pmanlio
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Re: Correnti Marine
Ok!! Faccio un piccolo inciso: come credo si sia capito io non sono un esperto dell'argomento, quello che riporto sono le spiegazioni datemi dai colleghi ok? Come avete detto voi le correnti marina dipendono da molti fattori, in particolare per quanto riguarda lo stretto di Gibilterra gioca un ruolo fondamentale la differenza di salinità dei due mari (Mediterraneo ed Atlantico) e la conformazione del fondo marino..
In quella zona le correnti sono generate dallo scambio di acqua tra i due mari e sono molto forti soprattutto sotto il livello del mare, tanto che in passato i sommergibili tedeschi hanno rischiato di lasciarci le penne, praticamente sbattuti sulle rocce del fondo..
Tempo fa si è pensato di utilizzare queste correnti per generare energia elettrica e l'Enea con i suoi oceanografi ci ha lavorato sopra, tirando fuori delle simulazioni numeriche del fenomeno, queste sono poi state validate tramite dati sperimentali..
Una delle prime (circa dieci anni fa) è quella che vi propongo, ma è ancora valida: lo schermo è diviso in tre parti, in basso abbiamo l'oscillazione (sul pelo dell'acqua? Ora non ricordo, dovrei chiedere di nuovo al collega) di una boa posta non sullo stretto, ma in Marocco poco prima di esso sull'Atlantico (per questo il suo movimento appare scorrelato dal resto della simulazione ma in realtà già mostrava delle attinenze con essa, poi il sistema di misura è stato raffinato e le cose sono state verificate in modo più serio), a destra è la scala dei colori che rappresenta la salinità: il blu è il livello più basso ed appartiene all'Atlantico, mentre il giallo è quello più alto del Mediterraneo. La simulazione mostra lo scambio di acque tra i due mari: in pratica l'acqua dell'Atlantico che è più leggera, galleggia rispetto a quella del mediterraneo ed entra in esso, mentre la conformazione dello stretto favorisce il formarsi delle correnti sottomarine.
Quello che non vi so quantificare (però lo posso chiedere al volo ndr) è la forza numerica di queste correnti, che di sicuro non è trascurabile, ad es. se allargate lo schermo a piena risoluzione leggete la scala delle profondità (depth), ci vorreste stare su un sommergibile a 200 metri di profondità presso la roccia appuntita posta quasi al centro dello schermo? :|
Questa che vedete è solo una una finestra parziale del fenomeno di scambio, centrata proprio sullo stretto, penso che allargandola le cose siano ancora più chiare, ma la forza del fenomeno è evidente, pensateci quando in qualche viaggio ci passate sopra!!
Ripropongo il link:
http://www.youtube.com/watch?v=90pCj9a2xLA
Se volete spiegazioni più chiare e dettagliate chiedetele e rigiro direttamente le domande a Gian Maria Sannino, l'autore di questo lavoro, quello che vi ho riportato sono le spiegazioni che mi ha dato, ma ovviamente sotto c'è di più..
Salutoni!
Manlio
Ok!! Faccio un piccolo inciso: come credo si sia capito io non sono un esperto dell'argomento, quello che riporto sono le spiegazioni datemi dai colleghi ok? Come avete detto voi le correnti marina dipendono da molti fattori, in particolare per quanto riguarda lo stretto di Gibilterra gioca un ruolo fondamentale la differenza di salinità dei due mari (Mediterraneo ed Atlantico) e la conformazione del fondo marino..
In quella zona le correnti sono generate dallo scambio di acqua tra i due mari e sono molto forti soprattutto sotto il livello del mare, tanto che in passato i sommergibili tedeschi hanno rischiato di lasciarci le penne, praticamente sbattuti sulle rocce del fondo..
Tempo fa si è pensato di utilizzare queste correnti per generare energia elettrica e l'Enea con i suoi oceanografi ci ha lavorato sopra, tirando fuori delle simulazioni numeriche del fenomeno, queste sono poi state validate tramite dati sperimentali..
Una delle prime (circa dieci anni fa) è quella che vi propongo, ma è ancora valida: lo schermo è diviso in tre parti, in basso abbiamo l'oscillazione (sul pelo dell'acqua? Ora non ricordo, dovrei chiedere di nuovo al collega) di una boa posta non sullo stretto, ma in Marocco poco prima di esso sull'Atlantico (per questo il suo movimento appare scorrelato dal resto della simulazione ma in realtà già mostrava delle attinenze con essa, poi il sistema di misura è stato raffinato e le cose sono state verificate in modo più serio), a destra è la scala dei colori che rappresenta la salinità: il blu è il livello più basso ed appartiene all'Atlantico, mentre il giallo è quello più alto del Mediterraneo. La simulazione mostra lo scambio di acque tra i due mari: in pratica l'acqua dell'Atlantico che è più leggera, galleggia rispetto a quella del mediterraneo ed entra in esso, mentre la conformazione dello stretto favorisce il formarsi delle correnti sottomarine.
Quello che non vi so quantificare (però lo posso chiedere al volo ndr) è la forza numerica di queste correnti, che di sicuro non è trascurabile, ad es. se allargate lo schermo a piena risoluzione leggete la scala delle profondità (depth), ci vorreste stare su un sommergibile a 200 metri di profondità presso la roccia appuntita posta quasi al centro dello schermo? :|
Questa che vedete è solo una una finestra parziale del fenomeno di scambio, centrata proprio sullo stretto, penso che allargandola le cose siano ancora più chiare, ma la forza del fenomeno è evidente, pensateci quando in qualche viaggio ci passate sopra!!
Ripropongo il link:
http://www.youtube.com/watch?v=90pCj9a2xLA
Se volete spiegazioni più chiare e dettagliate chiedetele e rigiro direttamente le domande a Gian Maria Sannino, l'autore di questo lavoro, quello che vi ho riportato sono le spiegazioni che mi ha dato, ma ovviamente sotto c'è di più..
Salutoni!
Manlio