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Concorrenza in Europa.

  • Autore discussione Autore discussione tano
  • Data d'inizio Data d'inizio
Re: Concorrenza in Europa.

Ho letto un po´tutti i post, ho cercato farlo oggi presto ma mi é stato difficile.
Inanzitutto un grazie a tutti dell´intervento, io continuo con il mio dubbio, secondo me la concorrenza fa bene pero continua la mia paura della saturazione del mercato, anche se gli esperti dicano che l´Europa é in crescita.
Per me probabilmente si sentirá sulla qualitá, sicuramente chi andrá per prima volta non si accorgerá, ma coloro che lo fanno da anni, sí.
Cosa ne pensate, arriveremo in una compagnia, come si dice, ad esserci navi da serie A e da serie B ?
Dalle mie fonti c´é chi dice che per andare in crociera per avere un servizio piú in, bisogna andare nel Nord Europa, invece il Mediterraneo é come i Caraibi, sta diventando " impestato" di navi.

Un saluto.
 
Re: Concorrenza in Europa.

Tano, più che di navi di serie 'A' e serie 'B' ho paura del ritorno, mascherato, della prima classe..
Tale è ad es. lo Yacht Club di MSC e di sicuro ci saranno cose similari per altre compagnie..
E' più logico ed economico che creare navi di serie A e B, ma dal mio punto di vista è veramente una cosa disdicevole..
E dato che, come sempre, le navi seguono il mondo che le esprime, è anche un segno dei tempi, senza offesa ben più arretrati di soli venti anni fa..
Le navi di serie A e B al contrario non mi darebbero fastidio (basta che a bordo, cabina a parte, le possibilità siano uguali per tutti) ma una area 'riservata' per certi passeggeri invece si..
Il limite della supernave divisa in classi è l'itinerario, non potrà fare un itinerario per 'classi' e quindi, considerando un colosso, è facile che si riduca a fare le 'vasche' per i soliti grandi porti del mediterraneo..

Un salutone!
Manlio
 
Re: Concorrenza in Europa.

Ciao Pmanlio.

Tano, più che di navi di serie 'A' e serie 'B' ho paura del ritorno, mascherato, della prima classe

Spero anch´io vivamente che questo non accada.

Un saluto.
 
Re: Concorrenza in Europa.

lorenzo ha detto:
salseros2003 ha detto:
lorenzo ha detto:
IO sono uno di quelli che ha fatto SOLO 3 crociere e non mi sento per niente esperto. Anzi il mio arricchimento viene proprio da questo forum, che vale più di 10 crociere, grazie al contributo di tutti quelli che riportano le loro esperienze Piccolo OT sugli esperti in ogni ramo ho le mie riserve, essendo di Livorno e avendo vissuto "la burla delle teste di Modigliani...un saluto...
.....

il mare.....beh...non ci vuole esperienza per sentire queste cose ma....solo crocierite....un saluto...
Ah,....dimenticavo ci sono dei ragazzi qui che pur non avendo fatto nemmeno una crociera, dalla foto di un pezzo di nave da lontano, sanno dirti che nave è la sua storia. Questo succede per la grande passione che li lega alle navi da crociera...

Caro Lorenzo non travisare le mie parole. La nostra crocierite è malattia profonda.
Non mi pare di fare l'esperto ma solo di condividere le mie opinioni del tutto personale.

Avevo solo detto che i forum sono utili ma salire a bordo di una nave è un'altra cosa e nulla più.. e così funziona la vita.. leggere le opinioni è bello ma farsela sulla base della personale esperienza di vita è diverso. no?

Viva la crocierite...
 
Re: Concorrenza in Europa.

Per comprendere le prospettive di sviluppo del mercato crocieristico... bisognerebbe fare uno studio comparativo tra il numero di persone che ogni anno fanno vacanze diverse dalle crociere e la relativa spesa media... da qui si capirebbe buona parte delle prospettive di sviluppo delle crociere. Sta poi alle compagnie saper catturare questi neofiti delle crociere.

Personalmente non ho dubbi sul fatto che al momento non ci sia rischio di saturazione dei mercati europei... il potenziale delle singole Nazioni è estremamente alto... e lo dimostra il numero impressionante di navi che ogni anno arrivano nel Mediterraneo.

L'arrivo di navi straniere con assistenza italiana in Europa è determinato da 2 ragioni. 1) rafforzamento su altri mercati. 2) possibilità di vendere la crociera ad un prezzo maggiore. Ed è risaputo che 7 giorni nel Mediterraneo costano di più (quindi rendono di più) di 7 giorni ai Caraibi sulla stessa nave.

Non è che in America non si riempono le navi... c'è però crisi sulla West Coast... è che si guadagnano meno soldi.
 
Re: Concorrenza in Europa.

Italian Cruiser ha detto:
Per comprendere le prospettive di sviluppo del mercato crocieristico... bisognerebbe fare uno studio comparativo tra il numero di persone che ogni anno fanno vacanze diverse dalle crociere e la relativa spesa media... da qui si capirebbe buona parte delle prospettive di sviluppo delle crociere. Sta poi alle compagnie saper catturare questi neofiti delle crociere.

Questo è un discorso logico; senza numeri, indagini di mercato, conoscenza dei flussi, non si va da nessuna parte, altrimenti sono solo sensazioni.

Portare le navi in grande quantità nel Mediterraneo è un dato di fatto, riempirle è un altro. Domenica scorsa in uscita da Venezia Gem e Musica in rapida successione. "Sensazione" personale dettata dalla presenza dei passeggeri sui ponti; su Gem discreta, su Musica "robusta".

Forse meglio dispiegare le navi qua che là, ma alla fine bisognerebbe ragionare su dati certi.
 
Re: Concorrenza in Europa.

Italian Cruiser ha detto:
................
L'arrivo di navi straniere con assistenza italiana in Europa è determinato da 2 ragioni. 1) rafforzamento su altri mercati. 2) possibilità di vendere la crociera ad un prezzo maggiore. Ed è risaputo che 7 giorni nel Mediterraneo costano di più (quindi rendono di più) di 7 giorni ai Caraibi sulla stessa nave.

Non è che in America non si riempono le navi... c'è però crisi sulla West Coast... è che si guadagnano meno soldi.

Condivido le considerazioni di Paolo che coincidono in gran parte con le valutazioni fatte nei vari incontri con Costa, Msc e Royal.
A detta delle compagnie il mercato europeo è ancora un mercato in espansione ; oltre all'Europa "tradizionale" ci sono anche i nuovi paesi appartenenti all'ex blocco sovietico e molti di loro hanno conosciuto negli ultimi anni una ricchezza mai sognata.
Credo che gli studi di Marketing da cui derivano molte decisioni commerciali siano ben fatti; e se più studi di più compagnie indicano l'Europa in sviluppo per i prossimi 5/10 anni evidentemente è così.
Nessuno di noi 15 anni fa avrebbe ipotizzato uno sviluppo del genere delle crociere sia in termini di navi che di numeri di passeggeri ...e per fortuna anche di costi (a patto di non scadere con i parametri qualitativi).
Saluti
 
Re: Concorrenza in Europa.

leo ha detto:
Credo che gli studi di Marketing da cui derivano molte decisioni commerciali siano ben fatti; e se più studi di più compagnie indicano l'Europa in sviluppo per i prossimi 5/10 anni evidentemente è così.
Nessuno di noi 15 anni fa avrebbe ipotizzato uno sviluppo del genere delle crociere sia in termini di navi che di numeri di passeggeri ...e per fortuna anche di costi (a patto di non scadere con i parametri qualitativi).
Saluti

Ed è quello che ho sempre sostenuto anche io; le decisioni commerciali son sempre frutto di approfondite analisi, che alla fine possono anche risultar errate e non centrare in pieno l'obiettivo, ma sempre ragionate su dati certi e su scelte personalizzate adattate alle proprie esigenze e rivolte ad un determinato target di clientela.

Che il Mediterraneo attualmente sia un mercato in forte espansione, credo nessuno lo possa negare, anche se con tutta una serie di rischi difficilmente prevedibili che riserva la sua parte meridionale. In ogni caso credo si corra più un rischio di saturazione non tanto per la richiesta di crociere, ma per le ricettività portuali, soprattutto se dovranno essere cancellate certe località, ripiegando su porti minori, laddove quelli a più elevato flusso turistico possono raggiungere già ora il quasi tutto esaurito.
 
Re: Concorrenza in Europa.

Un numero impressionante di navi da crociera nel Mediterraneo (di quelle dimensioni poi) era impensabile negli anni '90.

Nel 1991... anno della mia prima crociera... nel Mediterraneo erano presenti stabilmente navi come Eugenio Costa, Costa Marina, Enrico Costa, Danae, Achille Lauro, La Palma, Aegean Dolphin, The Victoria, The Azur, Song of Norway. Ed i "colossi" erano Eugenio Costa e Costa Marina.

Il mercato di punta era quello statunitense... e lì erano presenti navi ben più grandi quali Crown Princess, Regal Princess, Star Princess, Norway, Sovereign of the Seas, Monarch of the Seas, Seaward, Nordic Empress, Fantasy.

Oggi la situazione è radicalmente diverse... l'Europa è in forte espansione... e c'è un potenziale enorme di crocieristi... soprattutto tra i nuovi ricchi dei Paesi dell'Est giustamente ricordati.

Sono inoltre dell'idea che le grandi compagnie americane siano diventate più globali per accrescere il numero dei loro passeggeri.
 
Re: Concorrenza in Europa.

Riprendendo per un attimo dal post di Leo in avanti con la considerazione di Italian, con quello che dice anche Rodolfo quello che a me chiama la attenzione é che le flotte delle varie compagnie che compongono il mondo crocieristico, partendo dei tre grandi gruppi Carnival, Rccl, e NCL, non sono aumentate di numero di unitá, negli ultimi anni hanno rinnovato le loro flotte, le vecchie unitá constituendo o comprando nuove compagnie in Europa che sono delle sussidiarie per un determinato mercato.
In poche parole RCCL non ha oggi 30 navi, é rimasta a 21, portando navi dall´America in Europa, le navi piú vecchie creando altre compagnie, lo stesso Carnival con le compagnie che fanno il gruppo, NCL duramente colpita nella sua politica alle Hawaii.
In poche parole sicuramente quello che dice Rodolfo ed Leo é giustissimo ma la mia paura anche é che L´Europa non sia solo quella boccata di ossigeno che ha bisogno il mercato Americano attuale.
Per quello mi fanno paura le prevvisioni sul mercato Europeo.

Un saluto.
 
Re: Concorrenza in Europa.

L'analisi della mancata crescita della flotta delle 3 grandi compagnie vale solo per NCL.

RCCL ha dismesso Empress OTS e Sovereign OTS... "sostituite" da Independence OTS e dal colosso Oasis OTS. Il numero delle navi è rimasto invariato... ma la capacità passeggeri è aumenntata. Con l'arrivo dell'Allure OTS si arriverà a +1.

NCL ha dimesso Norwegian Sea, Crown, Wind, Dream, Majesty... "sostituite" da Norwegian Jewel, Pearl, Jade e Gem. Adesso siamo a -1. Con Norwegian Epic si tornerà in pareggio quanto a numero di navi... ma la capacità passeggeri aumenterà.

Carnival ha dismesso dal 2001 ad oggi solo 4 navi... Tropicale, Jubilee, Celebration ed Holiday... ma ne sono entrate in servizio molte di più... quindi la capacità passeggeri ed il numero di unità della flotta sono entrambi aumentati.
 
Re: Concorrenza in Europa.

Nell'attività alberghiera quel che viene valutato come potenzialità di un'albergo è proprio la ricettività, quindi i posti letto; non posso che concordare con Paolo, in 20 anni i posti letto "naviganti" sono almeno il triplo, o più.
E'anche vero che nel turismo siamo arrivati(in particolare in Italia) ad avere prezzi altissimi; un villaggio vacanze in sardegna costa almeno il doppio di una crociera.
A mio avviso è già in'atto una migrazione di clienti proprio dai villaggi alle navi, il che giustifica come le navi sempre più forniscano servizi assimilabili a quelli di un villaggio.
Permettetemi una considerazione folle; la crisi non indebolirà le crociere anzi con i prezzi così bassi creerà maggiore utenza...personalmente non vedo il bicchiere mezzo vuoto, non in questo settore.
Saluti
Leo
 
Re: Concorrenza in Europa.

Il bicchiere mezzo vuoto è nel calo della qualità dell'offerta intesa come cibo, itinerari (ho visitato tre garndi navi in poco tempo, e fanno delle 'vasche' nel Mediterraneo, che se permetti offre ben di più..) tempi di sosta ecc.

In più l'Italia dal punto di vista turistico la vedo male: può attirare solo gente che può spendere, e non offre in definitiva nulla che giustifichi certi costi (Roma è invivibile per il traffico, Venezia viene presa mordi e fuggi, i servizi, la qualità che ha una Spagna te li sogni a meno di non considerare zone limitate della penisola, il movimento culturale, fatto di mostre, manifestazioni ecc. è limitato a poche grandi città) ed i primi a pagare la situazione sono proprio gli Italiani, che scappano o in nave, o in Croazia, Grecia ecc.

Però la concorrenza con i villaggi vacanze, magari proprio Italiani, posti in zone com Egitto, Tunisia, ed anche Italia (Calabria ad es. che costa poco) è tosta per le navi, a livello economico alla lunga è improponibile..
Secondo me su quel piatto vinceranno per i prox cinque/dieci anni, giocando tra il prezzo e l'animazione di livello assolutamente superiore ad un villaggio vacanze, ma dopo perdono, soprattutto per i costi..
Credo che in futuro gli convenga trovare una via di mezzo, facendo le poste non ad un pubblico di 'Villaggio vacanze', ma misto tra 'Divertimento e viaggio', più ristretto ma fedele..

Un saluto!!
Manlio
 
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