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Costa Crociere: Cina in crociera già passata di moda?

NicolaFank

Fondatore & Forum Master
Costa Crociere: Cina in crociera già passata di moda?
http://www.crociereonline.net

Le difficolta' iniziali obbligano Costa a rivedere i piani; altre compagnie si astengono in attesa di maggiori certezze sul mercato asiatico

Il mitico Catai onusto di tesori? Non e' in Cina. Almeno per quanto riguarda le crociere.
Le compagnia occidentali, che si attendono di scovare nel paese piu' affollato del mondo un nuovo serbatoio di domanda da escutere, stanno trovando difficolta' superiori a quelle attese.
L’impatto con la dura realta' della penetrazione a rilento del cruise business negli usi culturali locali viene ammesso dalla Costa, apripista scelta in virtu' della sua internazionalita' e pluricultura, mandata in avanscoperta da Carnival – che non aveva certo dimenticato di essersi gia' scottata in Asia col fallimento della joint-venture stabilita con la coreana Hyundai - a saggiare un terreno del tutto ignoto. E che non ha mancato di rivelare le sue asperita', fin da subito.
Quando Micky Arison e Pierluigi Foschi, a inizio 2006 avviarono l’operazione-Cina, gia' largamente annunciata (Ship2Shore n. 5/2004), il business plan prevedeva un incedere quasi baldanzoso: 10 navi del Gruppo Carnival a coprire nel medio periodo (una decina di anni) le rotte asiatiche.
Costa, selezionata per fare da pioniere nel Far East, scelse una nave sostanzialmente obsoleta per il mercato europeo, la Costa Allegra (1.000 passeggeri) la quale, sottoposta ad ingenti lavori di refurbishment al cantiere genovese Mariotti (una dozzina di milioni di euro investiti), si presentò al via della stagione 2006 sotto la nuova livrea cinese.
La compagna genovese, che all’uopo ha costituito la divisione Asia, e' stata la prima internazionale ad ottenere dal Governo della Repubblica Popolare Cinese la licenza per operare nel mercato locale salpando da porti domestici.
L’idea era quella di offrire al potenzialmente vastissimo pubblico cinese un prodotto esclusivo, ritagliato su misura: una serie di 24 crociere brevi (5 giorni da Shanghai) per esplorare i paesi vicini.
Se non proprio un flop, sicuramente l’esordio (durante il secondo semestre dell’anno scorso) non e' stato di quelli da passare agli annali come esperimento di successo. Il mercato della Cina ha mostrato immediatamente di gradire poco, anzi di capire quasi per nulla l’opportunita' offerta. La nave spesso viaggiava con un tasso di riempimento sicuramente insufficiente (intorno al 50%).
L’individuo cinese infatti vede la nave ancora come ‘teatro di situazioni semi-proibite’ dove, lontano dalle acque territoriali, puo' dare libero sfogo a passioni represse e considerate non legali sulla terraferma: a partire dal casino'. La tipica crociera nowhere dunque, per cui la destinazione diventa quasi irrilevante rispetto al piacere (in senso epicureo) di cio' che si puo' trovare a bordo.
Con una certa signorilita', Costa – che ovviamente non ha nessuna intenzione di arrendersi alle prime difficolta', anzi… - ha realizzato la discrasia tra domanda ed offerta, rivedendo per la stagione attuale la programmazione asiatica.
Il prodotto viene ora venduto anche e soprattutto ai turisti occidentali, organizzando pacchetti fly + cruise di durata maggiore (per ammortizzare il costo e l’impegno temporale del lungo viaggio al porto di imbarco ad Hong Kong) rispetto a quella del 2006.
In maggio e giugno saranno offerte 4 crociere da 16 giorni che toccano Filippine, Malesia, Brunei, Singapore, Vietnam e ovviamente Cina. Mentre per il 2008 saranno aggiunte toccate in Corea e Giappone nell’ambito di itinerari sino a 18 giorni, mantenendo l’opzione di mini-crociere da 5 giorni quale companatico ai soggiorni a terra per chi visitasse gia' l’Asia con altri mezzi di trasporto.
Ma se Costa ha racimolato briciole di mercato dalla sua prima stagione in Cina, non esaltante e' stato pure il percorso della concorrenza, buona parte della quale invero si e' tenuta alla larga dalle insidie cinesi.
Star Cruises, la compagnia malese regina indiscussa – per ovvie ragioni di presidio territoriale – del mercato asiatico, ha addirittura scelto di destinare la Norwegian Wind (una nave di media eta' e capacita' della controllata americana NCL) ad effettuare crociere overnight da Hong Kong, adattando le aree pubbliche all’uso specifico con la rimozione di bar e discoteca a pro' di un ampliamento dell’area-casino'.
Dal suo canto la Royal Caribbean si accinge a lanciare una nave piu' grande, la Rhapsody of the Seas (circa 2 mila passeggeri), che sara' commercializzata sia su base locale che in Occidente. A differenza della Costa Allegra in versione 2006, le crociere della nave americana saranno maggiormente port-intensive, cosi lanciando una nuova scommessa sulla Cina.
 
Un articolo veramente interessante ! Grazie a Nicola per averlo postato.

Alcune mie osservazioni.

1) Quando COSTA ha annunciato che Allegra sarebbe stata nuovamente commercializzata a livello internazionale è da subito apparso chiaro che le crociere per il mercato cinese avevano fatto flop.

2) La joint venture tra CARNIVAL e HYUNDAI non ha mai trovato attuazione pratica. Doveva esservi destinata la ex COSTA TROPICALE, all'epoca Tropicale, l'unità più vecchia della flotta Carnival, e già questo la dice lunga !

3) STAR CRUISES opererà la NORWEGIAN WIND come SUPERSTAR ACQUARIUS principalmente in crociere overnight (1 notte appena) in acque internazionali rivolte agli appassionati del gioco d'azzardo. Tecnicamente la nave è molto ma molto superiore a COSTA ALLEGRA.

4) ROYAL CARIBBEAN non è nuova in ESTREMO ORIENTE. Per anni l'ex SUN VIKING ha operato nell'area, seguita, in anni più recenti dalla LEGEND OF THE SEAS. Si tratta comunque di un target diverso di crociere, che difficilmente, specie per la durata, potrà interessare la clientela orientale !
 
Costa alla fine lo dirà pubblicamente, dopotutto ci hanno provato. Il mercato cinese è ancora troppo indietro sotto questo punto di vista, spero comunque per loro che con l'apertura a tutti i mercato per le crociere di Allegra riescano ora a riempirla :wink: :wink:
 
I prezzi di Allegra per le crociere di 16 giorni non sono affatto male. L'unica cosa che non mi piace è la mancanza di uno scalo a Bangkok. Senza la Thailandia l'esperienza in Estremo Oriente per me non è completa. Avrei inoltre saltato qualche scalo "minore" per offrire un'overnight a Singapore. Diciamo che l'itinerario può essere migliorato.

Certo non ce la vedo Allegra a competere contro Sapphire Princess e Rhapsody of the Seas !
 
Italian Cruiser ha detto:
Certo non ce la vedo Allegra a competere contro Sapphire Princess e Rhapsody of the Seas !
E' questo a mio avviso un punto principale.Con queste navi la Allegra non aveva la minima chance.
 
Senza inoltre contare la concorrenza di HOLLAND AMERICA, anche se francamente ignoro se nell'area opereranno la AMSTERDAM o la ROTTERDAM.

Un consiglio "gratuito" a COSTA. Se la situazione politica dovesse mantenersi stabile sposterei COSTA ALLEGRA tutto l'anno sul Mar Rosso, dove praticamente non esiste concorrenza.

Ecco l'itinerario: Hurghada-Safaga (Luxor)-Aqaba (Petra)-Eilat-Sharm el Sheikh-Suez (2 giorni)-Hurghada.

Con imbarco e sbarco ad Hurghada e Sharm più pacchetti mare sul Mar Rosso il riempimento sarebbe garantito. Con un prezzo ragionevole non esiterei a prenotare :wink:

Se proprio vogliono tenere la nave in Estremo Oriente l'itinerario deve essere sicuramente migliorato. Inserirei inoltre un ulteriore itinerario che toccasse il porto di Pechino più vari scali in Giappone tra i quali Osaka.
 
Italian Cruiser ha detto:
Senza inoltre contare la concorrenza di HOLLAND AMERICA, anche se francamente ignoro se nell'area opereranno la AMSTERDAM o la ROTTERDAM.

Un consiglio "gratuito" a COSTA. Se la situazione politica dovesse mantenersi stabile sposterei COSTA ALLEGRA tutto l'anno sul Mar Rosso, dove praticamente non esiste concorrenza.

Ecco l'itinerario: Hurghada-Safaga (Luxor)-Aqaba (Petra)-Eilat-Sharm el Sheikh-Suez (2 giorni)-Hurghada.

Con imbarco e sbarco ad Hurghada e Sharm più pacchetti mare sul Mar Rosso il riempimento sarebbe garantito. Con un prezzo ragionevole non esiterei a prenotare :wink:

Se proprio vogliono tenere la nave in Estremo Oriente l'itinerario deve essere sicuramente migliorato. Inserirei inoltre un ulteriore itinerario che toccasse il porto di Pechino più vari scali in Giappone tra i quali Osaka.

se dovessero ascoltarci anche solo una volta farebbero qualcosa di molto bello x i clienti!
 
Italian Cruiser ha detto:
Senza inoltre contare la concorrenza di HOLLAND AMERICA, anche se francamente ignoro se nell'area opereranno la AMSTERDAM o la ROTTERDAM.

Un consiglio "gratuito" a COSTA. Se la situazione politica dovesse mantenersi stabile sposterei COSTA ALLEGRA tutto l'anno sul Mar Rosso, dove praticamente non esiste concorrenza.

Ecco l'itinerario: Hurghada-Safaga (Luxor)-Aqaba (Petra)-Eilat-Sharm el Sheikh-Suez (2 giorni)-Hurghada.

Con imbarco e sbarco ad Hurghada e Sharm più pacchetti mare sul Mar Rosso il riempimento sarebbe garantito. Con un prezzo ragionevole non esiterei a prenotare :wink:

Se proprio vogliono tenere la nave in Estremo Oriente l'itinerario deve essere sicuramente migliorato. Inserirei inoltre un ulteriore itinerario che toccasse il porto di Pechino più vari scali in Giappone tra i quali Osaka.

QUOTO tutte e due le tue osservazioni...!

Egoisticamente questo insuccesso della Cina spero proprio che schiuda la possibilità della circumnavigazione del Giappone :-)
 
Già il Giappone, anche con COSTA ALLEGRA, e penso a scali come Nagasaki, Osaka e Yokohama sarebbe veramente una bellissima esperienza !

Penso che comunque i giorni di Allegra con Costa siano purtroppo "contati" !
 
Italian Cruiser ha detto:
Già il Giappone, anche con COSTA ALLEGRA, e penso a scali come Nagasaki, Osaka e Yokohama sarebbe veramente una bellissima esperienza !

Penso che comunque i giorni di Allegra con Costa siano purtroppo "contati" !

spero di riuscirci a salire prima di vederla andare via...mi piace troppo come nave... :oops:
 
Re: Costa Crociere: Cina in crociera già passata di moda?

Scusate ma non era più sicuro puntare sul Giappone? Perchè proprio la Cina che ha grande potenziale ma ancora troppo poco per investimenti del genere, invece che puntare sui Giapponesi che sono più ricchi, amano viaggiare, e soprattutto adorano tutto ciò che è Italiano?
 
Re: Costa Crociere: Cina in crociera già passata di moda?

Un giorno ho avuto possibilità di parlare con una persona che conosce bene le crociere Costa.Sinceramente la Costa sinora non ha ottenuto moltissime soddisfazioni dalle crociere in Cina.Le prenotazione non vanno benissimo e persino alcune crociere sono state cancellate per mancato riempimento della nave.La clientela cinese è di livello basso e ad esempio ci sono esempi di inciviltà: persone che mangiano e sputano a terra,tappezzerie tagliate ecc.Da qui la scelta di allargare le crociere dell'Allegra ai clienti europei.Il problema poi di Costa è che il contratto è di 1-3 anni (ora non ricordo).Senza considerare poi il fatto che la nave è stata "stravolta" per la clientela cinese.
 
Re: Costa Crociere: Cina in crociera già passata di moda?

il_Generale_71 ha detto:
Ogni tanto le scommesse si perdono...

Da dieci anni a questa parte Costa ne ha perse un po' troppe di scommesse ! Fosse per me rivolterei la compagnia di sana pianta. Comunque e' vero il contratto pluriennale di Costa con la Cina li obbliga a tenere la nave in quell'area per diversi anni. Stessa formula per la Princess Cruises, che solo l'anno prox potra' spostare la Tahitian Princess da Tahiti.
 
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