Re: Cosa faccio nella vita..
Tratti molte cose!!
Parte dei metodi per la generazione dell'Idrogeno non ti sono noti perchè li stiamo sviluppando noi ora: quella dei catalizzatori è un'idea di qualche tempo fa, messa poi a dormire perchè non andava, ma ripresa dall'Enea su due percorsi nuovi e molto interessanti, tanto che il DOE (dipartimento americano per l'energia, quello che in pratica dirige la ricerca mondiale nel settore) ha ripreso il tutto in mano invitando dei colleghi da loro. In più la marina militare apprezza questa soluzione, particolarmente adatta ai sommergibili..
La generazione da alta temperatura non è un'idea nostra, partì dagli stati uniti, noi la stiamo gemellando con i catalizzatori..
Hai ragione sull'idea che si ha di Idrogeno: la gente è convinta che sia una fonte di energia, diffusa dappertutto e come tale quasi gratuita, nulla di più falso..
A volte questo ha fatto buon gioco per sviluppare cose serie, infatti i finanziamenti più che da studi strategici dipendono dalle mode del momento.. la cosa è ridicola, ma in pratica se vuoi lavorare bene devi far finta di lavorare su ciò che è di moda ed invece fare cose serie.. (e non mi allargo di più.. Bravi Bridge ed Uno che vi proteggete).
L'Idrogeno non è una fonte di energia, le fuel cell nono sono pronte per il mercato e non è vero che la rete elettrica possa essere configurata ed utilizzata come Internet, su queste bugie si basano però degli studi seri.. che ci vuoi fare?
Trovo che la tua idea di ottimizzare lo sfruttamento di un motore massimizzandone il rendimento (cosa che con erogazioni di potenza variabili, come nel caso delle auto, da minori risultati) sia una strada interessante e particolarmente furba.
L'idea non è mia, è la base di funzionamento di un veicolo ibrido: disacoppio motore e ruote per ottimizzarne funzionamento ed emissioni..
Però dentro questo mondo ci sono cento soluzioni (hai presente gli inizi dell'aereonautica? Biplani, Triplani, monoplani, timone davanti, timone di dietro ecc.) e noi ne abbiamo sviluppata uan particolare, con il difetto di costare di più all'inizio, ma con il pregio di essere estremamente flessibile e minimizzare il numero di componenti critici a bordo..
L'esempio che citi sulle navi è corretto, cerco un sistema più complesso (con più motori frazionati) ma alla fine questi motori lavorano meglio, è tutto più flessibile ed affidabile.. E' corretta l'idea che li fai lavorare in modo quasi statico e nel punto di miglior funzionamento..
La teoria che sviluppai in passato permette di estendere il concetto dal motore al sistema: infatti prima si dibatteva se privilegiare il rendimento del motore o quello dell'accumulo, io trovai il punto di ottimo dell'insieme..
In occasione di alcune presentazioni che feci a Ventotene ho sviluppato delle slide in Italiano:
http://www.pomos.it/ISHEV/PRESENTATIONS_ISHEV_2008/ISHEV2008_Pasquali.pdf
Da pagina 23 a 43 è possibile capirci qualcosa..
Ovviamente per un letterato è un pò difficile, per un matematico di meno, per un fisico ancor meno, per un ingegnere è tranquillo..
Salutoni!
Manlio