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Contro"corrente".

Si tratta di usare innanzitutto carburanti a basso tenore di zolfo e non il comune olio pesante che viene utilizzato di norma sulle navi. Nelle aree SECA del Nord Europa la percentuale di zolfo deve ssere attualmente max, 0,5% per millilitro e dal prossimo 2020 dello 0,1% per ridurre le emissioni solforose (quello da autotrazione ha perentuale 0).

Oppure si adottano gli scrubber in grado di abbattere zolfo e particolato arrivando ugualmente allo 0,1% come il carburante a basso tenore. So che di recente molte compagnie in attesa di tempi "peggiori" hanno optato per l'utilizzo di combustibile a basso tenore, vista la caduta dei prezzi del greggio, rinviando a tempi successivi l'installazione di scrubber che sono parecchio costosi.

Se non ricordo male una settantina di navi Carnival hanno adottato il sistema degli scrubber e una quindicina quelle di RCL.
 
Thanks a lot Rudy! ;)
Solo 15 quelle Rcl? Apperò.....
Montati in navigazione ovviamente.... ;)
 
Rodolfo ha detto:
Si tratta di usare innanzitutto carburanti a basso tenore di zolfo e non il comune olio pesante che viene utilizzato di norma sulle navi. Nelle aree SECA del Nord Europa la percentuale di zolfo deve ssere attualmente max, 0,5% per millilitro e dal prossimo 2020 dello 0,1% per ridurre le emissioni solforose (quello da autotrazione ha perentuale 0).

Oppure si adottano gli scrubber in grado di abbattere zolfo e particolato arrivando ugualmente allo 0,1% come il carburante a basso tenore. So che di recente molte compagnie in attesa di tempi "peggiori" hanno optato per l'utilizzo di combustibile a basso tenore, vista la caduta dei prezzi del greggio, rinviando a tempi successivi l'installazione di scrubber che sono parecchio costosi.

Se non ricordo male una settantina di navi Carnival hanno adottato il sistema degli scrubber e una quindicina quelle di RCL.
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No non ricordi male, diciamo che e' stata la politica iniziale; mentre adesso hanno iniziano a pensare molto ma molto seriamente all'LNG, con quasi tutti i brand della corporazione.

Se non sbaglio qualche anno fa' avevamo gia' iniziato a parlare degli scrubber. Il problema principale di questi sistemi sono i particolati che fuoriescono con l'acqua di lavaggio, inoltre per funzionare al meglio non possono usare HFO con percentuale di zolfo al di sopra del 2 / 2,5%
In pratica non fanno altro che lavare i fumi con una quantita' enorme di acqua di mare e ri-scaricarla a mare...............
Prima o poi qualcuno si rendera' conto che al momento, e' vero che riducono le emissioni nell'atmosfera, ma al tempo stesso violano la Marpol in quanto la discarica di acque oleose deve essere fatta solo attraverso un separatore (15ppm) e non e' accettata la diluzione; cosa che invece si fa' adesso con gli scrubber
 
Molto interessante e chiaro. Grazie Devil.
Quindi abbiamo l'aria più pulita...ma abbiamo i mari più sporchi....se ho capito bene....
 
Rodolfo ha detto:
Gli scrubber sono stati montati proprio a tal fine, però, che io sappia, non sono collegati a tutti i motori di una nave ma solo ad uno/due, qualcuno mi smentirà, e le acque di abbattimento usate negli impianti devono essere trattate con filtri che hanno una durata limitata, prima di essere scaricate a mare, altrimenti il disastro lo fanno sull'acqua.

Si è già verificato qualche caso di inquinamento delle acque portuali causate da quelle usate negli scrubber.

Green è bello, utile per tutti noi, ma le conversioni e gli adattamenti avvengono per necessità/obbligo non certo per rispetto dell'ambiente. E poi quanto brutto è vedere una nave che "fuma".
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L'avevo già scritto. ;) ;)
 
Felix73 ha detto:
Molto interessante e chiaro. Grazie Devil.
Quindi abbiamo l'aria più pulita...ma abbiamo i mari più sporchi....se ho capito bene....
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Alcuni anni orsono mi era passato per le mani un depliant di questi sistemi e mi sono conservato la scansione di una delle pagine, dove il tutto era spiegato in questo modo.

"In effetti stiamo solo prendendo inquinanti (zolfo) dall'aria e li immettiamo nell'oceano?
La risposta è sì, prendiamo zolfo dall'aria e lo immettiamo nell'oceano, anche se questo non è negativo, ma è un processo naturale e inevitabile. La rimozione dei composti di zolfo dal gas di scarico riduce il potenziale della formazione di piogge a impatto acide sull'uomo e sugli altri organismi viventi. Questo bypassa quella parte del ciclo, restituendo lo zolfo all'oceano, che è un serbatoio naturale."

Il tutto e' una traduzione molto veloce dall'inglese......

Certo che hanno tralasciato qualche altra cosina, come fatto notare da Rodolfo nel post #26
 
Ultima modifica:
Rodolfo ha detto:
Ancora per Manlio. Sembra un articolo che può avere riferimenti con il progetto Grimaldi. Secondo te?

https://www.cruiseindustrynews.com/...new-battery-line-suited-for-cruise-ships.html
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E' uno dei sistemi possibili, non so se sia quello, ma sicuramente è analogo..

Il datasheet del modulo è qui:

http://www.pbes.com/wp-content/uploads/2017/05/PBES_Power-Energy_2017-05-30.pdf

Se lo leggi scopri diverse cose, che possono servire da indicazione comunque anche per la Grimaldi, che lo utilizzi o no..

Un modulo base da 890 Volt circa ha dimensioni: W 896mm, H 2550mm, D 632mm, ovvero è alto 2,5 metri, largo e profondo 90 e 63 cm

Quanti ce ne vogliono per una nave?
Questo modulo base accumula 97 kWh, per una nave ci vorranno, a naso, almeno decine di MegaWhattora, quindi diciamo più di cento, una stanza di dieci metri per dieci metri, alta tre metri li conterrebbe tutti e forse anche l'elettronica associata, pensando di raddoppiare raddoppia il volume e così via..

Il peso di un modulo è di 950 kg.


Sono numeri di massima, ma probabilmente, a meno che Grimaldi non voglia batterie ad altissima prestazione (più leggere e meno ingombranti) sono sensati..

Un saluto
Manlio
 
matteov ha detto:
Il locale necessità dì climatizzazione dedicata? O puoi usare scambiatori aria/acqua?
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Le celle lavorano tra zero e quarantacinque gradi in carica e meno venti e più sessanta in scarica

E' presumibile che insieme a quei contenitori ci siano convertitori ecc. che sviluppano calore, e quindi è auspicabile una regolazione della temperatura, ma nulla di particolare..

Il problema nasce in caso di incendio: se inondi la stanza di acqua potresti smorzarlo o favorirlo, favorirlo perchè il litio in acqua trova un combustibile, sfavorirlo perchè disperdi le sostanze ed il calore..

Credo che su questo abbiano lavorato e molto..

Un saluto
Manlio
 
Giusto per la precisione, sono "pignolo" come dici tu ;) ;), ma sarà il primo per la RR di Genova, non il primo in assoluto; questi sistemi sono già attivi da tempo.
 
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