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Chi disegna gli itinerari delle Crociere?

Credo che la maggior parte, se non tutti, non abbiano neppure idea delle difficolta' di pianificare un nuovo itinerario

Il fatto che ci sia difficoltà a pianificare nuovi itinerari, non significa che non si possa fare. Nel programmare occorre tenere conto dei suggerimenti e preferenze della clientela, nei questionari io ho sempre trovato la domanda sulle mie preferenze geografiche.
Una nota compagnia aerea ha modificato quasi totalmente la politica aziendale basandosi anche sulle richieste dei passeggeri. Stanno cambiando anche gli interni degli aerei con colori più soft.
 
Il fatto che la scelta sia molto complessa (come forse qualsiasi aspetto di una crociera) non vuol dire che un cliente non debba/possa criticare tali scelte.
Un'azienda puo' avere tutti gli esperti che vuoi ma in primis deve verificare la risposta del mercato ossia dei clienti.
La nascita proprio in Costa di nuovi itinerari...proprio "Neo" son dovuti evidentemente dalla poca soddisfazione data dagli itinerari classici, ormai troppo classici, e gli "esperti" si sono limitati a soddisfare le esigenze dei clienti.
Poi il fatto che siano scelte complesse (fatte da fantasmagorici analisti) non vuol dire siano scelte corrette e profittevoli (basti pensare a titolo di esempio nel settore turistico ad Alitalia).
Non so su che basi puoi affermare che ci siano dei "fantasmagorici analisti", in ogni azienda grande o piccola, ogni scelta viene "ponderata" da analisti o esperti del settore, ai "clienti/passeggeri" possono piacere o meno, ma chi fa determinate scelte lo fa in primiss con il "pensiero" rivolto alla sodfisfazione del cliente, a meno che non siano dei "pazzi", fai riferimento ad Alitalia ma quante volte è dtata "salvata" con i soldi dei contribuenti? Non mi sembra che Costa sino ad oggi sia stata salvata o sbaglio?
 
Pur non essendo del mestiere, e nemmeno parente di gente che lo è, comprendo perfettamente le necessità di logistica, organizzazione, tempi, dimensioni delle navi.
Tuttavia credo che alternare alcuni scali o inserirne di equivalenti ogni tanto, solo per il piacere dei crocieristi, non sia una cosa così impossibile.
Per esempio: attualmente certi scali in Nord Africa mi sembrano inutilmente a rischio; Marsiglia serve solo a imbarcare turisti francesi (ma c'è tutta la Costa azzurra lì intorno, perchè sempre e solo Marsiglia??) ; Barcellona che pure io adoro (ci sono appena ritornata per la terza volta) è presente tutto l'anno, mentre Valencia, Palma o altre mete spagnole solo di tanto in tanto.
In Italia abbiamo tantissime mete stupende, preferirei visitarne qualcuna in più, compatibilmente col resto dell'itinerario, anziché farsi due giorni di navigazione in una crociera di 7 e ritrovare sempre le solite Tunisi, Marsiglia, Katakolon o simili.
Sono solo suggerimenti, ovviamente...
 
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Non so su che basi puoi affermare che ci siano dei "fantasmagorici analisti", in ogni azienda grande o piccola, ogni scelta viene "ponderata" da analisti o esperti del settore, ai "clienti/passeggeri" possono piacere o meno, ma chi fa determinate scelte lo fa in primiss con il "pensiero" rivolto alla sodfisfazione del cliente, a meno che non siano dei "pazzi", fai riferimento ad Alitalia ma quante volte è dtata "salvata" con i soldi dei contribuenti? Non mi sembra che Costa sino ad oggi sia stata salvata o sbaglio?

Era un esempio per dire che ogni azienda ha analisti piu' o meno preparati che indirizzano le scelte della compagnia, sia per gli itinerari che per altri aspetti.
Il fatto di essere un esperto del settore non dá certo una presunzione assoluta di correttezza alle scelte intraprese.
Tanto e' vero che spesso le aziende cambiano radicalmente la propria politica perche' si rendono conto che la stessa non e' in linea o con la concorrenza o con le esigenze del mercato, se ne parla in un altro post ad esempio sul buffet serale...
Quindi l'osservazione che la designazione degli itinerari sia talmente difficile da rendere "evitabili" i commenti dei non addetti ai lavori...la trovo non condivisibile...tutto qua.
Un'azienda (ed i relativi analisti) deve basarsi proprio sulle opinioni dei non addetti ai lavori, perche' alla fine sono quelli che tengono su la baracca.
 
Era un esempio per dire che ogni azienda ha analisti piu' o meno preparati che indirizzano le scelte della compagnia, sia per gli itinerari che per altri aspetti.
Il fatto di essere un esperto del settore non dá certo una presunzione assoluta di correttezza alle scelte intraprese.
Tanto e' vero che spesso le aziende cambiano radicalmente la propria politica perche' si rendono conto che la stessa non e' in linea o con la concorrenza o con le esigenze del mercato, se ne parla in un altro post ad esempio sul buffet serale...
Quindi l'osservazione che la designazione degli itinerari sia talmente difficile da rendere "evitabili" i commenti dei non addetti ai lavori...la trovo non condivisibile...tutto qua.
Un'azienda (ed i relativi analisti) deve basarsi proprio sulle opinioni dei non addetti ai lavori, perche' alla fine sono quelli che tengono su la baracca.
Certo i commenti dei non addetti ai lavori e di "noi passeggeri" è legittima, quello che non mi è piaciuto è stata la tua affermazione sugli analisti, ecco tutto qua', (io non sono un analista), lavoro in proprio, ciao.
 
Concordo con Enrico
Ovvio che alcune scelte sono appannaggio esclusivo delle aziende, per motivi di organizzazione e di costi; ma non è che il cliente sia uno a cui fanno il favore di portarlo a spasso.....se non è soddisfatto dell'offerta, non sale a bordo, a tutto discapito dell'azienda.
 
Certo i commenti dei non addetti ai lavori e di "noi passeggeri" è legittima, quello che non mi è piaciuto è stata la tua affermazione sugli analisti, ecco tutto qua', (io non sono un analista), lavoro in proprio, ciao.

Tiziano nulla contro gli analisti, anzi.
Il termine "fantasmagorico" alludeva alla loro alta preparazione e formazione (che non li rende ovviamente indenni da errori), non era di certo un termine dispregiativo.
 
Era un esempio per dire che ogni azienda ha analisti piu' o meno preparati che indirizzano le scelte della compagnia, sia per gli itinerari che per altri aspetti.
Il fatto di essere un esperto del settore non dá certo una presunzione assoluta di correttezza alle scelte intraprese.
Tanto e' vero che spesso le aziende cambiano radicalmente la propria politica perche' si rendono conto che la stessa non e' in linea o con la concorrenza o con le esigenze del mercato, se ne parla in un altro post ad esempio sul buffet serale...
Quindi l'osservazione che la designazione degli itinerari sia talmente difficile da rendere "evitabili" i commenti dei non addetti ai lavori...la trovo non condivisibile...tutto qua.
Un'azienda (ed i relativi analisti) deve basarsi proprio sulle opinioni dei non addetti ai lavori, perche' alla fine sono quelli che tengono su la baracca.

Non tenete conto anche di un fattore molto importante: il costo della crociera ed in itinerari lontani anche il rapporto tra costo volo e costo crociera. Potrebbe sembrare ai profani una stupidaggine pero' i dati in mano alle compagnie ( o almeno a quella che io conosco ) dicono proprio questo: molti clienti non fanno determinati itinerari perche' il costo fel volo incide molto sul costo totale. Nella scelta di molti itinerari pesa anche il fatto che moltissimi passeggeri quando lo sceglieranno non sapranno neppure dove andranno o dove saranno! Parliamoci chiaro: qui siamo in un forum di appassionati, preparati ed attenti, ma siamo solo qualche centinaio, un nulla rispetto ad es. ai quasi 3 milioni di clienti che Costa Crociere ospita! Molti itinerari, fatti personalmente, suggeriti anche dai clienti, si sono rivelati poi all'atto pratico un bagno di sangue economico per la compagnia! Una volta provi poi non insisti ( Groenlandia, Sudamerica, Canada e New England ). La gente ha molte idee ma vorrebbe sempre tutto a costo basso: purtroppo le compagnie devono tenere conto anche dei costi per programmare i vari itinerari: scali prestigiosi hanno costi di scalo che sono 3/5/7 volte superiori ad altri, magari vicini ma meno prestigiosi : se vi vendessero una crociera a 500 Euro e ve ne chiedessero 350 di tasse portuali quanti ci andrebbero. Non e' una questione di " fantasmagorici analisti " ma di essere molto pratici. Qualche compagnia quando progetta un itinerario in determinati paesi vuole anche che faccia presa sulla clientela " indigena ": se cio' non avviene quell'itinerario viene abbandonato ( vedi l'India ). Molti possibili scali non offrono una logistica adatta ( ad es, Diadema in rada a Capri o a Kotor, infatti ci vanno con le Neocollection o navi piccole ). Poi in tutta onesta', se c'e' un itinerario redditizio perche' dovrebbero cambiarlo? Il proverbio, adattato direbbe: non lasciare mai la rotta vecchia per quella nuova!
 
Tiziano nulla contro gli analisti, anzi.
Il termine "fantasmagorico" alludeva alla loro alta preparazione e formazione (che non li rende ovviamente indenni da errori), non era di certo un termine dispregiativo.
Ti posso assicurare che non esistono fantasmagorici analisti, anzi la migliore esperienza arriva da chi e' sul campo: i Com.ti. Conoscono tutto di ogni scalo, del mare, dei venti, etc. e soprattutto le caratteristiche della nave. Gli analisti devono poi valutarne i vari aspetti economici.
 
Ti posso assicurare che non esistono fantasmagorici analisti, anzi la migliore esperienza arriva da chi e' sul campo: i Com.ti. Conoscono tutto di ogni scalo, del mare, dei venti, etc. e soprattutto le caratteristiche della nave. Gli analisti devono poi valutarne i vari aspetti economici.

Un mio amico ha fatto l'analista per Costa per qualche anno, sino a pochi mesi fa, si occupava del delicatissimo compito (molto piu' delicato che disegnare l'itinerario a mio avviso) di stabilire il prezzo delle crociere. Be' conosco la sua carriera universitaria e post universitaria e riconosco sia una professionalita' altamente qualificata, anche se come accennavi tu non c'e' miglior palestra del lavoro sul campo.
Mentre pero' sul prezzo i clienti han poca voce in capitolo (sarebbe come un referendum sulle tasse...difatti vietato) sugli itinerari secondo me hanno molto da dire e la compagnia molto da ascoltare...
 
Le variabili per la scelta dei porti e dunque degli itinerari sono diverse, ti hanno già risposto esaustivamente.
Aggiungo che però ogni tanto una rinfrescata non guasterebbe.


Sono d'accordo con te.. Qualcuno sa come mai ci son itinerari che si ripetono con il passare degli anni? Mi spiego meglio ci sono compagnie che propongono il "classico" giro del Mediterraneo da sempre... ma perché? Ok... sicuramente per riproporlo di continuo significa che ha successo, pero' ci son tanti bei posti da vedere in Italia nel Mediterraneo che non sono solo Palermo, Civitavecchia, Barcellona etc...
 
Credo che la maggior parte, se non tutti, non abbiano neppure idea delle difficolta' di pianificare un nuovo itinerario:

Io non lo so. Infatti non ho mai chiesto ad una compagnia di modificare i suoi itinerari.

Qualcuno vorrebbe modificare gli itinerari della "propria" compagnia preferita? E come?
 
Sono d'accordo con te.. Qualcuno sa come mai ci son itinerari che si ripetono con il passare degli anni? Mi spiego meglio ci sono compagnie che propongono il "classico" giro del Mediterraneo da sempre... ma perché? Ok... sicuramente per riproporlo di continuo significa che ha successo, pero' ci son tanti bei posti da vedere in Italia nel Mediterraneo che non sono solo Palermo, Civitavecchia, Barcellona etc...

Come dice Rodolfo le "riempiono" e fin quando sarà così nulla cambierà. Poi ti dirò, Io credo che il Mediterraneo Occidentale è la classica prima crociera e molto spesso almeno gli "italiani" che la scelgono, lo fanno prima di tutto per provare l'esperienza del viaggio in nave più che per l'itinerario.... un bel giro senza allontanarsi troppo, giusto per provare se la crociera è la vacanza giusta; poi se tutto va bene si sperimentano altri itinerari più ricercati....
Se la mia teoria è giusta in considerazione dell'incremento esponenziale del settore ecco spiegati i motivi di tante navi impiegate.
Non dimentichiamo poi che per gli stranieri lontani una crociera nel Mediterraneo non è un viaggetto così scontato........;)
 
Come dice Rodolfo le "riempiono" e fin quando sarà così nulla cambierà. Poi ti dirò, Io credo che il Mediterraneo Occidentale è la classica prima crociera e molto spesso almeno gli "italiani" che la scelgono, lo fanno prima di tutto per provare l'esperienza del viaggio in nave più che per l'itinerario.... un bel giro senza allontanarsi troppo, giusto per provare se la crociera è la vacanza giusta; poi se tutto va bene si sperimentano altri itinerari più ricercati....
Se la mia teoria è giusta in considerazione dell'incremento esponenziale del settore ecco spiegati i motivi di tante navi impiegate.
Non dimentichiamo poi che per gli stranieri lontani una crociera nel Mediterraneo non è un viaggetto così scontato.... è l'equivalente dei Caraibi per un americano....;)

Inoltre i prezzi per il classico "giro" sono spesso davvero allettanti...cioe' in bassa stagione non si ha difficolta' a farsi una settimana con 200/300 euro...rapporto qualita'/prezzo eccezionale se si considera vitto e alloggio compreso e la visita di 3/4 Nazioni diverse.
Forse la noia dell'itinerario riguarda in particolar modo gli abitue'...e soprattutto quelli con maggiori disponibilita' economiche, meno interessati alla promozione del momento ed anzi caratterizzati da maggiori esigenze.
Come cambiare gli itinerari?
Io avevo gia' espresso l'idea di non avere itinerari annuali o stagionali, se non addirittura costantemente uguali.
Ad esempio creare itinerari settimanli che cambino ogni 1 o 2 settimane, inserendo a giro piccole modifiche, anche di una sola citta'.
Ad esempio in un classico tour del mediterraneo occidentale alternare Malta con Tunisi, Valencia con Barcellona, Roma con Napoli ecc...cosi' da permettere a tutti di scegliere l'itinerario prediletto. Sui Caraibi funziona gia' cosi' per alcune navi...
Evidentemente se non lo fanno anche qui ci saranno validissime ragioni...anche se di certo per la compagnia e' molto piu' comodo lasciare identico l'itinerario tutto l'anno se non con una variazione estate/inverno (vedi Preziosa).
 
Un cambiamento del genere Enrico per un "habitué" come me del Mediterraneo sarebbe una novità che accoglierei senza dubbio molto bene... Ma credo che la pianificazioni sia comunque abbastanza complessa anche per accordi con i vari porti di scalo... Chissà..;)
 
Come cambiare gli itinerari?
Io avevo gia' espresso l'idea di non avere itinerari annuali o stagionali, se non addirittura costantemente uguali.
Ad esempio creare itinerari settimanli che cambino ogni 1 o 2 settimane, inserendo a giro piccole modifiche, anche di una sola citta'.
Ad esempio in un classico tour del mediterraneo occidentale alternare Malta con Tunisi, Valencia con Barcellona, Roma con Napoli ecc...cosi' da permettere a tutti di scegliere l'itinerario prediletto..


Bravo, Esatto ! era proprio li' che volevo arrivare. Pensiamo anche alle mini crociere .. Sarebbe bello se le destinazioni cambiassero cosi spesso in modo tale da visitare piu' posti e potersi permettere un weekend crocieristico. Questo sarebbe un incentivo per me per viaggiare piu' spesso e pensiamo anche al vantaggio economico per le compagnie..

E quoto anche Ettore quando afferma che la maggior parte degli Italiani sceglie il Mediterraneo come primo "esperimento" crocieristico, conosco tanta gente che ha fatto cosi..
 
Ma se fosse così remunerativo, così appetibile, così accolto con entusiasmo dalla clientela, dite voi perché non lo fanno.
 
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