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Cosa faccio nella vita..

Re: Cosa faccio nella vita..

Allora caro Pmanlio, la tua idea e quella dei tuoicompagni mi piace molto......ed io ho bisogno, che tu gli metta un bel baule perche porto tante valigie e che mi permetta dsi fare 925 chilometri in nove ore !!!!!! :mrgreen: :mrgreen:

Un salutone.
 
Re: Cosa faccio nella vita..

Tano.. tutto si può fare!!
In realtà si può fare molto più spazioso.. :P

Salutoni
Manlio
 
Re: Cosa faccio nella vita..

tano ha detto:
Allora caro Pmanlio, la tua idea e quella dei tuoicompagni mi piace molto......ed io ho bisogno, che tu gli metta un bel baule perche porto tante valigie e che mi permetta dsi fare 925 chilometri in nove ore !!!!!! :mrgreen: :mrgreen:

Un salutone.

Ti do lindirizzo della Mc Donnell Douglas.
 
Re: Cosa faccio nella vita..

ma a cosa serve?
Con che tipo d' energia si sposta?
Quanto costa produrlo?
Quanto tempo ci è voluto per costruirlo?

Chi ha pagato lo studio?
 
Re: Cosa faccio nella vita..

Cokj72 ha detto:
ma a cosa serve?
Con che tipo d' energia si sposta?
Quanto costa produrlo?
Quanto tempo ci è voluto per costruirlo?

Chi ha pagato lo studio?

Allora..

ma a cosa serve?

E' un veicolo dimostrativo, serve per far vedere che è possibile ottenere una macchina ad alte prestazioni consumando ed inquinando poco..

Con che tipo d' energia si sposta?

Le ruote vengono mosse da un motore elettrico, che ha la caratteristica di avere un'alta coppia di spunto (può scattare alla grande), il motore in questa configurazione è alimentato tramite un gruppo motogeneratore (motore termico di bassa potenza che muove un generatore elettrico) e dei supercondensatori (una specie di batterie ad altissima potenza e poca energia) che permettono al termico di muoversi sempre piano dai suoi punti di lavoro (come se uno non accelerasse mai). Ad ogni frenata il motore elettrico diviene un generatore e carica i condensatori.. Il risultato è che il consumo è molto ridotto e le emissioni anche..

In futuro passeremo probabilmente al metano, per poi andare invece su un generatore elettrico a cella a combustibile, una specie di batteria che funziona ad idrogeno, a quel punto emetterà solo acqua, non farà rumore e manterrà prestazioni elevatissime..

Quanto costa produrlo?

Questo è un prototipo, ogni cosa è stata fatta apposta per lui, per cui è molto complesso (ad es. cammina per ora tramite sei computer, in futuro sarà autonomo ma avrà comunque quattro processori a bordo) e costoso, la versione 'giusta' dovrebbe essere industriale ed utilizzare componenti prodotti in serie, ma se si farà non sono in grado di dirti il prezzo (il prezzo dipende da molte cose..)

Quanto tempo ci è voluto per costruirlo?

Il progetto doveva durare un anno ma intoppi vari e momenti di mancanza temporanea di soldi l'hanno fatto slittare a due anni e mezzo..

Chi ha pagato lo studio?

Questo veicolo in particolare lo ha pagato l'Enea utilizzando non fondi pubblici, ma fondi provenienti da progetti precedenti e dei quali abbiamo sfruttato l'eccesso.. il percorso che ha portato a questo veicolo è però iniziato tanti anni fa ed i vari progetti hanno utilizzato di volta in volta fondi propri, italiani, privati o europei..

Abbiamo fatto cose anche più complesse di queste, ma non montate per andare su strada, questo veicolo risponde anche all'esigenza di 'farsi vedere', perchè se vi mostro una complessa serie di dati relativi a prove di componenti che pensate?
Purtroppo o per fortuna occorre anche produrre cose 'visibili', ma non pensate che sia un dimostrativo a fondo perduto, è un serio progetto di ricerca, che si può far vedere a tutti, ma implica per noi un salto di conoscenza, che tra l'altro inizierà a breve..

Salutoni!
Manlio
 
Re: Cosa faccio nella vita..

Grazie,
il tutto è molto interessante, è ora che venga abbandonato il petrolio :D Pensa che bello se sulle navi da crociera venissero montati i motori ad idrogeno, come quelli che spingono alcune BMW in Germania, niente più "adeguamento carburante" con tutta l' acqua che potrebbero utilizzare :P :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
 
Re: Cosa faccio nella vita..

Cokj72 ha detto:
Grazie,
il tutto è molto interessante, è ora che venga abbandonato il petrolio :D Pensa che bello se sulle navi da crociera venissero montati i motori ad idrogeno, come quelli che spingono alcune BMW in Germania, niente più "adeguamento carburante" con tutta l' acqua che potrebbero utilizzare :P :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Cokj, come spiegavo a Rosalba, per uscire dal Petrolio dobbiamo trovare un modo alternativo di fare l'elettricità e l'idrogeno..
Non basta avere l'acqua, da lì occorre dividere ossigeno ed idrogeno, ed oggi di fatto si fa tramite il petrolio..
La vera svolta è tirare fuori l'idrogeno o la corrente da sorgenti come il sole ed il vento..
Una possibilità seria non è a parer mio tanto il fotovoltaico (che ha dei limiti) quanto il solare termodinamico, che è un sistema di specchi che sviluppa un grandissimo calore, da quello puoi fare idrogeno o elettricità..

Altrimenti nessun ibrido, pur abbattendo le emissioni e il consumo di carburante, ti libera veramente dal petrolio, neanche nel caso di un ibrido ad idrogeno..

Salutoni!
Manlio
 
Re: Cosa faccio nella vita..

pmanlio ha detto:
Le ruote vengono mosse da un motore elettrico, che ha la caratteristica di avere un'alta coppia di spunto (può scattare alla grande), il motore in questa configurazione è alimentato tramite un gruppo motogeneratore (motore termico di bassa potenza che muove un generatore elettrico) e dei supercondensatori (una specie di batterie ad altissima potenza e poca energia) che permettono al termico di muoversi sempre piano dai suoi punti di lavoro (come se uno non accelerasse mai). Ad ogni frenata il motore elettrico diviene un generatore e carica i condensatori.. Il risultato è che il consumo è molto ridotto e le emissioni anche..

Dall'alto della mia ignoranza trovo il sistema estremamente valido perche', la dila' del fatto che il problema principale e' produrre energia con fonti rinnovabili o quantomeno poco inquinanti, sfrutta tecnologie esistenti (i condensatori ad alta capacita' sono componenti che si usano da anni in altri campi) ottimizzandole.
Pero' dalle mie parti (Ferrara) ho gia' incontrato un autobus (credo iveco) che usa un elettrogeno e accumulatori per circolare, infatti quando entra in ztl si muove col motore elettrico e diventa assolutamente silenzioso.
Ora, non fraintendermi non voglio banalizzare, quali sono i punti tecnologicamente innovativi in questo prototipo?
Scusa se ti faccio queste domande ma questo tipo di prototipi stuzzicano la mia curiosita'.
Ciao

giovannone
 
Re: Cosa faccio nella vita..

pmanlio ha detto:
Cokj, come spiegavo a Rosalba, per uscire dal Petrolio dobbiamo trovare un modo alternativo di fare l'elettricità e l'idrogeno..
Non basta avere l'acqua, da lì occorre dividere ossigeno ed idrogeno, ed oggi di fatto si fa tramite il petrolio..
La vera svolta è tirare fuori l'idrogeno o la corrente da sorgenti come il sole ed il vento..

Scusami se mi permetto di aggiungere che, dal punto di vista termodinamico e quindi anche economico, produrre idrogeno dall'acqua e' assai sconveniente.
Ormai il termine "auto ad idrogeno" e' un termine sulla bocca di tutti, pero' nessuno parla del fatto che il vero problema e' la produzione dell'idrogeno stesso, che puo' essere ottenuto in diversi modi, ma l'unico veramente ecologico e' l'idrolisi (nel momento in cui lo si fa da fonti rinnovabili che come giustamente dicevi sono sostanzialmente sole e vento, almeno finche' chi sta iniziando a studiare con l'lhc non scopre qualcosa di sostanzialmente rivoluzionario), mentre tutti gli altri metodi, solitamente chimici, comportano un inquinamento superiore all'uso del petrolio.
Ciao

giovannone
 
Re: Cosa faccio nella vita..

giovannone ha detto:
Pero' dalle mie parti (Ferrara) ho gia' incontrato un autobus (credo iveco) che usa un elettrogeno e accumulatori per circolare, infatti quando entra in ztl si muove col motore elettrico e diventa assolutamente silenzioso.
Ora, non fraintendermi non voglio banalizzare, quali sono i punti tecnologicamente innovativi in questo prototipo?
Scusa se ti faccio queste domande ma questo tipo di prototipi stuzzicano la mia curiosita'.
Ciao
giovannone

La differenza tra le batterie ed i condensatori è che i primi sono molto affidabili ed occupano poco spazio, mentre le seconde permettono di sfruttare meglio il motore e danno una notevole autonomia in elettrico. Però il veicolo risultante pesa molto di più, è meno affidabile e può portare meno persone..
Per la mia idea il bus che hai visto (Iveco/Altra giusto?) tra l'altro realizzato da un mio amico, deve andare con le batterie, perchè ha la possibilità di andare in autonomia nel centro città, e non ha problemi di ingombro, mentre un veicolo come questo che vedi è al confine..
Io preferisco i condensatori, ma la possibilità di montare batterie e dargli un'autonomia di qualche decina di chilometri non la scartiamo, otterremmo anche un utilizzo migliore del motore primo..
Considera che questo veicolo è una palestra, lo puoi modificare come vuoi e comparare il tutto..

Per inciso io vengo dallo studio della gestione della prima tipologia di veicoli, e proprio sui pulman dell'Altra ho fatto esperienza, fino ad elaborare una delle prime teorie unificate del sistema di gestione.. per cui sono vicino al mondo delle batterie..

Se hai un minimo di curiosità posso passarti un link..

Invece leggo ora la questione dell'idrogeno..

Vi sono vari metodi innovativi, alcuni spostano il problema su una fase successiva equivalente all'idrolisi, si tratta di reagenti (vedi il sodioboroidruro) che a contatto con l'acqua la scindono in idrogeno ed ossigeno.. successivamente li devi 'ricaricare' tramite l'elettricità; altri metodi utilizzano altissime temperature (relativamente, circa 700 °C) per scinderlo dagli atomi a cui è legato, e questi vanno bene con grandi specchi solari. Altri metodi puntano sulla decomposizione di piante ecc. Sono tutte idee interessanti, ma in realtà in via di sviluppo.. Oggi produrre, stoccare e distribuire l'idrogeno è uno dei punti cruciali..
Ma non è detto che, almeno nell'immediato, serva veramente, perchè i veicoli a batteria possono ormai fare sui 300 km senza ricaricarsi..

Salutoni!
Manlio
 
Re: Cosa faccio nella vita..

Caro Manlio, complimentoni e salutoni :D. Anch'io, anche se non posso come tutti noi farne a meno, ce l'ho un pò col petrolio e soprattutto con le sue puzze :mrgreen: . Ecologicamente, cerco di consumare la gomma delle scarpe piuttosto che le gomme dell'auto ma, vivendo a Napoli con le strade che mi ritrovo mi servirebbe qualcosa che mi aiuti a spostarmi per aria, magari una sorta di scooter volante. Sono pronto a finanziarti adeguatamente, mettiti al lavoro :lol: :lol: :lol: P.s. Tornando al petrolio, qui da me con tutte le buche e le voragini che si sono aperte :shock: , forse, prima o poi, salterà fuori, oltre a qualche reperto greco o romano, anche il petrolio :P
 
Re: Cosa faccio nella vita..

Fan.. se tu finanzi.. :P

Giovannone, a parte i componenti utilizzati (condensatori o batterie) questa macchina si distingue dalle altre per una serie di scelte sul modo di interfacciare e far lavorare questi componenti.. se un domani ci mettessimo le batterie non avremmo l'equivalente del bus di Ferrara, perchè tutta la struttura dell'elettronica veicolare e le decisioni prese sulle tensioni di lavoro sono diverse..

Abbiamo scelto di progettare (li ha progettati il partner Universitario) o farci progettare componenti su misura per questo veicolo, e pensiamo di aver fatto un passo avanti in termini di affidabilità e possibilità di sfruttamento dei componenti, pagato con costi maggiori e complicazioni di tipo tecnico..
Ma negli anni abbiamo imparato a gestire queste complicazioni, rimane il problema del costo, però pesato con il fatto che il veicolo ha bisogno di pochissimi ricambi, o addirittura nulli..

Salutoni!
Manlio
 
Re: Cosa faccio nella vita..

Scusami se ti rispondo in ritardo, ma la sera non mi connetto quasi mai.
Applico un mega cuttone e riporto:

pmanlio ha detto:
Se hai un minimo di curiosità posso passarti un link..

Molto volentieri! :D

pmanlio ha detto:
Invece leggo ora la questione dell'idrogeno..

Purtroppo non sono molto aggiornato sulle ultime evoluzioni e mi fa piacere che tU mi abbia citato questi metodi, in particolare non sapevo dell'esistenza di sostanze usate come catalizzatori per questo scopo.
In realta' la mia citazione sull'idrogeno era sostanzialmente dovuta al fatto che la mia impressione e' che la maggioranza di chi parla di idrogeno lo cita come se parlasse di una fonte di energia, mentre invece e' sostanzialmente un carrier.
Se la differenza puo' apparire molto tecnica e, immagino, poco comprensibile, e' invece importante per la comprensione di quello che potra' essere l'uso dell'idrogeno nel futuro dei trasporti e il suo impiego in ottica energetica.

In fine, le mie domande sulla differenza tra l'autobus (di cui non ricordo il modello, unica cosa che ricordo e' che e' a passo corto) e il tuo prototipo e' legata alla mia curiosita' sull'indirizzo che stanno prendendo le ricerche.
Trovo che la tua idea di ottimizzare lo sfruttamento di un motore massimizzandone il rendimento (cosa che con erogazioni di potenza variabili, come nel caso delle auto, da minori risultati) sia una strada interessante e particolarmente furba.
Questo perche' la mia opinione e' che questo tipo di sistema possa essere una valida soluzione per ovviare ai limiti di autonomia delle auto elettriche, permettendo di estenderne il raggio di utilizzo prima di una ricarica senza complicare la vita a tutti con cambi di batterie o tempi di sosta forzati per rigenerare gli accumulatori.
Sopratutto perche', come dicevi tu, un sistema del genere non vieta di viaggiare solo a batteria se il percorso non supera l'autonomia di carica degli accumulatori.
La mia impressione e' che in realta', correggimi se sbaglio, il concetto e' un po' simile al fatto che le navi da crociera con piu' motori diesel-elettrici (e qui torniamo forse un po' piu' IT per questo forum) lavorino cercando di sfruttare il punto di massimo rendimento del motore stesso impostando tratti di rotta a velocita' "quantizzata" (uso illecito di termine ma che mi pare calzi).
Grazie per la tua attenzione.
Ciao

giovannone
 
Re: Cosa faccio nella vita..

Tratti molte cose!!

Parte dei metodi per la generazione dell'Idrogeno non ti sono noti perchè li stiamo sviluppando noi ora: quella dei catalizzatori è un'idea di qualche tempo fa, messa poi a dormire perchè non andava, ma ripresa dall'Enea su due percorsi nuovi e molto interessanti, tanto che il DOE (dipartimento americano per l'energia, quello che in pratica dirige la ricerca mondiale nel settore) ha ripreso il tutto in mano invitando dei colleghi da loro. In più la marina militare apprezza questa soluzione, particolarmente adatta ai sommergibili..
La generazione da alta temperatura non è un'idea nostra, partì dagli stati uniti, noi la stiamo gemellando con i catalizzatori..

Hai ragione sull'idea che si ha di Idrogeno: la gente è convinta che sia una fonte di energia, diffusa dappertutto e come tale quasi gratuita, nulla di più falso..
A volte questo ha fatto buon gioco per sviluppare cose serie, infatti i finanziamenti più che da studi strategici dipendono dalle mode del momento.. la cosa è ridicola, ma in pratica se vuoi lavorare bene devi far finta di lavorare su ciò che è di moda ed invece fare cose serie.. (e non mi allargo di più.. Bravi Bridge ed Uno che vi proteggete).

L'Idrogeno non è una fonte di energia, le fuel cell nono sono pronte per il mercato e non è vero che la rete elettrica possa essere configurata ed utilizzata come Internet, su queste bugie si basano però degli studi seri.. che ci vuoi fare?

Trovo che la tua idea di ottimizzare lo sfruttamento di un motore massimizzandone il rendimento (cosa che con erogazioni di potenza variabili, come nel caso delle auto, da minori risultati) sia una strada interessante e particolarmente furba.

L'idea non è mia, è la base di funzionamento di un veicolo ibrido: disacoppio motore e ruote per ottimizzarne funzionamento ed emissioni..
Però dentro questo mondo ci sono cento soluzioni (hai presente gli inizi dell'aereonautica? Biplani, Triplani, monoplani, timone davanti, timone di dietro ecc.) e noi ne abbiamo sviluppata uan particolare, con il difetto di costare di più all'inizio, ma con il pregio di essere estremamente flessibile e minimizzare il numero di componenti critici a bordo..

L'esempio che citi sulle navi è corretto, cerco un sistema più complesso (con più motori frazionati) ma alla fine questi motori lavorano meglio, è tutto più flessibile ed affidabile.. E' corretta l'idea che li fai lavorare in modo quasi statico e nel punto di miglior funzionamento..

La teoria che sviluppai in passato permette di estendere il concetto dal motore al sistema: infatti prima si dibatteva se privilegiare il rendimento del motore o quello dell'accumulo, io trovai il punto di ottimo dell'insieme..

In occasione di alcune presentazioni che feci a Ventotene ho sviluppato delle slide in Italiano:

http://www.pomos.it/ISHEV/PRESENTATIONS_ISHEV_2008/ISHEV2008_Pasquali.pdf

Da pagina 23 a 43 è possibile capirci qualcosa..
Ovviamente per un letterato è un pò difficile, per un matematico di meno, per un fisico ancor meno, per un ingegnere è tranquillo..

Salutoni!
Manlio
 
Re: Cosa faccio nella vita..

L'altro giorno al telefono, ne avevamo parlato, ora che la vedo nel filmato devo dire che me l'avevi descritta anche bene!!!
L'avevo quasi fotografata nella mente.
Io avrei solo due problemini, le valige, come dice Tano e gli spifferi!!!!
Un grande vantaggio però, pensa potremmo scambiarci mp, pure dalla macchina, pare lo possa fare anche l'autista!!! :lol: :lol: :lol:
Scusa se ho alleggerito il discorso!!! Sai come sono io!!! :wink:
Ciao e grazie!
Ro.
 
Re: Cosa faccio nella vita..

Rosalba, la versione spifferi serve per far vedere come è fatta!!
Preferisci al versione coperta? :wink:

Ti faccio vedere la nostra definitiva semiscoperta, ma dopo.. :P

Salutoni!
Manlio
 
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