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Cantieri Aker Yards

Rodolfo

Super Moderatore
E se ora Aker per far fronte agli impegni, cominciasse ad "aprire" verso l'Asia? E' solo una idea che mi è balenata in testa.


18 dicembre 2007 (da INFORMARE)

Aker Yards conferma le difficoltà del comparto traghetti e valuta lo spin-off della divisione Offshore & Specialized Vessels

Consegne in ritardo e conseguente accumulo di perdite

Il gruppo navalmeccanico norvegese Aker Yards ha confermato oggi le difficoltà che caratterizzano l'attività della propria divisione finlandese che si occupa della costruzione di traghetti. «Il programma di consegne di traghetti in Finlandia - ha ammesso il gruppo - è stato nuovamente riesaminato. Alcuni dei progetti saranno consegnati con alcune settimane o mesi di ritardo rispetto alle previsioni. Dato che il programma di consegne ha subito un cambiamento, conseguentemente sono state riviste le stime economiche dei progetti e i risultati per il 2007 e il 2008 potrebbero subirne l'impatto».

Aker Yards ha imputato le difficoltà in cui versano i propri stabilimenti finlandesi di Turku, Helsinki e Rauma con la crescita dell'attività registrata dai tre cantieri in un momento nel quale il mercato ha avuto una impennata. Tale situazione ha determinato una carenza di risorse ed ha costretto il gruppo ad una nuova programmazione delle consegne. Un ritorno alla normalità è previsto per la prossima estate.

Inoltre il gruppo ha precisato che sono stati rivisti al ribasso anche i risultati delle attività di costruzione di navi da crociera in Finlandia ed ha annunciato che «il consiglio di amministrazione ha deciso di valutare il possibile spin-off del ramo d'attività Offshore & Specialized Vessels con l'obiettivo di accrescere il valore per gli azionisti». La divisione si occupa principalmente della costruzione di navi per l'industria offshore. Aker Yards ha spiegato che «saranno prese in esame diverse alternative, incluso lo spinning off del ramo d'attività verso gli attuali azionisti, attraverso una quotazione azionaria autonoma, o con altre alternative che andranno a beneficio di tutti gli azionisti».

Aker Yards ha quantificato le perdite generate dall'attività dei propri stabilimenti finlandesi nel quarto trimestre di quest'anno in 400 milioni di corone norvegesi, cifra che farà calare il risultato operativo (EBITDA) dell'esercizio annuale 2007 del gruppo a circa 500 milioni di corone norvegesi, mentre l'utile netto si attesterà a circa 350 milioni di corone norvegesi. Tali perdite - secondo Aker Yards - avranno un effetto diluito sui margini per il 2008.
 
Re: Cantieri Aker Yards

E' un articolo lungo da leggere, ma alla fine riguarda pur sempre il mondo delle navi da crociera, e, molto da vicino, la nostra Fincantieri.
Specialmente in un punto il processo di "infiltramento" asiatico sta subendo una accelerazione, laddove si indica che il nuovo chief executive, potrebbe essere un esponente di STX Building e la successiva spaccatura del Gruppo in due società distinte, quella delle navi offshore e speciali, che rimarrebbe sotto il controllo europeo, e quella delle navi da crociera, affidata appunto ad STX e quindi agli asiatici, con gravi pericoli concorrenziali per la cantieristica italiana.


04 marzo 2008
Aker, profondo rosso.
Silurato il numero uno (da Il Secolo XIX)
Alberto Quarati

Bufera ai vertici dei cantieri navali Aker Yards: dopo un nuovo trimestre sottotono, è stato silurato Yrjo Julin, chief executive del gruppo, che quindi non ha tagliato nemmeno il traguardo dei 12 mesi al vertice della maggiore industria europea del settore insieme a Fincantieri. Proprio con il gruppo italiano Aker Yards ha avuto recentemente contatti, con tanto di coinvolgimento dei governi francese, italiano e norvegese, per la creazione di un’alleanza europea della cantieristica in grado di arginare l’avanzata della dinamica industria sudcoreana. Nel liquidare il super-manager Svein Sivertsen, presidente di Aker, ha dichiarato senza mezzi termini che Julin «non era la persona adatta per ricoprire quel ruolo». Ora sono in molti a scommettere che il prossimo ceo arriverà da Stx Shipbuilding, società coreana che da quest’autunno è diventata l’azionista di riferimento per Aker, spianando di fatto la strada all’ingresso del Far East nella costruzione delle navi da crociera, fino a questo momento ricco business appannaggio esclusivo del Vecchio Continente. In questo senso Siversten, che ora copre ad interim la carica che fu di Julin, rimane sibillino: «Ora dobbiamo cercare la persona giusta. Per farlo dobbiamo guardare avanti, non indietro».

La scintilla che ha provocato la rimozione di Julin è stata la presentazione del bilancio Aker del quarto trimestre, dove sono emerse perdite maggiori del previsto. Secondo i vertici del gruppo, in sostanza l’ex chief executive non è stato in grado di gestire i costi sempre crescenti che pesano sulla società. Tra ottobre e dicembre 2007, il cantiere norvegese ha totalizzato una perdita (calcolando l’Ebitda, quindi le entrate al netto di interessi, tasse, deprezzamenti e ammortamenti) di 115 milioni di dollari, a fronte di profitti per 76,8 milioni registrati nello stesso periodo dell’anno prima. La perdita per l’intero anno è di 13,2 milioni di dollari, nonostante un turnover da 6,3 miliardi. Ad influire sul cattivo risultato registrato nell’ultimo trimestre sono stati il ritardo nella consegna di sei chimichiere in costruzione nei cantieri di Floroe, in Norvegia, sommato alle disfunzioni del settore Cruise & Ferry, che coinvolge i cantieri Aker di Turku, Rauma ed Helsinki: anche qui non si è riusciti a tener testa ai tempi di consegna, e per questo Aker ha dovuto pagare delle penali salate. Secondo l’azienda, motivo principale di questi ritardi è la notevole crescita di ordini che ha caratterizzato il 2007: paradossalmente, la cantieristica globale si è trovata in crisi, con impianti non adeguati al nuovo carico di lavoro e con i fornitori – industrie meccaniche in particolare – messi alle strette su tempistiche e produttività. Pesano anche i costi di produzione più alti. Inoltre, sono stati accettati troppi prototipi, e non si è riusciti a svilupparli tutti insieme, contemporaneamente.

In ogni caso, Sivertsen afferma che «la situazione finanziaria è sotto controllo. Crediamo di poter chiudere il prossimo anno, il 2008, con un Ebitda al 4%, e riusciremo a recuperare gran parte dei ritardi entro quest’estate». Intanto, sul fronte grandi progetti, il gruppo annuncia di essere in trattativa con la compagnia crocieristica Royal Caribbean Cruise Lines (Rccl) per la costruzione della quarta nave classe Freedom, da quasi 160.000 tonnellate. La terza della serie verrà inaugurata a Turku in aprile. Sul fronte azionario invece, lo shipbuilder norvegese Havyard ha acquisito una quota del 5,2% delle azioni di Aker. Con questa mossa si alimentano ulteriormente le voci secondo cui il gruppo è addirittura destinato ad uno split, che potrebbe portare alla creazione di due società distinte: una dominata da Stx, destinata a operare nel settore crociere e competere quindi direttamente con Fincantieri; l’altra invece impegnata nel settore navi specializzate e piattaforme offshore, magari proprio sotto la guida di Havyard.
 
Re: Cantieri Aker Yards

Grazie Rodolfo per l´annuncio.

Simplemente voglio dire che per il bene di tutto é meglio che le cose vadano bene per Aker.
C´é bisogno una forte cantieristica in Europa, non solo nella nostra Fincantieri.

Un saluto.
 
Re: Cantieri Aker Yards

E le conseguenze per le difficoltà economiche dei Cantieri Aker Yards non si sono fatte attendere; probabilmente non saranno nemmeno le ultime.

6-03-2008
NAVALMECCANICA. IL GRUPPO NORVEGESE INCASSA 292 MILIONI DI EURO (da L'Avvisatore Marittimo)

Conti in rosso, Aker vende tre cantieri

L'acquirente è il fondo russo Flc West: controllerà il 70%
Pessimi segnali, per la cantieristica navale nord europea. Con una mossa a sorpresa, il gruppo norvegese Aker Yards (secondo al mondo nella costruzione di navi da crociera alle spalle dell'italiana Fincantieri) ha ceduto ieri al fondo di investimenti russo Flc West, per 292 milioni di euro, il 70% della propria partecipazione in due stabilimenti tedeschi (a Wismar e Warnemunde) e in un terzo situato in Ucraina, a Nikolaev. Il plusvalore dell'operazione è di 148,5 milioni di euro. I cantieri ceduti sono specializzati in costruzione di navi mercantili. L'operazione, secondo le prime indiscrezioni, si sarebbe resa necessaria per tamponare le forti perdite del gruppo, che nell'ultimo trimestre del 2007 ammontavano a 146,4 milioni di euro contro l'utile di 401 milioni del periodo precedente. Ad influire sul cattivo risultato era stato il ritardo nella consegna di sei navi chimichiere in costruzione nei cantieri di Floroe, in Norvegia, sommato alle disfunzioni del settore cruise & ferry, che coinvolge i cantieri di Turku, Rauma ed Helsinki: anche in questo caso, il gruppo Aker non era riuscito a tener testa ai tempi di consegna, e per questo aveva dovuto pagare delle penali salatissime.

I tre cantieri oggetto dell'operazione saranno raggruppati in una sola società, denominata Aker Yards Ukraine Holding, che sarà controllata al 70% dal fondo Flc West. Basato in Lussemburgo, Flc West è controllato a sua volta al 50% dal governo russo tramite la società Flc e per il restante 50% dal fondo cipriota Almiar Investment. Il gruppo Aker Yards occupa attualmente 20.000 persone in 18 cantieri navali situati in Norvegia, Finlandia, Germania, Francia, Romania, Ucraina, Brasile e Vietnam. L'operazione attende di essere approvata dalle autorità antitrust di Germania e Ucraina. "Ma siamo già in grado di garantire che non ci saranno stravolgimenti: nessuno dei nostri lavoratori rischierà il posto", ha fatto sapere ieri l'azienda, anticipando le reazioni del sindacato.

Tre settimane fa, proprio a causa dei disastrosi risultati finanziari, era stato licenziato Yrjo Julin, chief executive di Aker. Nel liquidare il manager Svein Sivertsen, presidente di Aker, aveva dichiarato senza mezzi termini che Julin "non era la persona adatta per ricoprire quel ruolo".

Ora sono in molti a scommettere che il prossimo ceo arriverà da Stx Shipbuilding, società coreana che lo scorso autunno è diventata l'azionista di riferimento per Aker, spianando di fatto la strada all'ingresso del Far East nella costruzione delle navi da crociera, fino a questo momento ricco business appannaggio esclusivo del vecchio continente.

"Nonostante i problemi di fine 2007, la situazione finanziaria è sotto controllo", ha ribadito nei giorni scorsi Sivertsen. Sul fronte grandi progetti, Aker ha confermato di essere in trattativa con la compagnia crocieristica Royal Caribbean Cruise Lines (Rccl) per la costruzione della quarta nave classe Freedom, da 160.000 tonnellate. La terza della serie verrà inaugurata a Turku in aprile.
 
Re: Cantieri Aker Yards

Ciao Rodolfo.

Interessanti peró brutte. Sai come la penso.

Un saluto.
 
Re: Cantieri Aker Yards

Da oggi la Corea entra a pieno titolo nella costruzione delle navi da crociera. La Commissione Europea ha ritenuto corretta l'acquisizione da parte di Stx del 39,2 delle azioni della Aker Yards. Vedremo gli sviluppi futuri, che spero non siano amari per la cantieristica del nostro continente e dell'Italia in primis.

05 maggio 2008
costruzioni navali
bruxelles: «legittimala scalata di stx ad aker»

Con dieci giorni di anticipo rispetto alla data-limite, la Commissione europea ha dato via libera all’acquisizione, da parte del gruppo coreano Stx Shipbuilding, del 39,2% del capitale sociale di Aker Yards, numero due al mondo (alle spalle dell’italiana Fincantieri) nella costruzione di navi da crociera e traghetti. Dopo il blitz che, lo scorso mese di ottobre, aveva sancito l’ingresso dei coreani nell’industria europea, le autorità di Bruxelles erano chiamate ad assicurare che la scalata di Stx non pregiudicasse la concorrenza.

(da Il Secolo XIX)

E ci aggiungo anche questa notizia, anche se non direttamente collegata ad Aker, che tutto sommato completa il quadro.


2 maggio 2008

Accordo Daewoo Shipbuilding - Seoul National University sul know-how tecnologico per la costruzione di navi da crociera


Martedì scorso Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering Co. (DSME) ha siglato un accordo di collaborazione con la Seoul National University nel settore della progettazione e costruzione di navi da crociera, mercato in forte crescita in cui il gruppo navalmeccanico sudcoreano ha intenzione di entrare acquisendo il necessario know-how tecnologico anche grazie alla cooperazione con l'istituto universitario.

(da Informare)
 
Re: Cantieri Aker Yards

Il Governo Francese corre ai ripari; troppo importante strategicamente per il paese la cantieristica nazionale: oltretutto non si tratta solo di navi da crociera, ma anche molta tecnologia militare:


Il governo francese sigla un accordo con STX per comprare il 9% di Chantiers de l'Atlantique (Aker Yards France)

Il gruppo norvegese Aker Yards colto di sorpresa dalla notizia

Stamani il primo ministro francese, François Fillon, ha siglato un accordo con il gruppo navalmeccanico sudcoreano STX Shipbuilding relativo alle prospettive di sviluppo a medio e lungo termine di Chantiers de l’Atlantique, cantiere navale che fa parte della divisione Aker Yards France del gruppo cantieristico norvegese Aker Yards, di cui STX ha acquisito recentemente il 39,2% del capitale azionario (inforMARE del 23 ottobre 2007). Ricordiamo che Chantiers de l’Atlantique, che opera il cantiere navale di Saint-Nazaire, era diventato parte del gruppo Aker Yards a seguito della cessione del 75% di Alstom Marine alla società norvegese (inforMARE del 4 gennaio 2006).

L'operazione - ha sottolineato il governo - rappresenta «una salvaguardia degli interessi strategici della Francia». «L'impegno da parte di STX in materia di rispetto della segretezza in materia di difesa, del mantenimento e dello sviluppo sul territorio delle competenze e dei mezzi di produzione in materia di difesa - ha aggiunto l'esecutivo - ha convinto il governo che i suoi interessi strategici saranno salvaguardati».

L'intesa, che è stata sottoscritta dall'amministratore delegato dell'azienda asiatica Kang Duk-Soo, prevede che lo Stato francese acquisisca il 9% del capitale di Chantiers de l'Atlantique, quota che, insieme con il 25% ancora in mano alla francese Alstom - ha sottolineato il governo di Parigi - farà della Francia «un partner chiave della strategia di sviluppo industriale proposta da STX».

«Confidando nel know-how e nelle capacità di Chantiers de l'Atlantique - ha precisato il governo - STX intende fare di Saint-Nazaire la punta di diamante del suo sviluppo mondiale nel settore delle navi da crociera. Questo accordo tra STX e lo Stato francese consentirà di accompagnare Chantiers de l'Atlantique nella crescita che ha conosciuto dopo la sua alleanza con Aker Yards».

(da Informare)

La quota del 9% allo Stato francese potrebbe salire complessivamente al 34% nel 2010, quando - come previsto dall'accordo con Aker Yards - Alstom non sarà più obbligata a mantenere la propria quota del 25%.

L'accordo - ha precisato l'esecutivo francese - è soggetto all'approvazione da parte del consiglio di amministrazione di Aker Yards.

Da parte sua il gruppo norvegese Aker Yards è stato colto di sorpresa dalla notizia. «Siamo sorpresi di venire a conoscenza dai media che il governo francese abbia annunciato che intende comprare complessivamente il 34% delle azioni in Aker Yards France sulla base di una trattativa con STX», ha ammesso il presidente di Aker Yards, Svein Sivertsen. «Aker Yards - ha aggiunto - ha contribuito significativamente al positivo sviluppo dei risultati finanziari e dell'occupazione in Aker Yards France ed apprezziamo il fatto che i cantieri siano considerati d'interesse. In precedenza il consiglio di amministrazione non aveva preso in considerazione la cessione di parti delle nostre attività francesi. Riteniamo sia improbabile che Aker Yards venda qualsiasi parte della nostra attività se i termini non sono d'interesse sia per i nostri azionisti che per l'ulteriore sviluppo della società. Dopo aver appreso oggi delle intenzioni del governo francese, restiamo in attesa di ricevere informazioni più dettagliate».
 
Re: Cantieri Aker Yards

Ecco l'articolo su Mer et marine:
http://www.meretmarine.com/article.cfm?id=107897

Qui si afferma, oltre alle cose già raccontate da Rodolfo, che l'interesse francese per Saint Nazaire, va oltre al know how delle navi da crociera e investe la possibilità di poter costruire la seconda portaerei nucleare francese (PA2) proprio nei grandi bacini di Aker's Yard France.
Quindi per loro quel cantiere viene considerato strategico per gli interessi nazionali, e di conseguenza ne vogliono mantenere il controllo.
 
Re: Cantieri Aker Yards

Però, ecco quello che sta succedendo:

20 giugno 2008
offerta a sorpresa stx alla conquista del 100% di aker

Stx è vicina a lanciare un’offerta obbligatoria per il 100% del costruttore navale europeo Aker, di cui attualmente è azionista di maggioranza. La mossa a sorpresa è stata comunicata dal gruppo coreano ieri sera alla chiusura della Borsa di Oslo: Stx, che già possiede il 39,2% di Aker - primo competitor di Fincantieri nel settore delle crociere - farà un’offerta da più di 110 milioni di dollari per racimolare sul mercato nuove quote.

Più precisamente, Stx offre 63 corone norvegese ad azione - un premio dell’11,5% rispetto alla quotazione di ieri - per aggiudicarsi sino a un massimo del 7,9% del gruppo. La legge norvegese impone però all’azionista che supera quota 40% di fare un’offerta pubblica obbligatoria per aggiudicarsi le restanti quote rimaste sul mercato. Stx, già ora, è vicinissima all’obiettivo.

La notizia, è facile prevedere, manderà in fibrillazione l’industia e i sindacati europei, che temono lo “scippo” da parte dei coreani del business delle navi da crociere, finora esclusivo appannaggio del Vecchio Continente grazie a Fincantieri, Meyer Werft e, appunto, Aker.


Quindi STX potrebbe diventare la proprietaria unica di Aker. Non capisco, però, da questa notizia, dove sia finito il 9% acquistato dal Governo francese.

E a questo punto una cosa sarà certa; non più SE si farà una nave passeggeri in Estremo Oriente, ma QUANDO si farà.
 
Re: Cantieri Aker Yards

Una vera porcata !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Speriamo che l´Europa reagisca.

Un saluto.
 
Re: Cantieri Aker Yards

Rodolfo ha detto:
Quindi STX potrebbe diventare la proprietaria unica di Aker. Non capisco, però, da questa notizia, dove sia finito il 9% acquistato dal Governo francese.

E a questo punto una cosa sarà certa; non più SE si farà una nave passeggeri in Estremo Oriente, ma QUANDO si farà.
Se non mi sbaglio quando Alstom Marine vendette i suoi cantieri (Saint Nazaire) ad Aker's Yard costituirono una società ad hoc (Aker's Yard France) con il 75% delle azioni di proprietà Aker's ed il rimanente 25% in mano ancora ad Alstom fino al 2010. Adesso il governo francese ha acquistato il 9% delle azioni di Aker's Yard ed ha l'intenzione di acquistare quel 25% ancora di Alstom Marine così che alla fine le quote azionarie di Aker's Yard France saranno così suddivise: 34% al governo francese (25+9) ed il restante 66% ad Aker's Yard. Il 34% è una quota di controllo e significa che qualsiasi decisione riguardante i cantieri di Saint Nazaire Aker's Yard la può prendere solo con il consenso del governo francese.
A questo punto occore ricordare che il governo francese ha, fino a fine anno, la presidenza dell'unione europea quindi non mi stupirei se giungessero a questo accordo con STX: voi STX vi tenete Aker's Yard e noi presidenti dell'unione europea non vi rompiamo le scatole a condizione che ci cediate l'intero pacchetto azionario di Aker's Yard France.
Questa è solo una mia ipotesi, ma sono sicuro che i giochi siano ormai già fatti e nelle prossime settimane vedremo sicuramente degli sviluppi della situazione.
 
Re: Cantieri Aker Yards

Da ieri Aker Yards non esistono più. Tutti i cantieri presenti in Europa hanno definitivamente assunto la denominazione di STX Europe.
 
Re: Cantieri Aker Yards

Rodolfo complimenti per la tua lungimiranza, con un'anno di anticipo avevi previsto quello che ieri si è concretizzato.
La grande crisi comincia a mietere un pò di vittime , in verità già sta auccedendo un pò su tutti i settori.
UBS ha eseguito lo scorso anno un'aumento di capitale con l'ingresso di capitali orientali e del Golfo, la Tata indiana ha acquistato la maggioranza delle quote di Jaguar e non ricordo quale altra fabbrica inglese.
L'apertura verso mercati con un bassissimo costo della manodopera e iperproduttivi purtroppo porta anche queste conseguenze.
L'attuale valore delle azioni del gruppo Fiat consentirebbe di acquistarla con la metà del valore reale.
Tutto questo è inquietante.
Ciao
Leo
 
Re: Cantieri Aker Yards

No, Leo, non si tratta di lungimiranza, ma del fatto che leggo tutto quello che riguarda il mondo navale; le navi passeggeri sono solo una parte del mio interesse. Poi, in molti casi si tratta di fare due più due; Aker in difficoltà, asiatici che tentano di impadronirsi della tecnologia "pregiata", disponibilità di consistenti capitali e il gioco è fatto. Poca opposizione da parte delle istituzioni europee, e aziende chiave, consegnate alla "concorrenza". E fin che si tratta di tecnologia civile è un conto, ma quando entreranno nella tecnologia militare? Un semplice esempio; nessuno al di fuori degli europei e soprattutto degli americani è in grado di costruire sistemi di propulsione per sottomarini, silenziosi come quelli occidentali. E domani?
E probabilmente è per questo motivo che Fincantieri sta allargando i propri orizzonti, oltre la costruzione di navi passeggeri; la primavera del 2012 è molto vicina, con la consegna dell'ultima costruzione, se non sbaglio, e poi?
 
Re: Cantieri Aker Yards

E' il motivo per cui in Francia hanno sempre tenuto Aker Yard's France (ora STX France) sempre distinta dal resto e adesso si prospetta una partecipazione pubblica al 38% proprio per tenere il controllo dei cantieri di Saint Nazaire, considerati strategici.
Ed anche lì si parla di commissioni militari (la nuova portaerei).
 
Re: Cantieri Aker Yards

Rodolfo ha detto:
................ la primavera del 2012 è molto vicina, con la consegna dell'ultima costruzione, se non sbaglio, e poi?
Credo che sia la domanda che ci stiamo facendo un pò tutti, ma non solo per Fincantieri.
Senza uscire OT, purtroppo la globalizzazione che sembrava poter dare ricchezza e benessere a tutti sta creando tanti problemi,
anzi pare che ne sia proprio la fonte.
 
Re: Cantieri Aker Yards

Quello che dice Rodolfo é molto importante. Lo stesso diceva l´altro giorno il ministro Caselli.
Con le ditte Europee in cui le loro azioni costano poco, c´é il rischio che vengano comprate da governi poco affidabili ed é un vero pericolo.
Poi mi dispiace per la mano d´opera persa.

Un saluto.
 
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