DrPianale
Co-Fondatore
Ciao a tutti
Putroppo, in un quadro generale di crescita degli scali, non tutti hanno una situazione positiva
Crocieristi? Addio Brindisi
http://www.senzacolonne.it/index.ph...brindisi&catid=90:cronaca-brindisi&Itemid=280
BRINDISI – I dati divulgati dal tour operator Cemar sono impietosi: nel 2011, transiteranno complessivamente dai porti italiani circa 11 milioni di passeggeri crocieristi, ma neanche uno di questi farà scalo a Brindisi. Nessuna delle 52 compagnie coinvolte nei traffici crocieristici ha tenuto in considerazione il porto messapico, che risulta totalmente assente dall’elenco dei 64 porti italiani interessati dai traffici crocieristici. Eppure, anche quest’anno, l’Italia si confermerà uno dei Paesi europei leader nella movimentazione dei crocieristi. Sarà Civitavecchia il principale porto crocieristico italiano per il 2011 con 2.450.000 èpasseggeri, poi Venezia 1.700.000, quello di Napoli 1.250.000 e Livorno con 950.000 e subito dopo viene Bari, Palermo, Savona e Genova. Il traffico crocieristico coinvolgerà 149 navi da crociera e interesserà 12 regioni italiane. In tutto questo, Brindisi si dovrà accontentare dell’Aeolos Kenteris, nave superveloce della Nel Lines che collegherà in 4 ore il porto di Brindisi con l’isola greca di Corfù, di tre traghetti per la Grecia (due della compagnia Endeavor e un, lo Ionian ski, della Agoudimos Lines) e di due per l’Albania. L’esperienza della passata stagione crocieristica non avrà alcun seguito.
Per sei mesi, dall’aprile all’ottobre del 2010, la nave Zenith della pullmantur attraccò ogni due sabati sulla banchina di Sant’Apollinare, riversando per le vie del capoluogo messapico un carico complessivo di circa 32 mila passeggeri di nazionalità spagnola. Ma sulle acque del porto interno ormeggiarono anche navi extra lusso riservate a un turismo d’elite come la Spirith Seaburn, la Emerald (3 scali), la Balmoral (29 settembre 2010), la Odissey e la Black Watch (26 maggio 2010).
Leggi l'articolo completo sull'edizione di Senzacolonne oggi in edicola
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BRINDISI – I dati divulgati dal tour operator Cemar sono impietosi: nel 2011, transiteranno complessivamente dai porti italiani circa 11 milioni di passeggeri crocieristi, ma neanche uno di questi farà scalo a Brindisi. Nessuna delle 52 compagnie coinvolte nei traffici crocieristici ha tenuto in considerazione il porto messapico, che risulta totalmente assente dall’elenco dei 64 porti italiani interessati dai traffici crocieristici. Eppure, anche quest’anno, l’Italia si confermerà uno dei Paesi europei leader nella movimentazione dei crocieristi. Sarà Civitavecchia il principale porto crocieristico italiano per il 2011 con 2.450.000 èpasseggeri, poi Venezia 1.700.000, quello di Napoli 1.250.000 e Livorno con 950.000 e subito dopo viene Bari, Palermo, Savona e Genova. Il traffico crocieristico coinvolgerà 149 navi da crociera e interesserà 12 regioni italiane. In tutto questo, Brindisi si dovrà accontentare dell’Aeolos Kenteris, nave superveloce della Nel Lines che collegherà in 4 ore il porto di Brindisi con l’isola greca di Corfù, di tre traghetti per la Grecia (due della compagnia Endeavor e un, lo Ionian ski, della Agoudimos Lines) e di due per l’Albania. L’esperienza della passata stagione crocieristica non avrà alcun seguito.
Per sei mesi, dall’aprile all’ottobre del 2010, la nave Zenith della pullmantur attraccò ogni due sabati sulla banchina di Sant’Apollinare, riversando per le vie del capoluogo messapico un carico complessivo di circa 32 mila passeggeri di nazionalità spagnola. Ma sulle acque del porto interno ormeggiarono anche navi extra lusso riservate a un turismo d’elite come la Spirith Seaburn, la Emerald (3 scali), la Balmoral (29 settembre 2010), la Odissey e la Black Watch (26 maggio 2010).
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