Eccoci di nuovo qui, tornati ormai , e con il cuore e la mente ancora persi in quel magico oriente…..
La crociera ha toccato diverse destinazioni: Singapore, Malaysia, Thailandia, e soprattutto, la Birmania…
Itinerari e luoghi bellissimi, sebbene a mio avviso tre giorni finali a Singapore siano stati uno spreco, con tutte quelle belle tappe che si potevano fare (ad esempio, avrei preferito di gran lunga un giorno in più ancora in Birmania oppure a Phuket ).
Anche il viaggio aereo con nota compagnia orientale, è andato benissimo: capisco ora il perché della triste fine di Alitalia….e se penso ai soldi pubblici buttati a sostenerla in questi anni, sale anche un po’ di rabbia…
In attesa di pubblicare il Diario, magari inserendoci qualche foto , voglio dare qualche impressione “a caldo”:
Compagnia Hal : non ha deluso le mie aspettative (ed erano alte considerato il mio “amore” per Princess cruise…).
Sebbene la nave non sia paragonabile per stazza (e di conseguenza per amenità varie disponibili) ai bestioni da me provati della Princess, Regal in testa, la qualità del servizio e l’attenzione verso il cliente sono stati perfetti. Certo, rimane il problema della lingua, l’italiano manco si sapeva cosa fosse a bordo (e gli occhi sgranati del personale a vedere italiani a bordo della Volendam in quell’itinerario erano uno spettacolo !), ma con l’inglese si sa, si va dappertutto !
La cucina è veramente ottima, abbiamo mangiato veramente bene, spaziando tra piatti di tutti i continenti, con un occhio di riguardo per quanto ovvio visto l’itinerario, alla cucina del sud est asiatico.
Anche in Hal è possibile scegliere tra orari fissi ed “anytime” per la cena, ed abbiamo ovviamente optato per quest’ultimo, con tempi d’attesa praticamente nulli.
Personale gentilissimo e soprattutto non “stressato”, che ti segue sempre con un sorriso e con un “May I help you Sir ? ”
La nave, pur essendo un po’ datata, l’ho trovata comunque tenuta bene, con pochi particolari che lasciano intuire che non è certo fresca di varo, ma quasi insignificanti. Mi sono piaciuti tantissimo la profusione di fiori freschi in tutti gli spazi, in particolare le orchidee, di colori e sfumature incredibili (va bhe, eravamo nella patria delle orchidee…). La Volendaam è una nave molto sobria, quasi austera, interrotta solo dal grande lampadario / colonna centrale colorato dell’atrio centrale della nave (che ti vien da chiedere che ci faccia li !) . Nulla a che vedere coi moderni colossi, nel bene e nel male. Colori pastello, interrotti da un rosso aragosta, contraddistinguono gli interni.
La cabina l’ho trovata comoda nella sua essenzialità, di certo datata nello stile, ma funzionale.
Cabinista perfetto: nel giro di un paio di giorni senza dirgli nulla, aveva già capito i ns orari e le ns preferenze, e sempre, sempre disponibile per qualsiasi esigenza (particolarmente comodo il servizio di pulitura scarpe) .
A parte durante i due giorni di navigazione, non abbiamo assistito a spettacoli, in quanto impossibilitati o per stanchezza (è stata una sfacchinata per tutti….) , ma quelli visti, sono stati piacevoli. Nulla in stile Broadway, ma sarebbe stato “inutile” visto il tipo di nave.
Già, le navi piccole: sono giunto alla conclusione che siano le migliori. Più vivibili, più rilassanti, dove il passeggero è un ospite, non un numero qualsiasi. Su questo fronte non mi sono trovato d’accordo coi miei figli … “Papà, ma la piscina è piccola, e non ci sono i giochi con l’acqua” ! “ Certo amore mio, hai ragione, ma tra qualche giorno ti farò vedere come giocano con l’acqua alcuni bambini…” . Mi riferivo ovviamente ai bambini incontrati successivamente in Birmania, che sanno divertirsi tra di loro semplicemente schizzandosi dietro l’acqua di fiumi melmosi dove non metteresti nemmeno a lavare uno straccio sporco…..devo dire che la lezione è servita, non hanno più osato dire nulla i miei “signorini” , e pur non essendo affatto bimbi dai gusti difficili né tanto meno viziati (guai a loro…) , farli riflettere su quanto visto, credo sia servito da lezione……
Se proprio devo trovare una critica, ma dipende dai gusti soggettivi, ho trovato l’atmosfera forse un po’ troppo “ingessata” : tenete conto che io non amo l’animazione, i trenini, le festicciole, i cocktail col comandante, etc., ma sarà l’età media un po’ elevata dei crocieristi, o meglio ancora forse “uno stile Hal”, ma un po’ di brio in più , magari verso sera, non sarebbe guastato. Su questo fronte, Princess offre un miglior compromesso .