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Chi disegna gli itinerari delle Crociere?

lanzone

Member
E' da un po' di tempo che ci penso, volevo sapere dai più esperti chi disegna o sviluppa gli itinerari delle crociere e perché sceglie un porto e non un altro?
 
Direi che la risposta sia abbastanza semplice. Mete d'interesse turistico sia dal punto di vista storico che da quello paesaggistico, logistica dei Porti da scalare, servizi a disposizione, capacità di accesso da parte delle navi in base alle loro dimensioni e caratteristiche, prevalenza condizioni meteorologiche favorevoli, sicurezza, costi, tempi a disposizione per tracciare un percorso nel quadro della durata crociera, preferenze della clientela; le ho buttate giù senza seguire un preciso ordine e forse ci potrebbe essere qualche altro elemento di valutazione.
 
E' da un po' di tempo che ci penso, volevo sapere dai più esperti chi disegna o sviluppa gli itinerari delle crociere e perché sceglie un porto e non un altro?
Molte volte vengono accolti suggerimenti da parte dei Com.ti, di altri uff.li di bordo anche di passeggeri. Esiste un ufficio apposito per la pianificazione degli itinerari.
 
Molte volte vengono accolti suggerimenti da parte dei Com.ti, di altri uff.li di bordo anche di passeggeri. Esiste un ufficio apposito per la pianificazione degli itinerari.

Vero. E una apposita commissione tecnica interna ne valuta le possibilità secondo le valutazioni complessive. Va da sè che un porto che per posizione potrebbe accogliere una meganave, potrebbe essere scartato per deficienze tecniche. Un altro lo potrebbe essere solo in certe condizioni meteo; ad esempio in caso di vento che unitamente alla mancanza di servizi, assenza di rimorchiatori, ne potrebbe sconsigliare l'utilizzo nello specifico frangente.
 
Mi pare si sia tralasciato un aspetto fondamentale per l'esistenza stessa di alcuni scali (vedi Marsiglia) ossia la fetta di mercato che un determinato scalo puo' apportare alla compagnia in termini di passeggeri imbarcati.
Marsiglia e' noto sia uno scalo "tecnico" per imbarcare i numerosi cugini d'oltralpe...
 
Le variabili per la scelta dei porti e dunque degli itinerari sono diverse, ti hanno già risposto esaustivamente.
Aggiungo che però ogni tanto una rinfrescata non guasterebbe.
 
Mi pare si sia tralasciato un aspetto fondamentale per l'esistenza stessa di alcuni scali (vedi Marsiglia) ossia la fetta di mercato che un determinato scalo puo' apportare alla compagnia in termini di passeggeri imbarcati.
Marsiglia e' noto sia uno scalo "tecnico" per imbarcare i numerosi cugini d'oltralpe...

Compresa nell'aspetto della logistica, a mio avviso, che tratta anche la strategia di marketing. Comunque un ulteriore chiarimento.
 
Ultima modifica:
Per esempio perchè da Civitavecchia si fa rotta verso Genova e non verso le isole greche :confused: per poi arrivare da Haifa a Genova
 
Per esempio perchè da Civitavecchia si fa rotta verso Genova e non verso le isole greche :confused:

Da Civitavecchia si fa rotta sia verso nord che verso sud, e talvolta direttamente verso ovest.
E' ovvio che la rotta diretta Civitavecchia/Grecia avrebbe poco senso vista la lunga distanza...
Poi tradizionalmente mediterraneo occidentale e orientale son stati sempre separati..ma non e' cosi' oer tutti gli itinerari:..
 
io ho capito lanzone,vuoi dire perchè negli itinerari orientali si fa civitavecchia-genova e poi si parte e non genova-civitavecchia per poi partire.
 
Io invece non ho capito se il riferimento era ad una crociera in particolare (MSC?); ne avevo vista una che in effetti fa Civitavecchia-Genova prima del mediterraneo orientale ma fa tappa anche a Creta (e poi a Civitavecchia) al rientro da Haifa.

Se fosse una sola crociera magari potrebbero esserci anche esigenze di posizionamento della nave.
 
Secondo me qualcuno di molto pigro in questo momento. Pur tenendo conto di tutte le caratteristiche elencate in questo stesso post, altri scali ce ne sarebbero a disposizione e molte compagnie lo dimostrano. Ma l'impegno di allacciare rapporti con autorità portuali che non si conoscono, persone nuove, agenzie marittime nuove, ditte di approvvigionamento nuove ecc fanno propendere sempre per gli stessi scali. Basterebbe uno sforzo minimo per far contenti tanti clienti che non si rivolgono altrove.
 
Chi disegna gli itinerari delle Crociere?

Secondo me qualcuno di molto pigro in questo momento. Pur tenendo conto di tutte le caratteristiche elencate in questo stesso post, altri scali ce ne sarebbero a disposizione e molte compagnie lo dimostrano. Ma l'impegno di allacciare rapporti con autorità portuali che non si conoscono, persone nuove, agenzie marittime nuove, ditte di approvvigionamento nuove ecc fanno propendere sempre per gli stessi scali. Basterebbe uno sforzo minimo per far contenti tanti clienti che non si rivolgono altrove.

Di sicuro i massimi esponenti di questa categoria sono coloro che hanno ideato il doppio scalo nella stessa regione....e che scali poi....(caso forse unico in Italia e non solo)
 
Pigri ma non sciocchi. Se hanno una clientela che riempie comunque le navi si dimostra che hanno tutta la convenienza a farlo. La finalità ultima dell'azienda è quella. Qualora si fosse di fronte ad un'utenza veramente insoddisfatta degli itinerari proposti la ricerca di nuovi scali entrerebbe immediatamente all'ordine del giorno.
 
Credo che la maggior parte, se non tutti, non abbiano neppure idea delle difficolta' di pianificare un nuovo itinerario: vengono studiati anni prima, sapete che i porti vanno prenotati anche piu' di due anni prima? Sapete che gli attracchi, il molo, il giorno, il mese, l'anno devono incastrarsi con quelli di altre centinaia di navi? Non e' che una nave arriva in un porto come un auto al parcheggio del supermercato!
Per inciso, i porti non vengono scelti perche' c'e' la possibilita' di imbarco ( questo potrebbe avvenire ovunque ), infatti si andava negli stessi porti anche 10/15 anni fa' quando l'imbarco era solo nell'home port.
Per chi ha chiesto perche' prima si va nel tal porto e poi nel tal altro e non viceversa, come sarebbe logico per lui: ci sono degli orari di arrivo da rispettare per favorire i passeggeri ( se arrivo a Barcellona o a Civitavecchia o ad Ashod alle 4 del mattino cosa fanno i passeggeri ), delle velocita' da rispettare e moltissimi altri vincoli ai quali sottostare.
Il " dietro le quinte " delle crociere ( che ho la fortuna di poter conoscere anche se in piccola parte ) e' di un complicato ed intrigato che nessuno immagina fino a che non ne viene a conoscenza e allora a quel punto si apprezzano tante cose che viste dal " davanti " sembrano facilissime ed elementari : questa visiode dal davanti ci porta a profonderci in espressioni del tipo " ma perche' fanno cosi e non in quest'altro modo! ".
 
Mi viene in mente un giovane e oltremodo supponente crocierista con cui, sfortunatamente, abbiamo diviso il tavolo al ristorante per la colazione: dal nulla ha fatto un elenco di tutti gli "errori" che fa Costa a bordo delle sue navi, in primis non prevedere almeno (sic) due piscine olimpioniche.

Visto il soggetto ho evitato di rispondere, mi sono limitata a chiedergli quante crociere avesse fatto. Risposta:2.

Sono tutti professori.......del nulla.
 
Credo che la maggior parte, se non tutti, non abbiano neppure idea delle difficolta' di pianificare un nuovo itinerario: vengono studiati anni prima, sapete che i porti vanno prenotati anche piu' di due anni prima? Sapete che gli attracchi, il molo, il giorno, il mese, l'anno devono incastrarsi con quelli di altre centinaia di navi? Non e' che una nave arriva in un porto come un auto al parcheggio del supermercato!
Per inciso, i porti non vengono scelti perche' c'e' la possibilita' di imbarco ( questo potrebbe avvenire ovunque ), infatti si andava negli stessi porti anche 10/15 anni fa' quando l'imbarco era solo nell'home port.
Per chi ha chiesto perche' prima si va nel tal porto e poi nel tal altro e non viceversa, come sarebbe logico per lui: ci sono degli orari di arrivo da rispettare per favorire i passeggeri ( se arrivo a Barcellona o a Civitavecchia o ad Ashod alle 4 del mattino cosa fanno i passeggeri ), delle velocita' da rispettare e moltissimi altri vincoli ai quali sottostare.
Il " dietro le quinte " delle crociere ( che ho la fortuna di poter conoscere anche se in piccola parte ) e' di un complicato ed intrigato che nessuno immagina fino a che non ne viene a conoscenza e allora a quel punto si apprezzano tante cose che viste dal " davanti " sembrano facilissime ed elementari : questa visiode dal davanti ci porta a profonderci in espressioni del tipo " ma perche' fanno cosi e non in quest'altro modo! ".

Il fatto che la scelta sia molto complessa (come forse qualsiasi aspetto di una crociera) non vuol dire che un cliente non debba/possa criticare tali scelte.
Un'azienda puo' avere tutti gli esperti che vuoi ma in primis deve verificare la risposta del mercato ossia dei clienti.
La nascita proprio in Costa di nuovi itinerari...proprio "Neo" son dovuti evidentemente dalla poca soddisfazione data dagli itinerari classici, ormai troppo classici, e gli "esperti" si sono limitati a soddisfare le esigenze dei clienti.
Poi il fatto che siano scelte complesse (fatte da fantasmagorici analisti) non vuol dire siano scelte corrette e profittevoli (basti pensare a titolo di esempio nel settore turistico ad Alitalia).
 
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