagaglio a mano (un “mattoncino” sotto ogni punto di vista), ho raggiunto in pochi minuti a piedi la vicina Placa de Catalunya. Barcellona nel periodo delle Festività Natalizie è meravigliosa :mrgreen: : risplende nei suoi coloratissimi addobbi. Meriterebbe l’appellativo di New York catalana… non dorme praticamente mai ! Straripa letteralmente di turisti, molti dei quali Italiani (i più “rumorosi”). Sosta per lo shopping al Corte Inglés (acquisti già previsti prima della partenza… in tempo di saldi poi impossibile resistere :wink: ), sia nell’enorme punto vendita principale che nella vicina filiale (abbigliamento sportivo) di Carrer de l’Angel. Il resto della giornata è trascorso in pieno relax tra la piscina coperta dell’hotel, provvista di lettini ad acqua e di getti controllabili, la sauna ed il bagno turco.
3 Gennaio: Barcellona (Spagna). Dopo un abbondante prima colazione a buffet nel ristorante dell’hotel, con tanta frutta fresca, senza però trascurare l’ottimo prosciutto Serrano e gli squisiti dolci (il Cava no… lo spumante di mattino è troppo per me), ho iniziato il mio lungo giro, rigorosamente a piedi, alla scoperta (e riscoperta) di Barcellona, città che ho visitato più volte (ma sempre nel corso di una crociera) a partire dal 1992. Ho seguito 2 itinerari: la Barcellona Gotica e la città Modernista (con particolare attenzione all’opera di Gaudí). Purtroppo la quasi totalità delle chiese che compongono la Barcellona Gotica presentano parti consistenti in corso di restauro . Ho comunque rivisto con grande piacere la bellissima cattedrale gotica di Santa Eulalia con il suo chiostro “animato” dalle oche, ed ammirato le notevoli facciate delle chiese di Santa Maria del Pi, con il suo bel campanile, e di Santa Maria del Mar. Fortunatamente lo straordinario complesso di edifici di Placa del Rei, con l’imponente campanile della Cappella Reale di Sant’Agata, era libero da impalcature. Dopo la Barcellona Gotica ho iniziato la visita della città Modernista, partendo da uno dei luoghi simbolo di Barcellona: l’animato Passeig de Gracia, il viale per eccellenza dello shopping griffato e degli hotels di lusso della capitale catalana. Dei 2 grandi palazzi progettati da Gaudí, il mio preferito è Casa Batló, meraviglioso per forme e colori. Casa Milà è ugualmente bella ed originale. Notevole anche Casa Amatller del meno noto Puig i Cadafalch. Con una lunga passeggiata a piedi ho raggiunto il grande cantiere della Sagrada Familia (i lavori fervono incessantemente), come sempre affollata di turisti. Tornato in hotel, ho fissato un appuntamento per incontrare nel primo pomeriggio una mia cara amica, Monica. Nello scambiarci gli Auguri di Buon Anno via sms ho infatti scoperto che si trovava a Barcellona già dal 31 dicembre. Abbiamo quindi fatto una piacevole passeggiata a piedi lungo la parte inferiore della Rambla, sino al Port Vell, passando per il Maremagnum. Scartata l’idea di fare uno spuntino qui (i ristoranti ci sono sembrati sin troppo turistici), abbiamo preferito optare per un locale nel quartiere La Ribera. Tornato in hotel e salutata la mia amica, ho trascorso il resto del pomeriggio in pieno relax tra piscina coperta, sauna e bagno turco.
4 Gennaio: Al mattino, dopo una nuova abbondante colazione, ho effettuato una nuova passeggiata a piedi lungo la parte inferiore della Rambla sino al Port Vell: dal Maremagnum ho avuto l’occasione di fotografare la Gemini della Quail Cruises, nave che avevo visto a Valencia nel lontano 1992, in fase di completamento come Crown Jewel. Tornato in hotel, dopo l’ennesima telefonata a vuoto alla Vueling Airlines, non avendo ricevuto garanzia alcuna che il mio bagaglio mi sarebbe stato recapitato in hotel od al terminal crociere prima della partenza della nave, ho deciso di recarmi nuovamente al Corte Inglés per effettuare quegli acquisti necessari ad integrare il mio guardaroba. Ho quindi scelto un nuovo completo da sera gessato di mio gusto, una camicia ed una cravatta firmate, un paio di scarpe scure trendy, più un paio di pantaloni chiari per le serate informali. Effettuato il check out in hotel ho preso un taxi per il Terminal Crociere di Barcellona. Le operazioni d’imbarco si sono svolte velocemente: dopo la consegna agli addetti del mio pesante bagaglio a mano, ho denunciato all’incaricato la mancata consegna del mio bagaglio; ho poi effettuato il check in da una delle postazioni preferenziali dedicate ai soci Platinum, Diamond e Diamond Plus, e sono immediatamente salito a bordo. La tanto desiderata crociera ha avuto inizio… e si è trattato della prima crociera 2010 della Crown & Anchor Society, ricca di eventi speciali, sorprese e regali :mrgreen: :mrgreen: !!! La Brilliance of the Seas, seconda nave di classe Radiance (magari ne avessero costruite più di 4), era ormeggiata in tutto il suo splendore dietro alla piccolina di casa Costa, ossia Costa Marina. E’ la terza nave di classe Radiance sulla quale ho l’occasione di viaggiare… e devo dire che mi è piaciuta al pari delle altre (e parlo della Serenade e della Radiance); ho riscontrato solo 2 “nei”: le luci nel bagno turco non cambiavano di colore come sulle altre navi (peccato… quell’effetto particolare è così rilassante)… e le opere d’arte contemporanea posizionate sui 2 scaloni principali non rientravano per la maggior parte nel mio gusto. Per il resto è una nave estremamente accogliente, elegante e panoramica, grazie alle enormi superfici vetrate. Il “cuore” della Brilliance è il grande atrio multipiano “The Centrum”, provvisto di pista da ballo, bar, ascensori panoramici sia interni che esterni, con comode poltroncine e divanetti, piante naturali e rivestimenti in marmo. Come su tutte le navi Royal Caribbean International non può mancare lo Schooner Bar, a tema nautico, con all’ingresso la bellissima riproduzione gigante di un veliero. Bellissimo il Colony Club, con i 2 tavoli da biliardo ad utilizzo gratuito ed il grande salone con stile da ballo: mobili ed opere d’arte retrò estremamente ricercati. Non mancano però luoghi più intimi, come il raffinato e luminosissimo Champagne Bar, od ambienti a tema, come lo Sports’ Bar con i grandi schermi televisivi. Come da tradizione, una volta sistemati in cabina parte dei nuovi acquisti (il resto era nel capiente bagaglio a mano), ho gustato il ricco buffet per il pranzo del Windjammer Café. Qualità, scelta e quantità dei piatti proposti hanno soddisfatto ogni giorno il mio appetito. Peccato solo che lo chef utilizzasse la cipolla in quantità industriali sia nelle insalate proposte che in diversi tipi di pasta (cottura adeguata in genere). Passo adesso alla presentazione di 2 fondamentali membri dell’equipaggio. Comandante Hernan Zini, di nazionalità argentina ma di origini italiane, persona di enorme professionalità e di grande affabilità; Direttore di Crociera Gordon Whatman, di nazionalità inglese, brillante, effervescente, pirotecnico, simpaticissimo, coinvolgente. Come nelle precedenti crociere sulle navi di classe Radiance, per la cena al ristorante principale Minstrel, ho ottenuto un tavolo al Ponte 5. Mi sono trovato seduto con passeggeri di nazionalità inglese (da Manchester), in parte cambiati nel corso delle serate successive. Persone cordiali e simpatiche, ma troppo avanti negli anni rispetto alla mia età :? . Sono rimasto a questo tavolo per 4 serate… poi, ricevuto l’invito da un ragazzo statunitense, Harry di New York, conosciuto nella spa, ad aggregarmi ad un tavolo formato in prevalenza da singles al Ponte 4, ho accettato prontamente. I miei ringraziamenti all’assistente Maitre D Leonardo Spinelli, di nazionalità uruguayana ma di origini italiane, per l’efficienza nel cambio di tavolo… e per la professionalità e la simpatia profusi nel fermarsi al mio tavolo nelle prime 4 serate. Con il cambio di tavolo ci ho guadagnato con i commensali… ed ho trovato camerieri addirittura migliori… ci ho rimesso però con l’assistente Maitre D… ma di tutto questo parlerò in seguito. La sera in Teatro “Flash and Fever”, il grande spettacolo di Benvenuto. La crociera è iniziata bene… acrobati, cantanti e ballerini hanno dimostrato da subito un talento notevole.
5 Gennaio: prima giornata di navigazione. Intera giornata dedicata al relax ed alle attività sportive, tra lunghe passeggiate sul Ponte 12, sauna e bagno turco. Le attività di animazione previste ogni giorno sono state estremamente numerose: nel programma The Planner, recapitato in cabina il giorno stesso dell’imbarco, erano tutte documentate, dai quiz a tema, al trivia, all’arts & crafts, alle dimostrazioni di vario tipo. Trattandosi di una crociera del Crown & Anchor erano inoltre previste tutta una serie di attività e di eventi speciali per i soci. La sera in Teatro “Now and Forever”, grande spettacolo con tributo a Brodway, Mamma Mia compreso. C’è stato una parte “hot”… molto gradita alle passeggere (e non solo): cantanti e ballerini impegnati nella scena più famosa di “Full Monty”. Non chiedetemi se lo strip è stato integrale… che nel momento clou le luci si sono spente e gli artisti sono scomparsi dietro il palcoscenico :lol: . Inutile aggiungere che il Teatro Pacifica a momenti veniva giù, tanti erano gli applausi scroscianti. Personalmente posso dire “I liked it” :wink: !.
6 Gennaio: Seconda giornata di navigazione nel Mediterraneo. La temperatura esterna è iniziata a salire: 17° C la massima. Accennavo in precedenza ai numerosi omaggi recapitati in cabina ai soci Crown & Anchor… ed ecco l’elenco completo: cappello, borsa da spiaggia, thermos per le bevande, penna che si illumina, orologio da viaggio richiudibile con sveglia racchiuso in una custodia in pelle (il più bello). La sera nello Schooner Bar e nel Colony Club il Cocktail di Benvenuto del Comandante. In Teatro lo straordinario cantante di colore Bruce Parker. Voce straordinaria e grande personalità … un artista pieno di energia, estremamente dinamico e coinvolgente !
7 Gennaio. Terza giornata di navigazione, trascorsa tra pieno relax ed attività sportive. La temperatura esterna continua a salire: 19 ° C la massima. Inutile dire che per i passeggeri inglesi (più di 900 a bordo, in assoluto la nazionalità più numerosa) era già estate. Tra i privilegi dei soci Diamond del Crown & Anchor c’è il “Diamond Event” quotidiano: dalle 17:30 alle 20:30 bevande gassate, vino e champagne serviti gratuitamente nella Discoteca Starquest. La sera in Teatro lo show al pianoforte di Tommy Bond. Ed anche per questa sera lo spettacolo è stato bello.
8 Gennaio: Alessandria d’Egitto (arrivo alle ore 7:00). Mai avrei pensato di svegliarmi ad Alessandria, trovando il porto e la città, completamente avvolti in una nebbia fittissima. Un annuncio del Comandante Zini ci ha prontamente informati che, causa condizioni meteo, il porto di Alessandria e l’autostrada per Il Cairo erano stata chiusi… e la partenza delle escursioni cancellata per il momento. Nelle 2 ore successive il miglioramento delle condizioni meteo ha consentito la partenza delle escursioni ed evitato che la nave, una volta riaperto il porto, dovesse spostarsi su Port Said il giorno stesso (per rimanervi sino a tutto il giorno dopo), così da consentire l’effettuazione delle escursioni (con un giorno di ritardo) ed il successivo Passaggio del Canale di Suez (nei tempi previsti). Ho quindi trascorso la tarda mattinata in pieno relax sulla nave, sotto un tiepido sole. Nel primo pomeriggio foto di gruppo dei soci Diamond e Diamond Plus della Crown & Anchor Society a prua della nave, sulla pista per atterraggio per elicotteri (la foto purtroppo è stata messa in vendita e non omaggiata ai partecipanti). La consegna dei biglietti per l’escursione gratuita di 6 ore ad Alessandria d’Egitto è stata invece piuttosto caotica. Oltre all’escursione siamo stati omaggiati di cestino da viaggio ed abbiamo avuto a disposizioni gratuitamente bevande analcoliche sul bus. La guida si è rivelata estremamente competente, anche se con la spiccata attitudine a vendere costante nel mondo arabo (ma non solo). Ho visitato Alessandria nel 2008, nel corso di una crociera sulla Legend of the Seas. La metropoli mediterranea nel complesso mi piace poco. I resti di quella che era la grande capitale tolemaica sono piuttosto modesti (più fruttuose le ricerche archeologiche condotte in mare), e sono letteralmente confusi (e spesso soffocati) nel disordinato (e piuttosto sporco) tessuto urbano della città moderna. La lunga Corniche ha un’atmosfera alquanto decadente. Prima sosta presso l’eclettico complesso di edifici dell’ex Residenza Estiva della Famiglia Reale Egiziana. E’ poi stata la volta delle straordinarie Catacombe di Kom Esh Shuqafah (II sec. d.C.), caratterizzate sia da sepolture collettive in loculi che da grandi (ed elaborati) ipogei familiari. Le decorazioni scultoree dell’interno documentano il carattere eclettico dell’arte egiziana nell’Età Imperiale, per via della fusione tra stilemi egiziani ed ellenistico-romani. L’altro pezzo forte dell’escursione è stata la visita all’interno della straordinaria Nuova Biblioteca di Alessandria. Si tratta di un vero e proprio capolavoro di architettura contemporanea: luminosissima, funzionale, tecnologicamente all’avanguardia . Accoglie al suo interno anche diverse sezioni museali, compresa una di carattere archeologico. Molto interessante quella che documenta attraverso disegni, dipinti, stampe e fotografie, il paesaggio urbano di Alessandria d’Egitto nei secoli. La parte panoramica della visita di Alessandria ha incluso il cosiddetto Pilastro di Pompeo, una grande colonna di granito rosa con capitello corinzio dedicata all’imperatore Diocleziono alla fine del III sec., sorta nella stessa area occupata dal grande Tempio di Serapide (resti sparsi), il quattrocentesco Forte di Qait Bey, sorto nell’area dove si trovava il famoso Faro di Alessandria, la settecentesca moschea di Abu al Abbas al Mursi. Al termine dell’escursione non poteva mancare la lunga sosta nel solito Bazar “consigliato” :? : fortunatamente nessuno dei partecipanti ha optato per l’Istituto del Papiro. Avevo già sostato in questo complesso nel 2008… niente acquisti allora… niente acquisti in questa occasione. Non compro nei negozi “consigliati”. La sera nel Colony Club “Jazz Cabaret”.
9 Gennaio: la Brilliance of the Seas è rimasta nel porto di Alessandria sino a dopo mezzogiorno, nonostante la nebbia fosse praticamente scomparsa alle 10:00 :evil: . L’annuncio del Comandante Zini relativo alla partenza non poteva essere più eloquente: permesso di salpare ottenuto “after a long discussion with the local authorities”. Non aggiungo altro. La nave è quindi finalmente partita a tutta velocità in direzione di Port Said e del Canale di Suez. Nel primo pomeriggio ho assistito in Teatro alla proiezione del film “The Phantom of the Opera”. Il Musical di Andrew Lloyd Webber, da anni in scena a Broadway nel Majestic Theatre (l’ho visto nell’estate del 2005) è ben altra cosa… ma anche il film è notevole. Seconda parte del pomeriggio in pieno relax tra abbronzatura, sauna e bagno turco. La sera nel Colony Club il “Welcome Back Party” dei soci Crown & Anchor. Premesso che cocktails e stuzzichini salati caldi e squisiti dolci non mancavano, tanti passeggeri hanno dato l’impressione di essere a digiuno da mesi !!! E’ stato il giorno anche del cambio di tavolo: dal Ponte 5 sono passato al Ponte 4, ad un grande tavolo per 8 persone. Mi sono trovato molto bene… ed ho legato in particolare con la simpaticissima ed effervescente Eva, di origini ungheresi, ma nata in Perù e trapiantata da anni negli Stati Uniti… a Las Vegas !!! Cameriere di nazionalità indiana ed aiuto cameriere originario del Kazakhstan bravissimi !!! Nel Teatro “Big Time Swing”, lo spettacolo dedicato alle grandi Bande Musicali. Davvero molto bello ! In piena notte la nave ha iniziato il Passaggio del Canale di Suez.
10 Gennaio: E la nebbia ha colpito ancora :? !!! Appena svegliato mi sono accorto che la nave era ferma, in corrispondenza della Stazione numero 3 del Canale, corrispondente al Lago Tumsah (Lago dei Coccodrilli)… visibilità esterna estremamente ridotta. Fortunatamente, il rapido miglioramento delle condizioni meteorologiche a partire dalla tarda mattinata, ha consentito di riprendere la navigazione. Il Canale di Suez (lunghezza pari a 100 miglia) è un capolavoro dell’ingegneria umana. Presenta paesaggi estremamente interessanti e contrastanti: il lato sinistro in direzione del Mar Rosso è desertico, il lato destro è invece verdeggiante, animato da palmeti e da campi coltivati. Nella seconda parte del percorso si attraversano i Laghi Amari (Grande e Piccolo Lago). La sera in Teatro l’ipnotista “Cristopher Caress”. E doveva alla fine pure arrivare uno spettacolo non di mio gradimento. Personalmente non mi ha convinto (per me l’ipnosi è tutta questione di suggestione… ed io non sono per niente suggestionabile)… non mi è piaciuto e quindi me ne sono andato a metà show :twisted: .
11 Gennaio: Sosta ad Aqaba (Giordania, 8:00-20:30). L’unico porto giordano marittimo, è una città a vocazione turistica e commerciale dall’impronta prevalentemente moderna, ma estremamente gradevole. Ho partecipato all’escursione dell’intera giornata verso Petra. La guida, un archeologo, si è rivelata estremamente competente. Nel viaggio verso l’antica capitale nabateas si attraversa il Deserto Giordano, che offre scorci paesaggistici di straordinario interesse :mrgreen: . All’arrivo a Petra ci siamo diretti a piedi verso l’ingresso del Canyon (dietro pagamento ai locali è possibile raggiungerlo a cavallo) che permette di accedere alla città. I primi monumenti, mirabilmente ricavati dalla roccia, si trovano all’entrata dello stesso: si tratta di un’ìmponente Torre per la raccolta delle acque e della cosiddetta Tomba degli Obelischi. L’attraversamento del Canyon (possibile… dietro pagamento ai locali… anche in carrozzella) è spettacolare: la roccia, in più parti lavorata dall’uomo, ha tonalità straordinarie. Il colore prevalente è il rosa… in tantissime sfumature diverse. All’uscita del Canyon ci si trova di fronte ad uno dei capolavori architettonici della città: il cosiddetto “Tesoro” (è discusso se si tratti di una tomba monumentale o di un edificio templare). E le facciate monumentali delle “Tombe” di Petra sono numerose. La parte attualmente visibile della città antica corrisponde a circa il 20% della stessa. Il gruppo di edifici più sorprendenti è costituito dalle cosiddette “Tombe Reali”. Notevole anche il grande Teatro Romano, sempre ricavato nella roccia. Dopo una veloce occhiata agli scavi più recenti (quelli condotti dagli Statunitensi), è iniziato il viaggio di rientro a piedi in senso contrario verso la moderna Petra. Pranzo all’Hotel Movenpick… ottimo buffet con una scelta davvero abbondante di piatti (buonissimi i dolci !!!)… ma servizio non all’altezza di un 5 stelle. Al ritorno ad Aqaba sono stato colpito dalle migliaia di luci che illuminavano il golfo… Eilat, nota località balneare israeliana, è vicinissima. Salito sulla nave, dopo una breve sosta in cabina, ho optato per una pausa rigenerante nella sauna e nel bagno turco, seguita da un’abbondante cena nel Ristorante Principale. In questo modo ho recuperato tutte le energie spese durante la giornata. La sera in teatro lo spettacolo musicale di Samantha Jay. Si tratta di un’artista di grande talento, che stupisce per le sue grandi capacità. Ho già avuto modo di vederla all’opera in precedenti crociere sulle navi Royal Caribbean International.
12 Gennaio: Sosta a Safaga (Egitto, 7:00-22:00). Ho partecipato all’escursione dell’intera giornata verso Karnak e la Valle dei Re. Avevo già visitato questi posti nel corso di una crociera sul Nilo sulla nave Nile Beauty nell’estate del 1993, e, dopo tanti anni, ho deciso che era arrivato il momento di ritornarci. Il viaggio da Safaga è durato circa 3 ore e ½… attraverso un paesaggio desertico alquanto monotono. La vista si è fatta più interessante in coincidenza dell’arrivo in prossimità di Qena… in un paesaggio prettamente rurale che rievoca atmosfere passate, vivificato da un lungo canale che diparte dal Nilo, colpiscono i numerosi minareti moderni. La guida, figlia di un diplomatico egiziano, si è dimostrata estremamente competente (la formazione impartitale in Europa era evidente)… ma lo spirito egiziano è sempre lo stesso: ha premesso che non erano previste soste per lo shopping (mancanza di tempo), ma in compenso ha pensato lei a vendere di tutto, dai cartigli in oro ed argento, alle magliette con il nome scritto con i geroglifici, a cartoline e fotografie. A Karnak abbiamo visitato il Grande Tempio di Amon. Si tratta della parte più vasta ed imponente del grande complesso sacro dell’Egitto faraonico: alla sua costruzione hanno contribuito, tra gli altri, Seti I, Tutmosis III, Ramses II, Ramses III e la celebre Regina Hatshepsut. Colpisce per l’imponenza dei colonnati dell’enorme atrio ipostilo, per i rilievi e le sculture finemente lavorati, e per i 2 obelischi. A conclusione della visita, siamo risaliti sul bus, dirigendoci verso Luxor: sul Nilo mi ha colpito il numero incredibile di battelli da crociera presenti. La guida avrebbe dovuto calcolare meglio i tempi dell’escursione: il bus è semplicemente passato accanto (piuttosto velocemente) al Tempio di Luxor. Una sosta di pochi minuti al suo ingresso sarebbe stata meglio. Pranzo all’Hotel Steigenberger Nile Palace. Buffet ricchissimo… ed anche in questo caso i dolci sono stati strepitosi… anche in questo caso servizio non all’altezza di un 5 stelle. Nel pomeriggio, dopo aver attraversato il fiume Nilo, visita della Valle dei Re. Il biglietto d’ingresso previsto consente la visite di 3 Tombe (troppo poche… ci sarebbe stato il tempo di visitarne altre 2). Dopo le spiegazioni iniziali della guida, la mia scelta è ricaduta sulle Tombe di Ramses I, Ramses III (la più monumentale) e Ramses IX, così da avere una panoramica più completa della pittura egiziana. Le Tombe della Valle dei Re conservano al loro interno elaborati affreschi dai vivaci colori, che documentano le complesse credenze degli Antichi Egizi sulla vita ultraterrena. Ultima sosta presso i famosi Colossi di Memnone, raffiguranti Amenofis III, unici resti monumentali del grande Tempio fatto costruire dal Faraone. Il viaggio di ritorno a Safaga mi è sembrato interminabile. Tornato sulla nave, dopo una doccia ristoratrice in cabina, ho preferito optare per la cena per il ricchissimo buffet del Windjammer Café. Serata musicale nel Colony Club e nella Discoteca Starquest: tributo a Benny Goodman, Glenn Miller, Frank Sinatra e musica degli anni’80. Io, letteralmente distrutto per la faticosa escursione, dopo una veloce occhiata, ho preferito andare a letto… ninna, ninna, ninna, dolce ninna rigenerante !
13 Gennaio: Oggi è iniziata la lunga navigazione verso Dubai, tappa finale di questa crociera. Giornata tra attività fisica e relax. Clima ideale sul Mar Rosso in questo periodo… anche se piuttosto ventoso. La sera in Teatro la cantante Tracy Shield. Il suo modello di riferimento è Celine Dion… ed ha davvero una gran bella voce. Magari sarebbe stato meglio evitare di cantare “My Hearth Will Go On”… la canzone è stupenda… ma non è adatta ad una nave da crociera. Fortunatamente la Brilliance 5 giorni dopo è giunta sana e salva nel porto di Dubai.
14 Gennaio: Nel corso di una crociera Royal Caribbean International non mancano mai gli stupendi animaletti creati dal cameriere utilizzando asciugamani supplementari… e quella sulla Brilliance of the Seas non ha fatto di certo eccezione: durante numerose serate ho trovato dopo cena la gradita sorpresa di un simpatico animaletto, dal coniglietto, al cagnolino, alla tartaruga, al serpente (davvero realistico :shock: !!!) , per finire con l’immancabile scimmietta. La sera in Teatro lo show di magia di Martin Brock… si tratta di un giovanissimo artista (appena 24 anni) di enorme talento. Spettacolo molto apprezzato.
15 Gennaio: In previsione del transito della nave nel Golfo di Aden sono state applicate tutte le misure di sicurezza contro possibili attacchi dei pirati. Le misure prese hanno comportato la chiusura della passeggiata esterna sul Ponte 5 dalle 7:00 del 15 gennaio alle 6:00 del 16 gennaio. Inoltre è stata attuata la chiusura notturna dei Ponti 12 e 13. Ai passeggeri è stato rivolto l’invito di tenere chiuse di notte le tende di tutte le cabine esterne e di tenere spente le luci sui balconi (situazione monitorata dal Ponte di Comando). La giornata è comunque trascorsa in pieno relax. La sera in Teatro gli straordinari cantanti “East Coast Boys” :mrgreen: . Li conoscevo già… e bastano pochissime parole per descrivere il loro straordinario talento: sono davvero bravissimi. Le loro canzoni… le mie preferite sono “Sherry” e “Walk Like a Man”… sono estremamente coinvolgenti.
16 Gennaio: Alle 10:30 del mattino esercitazione speciale di emergenza con tutte le istruzioni da seguire in caso di attacco da parte dei pirati. Al segnale di emergenza i passeggeri all’esterno sono rientrati all’interno della nave: quanti occupavano le cabine interne si sono recati all’interno di queste, gli ospiti delle cabine esterne e delle suites si sono posizionati nel corridoio interno in prossimità della propria sistemazione di bordo. Nuova giornata di relax… cielo a pecorelle… tempo molto ventoso. La sera in Teatro lo straordinario spettacolo “Tango Buenos Aires”, un meraviglioso tributo all’Argentina :mrgreen: . Gli applausi non si sono contati. I/le cantanti ed i/le ballerini/e sono stati semplicemente eccezionali !!!
17 Gennaio: La sera in Teatro “The Farewell Show”. L’ultimo grande spettacolo della crociera si è articolato in 3 parti. Nella prima di queste i protagonisti sono stati alcuni dei crocieristi, esibitisi in una canzone ed in un ballo di gruppo: devo dire che se la sono cavata egregiamente. La seconda parte è stata il pezzo forte dello show: si sono esibiti gli straordinari acrobati Jean Claude, di nazionalità francese, già attivo nel “Cirque du Soleil”, e sua moglie Gaby, di nazionalità olandese. Si è trattato di 2 artisti eccezionali sotto ogni punto di vista, che hanno lasciato il pubblico a bocca aperta con le loro ardite acrobazie, compreso il “volo” sulle prime file del pubbliche :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: . Il “Bravo” (con chiaro accento francese da parte mia, in omaggio al simpaticissimo Jean Claude, conosciuto il giorno stesso in sauna) è stato d’obbligo. L’ultima parte dello spettacolo non mi è assolutamente piaciuta… stile vendita… e dopo l’Egitto francamente ne ho avuto abbastanza :roll: . E’ stata interamente dedicata alla promozione del dvd della crociera… con proiezione di numerosi spezzoni. A me basta ed avanza la videocassetta della mia crociera sul Mar Nero sull’Eugenio Costa (1996). La meravigliosa crociera vissuta a bordo della bellissima Brilliance of the Seas continuerà a vivere nei miei ricordi e nelle foto che ho scattato. Niente dvd per me… non rientra assolutamente nei miei interessi. La giornata si è conclusa con un doveroso "chiarimento" con l'Assistente Maitre D. Avevo infatti presentato durante la mattinata un reclamo formale al servizio clienti: non si era mai avvicinata al tavolo del ristorante per accertarsi che tutto procedesse bene. Inizialmente non volevo accettare le sue scuse... non mi si può dire che aveva deciso di supervisionare tutto da dietro le quinte (ad altri tavoli vicini si era fermata puntualmente)... ma poi, di fronte alle sue ripetute scuse... ho deciso di soprassedere. Non voglio che ci siano conseguenze di sorta per lei... ma le ho dato il consiglio spassionato di evitare lo stesso comportamento in futuro... che Royal Caribbean International è famosa per la qualità del suo "Gold Service". Mi ha ringraziato offrendo del vino rosso (riserva speciale spagnola del 2004) e del vino bianco (Pinot grigio)... i commensali hanno gradito... io, bevendo abitualmente pochissimo vino, ho semplicemente sorseggiato mezzo bicchiere. E tutto è finito lì. :wink:
18 Gennaio: Dubai (Emirati Arabi Uniti, arrivo alle ore 7:00). In previsione dell’arrivo della nave in porto mi sono svegliato di buon mattino (era ancora notte fonda) ed alle 6:00 ero già sul ponte. Ne è valsa la pena… lo skyline illuminato della città, con le luci intermittenti del Burj Dubai, è uno spettacolo che lascia a bocca aperta. La nave è attraccata a Port Rashid, ad un terminal provvisorio con un grande striscione di Benvenuto: fervono i lavori di completamento del nuovo terminal. Non molto lontana è attraccata la mitica QE2… attualmente in disarmo. All’esterno, da quanto ho potuto vedere, la nave è in ottimo stato di conservazione. La Brilliance of the Seas è stata salutata dalla musica di un’orchestra. Ho optato per la colazione continentale servita nel Ristorante principale: un’omelette, una pasta, aranciata e caffè sono l’ideale per iniziare una giornata intensa. Lo sbarco purtroppo è stato caotico. La riconsegna dei passaporti è avvenuta in ritardo… ed il via libera per lo sbarco è tardata. Risultato: tutte le escursioni previste sono partite con circa 1 ore e ½ di ritardo. Lo staff dell’ufficio escursioni inoltre ci ha messo del suo: nonostante il formulario inviato in cabina (debitamente compilato e consegnato per tempo), a diversi passeggeri che avevano prenotato l’escursione con trasferimento all’Hotel The Traders, sottoscritto compreso, sono stati consegnati gli adesivi per uno dei bus del Grand Hyatt. Fortuna che le guide locali hanno provveduto ad indirizzare tutti sul bus giusto. La guida, Norman, uno studioso di Zoologia, si è rivelato estremamente simpatico e competente. Prima sosta alla moschea di Jumeirah, per delle foto all’esterno: che l’edificio (moderno) si ispiri alle moschee storiche de Il Cairo è evidente. Seconda tappa di fronte al celeberrimo Hotel Burj al Arab. Le spiagge di Jumeirah sono invitanti… ma il Golfo Persico non è di certo il Mar dei Caraibi o l’Egeo. Nonostante Dubai sia la città dell’architettura da record, a Jumeirah non mancano le villette costruite in serie: tutte uguali !!! La nuova icona della città è l’imponente Burj Dubai… è talmente alto che lo si scorge da ogni parte della città… anche attraverso la foschia che la avvolgeva. Peccato non aver effettuato una sosta in un punto favorevole per fotografarlo. Percorrendo la Sheikh Zayed Road si comprende perché Dubai sia una città da “Mille e Una Notte”… una vera e proprio “Eldorado” del Medio Oriente: l’oro è utilizzato come materiale da costruzione !!! Le stazioni della metropolitana hanno le coperture esterne (a forma di guscio) rivestite d’oro… ed i vetri di numerosi grattacieli sono d’oro. La tappa successiva è stata lungo il Creek, il lungo braccio di mare che separa la Dubai moderna da quella storica: è solcato da numerosi abra e dhow, le tipiche imbarcazioni locali in legno, utilizzate ancora oggi per il trasporto di merci e di persone… una delle più interessanti attrattive turistiche di Dubai. La sosta all’Heritage Village non mi ha entusiasmato… è una ricostruzione di edifici storici troppo turistica. Dubai, sino agli anni ’60, era un centro di ridotte dimensioni… di conseguenza è priva di edifici monumentali antichi. Neanche il museo all’interno del settecentesco Forte Al Fahidi mi è piaciuto particolarmente… rientra infatti nella categoria dei Musei Etnografici che non rientra tra i miei gusti. La sosta per il pranzo (non compreso nel prezzo) è stata nell’enorme Mall City Centre. Io ho optato per i piatti a base di pesce della gustosa cucina cinese dell’apposito stand del grande Foud Court. Contrariamente agli hotels… i prezzi del cibo sono decisamente bassi a Dubai. I prezzi dei negozi invece mi sono sembrati in linea con quelli di Barcellona. Il Mall è piuttosto anonimo… potrebbe trovarsi in qualsiasi grande città del mondo… il Food Cour mi è sembrato la versione gigante di quello dell’Aeroporto di Atlanta (Georgia) o del Carrousel del Louvre di Parigi. Solo i cartelli (Inglese ed Arabo) posti all’ingresso, con il divieto di scambiarsi effusioni, testimoniano che ci si trova in un Paese Arabo conservatore. La visita della città nel pomeriggio è continuata con il Suk delle Spezie e quello dell’Oro. Il primo è godibile appieno nelle viuzze laterali… dove si è avvoltoi nell’intenso profumo sprigionato dalle spezie più variegate. La via centrale è più turistica… ed i venditori, compresi quelli di articoli contraffatti (orologi di marca in particolare), sono decisamente insistenti. Il Suk dell’Oro abbaglia per lo splendore dei gioielli… ma non solo… nella vetrina di una grande gioielleria “consigliata” dalla guida, facevano bella mostra 2 vestiti da donna realizzati in tessuto d’oro… e l’anello da Guinness dei Primati: più di 50 kg di peso !!! Dubai punta a stupire sotto ogni punto di vista. Non ho fatto acquisti di sorta… non erano in programma già dalla partenza. Ma Dubai non è solo “luci” (quelle dello skyline illuminato… e gli abbaglianti riflessi dell’oro) è anche “ombre”: la posizione nei confronti degli omosessuali è ad esempio inaccettabile. Detto questo… continuo con il mio racconto. Tornati sul bus, ci siamo diretti verso l’Hotel The Traders, punto finale dell’escursione. I tempi sono stati abbastanza lunghi… il traffico di Dubai è estremamente caotico. Arrivato a destinazione, ho raggiunto in pochi minuti a piedi il vicino Hotel JW Marriott (5 stelle), prenotato dopo innumerevoli ripensamenti, dove avrei trascorso la mia unica notte a Dubai. Si è rivelata una scelta felice da subito. Al check in ho infatti ottenuto gratuitamente un upgrade per una stanza di dimensioni enormi su uno dei 2 piani Executive (senza però l’accesso nella Sala dedicata). Si articolava in anticamera, stanza guardaroba con grande lavabo, bagno con vasca e doccia separati, salotto con grande scrivania, camera da letto separata. Pomeriggio in pieno relax nella Spa dell’hotel… sinceramente mi ha abbastanza deluso: sauna decisamente piccola… bagno turco fuori servizio. Cena a buffet nel Ristorante Marketplace (già compresa nel prezzo): lo chef ha preparato come da mia richiesta 2 ottime bistecchine di vitello alla griglia.
19 Gennaio: Dubai. In previsione del volo di rientro in Italia ho optato per un lungo massaggio nella spa dell’hotel… il massaggiatore cinese sapeva davvero il fatto suo… mi sono sentito letteralmente rinascere. E’ poi seguita una ricca colazione a buffet (visto l’orario dovrei parlare di brunch) nel Ristorante Marketplace… con una squisita omelette preparata al momento, deliziosi dolci di pasticceria e frutta freschissima. Sistemati nuovamente i miei bagagli, ho effettuato il check out. Una delle auto dell’hotel mi ha portato al Terminal 3 dell’Aeroporto di Dubai, interamente dedicato ai Voli Emirates. Questo terminal è superlativo… per efficienza (ho usufruito delle comode postazioni per il check in self service con assistenza di operatrice)… imponente… luminoso… pieno di negozi… con cascate e giardini con piante vere. Dubai si conferma la città da “Mille e Una Notte” dei nostri tempi. Riguardo al volo Emirates devo dire che si tratta davvero di una compagnia di ottimo livello… menù à la carte con ben 3 scelte per il secondo… schermo televisivo individuale con tantissimi telefilms e giochi… servizio puntuale anche se abbastanza “freddo”. All’arrivo a Roma Fiumicino ho ritirato il mio bagaglio a tempo di record. Questo mi ha permesso di prendere il Leonardo Express per Roma Termini con largo anticipo rispetto a quanto avevo previsto (è arrivato comunque con qualche minuto di ritardo a Roma Termini a causa delle solite improvvise soste durante il percorso). Ho quindi potuto prendere il treno Eurostar per Orvieto. La pulizia è indubbiamente maggiore rispetto ai treni regionali… ma, considerato il costo del biglietto, si potrebbe fare di più. Anche questa vacanza è finita. Ma… per evitare un pesante attacco di crocierite acuta… avevo già preso le opportune contromisure sulla Brilliance of the Seas: la prenotazione di un’altra crociera. La scelta era ricaduta sulla Explorer of the Seas, 12 giorni da Cape Liberty nei Caraibi Orientali. Ma non sarà questa la mia seconda vacanza del 2010. Ho infatti deciso di approfittare della straordinaria offerta per la Splendour of the Seas, transatlantica di 14 giorni sulla rotta Santos-Barcellona. Evito di dover aspettare sino a novembre… risparmio tantissimi soldi (esattamente la metà)… e mi godrò una vacanza più lunga. Ma di questo viaggio ne riparleremo ad aprile. Questo è tutto. Grazie a quanti hanno voluto leggere questo mio lungo diario di viaggio ;-) :wink: :lol:
Da domani cercherò di dare inizio alla pubblicazione delle foto... partendo da quelle del soggiorno di 2 notti a Barcellona. Le foto sono tantissime... e spero davvero che Photobucket non si metta a fare le bizze ! :lol:
Buona Lettura a tutti... :wink:
Nome crociera: Barcellona-Dubai.
Durata: 14 giorni.
Occupazione nave: Piena
Itinerario: Barcellona- in navigazione (3 giorni)- Alessandria (Egitto)- in navigazione- Canale di Suez (transito)- Aqaba (Giordania)- Safaga (Egitto)- in navigazione (5 giorni)- Dubai (Emirati Arabi Uniti).
Area Geografica: Mediterraneo- Canale di Suez- Mar Rosso- Oceano Indiano & Golfo Persico.
Voti:
Voto Servizi a Terra: 5
Voto Ristorante: 10
Voto Bar: 10
Voto Gastronomia: 10
Voto Servizi Alberghieri: 10
Voto Itinerario: 8
Voto Escursioni: 8
Voto Animazione: 9
Voto Organizzazione Nave: 10
Voto Programma di Affiliazione: 10
1 Gennaio 2010: la prima vacanza del 2010 è iniziata come di solito con la partenza in treno da Orvieto per l’Aeroporto di Roma Fiumicino via Roma Termini. Che la pulizia non sia uno dei punti di forza dei treni italiani non è un mistero :evil: , ma almeno stavolta entrambi sono arrivati puntuali a destinazione. Giunto all’aeroporto ho raggiunto in pochi minuti attraverso i comodi passaggi coperti l’hotel Hilton Rome Airport (4 stelle). Praticamente all’ultimo minuto ho infatti deciso di anticipare la partenza di un giorno, così da non arrivare in aeroporto in coincidenza del volo per Barcellona, evitandomi così tutti i possibili ritardi dei treni, magari per avverse condizioni meteorologiche. Fortunatamente ho potuto usufruire di un’offerta speciale (January Sale): pernottamento e prima colazione a 110,00 euro (pagamento all’atto della prenotazione). Come ho ribadito più volte il problema principale dell’Hilton è il costo medio di una stanza, decisamente troppo alto per un hotel aeroportuale, sia pure di questa categoria. Ho trascorso buona parte del pomeriggio in pieno relax tra piscina coperta, sauna e bagno turco, praticamente semideserti: l’unico appunto è dato dal fatto che queste aree necessiterebbero di una ristrutturazione… il logorio di certe parti è evidente :? . Il Fitness Center dell’Hilton è infatti gestito da una catena romana di palestre… quindi è frequentato sia dagli ospiti dell’hotel che da persone esterne (in maggioranza). Per la cena mi sono recato alla Terrazza Piazza di Spagna del Terminal 3 dell’aeroporto, dove ho potuto usufruire ad un prezzo piuttosto contenuto di una buona selezione di piatti caldi del ristorante self service :mrgreen: .
2 Gennaio 2010: in previsione di un volo (breve o lungo che sia) non può mai mancare una bella colazione a buffet che includa, tra le altre cose, cappuccino, cornetto alla crema e tanta frutta fresca . Effettuato il check out ho raggiunto in pochi minuti il Terminal 3 dell’aeroporto. Dopo un’iniziale indecisione avevo infine prenotato il volo per Barcellona con Iberia. La compagnia per questa tratta si appoggia alla low cost Vueling Airlines. Non l’avessi mai fatto… me ne sono pentito amaramente da subito :evil: . Nonostante fossi arrivato con più di 3 ore di anticipo erano già presenti lunghissime code ai banchi della Vueling. Questa compagnia copre infatti più destinazioni da Roma (quella mattina erano in partenza voli per Barcellona, Siviglia e Parigi Orly) e non ha check in dedicati per ogni singola destinazione. Ma che almeno prevedesse dei percorsi ordinati tali da evitare code stile assembramento di bestiame… non ci vorrebbe davvero molto per evitare tutto questo ! Risultato… il viaggio è iniziato male da subito. Pur non avendo mai viaggiato con una low cost, sapevo cosa mi aspettava a bordo (mi ero documentato). Quindi bevande e snacks rigorosamente a pagamento… e spazio tra una fila di sedili e l’altra estremamente ridotto. Che però Vueling Airlines venda come posti “premium” (XL) quelli posizionati accanto alle uscite di sicurezza francamente mi sembra troppo. La cortesia del personale è un optional… ma questo e’ un problema comune anche a compagnie di ben altro livello. Unica nota positiva: l’arrivo a Barcellona è avvenuto in sostanziale orario. Il Terminal 2 dell’Aeroporto di Barcellona è modernissimo… estremamente luminoso, funzionale e pieno di negozi. Dopo una lunga attesa di fronte al nastro per il ritiro dei bagagli… ecco la sorpresa più amara del viaggio… il mio bagaglio non era giunto a destinazione… assieme a quelli di tutto il gruppo di passeggeri dello stesso volo che avevano effettuato il check in nello stesso lasso temporale. Recatomi al banco Iberia un’altra sgradita sorpresa: Vueling Airlines non aveva tracciato i bagagli imbarcati su quel volo… il mio bagaglio con tutta probabilità era rimasto a Roma Fiumicino. Bella risposta da darsi in tempi di sicurezza per il trasporto aereo :evil: ! Completata la procedura per la dichiarazione dello smarrimento del bagaglio, ho preso un taxi per il centro di Barcellona. Dopo numerosi ripensamenti avevo infine deciso di trascorrere le previste 2 notti in città all’Hotel 1898 (4 stelle). Si tratta di un elegante albergo ricavato nello storico edificio che ospitava la Compagnia del Tabacco delle Filippine. Lo stile degli interni, estremamente ricercato e volutamente retrò, non rientra particolarmente nelle mie preferenze, ma la decisione era ricaduta su questo per 2 ragioni: l’eccellente posizione nella parte superiore della Rambla (Rambla dels Estudis) ed il fatto che fosse provvisto di piscina coperta, palestra, sauna e bagno turco (in condivisione tra uomini e donne) a libero accesso. Altri hotels di Barcellona sono provvisti di strutture di questo tipo, ma in genere hanno uno (o più) di questi inconvenienti: gli hotels non si trovano in posizione centrale, l’accesso a queste strutture è a pagamento, in taluni casi queste sono chiuse di domenica, oppure nel week end hanno orari di apertura ridotti, infine… fattore di primaria importanza… il prezzo di questi hotels magari è troppo elevato. Al momento del check in ho ottenuto, come da mia richiesta all’atto della prenotazione online, una camera per non fumatori con letto matrimoniale non nelle tonalità del rosso (fortunatamente mi è toccato il verde) ai piani superiori: stanza non grande, ma estremamente funzionale (mancavano comunque le ciabattine di spugna e la tv non era del tipo interattivo), con una bella vista sul tetto della contigua chiesa barocca dei Gesuiti. Di ottima qualità davvero i prodotti da bagno della linea Etro messi a disposizione in bagno. Sistemati nell’armadio i numerosi capi di abbigliamento estivi che fortunatamente avevo sistemato nel mio capiente bagaglio a mano (un “mattoncino” sotto ogni punto di vista), ho raggiunto in pochi minuti a piedi la vicina Placa de Catalunya. Barcellona nel periodo delle Festività Natalizie è meravigliosa :mrgreen: : risplende nei suoi coloratissimi addobbi. Meriterebbe l’appellativo di New York catalana… non dorme praticamente mai ! Straripa letteralmente di turisti, molti dei quali Italiani (i più “rumorosi”). Sosta per lo shopping al Corte Inglés (acquisti già previsti prima della partenza… in tempo di saldi poi impossibile resistere :wink: ), sia nell’enorme punto vendita principale che nella vicina filiale (abbigliamento sportivo) di Carrer de l’Angel. Il resto della giornata è trascorso in pieno relax tra la piscina coperta dell’hotel, provvista di lettini ad acqua e di getti controllabili, la sauna ed il bagno turco.
3 Gennaio: Barcellona (Spagna). Dopo un abbondante prima colazione a buffet nel ristorante dell’hotel, con tanta frutta fresca, senza però trascurare l’ottimo prosciutto Serrano e gli squisiti dolci (il Cava no… lo spumante di mattino è troppo per me), ho iniziato il mio lungo giro, rigorosamente a piedi, alla scoperta (e riscoperta) di Barcellona, città che ho visitato più volte (ma sempre nel corso di una crociera) a partire dal 1992. Ho seguito 2 itinerari: la Barcellona Gotica e la città Modernista (con particolare attenzione all’opera di Gaudí). Purtroppo la quasi totalità delle chiese che compongono la Barcellona Gotica presentano parti consistenti in corso di restauro . Ho comunque rivisto con grande piacere la bellissima cattedrale gotica di Santa Eulalia con il suo chiostro “animato” dalle oche, ed ammirato le notevoli facciate delle chiese di Santa Maria del Pi, con il suo bel campanile, e di Santa Maria del Mar. Fortunatamente lo straordinario complesso di edifici di Placa del Rei, con l’imponente campanile della Cappella Reale di Sant’Agata, era libero da impalcature. Dopo la Barcellona Gotica ho iniziato la visita della città Modernista, partendo da uno dei luoghi simbolo di Barcellona: l’animato Passeig de Gracia, il viale per eccellenza dello shopping griffato e degli hotels di lusso della capitale catalana. Dei 2 grandi palazzi progettati da Gaudí, il mio preferito è Casa Batló, meraviglioso per forme e colori. Casa Milà è ugualmente bella ed originale. Notevole anche Casa Amatller del meno noto Puig i Cadafalch. Con una lunga passeggiata a piedi ho raggiunto il grande cantiere della Sagrada Familia (i lavori fervono incessantemente), come sempre affollata di turisti. Tornato in hotel, ho fissato un appuntamento per incontrare nel primo pomeriggio una mia cara amica, Monica. Nello scambiarci gli Auguri di Buon Anno via sms ho infatti scoperto che si trovava a Barcellona già dal 31 dicembre. Abbiamo quindi fatto una piacevole passeggiata a piedi lungo la parte inferiore della Rambla, sino al Port Vell, passando per il Maremagnum. Scartata l’idea di fare uno spuntino qui (i ristoranti ci sono sembrati sin troppo turistici), abbiamo preferito optare per un locale nel quartiere La Ribera. Tornato in hotel e salutata la mia amica, ho trascorso il resto del pomeriggio in pieno relax tra piscina coperta, sauna e bagno turco.
4 Gennaio: Al mattino, dopo una nuova abbondante colazione, ho effettuato una nuova passeggiata a piedi lungo la parte inferiore della Rambla sino al Port Vell: dal Maremagnum ho avuto l’occasione di fotografare la Gemini della Quail Cruises, nave che avevo visto a Valencia nel lontano 1992, in fase di completamento come Crown Jewel. Tornato in hotel, dopo l’ennesima telefonata a vuoto alla Vueling Airlines, non avendo ricevuto garanzia alcuna che il mio bagaglio mi sarebbe stato recapitato in hotel od al terminal crociere prima della partenza della nave, ho deciso di recarmi nuovamente al Corte Inglés per effettuare quegli acquisti necessari ad integrare il mio guardaroba. Ho quindi scelto un nuovo completo da sera gessato di mio gusto, una camicia ed una cravatta firmate, un paio di scarpe scure trendy, più un paio di pantaloni chiari per le serate informali. Effettuato il check out in hotel ho preso un taxi per il Terminal Crociere di Barcellona. Le operazioni d’imbarco si sono svolte velocemente: dopo la consegna agli addetti del mio pesante bagaglio a mano, ho denunciato all’incaricato la mancata consegna del mio bagaglio; ho poi effettuato il check in da una delle postazioni preferenziali dedicate ai soci Platinum, Diamond e Diamond Plus, e sono immediatamente salito a bordo. La tanto desiderata crociera ha avuto inizio… e si è trattato della prima crociera 2010 della Crown & Anchor Society, ricca di eventi speciali, sorprese e regali :mrgreen: :mrgreen: !!! La Brilliance of the Seas, seconda nave di classe Radiance (magari ne avessero costruite più di 4), era ormeggiata in tutto il suo splendore dietro alla piccolina di casa Costa, ossia Costa Marina. E’ la terza nave di classe Radiance sulla quale ho l’occasione di viaggiare… e devo dire che mi è piaciuta al pari delle altre (e parlo della Serenade e della Radiance); ho riscontrato solo 2 “nei”: le luci nel bagno turco non cambiavano di colore come sulle altre navi (peccato… quell’effetto particolare è così rilassante)… e le opere d’arte contemporanea posizionate sui 2 scaloni principali non rientravano per la maggior parte nel mio gusto. Per il resto è una nave estremamente accogliente, elegante e panoramica, grazie alle enormi superfici vetrate. Il “cuore” della Brilliance è il grande atrio multipiano “The Centrum”, provvisto di pista da ballo, bar, ascensori panoramici sia interni che esterni, con comode poltroncine e divanetti, piante naturali e rivestimenti in marmo. Come su tutte le navi Royal Caribbean International non può mancare lo Schooner Bar, a tema nautico, con all’ingresso la bellissima riproduzione gigante di un veliero. Bellissimo il Colony Club, con i 2 tavoli da biliardo ad utilizzo gratuito ed il grande salone con stile da ballo: mobili ed opere d’arte retrò estremamente ricercati. Non mancano però luoghi più intimi, come il raffinato e luminosissimo Champagne Bar, od ambienti a tema, come lo Sports’ Bar con i grandi schermi televisivi. Come da tradizione, una volta sistemati in cabina parte dei nuovi acquisti (il resto era nel capiente bagaglio a mano), ho gustato il ricco buffet per il pranzo del Windjammer Café. Qualità, scelta e quantità dei piatti proposti hanno soddisfatto ogni giorno il mio appetito. Peccato solo che lo chef utilizzasse la cipolla in quantità industriali sia nelle insalate proposte che in diversi tipi di pasta (cottura adeguata in genere). Passo adesso alla presentazione di 2 fondamentali membri dell’equipaggio. Comandante Hernan Zini, di nazionalità argentina ma di origini italiane, persona di enorme professionalità e di grande affabilità; Direttore di Crociera Gordon Whatman, di nazionalità inglese, brillante, effervescente, pirotecnico, simpaticissimo, coinvolgente. Come nelle precedenti crociere sulle navi di classe Radiance, per la cena al ristorante principale Minstrel, ho ottenuto un tavolo al Ponte 5. Mi sono trovato seduto con passeggeri di nazionalità inglese (da Manchester), in parte cambiati nel corso delle serate successive. Persone cordiali e simpatiche, ma troppo avanti negli anni rispetto alla mia età :? . Sono rimasto a questo tavolo per 4 serate… poi, ricevuto l’invito da un ragazzo statunitense, Harry di New York, conosciuto nella spa, ad aggregarmi ad un tavolo formato in prevalenza da singles al Ponte 4, ho accettato prontamente. I miei ringraziamenti all’assistente Maitre D Leonardo Spinelli, di nazionalità uruguayana ma di origini italiane, per l’efficienza nel cambio di tavolo… e per la professionalità e la simpatia profusi nel fermarsi al mio tavolo nelle prime 4 serate. Con il cambio di tavolo ci ho guadagnato con i commensali… ed ho trovato camerieri addirittura migliori… ci ho rimesso però con l’assistente Maitre D… ma di tutto questo parlerò in seguito. La sera in Teatro “Flash and Fever”, il grande spettacolo di Benvenuto. La crociera è iniziata bene… acrobati, cantanti e ballerini hanno dimostrato da subito un talento notevole.
5 Gennaio: prima giornata di navigazione. Intera giornata dedicata al relax ed alle attività sportive, tra lunghe passeggiate sul Ponte 12, sauna e bagno turco. Le attività di animazione previste ogni giorno sono state estremamente numerose: nel programma The Planner, recapitato in cabina il giorno stesso dell’imbarco, erano tutte documentate, dai quiz a tema, al trivia, all’arts & crafts, alle dimostrazioni di vario tipo. Trattandosi di una crociera del Crown & Anchor erano inoltre previste tutta una serie di attività e di eventi speciali per i soci. La sera in Teatro “Now and Forever”, grande spettacolo con tributo a Brodway, Mamma Mia compreso. C’è stato una parte “hot”… molto gradita alle passeggere (e non solo): cantanti e ballerini impegnati nella scena più famosa di “Full Monty”. Non chiedetemi se lo strip è stato integrale… che nel momento clou le luci si sono spente e gli artisti sono scomparsi dietro il palcoscenico :lol: . Inutile aggiungere che il Teatro Pacifica a momenti veniva giù, tanti erano gli applausi scroscianti. Personalmente posso dire “I liked it” :wink: !.
6 Gennaio: Seconda giornata di navigazione nel Mediterraneo. La temperatura esterna è iniziata a salire: 17° C la massima. Accennavo in precedenza ai numerosi omaggi recapitati in cabina ai soci Crown & Anchor… ed ecco l’elenco completo: cappello, borsa da spiaggia, thermos per le bevande, penna che si illumina, orologio da viaggio richiudibile con sveglia racchiuso in una custodia in pelle (il più bello). La sera nello Schooner Bar e nel Colony Club il Cocktail di Benvenuto del Comandante. In Teatro lo straordinario cantante di colore Bruce Parker. Voce straordinaria e grande personalità … un artista pieno di energia, estremamente dinamico e coinvolgente !
7 Gennaio. Terza giornata di navigazione, trascorsa tra pieno relax ed attività sportive. La temperatura esterna continua a salire: 19 ° C la massima. Inutile dire che per i passeggeri inglesi (più di 900 a bordo, in assoluto la nazionalità più numerosa) era già estate. Tra i privilegi dei soci Diamond del Crown & Anchor c’è il “Diamond Event” quotidiano: dalle 17:30 alle 20:30 bevande gassate, vino e champagne serviti gratuitamente nella Discoteca Starquest. La sera in Teatro lo show al pianoforte di Tommy Bond. Ed anche per questa sera lo spettacolo è stato bello.
8 Gennaio: Alessandria d’Egitto (arrivo alle ore 7:00). Mai avrei pensato di svegliarmi ad Alessandria, trovando il porto e la città, completamente avvolti in una nebbia fittissima. Un annuncio del Comandante Zini ci ha prontamente informati che, causa condizioni meteo, il porto di Alessandria e l’autostrada per Il Cairo erano stata chiusi… e la partenza delle escursioni cancellata per il momento. Nelle 2 ore successive il miglioramento delle condizioni meteo ha consentito la partenza delle escursioni ed evitato che la nave, una volta riaperto il porto, dovesse spostarsi su Port Said il giorno stesso (per rimanervi sino a tutto il giorno dopo), così da consentire l’effettuazione delle escursioni (con un giorno di ritardo) ed il successivo Passaggio del Canale di Suez (nei tempi previsti). Ho quindi trascorso la tarda mattinata in pieno relax sulla nave, sotto un tiepido sole. Nel primo pomeriggio foto di gruppo dei soci Diamond e Diamond Plus della Crown & Anchor Society a prua della nave, sulla pista per atterraggio per elicotteri (la foto purtroppo è stata messa in vendita e non omaggiata ai partecipanti). La consegna dei biglietti per l’escursione gratuita di 6 ore ad Alessandria d’Egitto è stata invece piuttosto caotica. Oltre all’escursione siamo stati omaggiati di cestino da viaggio ed abbiamo avuto a disposizioni gratuitamente bevande analcoliche sul bus. La guida si è rivelata estremamente competente, anche se con la spiccata attitudine a vendere costante nel mondo arabo (ma non solo). Ho visitato Alessandria nel 2008, nel corso di una crociera sulla Legend of the Seas. La metropoli mediterranea nel complesso mi piace poco. I resti di quella che era la grande capitale tolemaica sono piuttosto modesti (più fruttuose le ricerche archeologiche condotte in mare), e sono letteralmente confusi (e spesso soffocati) nel disordinato (e piuttosto sporco) tessuto urbano della città moderna. La lunga Corniche ha un’atmosfera alquanto decadente. Prima sosta presso l’eclettico complesso di edifici dell’ex Residenza Estiva della Famiglia Reale Egiziana. E’ poi stata la volta delle straordinarie Catacombe di Kom Esh Shuqafah (II sec. d.C.), caratterizzate sia da sepolture collettive in loculi che da grandi (ed elaborati) ipogei familiari. Le decorazioni scultoree dell’interno documentano il carattere eclettico dell’arte egiziana nell’Età Imperiale, per via della fusione tra stilemi egiziani ed ellenistico-romani. L’altro pezzo forte dell’escursione è stata la visita all’interno della straordinaria Nuova Biblioteca di Alessandria. Si tratta di un vero e proprio capolavoro di architettura contemporanea: luminosissima, funzionale, tecnologicamente all’avanguardia . Accoglie al suo interno anche diverse sezioni museali, compresa una di carattere archeologico. Molto interessante quella che documenta attraverso disegni, dipinti, stampe e fotografie, il paesaggio urbano di Alessandria d’Egitto nei secoli. La parte panoramica della visita di Alessandria ha incluso il cosiddetto Pilastro di Pompeo, una grande colonna di granito rosa con capitello corinzio dedicata all’imperatore Diocleziono alla fine del III sec., sorta nella stessa area occupata dal grande Tempio di Serapide (resti sparsi), il quattrocentesco Forte di Qait Bey, sorto nell’area dove si trovava il famoso Faro di Alessandria, la settecentesca moschea di Abu al Abbas al Mursi. Al termine dell’escursione non poteva mancare la lunga sosta nel solito Bazar “consigliato” :? : fortunatamente nessuno dei partecipanti ha optato per l’Istituto del Papiro. Avevo già sostato in questo complesso nel 2008… niente acquisti allora… niente acquisti in questa occasione. Non compro nei negozi “consigliati”. La sera nel Colony Club “Jazz Cabaret”.
9 Gennaio: la Brilliance of the Seas è rimasta nel porto di Alessandria sino a dopo mezzogiorno, nonostante la nebbia fosse praticamente scomparsa alle 10:00 :evil: . L’annuncio del Comandante Zini relativo alla partenza non poteva essere più eloquente: permesso di salpare ottenuto “after a long discussion with the local authorities”. Non aggiungo altro. La nave è quindi finalmente partita a tutta velocità in direzione di Port Said e del Canale di Suez. Nel primo pomeriggio ho assistito in Teatro alla proiezione del film “The Phantom of the Opera”. Il Musical di Andrew Lloyd Webber, da anni in scena a Broadway nel Majestic Theatre (l’ho visto nell’estate del 2005) è ben altra cosa… ma anche il film è notevole. Seconda parte del pomeriggio in pieno relax tra abbronzatura, sauna e bagno turco. La sera nel Colony Club il “Welcome Back Party” dei soci Crown & Anchor. Premesso che cocktails e stuzzichini salati caldi e squisiti dolci non mancavano, tanti passeggeri hanno dato l’impressione di essere a digiuno da mesi !!! E’ stato il giorno anche del cambio di tavolo: dal Ponte 5 sono passato al Ponte 4, ad un grande tavolo per 8 persone. Mi sono trovato molto bene… ed ho legato in particolare con la simpaticissima ed effervescente Eva, di origini ungheresi, ma nata in Perù e trapiantata da anni negli Stati Uniti… a Las Vegas !!! Cameriere di nazionalità indiana ed aiuto cameriere originario del Kazakhstan bravissimi !!! Nel Teatro “Big Time Swing”, lo spettacolo dedicato alle grandi Bande Musicali. Davvero molto bello ! In piena notte la nave ha iniziato il Passaggio del Canale di Suez.
10 Gennaio: E la nebbia ha colpito ancora :? !!! Appena svegliato mi sono accorto che la nave era ferma, in corrispondenza della Stazione numero 3 del Canale, corrispondente al Lago Tumsah (Lago dei Coccodrilli)… visibilità esterna estremamente ridotta. Fortunatamente, il rapido miglioramento delle condizioni meteorologiche a partire dalla tarda mattinata, ha consentito di riprendere la navigazione. Il Canale di Suez (lunghezza pari a 100 miglia) è un capolavoro dell’ingegneria umana. Presenta paesaggi estremamente interessanti e contrastanti: il lato sinistro in direzione del Mar Rosso è desertico, il lato destro è invece verdeggiante, animato da palmeti e da campi coltivati. Nella seconda parte del percorso si attraversano i Laghi Amari (Grande e Piccolo Lago). La sera in Teatro l’ipnotista “Cristopher Caress”. E doveva alla fine pure arrivare uno spettacolo non di mio gradimento. Personalmente non mi ha convinto (per me l’ipnosi è tutta questione di suggestione… ed io non sono per niente suggestionabile)… non mi è piaciuto e quindi me ne sono andato a metà show :twisted: .
11 Gennaio: Sosta ad Aqaba (Giordania, 8:00-20:30). L’unico porto giordano marittimo, è una città a vocazione turistica e commerciale dall’impronta prevalentemente moderna, ma estremamente gradevole. Ho partecipato all’escursione dell’intera giornata verso Petra. La guida, un archeologo, si è rivelata estremamente competente. Nel viaggio verso l’antica capitale nabateas si attraversa il Deserto Giordano, che offre scorci paesaggistici di straordinario interesse :mrgreen: . All’arrivo a Petra ci siamo diretti a piedi verso l’ingresso del Canyon (dietro pagamento ai locali è possibile raggiungerlo a cavallo) che permette di accedere alla città. I primi monumenti, mirabilmente ricavati dalla roccia, si trovano all’entrata dello stesso: si tratta di un’ìmponente Torre per la raccolta delle acque e della cosiddetta Tomba degli Obelischi. L’attraversamento del Canyon (possibile… dietro pagamento ai locali… anche in carrozzella) è spettacolare: la roccia, in più parti lavorata dall’uomo, ha tonalità straordinarie. Il colore prevalente è il rosa… in tantissime sfumature diverse. All’uscita del Canyon ci si trova di fronte ad uno dei capolavori architettonici della città: il cosiddetto “Tesoro” (è discusso se si tratti di una tomba monumentale o di un edificio templare). E le facciate monumentali delle “Tombe” di Petra sono numerose. La parte attualmente visibile della città antica corrisponde a circa il 20% della stessa. Il gruppo di edifici più sorprendenti è costituito dalle cosiddette “Tombe Reali”. Notevole anche il grande Teatro Romano, sempre ricavato nella roccia. Dopo una veloce occhiata agli scavi più recenti (quelli condotti dagli Statunitensi), è iniziato il viaggio di rientro a piedi in senso contrario verso la moderna Petra. Pranzo all’Hotel Movenpick… ottimo buffet con una scelta davvero abbondante di piatti (buonissimi i dolci !!!)… ma servizio non all’altezza di un 5 stelle. Al ritorno ad Aqaba sono stato colpito dalle migliaia di luci che illuminavano il golfo… Eilat, nota località balneare israeliana, è vicinissima. Salito sulla nave, dopo una breve sosta in cabina, ho optato per una pausa rigenerante nella sauna e nel bagno turco, seguita da un’abbondante cena nel Ristorante Principale. In questo modo ho recuperato tutte le energie spese durante la giornata. La sera in teatro lo spettacolo musicale di Samantha Jay. Si tratta di un’artista di grande talento, che stupisce per le sue grandi capacità. Ho già avuto modo di vederla all’opera in precedenti crociere sulle navi Royal Caribbean International.
12 Gennaio: Sosta a Safaga (Egitto, 7:00-22:00). Ho partecipato all’escursione dell’intera giornata verso Karnak e la Valle dei Re. Avevo già visitato questi posti nel corso di una crociera sul Nilo sulla nave Nile Beauty nell’estate del 1993, e, dopo tanti anni, ho deciso che era arrivato il momento di ritornarci. Il viaggio da Safaga è durato circa 3 ore e ½… attraverso un paesaggio desertico alquanto monotono. La vista si è fatta più interessante in coincidenza dell’arrivo in prossimità di Qena… in un paesaggio prettamente rurale che rievoca atmosfere passate, vivificato da un lungo canale che diparte dal Nilo, colpiscono i numerosi minareti moderni. La guida, figlia di un diplomatico egiziano, si è dimostrata estremamente competente (la formazione impartitale in Europa era evidente)… ma lo spirito egiziano è sempre lo stesso: ha premesso che non erano previste soste per lo shopping (mancanza di tempo), ma in compenso ha pensato lei a vendere di tutto, dai cartigli in oro ed argento, alle magliette con il nome scritto con i geroglifici, a cartoline e fotografie. A Karnak abbiamo visitato il Grande Tempio di Amon. Si tratta della parte più vasta ed imponente del grande complesso sacro dell’Egitto faraonico: alla sua costruzione hanno contribuito, tra gli altri, Seti I, Tutmosis III, Ramses II, Ramses III e la celebre Regina Hatshepsut. Colpisce per l’imponenza dei colonnati dell’enorme atrio ipostilo, per i rilievi e le sculture finemente lavorati, e per i 2 obelischi. A conclusione della visita, siamo risaliti sul bus, dirigendoci verso Luxor: sul Nilo mi ha colpito il numero incredibile di battelli da crociera presenti. La guida avrebbe dovuto calcolare meglio i tempi dell’escursione: il bus è semplicemente passato accanto (piuttosto velocemente) al Tempio di Luxor. Una sosta di pochi minuti al suo ingresso sarebbe stata meglio. Pranzo all’Hotel Steigenberger Nile Palace. Buffet ricchissimo… ed anche in questo caso i dolci sono stati strepitosi… anche in questo caso servizio non all’altezza di un 5 stelle. Nel pomeriggio, dopo aver attraversato il fiume Nilo, visita della Valle dei Re. Il biglietto d’ingresso previsto consente la visite di 3 Tombe (troppo poche… ci sarebbe stato il tempo di visitarne altre 2). Dopo le spiegazioni iniziali della guida, la mia scelta è ricaduta sulle Tombe di Ramses I, Ramses III (la più monumentale) e Ramses IX, così da avere una panoramica più completa della pittura egiziana. Le Tombe della Valle dei Re conservano al loro interno elaborati affreschi dai vivaci colori, che documentano le complesse credenze degli Antichi Egizi sulla vita ultraterrena. Ultima sosta presso i famosi Colossi di Memnone, raffiguranti Amenofis III, unici resti monumentali del grande Tempio fatto costruire dal Faraone. Il viaggio di ritorno a Safaga mi è sembrato interminabile. Tornato sulla nave, dopo una doccia ristoratrice in cabina, ho preferito optare per la cena per il ricchissimo buffet del Windjammer Café. Serata musicale nel Colony Club e nella Discoteca Starquest: tributo a Benny Goodman, Glenn Miller, Frank Sinatra e musica degli anni’80. Io, letteralmente distrutto per la faticosa escursione, dopo una veloce occhiata, ho preferito andare a letto… ninna, ninna, ninna, dolce ninna rigenerante !
13 Gennaio: Oggi è iniziata la lunga navigazione verso Dubai, tappa finale di questa crociera. Giornata tra attività fisica e relax. Clima ideale sul Mar Rosso in questo periodo… anche se piuttosto ventoso. La sera in Teatro la cantante Tracy Shield. Il suo modello di riferimento è Celine Dion… ed ha davvero una gran bella voce. Magari sarebbe stato meglio evitare di cantare “My Hearth Will Go On”… la canzone è stupenda… ma non è adatta ad una nave da crociera. Fortunatamente la Brilliance 5 giorni dopo è giunta sana e salva nel porto di Dubai.
14 Gennaio: Nel corso di una crociera Royal Caribbean International non mancano mai gli stupendi animaletti creati dal cameriere utilizzando asciugamani supplementari… e quella sulla Brilliance of the Seas non ha fatto di certo eccezione: durante numerose serate ho trovato dopo cena la gradita sorpresa di un simpatico animaletto, dal coniglietto, al cagnolino, alla tartaruga, al serpente (davvero realistico :shock: !!!) , per finire con l’immancabile scimmietta. La sera in Teatro lo show di magia di Martin Brock… si tratta di un giovanissimo artista (appena 24 anni) di enorme talento. Spettacolo molto apprezzato.
15 Gennaio: In previsione del transito della nave nel Golfo di Aden sono state applicate tutte le misure di sicurezza contro possibili attacchi dei pirati. Le misure prese hanno comportato la chiusura della passeggiata esterna sul Ponte 5 dalle 7:00 del 15 gennaio alle 6:00 del 16 gennaio. Inoltre è stata attuata la chiusura notturna dei Ponti 12 e 13. Ai passeggeri è stato rivolto l’invito di tenere chiuse di notte le tende di tutte le cabine esterne e di tenere spente le luci sui balconi (situazione monitorata dal Ponte di Comando). La giornata è comunque trascorsa in pieno relax. La sera in Teatro gli straordinari cantanti “East Coast Boys” :mrgreen: . Li conoscevo già… e bastano pochissime parole per descrivere il loro straordinario talento: sono davvero bravissimi. Le loro canzoni… le mie preferite sono “Sherry” e “Walk Like a Man”… sono estremamente coinvolgenti.
16 Gennaio: Alle 10:30 del mattino esercitazione speciale di emergenza con tutte le istruzioni da seguire in caso di attacco da parte dei pirati. Al segnale di emergenza i passeggeri all’esterno sono rientrati all’interno della nave: quanti occupavano le cabine interne si sono recati all’interno di queste, gli ospiti delle cabine esterne e delle suites si sono posizionati nel corridoio interno in prossimità della propria sistemazione di bordo. Nuova giornata di relax… cielo a pecorelle… tempo molto ventoso. La sera in Teatro lo straordinario spettacolo “Tango Buenos Aires”, un meraviglioso tributo all’Argentina :mrgreen: . Gli applausi non si sono contati. I/le cantanti ed i/le ballerini/e sono stati semplicemente eccezionali !!!
17 Gennaio: La sera in Teatro “The Farewell Show”. L’ultimo grande spettacolo della crociera si è articolato in 3 parti. Nella prima di queste i protagonisti sono stati alcuni dei crocieristi, esibitisi in una canzone ed in un ballo di gruppo: devo dire che se la sono cavata egregiamente. La seconda parte è stata il pezzo forte dello show: si sono esibiti gli straordinari acrobati Jean Claude, di nazionalità francese, già attivo nel “Cirque du Soleil”, e sua moglie Gaby, di nazionalità olandese. Si è trattato di 2 artisti eccezionali sotto ogni punto di vista, che hanno lasciato il pubblico a bocca aperta con le loro ardite acrobazie, compreso il “volo” sulle prime file del pubbliche :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: . Il “Bravo” (con chiaro accento francese da parte mia, in omaggio al simpaticissimo Jean Claude, conosciuto il giorno stesso in sauna) è stato d’obbligo. L’ultima parte dello spettacolo non mi è assolutamente piaciuta… stile vendita… e dopo l’Egitto francamente ne ho avuto abbastanza :roll: . E’ stata interamente dedicata alla promozione del dvd della crociera… con proiezione di numerosi spezzoni. A me basta ed avanza la videocassetta della mia crociera sul Mar Nero sull’Eugenio Costa (1996). La meravigliosa crociera vissuta a bordo della bellissima Brilliance of the Seas continuerà a vivere nei miei ricordi e nelle foto che ho scattato. Niente dvd per me… non rientra assolutamente nei miei interessi. La giornata si è conclusa con un doveroso "chiarimento" con l'Assistente Maitre D. Avevo infatti presentato durante la mattinata un reclamo formale al servizio clienti: non si era mai avvicinata al tavolo del ristorante per accertarsi che tutto procedesse bene. Inizialmente non volevo accettare le sue scuse... non mi si può dire che aveva deciso di supervisionare tutto da dietro le quinte (ad altri tavoli vicini si era fermata puntualmente)... ma poi, di fronte alle sue ripetute scuse... ho deciso di soprassedere. Non voglio che ci siano conseguenze di sorta per lei... ma le ho dato il consiglio spassionato di evitare lo stesso comportamento in futuro... che Royal Caribbean International è famosa per la qualità del suo "Gold Service". Mi ha ringraziato offrendo del vino rosso (riserva speciale spagnola del 2004) e del vino bianco (Pinot grigio)... i commensali hanno gradito... io, bevendo abitualmente pochissimo vino, ho semplicemente sorseggiato mezzo bicchiere. E tutto è finito lì. :wink:
18 Gennaio: Dubai (Emirati Arabi Uniti, arrivo alle ore 7:00). In previsione dell’arrivo della nave in porto mi sono svegliato di buon mattino (era ancora notte fonda) ed alle 6:00 ero già sul ponte. Ne è valsa la pena… lo skyline illuminato della città, con le luci intermittenti del Burj Dubai, è uno spettacolo che lascia a bocca aperta. La nave è attraccata a Port Rashid, ad un terminal provvisorio con un grande striscione di Benvenuto: fervono i lavori di completamento del nuovo terminal. Non molto lontana è attraccata la mitica QE2… attualmente in disarmo. All’esterno, da quanto ho potuto vedere, la nave è in ottimo stato di conservazione. La Brilliance of the Seas è stata salutata dalla musica di un’orchestra. Ho optato per la colazione continentale servita nel Ristorante principale: un’omelette, una pasta, aranciata e caffè sono l’ideale per iniziare una giornata intensa. Lo sbarco purtroppo è stato caotico. La riconsegna dei passaporti è avvenuta in ritardo… ed il via libera per lo sbarco è tardata. Risultato: tutte le escursioni previste sono partite con circa 1 ore e ½ di ritardo. Lo staff dell’ufficio escursioni inoltre ci ha messo del suo: nonostante il formulario inviato in cabina (debitamente compilato e consegnato per tempo), a diversi passeggeri che avevano prenotato l’escursione con trasferimento all’Hotel The Traders, sottoscritto compreso, sono stati consegnati gli adesivi per uno dei bus del Grand Hyatt. Fortuna che le guide locali hanno provveduto ad indirizzare tutti sul bus giusto. La guida, Norman, uno studioso di Zoologia, si è rivelato estremamente simpatico e competente. Prima sosta alla moschea di Jumeirah, per delle foto all’esterno: che l’edificio (moderno) si ispiri alle moschee storiche de Il Cairo è evidente. Seconda tappa di fronte al celeberrimo Hotel Burj al Arab. Le spiagge di Jumeirah sono invitanti… ma il Golfo Persico non è di certo il Mar dei Caraibi o l’Egeo. Nonostante Dubai sia la città dell’architettura da record, a Jumeirah non mancano le villette costruite in serie: tutte uguali !!! La nuova icona della città è l’imponente Burj Dubai… è talmente alto che lo si scorge da ogni parte della città… anche attraverso la foschia che la avvolgeva. Peccato non aver effettuato una sosta in un punto favorevole per fotografarlo. Percorrendo la Sheikh Zayed Road si comprende perché Dubai sia una città da “Mille e Una Notte”… una vera e proprio “Eldorado” del Medio Oriente: l’oro è utilizzato come materiale da costruzione !!! Le stazioni della metropolitana hanno le coperture esterne (a forma di guscio) rivestite d’oro… ed i vetri di numerosi grattacieli sono d’oro. La tappa successiva è stata lungo il Creek, il lungo braccio di mare che separa la Dubai moderna da quella storica: è solcato da numerosi abra e dhow, le tipiche imbarcazioni locali in legno, utilizzate ancora oggi per il trasporto di merci e di persone… una delle più interessanti attrattive turistiche di Dubai. La sosta all’Heritage Village non mi ha entusiasmato… è una ricostruzione di edifici storici troppo turistica. Dubai, sino agli anni ’60, era un centro di ridotte dimensioni… di conseguenza è priva di edifici monumentali antichi. Neanche il museo all’interno del settecentesco Forte Al Fahidi mi è piaciuto particolarmente… rientra infatti nella categoria dei Musei Etnografici che non rientra tra i miei gusti. La sosta per il pranzo (non compreso nel prezzo) è stata nell’enorme Mall City Centre. Io ho optato per i piatti a base di pesce della gustosa cucina cinese dell’apposito stand del grande Foud Court. Contrariamente agli hotels… i prezzi del cibo sono decisamente bassi a Dubai. I prezzi dei negozi invece mi sono sembrati in linea con quelli di Barcellona. Il Mall è piuttosto anonimo… potrebbe trovarsi in qualsiasi grande città del mondo… il Food Cour mi è sembrato la versione gigante di quello dell’Aeroporto di Atlanta (Georgia) o del Carrousel del Louvre di Parigi. Solo i cartelli (Inglese ed Arabo) posti all’ingresso, con il divieto di scambiarsi effusioni, testimoniano che ci si trova in un Paese Arabo conservatore. La visita della città nel pomeriggio è continuata con il Suk delle Spezie e quello dell’Oro. Il primo è godibile appieno nelle viuzze laterali… dove si è avvoltoi nell’intenso profumo sprigionato dalle spezie più variegate. La via centrale è più turistica… ed i venditori, compresi quelli di articoli contraffatti (orologi di marca in particolare), sono decisamente insistenti. Il Suk dell’Oro abbaglia per lo splendore dei gioielli… ma non solo… nella vetrina di una grande gioielleria “consigliata” dalla guida, facevano bella mostra 2 vestiti da donna realizzati in tessuto d’oro… e l’anello da Guinness dei Primati: più di 50 kg di peso !!! Dubai punta a stupire sotto ogni punto di vista. Non ho fatto acquisti di sorta… non erano in programma già dalla partenza. Ma Dubai non è solo “luci” (quelle dello skyline illuminato… e gli abbaglianti riflessi dell’oro) è anche “ombre”: la posizione nei confronti degli omosessuali è ad esempio inaccettabile. Detto questo… continuo con il mio racconto. Tornati sul bus, ci siamo diretti verso l’Hotel The Traders, punto finale dell’escursione. I tempi sono stati abbastanza lunghi… il traffico di Dubai è estremamente caotico. Arrivato a destinazione, ho raggiunto in pochi minuti a piedi il vicino Hotel JW Marriott (5 stelle), prenotato dopo innumerevoli ripensamenti, dove avrei trascorso la mia unica notte a Dubai. Si è rivelata una scelta felice da subito. Al check in ho infatti ottenuto gratuitamente un upgrade per una stanza di dimensioni enormi su uno dei 2 piani Executive (senza però l’accesso nella Sala dedicata). Si articolava in anticamera, stanza guardaroba con grande lavabo, bagno con vasca e doccia separati, salotto con grande scrivania, camera da letto separata. Pomeriggio in pieno relax nella Spa dell’hotel… sinceramente mi ha abbastanza deluso: sauna decisamente piccola… bagno turco fuori servizio. Cena a buffet nel Ristorante Marketplace (già compresa nel prezzo): lo chef ha preparato come da mia richiesta 2 ottime bistecchine di vitello alla griglia.
19 Gennaio: Dubai. In previsione del volo di rientro in Italia ho optato per un lungo massaggio nella spa dell’hotel… il massaggiatore cinese sapeva davvero il fatto suo… mi sono sentito letteralmente rinascere. E’ poi seguita una ricca colazione a buffet (visto l’orario dovrei parlare di brunch) nel Ristorante Marketplace… con una squisita omelette preparata al momento, deliziosi dolci di pasticceria e frutta freschissima. Sistemati nuovamente i miei bagagli, ho effettuato il check out. Una delle auto dell’hotel mi ha portato al Terminal 3 dell’Aeroporto di Dubai, interamente dedicato ai Voli Emirates. Questo terminal è superlativo… per efficienza (ho usufruito delle comode postazioni per il check in self service con assistenza di operatrice)… imponente… luminoso… pieno di negozi… con cascate e giardini con piante vere. Dubai si conferma la città da “Mille e Una Notte” dei nostri tempi. Riguardo al volo Emirates devo dire che si tratta davvero di una compagnia di ottimo livello… menù à la carte con ben 3 scelte per il secondo… schermo televisivo individuale con tantissimi telefilms e giochi… servizio puntuale anche se abbastanza “freddo”. All’arrivo a Roma Fiumicino ho ritirato il mio bagaglio a tempo di record. Questo mi ha permesso di prendere il Leonardo Express per Roma Termini con largo anticipo rispetto a quanto avevo previsto (è arrivato comunque con qualche minuto di ritardo a Roma Termini a causa delle solite improvvise soste durante il percorso). Ho quindi potuto prendere il treno Eurostar per Orvieto. La pulizia è indubbiamente maggiore rispetto ai treni regionali… ma, considerato il costo del biglietto, si potrebbe fare di più. Anche questa vacanza è finita. Ma… per evitare un pesante attacco di crocierite acuta… avevo già preso le opportune contromisure sulla Brilliance of the Seas: la prenotazione di un’altra crociera. La scelta era ricaduta sulla Explorer of the Seas, 12 giorni da Cape Liberty nei Caraibi Orientali. Ma non sarà questa la mia seconda vacanza del 2010. Ho infatti deciso di approfittare della straordinaria offerta per la Splendour of the Seas, transatlantica di 14 giorni sulla rotta Santos-Barcellona. Evito di dover aspettare sino a novembre… risparmio tantissimi soldi (esattamente la metà)… e mi godrò una vacanza più lunga. Ma di questo viaggio ne riparleremo ad aprile. Questo è tutto. Grazie a quanti hanno voluto leggere questo mio lungo diario di viaggio ;-) :wink: :lol: