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Costa Crociere: prevenzione spreco alimentare a bordo.

Non so se eri tu o qualcun altro ma io al contrario sono nota per essere una fissata del riciclo e della lotta allo spreco: io se un dolce ha la ciliegia candita che non mi piace non lo prendo e tolgo sistematicamente le etichette a tutte le scatolette per separare carta ed alluminio. ognuno ha le sue fisse!
 
Questa e' una iniziativa veramente bella.Però da quel che ho capito verranno consegnate le porzioni della sera precedente e del resto non potrebbe essere altrimenti.Bisognerebbe trovare il modo che tale fatto si verifichi ad ogni scalo della crociera in quanto penso che cibo tutte le sere risultera' in abbondanza.Non ho mai voluto usare la parola "avanzi" in quanto mi sembra non adatta a questa iniziativa.
 
Non so se eri tu o qualcun altro ma io al contrario sono nota per essere una fissata del riciclo e della lotta allo spreco: io se un dolce ha la ciliegia candita che non mi piace non lo prendo e tolgo sistematicamente le etichette a tutte le scatolette per separare carta ed alluminio. ognuno ha le sue fisse!

Se ho la possibilità di prendere qualcosa che mi piace di più ovviamente lo faccio, ma nell'impossibilità rimedio con un compromesso ragionevole scartando la parte che non mi piace.
Per il resto anch'io riciclo e separo tutto, ovunque mi trovi (anche in nave butto nel cestino il pacchetto di sigarette già separato dalla plastichina e dalla stagnola).
MCP
 
Questa e' una iniziativa veramente bella.Però da quel che ho capito verranno consegnate le porzioni della sera precedente e del resto non potrebbe essere altrimenti.Bisognerebbe trovare il modo che tale fatto si verifichi ad ogni scalo della crociera in quanto penso che cibo tutte le sere risultera' in abbondanza.Non ho mai voluto usare la parola "avanzi" in quanto mi sembra non adatta a questa iniziativa.

Infatti non si tratta di avanzi, ma di cibo neppure presentato pubblicamente.
Per ora avviene solo in qualche scalo ma ti posso assicurare che in questo casi non è colpa di Costa mavdella burocrazia e dei burocrati italiani!
 
non è colpa di Costa ma della burocrazia e dei burocrati italiani!

Direi più generalmente di una politica miope, alla quale queste iniziative - così come la raccolta differenziata - risultano di nessuna convenienza economica e le fanno solo se costretti dalla pubblica opinione.
Per ottenere alcuni provvedimenti in questo senso, nella mia città, ho dovuto aspettare di essere in campagna elettorale e minacciare di mandarli sul giornale... allora sono scattati tutti come molle risolvendo problemi che per anni erano parsi insormontabili... Ahimè.
MCP
 
Non è proprio così MCP; in molti comuni la raccolta differenziata porta guadagni per le imprese di servizi. Qui al nord, e parlo del Veneto, la raccolta differenziata funziona molto bene; perfino qui a Venezia città atipica per la raccolta dei rifiuti esiste tale servizio, con barche appositamente attrezzate. Lo scorso anno un comune del trevigiano era al primo posto in Italia e uno dei primi in Europa in questa attività.

C'è comunque del vero in quel che dici; entrando nel campo navale, ci sono dei porti che pagano per il conferimento dell'alluminio, altri che pretendono di essere pagati per il suo asporto, tant'è che si sceglie il porto più conveniente per il suo smaltimento.
 
Come dici porta guadagno alle imprese, non alla politica. La quale vede un ritorno solo se porta voti all'elezione successiva, non a caso ho usato il termine miope.
Devo dedurre che a Firenze in quel periodo non convenisse proprio a nessuno, giacché tutti i soggetti coinvolti facevano a gara a chi creava più problemi.
Anche qui la differenziata funziona bene, e anzi oggi sono i cittadini stessi a farla, pretenderla e imporla all'amministrazione, ma va detto che quando partì negli anni Ottanta fu molto promossa e incentivata da La Nazione (quotidiano locale); e avevamo evidentemente anche un'altra classe politica, un filino più lungimirante. Ri-ahimè.
MCP
 
L'altro ieri sono stato in visita ad Oosterdam della HAL e, al Buffet ho visto, per il tempo che son stato lì, che il passeggero, io compreso, prendeva il piatto all'inizio del bancone, tra l'altro piatto di misura più piccola rispetto al normale, e che le pietanze desiderate venivano servite dall'addetto in misura appena sufficiente; nel caso se ne volesse di più, si doveva chiederne un'altra "razione". Questo non per tutte le pietanze; antipasto, frutta, dolci ..... erano di libero accesso. Credo che in questo modo si possa contenere lo spreco di cibo.
 
Ultima modifica:
L'altro ieri sono stato in visita ad Oosterdam della HAL e, al Buffet ho visto, per il tempo che son stato lì, che il passeggero, io compreso, prendeva il piatto all'inizio del bancone, tra l'altro piatto di misura più piccola rispetto al normale, e che le pietanze desiderate venivano servite dall'addetto in misura appena sufficiente; nel caso se ne volesse di più, si doveva chiederne un'altra "razione". Questo non per tutte le pietanze; antipasto, frutta, dolci ..... erano di libero accesso. Credo che in questo modo si possa contenere lo spreco di cibo.

E' giusto se ti piace quella determinata pietanza rifai la fila, dov'è il problema?
 
Ultima modifica da un moderatore:
(...) prendeva il piatto all'inizio del bancone, tra l'altro piatto di misura più piccola rispetto al normale, e che le pietanze desiderate venivano servite dall'addetto in misura appena sufficiente; nel caso se ne volesse di più, si doveva chiederne un'altra "razione". Questo non per tutte le pietanze; antipasto, frutta, dolci ..... erano di libero accesso.

Il piatto più piccolo è un'ottima strategia.
Le "razioni" contate invece mi piacciono poco... E se ne volessi poco di più ma non una razione doppia? O addirittura meno di una razione, solo per assaggiare? So io cosa mi va e quanto me ne va, non l'addetto al banco... e voglio scegliere io.
Per non contare il costo del personale che così deve essere presente più numeroso e per tutto il tempo di apertura della linea.

Magari invece renderei disponibili delle porzioni già più piccole, prelevabili dal passeggero senza doverle dividere lui stesso (a volte mi è capitato di dover chiedere all'addetto di tagliarmi una porzione più piccola di quella disponibile, tipo meno carne, o meno lasagna, meno sformato). Ma comunque di libero accesso.
MCP
 
Ultima modifica:
Mah, sarà che io pranzo all'ultimo momento prima della chiusura, ma quando dalla linea ci passo io dietro al banco non c'è quasi nessun addetto (un paio al massimo) e per lo più occupati a far altro. Se ho avuto bisogno di assistenza ho dovuto richiamare più volte la loro attenzione.
Immagino che in tale condizione sarebbe difficile pensare di servire le migliaia di passaggi dalla linea porzione per porzione.
MCP
 
Io comunque stavo parlando di OOsterdam, tu immagino di Costa. Direi che in certi momenti sono in più di due; del resto devono solo cambiare i vassoi/vaschette delle portate quando sono in esaurimento (a parte fornire certi tipi di pietanze che sono di competenza del personale). Ieri, su Luminosa, un "passeggero" ha protestato perchè su di una linea di distribuzione erano solo in quattro e c'era un po' di coda. "La crociera comincia male......".
 
Io comunque stavo parlando di OOsterdam, tu immagino di Costa. Direi che in certi momenti sono in più di due; del resto devono solo cambiare i vassoi/vaschette delle portate quando sono in esaurimento (a parte fornire certi tipi di pietanze che sono di competenza del personale). Ieri, su Luminosa, un "passeggero" ha protestato perchè su di una linea di distribuzione erano solo in quattro e c'era un po' di coda. "La crociera comincia male......".

A quel passeggero gli metterei un "Reggimento" a disposizione,forse dirà, sono troppi,mah, forse a casa sua è abituato con maggiordomo e camerieri.
 
Di oggi:

Dietro una linea di distribuzione 7 addetti

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Dietro un'altra in momento diverso: 5 addetti, ma sarebbero 6. Uno era presente all'estrema destra, ma non si vede nella foto.

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Qui inserisco questa, molto mossa, avevo un certo imbarazzo a fotografare il personale mentre lavorava, ma con un po' di attenzione se ne contano altri 7.

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Da dire che il buffet era quasi vuoto al momento delle foto, tra le 12.00 e le 12.30, in quanto in atto il turn over dei passeggeri. Aggiungo anche, che in prossimità della sua chiusura, ad una linea di distribuzione deserta, erano presenti dolo due addetti.
 
Come in tutte le cose della vita di tutti i giorni anche in questo caso è solo questione di buon senso.
Non ha alcun senso riempirsi il piatto all'inverosimile per poi lasciarne la metà sul tavolo.
E' si vero che una pietanza può anche non piacere ma, proprio per questo, non è meglio prenderne una piccola porzione ed assaggiarla prima di riempirsi il piatto ?
 
Si allarga a Barcellona la donazione di cibo non distribuito a bordo a favore di Associazioni a sostegno di persone bisognose.

Queste iniziativi dovrebbero contare più di tante forme pubblicitarie. Un articolo in merito.

https://www.cruiseindustrynews.com/cruise-news/19979-costa-expands-food-donations-to-barcelona.html


[/I]Costa ha ampliato il suo programma di donazione di alimenti a Barcellona con un accordo con Banc dels Aliments per distribuire cibo extra non servito a bordo.

Costa ha detto che attraverso la sua flotta, prepara circa 54 milioni di pasti all'anno, e ha sviluppato questo progetto come un modo per limitare lo spreco di cibo.

Ciò ha incluso anche la formazione del personale di cucina, l'aggiunta di scale nelle cucine per aiutare a standardizzare porzioni e altre iniziative.

L'azienda ha anche sviluppato a bordo una campagna di sensibilizzazione , Taste do not Waste , che incoraggia comportamenti responsabili, soprattutto nell'area buffet, ha detto la società.

Nonostante ciò, alcuni cibi preparati non sono ancora serviti agli ospiti, e la linea italiana ha donato il cibo in porti selezionati come parte del programma 4GOODFOOD.

Città incluse Savona, Civitavecchia, Marsiglia, Bari e Palermo, e ora Barcellona.

Il cibo viene posto in contenitori di alluminio sigillati ed etichettati per la tracciabilità e conservati in celle frigorifere fredde fino alla consegna. A Barcellona, ​​i contenitori vengono poi consegnati ai volontari di Banc dels Aliments che li distribuiscono a diverse associazioni: Fundació Acollida i Esperança e Hogar Nuestra Señora de Lourdes, che a loro volta offrono il cibo raccolto alle persone bisognose.

"In Costa, comprendiamo che è essenziale riconoscere il valore indispensabile del cibo e oggi possiamo fare un nuovo passo nella lotta contro lo spreco alimentare. In questo senso, e in conformità con gli obiettivi stabiliti nell'agenda 2030 per la sostenibilità Sviluppo, intendiamo dimezzare il surplus di cibo generato a bordo delle nostre navi entro il 2020, dieci anni prima della data stabilita dalle Nazioni Unite. Siamo molto grati al Banc dels Aliments de Barcelona per averlo reso possibile a Barcellona, ​​il porto più importante del Mediterraneo, e siamo fiduciosi che la collaborazione sarà un successo ", ha dichiarato Stefania Lallai, direttrice della sostenibilità e delle relazioni esterne per Costa. [/I]
 
Iniziativa lodevole... sprecare cibo non è mai una buona cosa soprattutto quando cè molta gente che ne ha estremo bisogno... mi auguro che tutte le compagnie inizino a distribuire il cibo non utilizzato a chi ne ha bisogno...

Gianni
 
Costa Crociere: prevenzione spreco alimentare a bordo.

COSTA CROCIERE E FONDAZIONE BANCO ALIMENTARE ONLUS:
LA LOTTA ALLO SPRECO ALIMENTARE SBARCA A GENOVA

Il progetto di collaborazione tra Costa Crociere e Fondazione Banco Alimentare Onlus
per il recupero e il riutilizzo a fini sociali delle eccedenze alimentari prosegue nella città ligure con Costa Fortuna


Genova, 12 aprile 2019 – Prosegue il progetto di collaborazione tra Costa Crociere e Fondazione Banco Alimentare Onlus per il recupero e il riutilizzo a fini sociali delle eccedenze alimentari prodotte a bordo delle navi da crociera. Con lo scalo di oggi della nave Costa Fortuna, Genova è entrata ufficialmente nel programma delle donazioni alimentari delle navi Costa.

Questo progetto consente la raccolta del cibo preparato, ma non servito, nei ristoranti delle navi e la sua distribuzione a organizzazioni locali che forniscono assistenza a persone in difficoltà. Partito a Savona il 22 luglio 2017, il progetto è oggi attivo in Italia nei porti di Savona, Civitavecchia, Bari e Palermo, è stato esportato come “best practice” italiana in Francia e Spagna, a Marsiglia e Barcellona, e, dallo scorso dicembre, anche in Guadalupa e Martinica. In 21 mesi sono state così distribuite oltre 100.000 porzioni di cibo ad un totale di undici associazioni che si occupano di persone in difficoltà. In questo modo è stato attivato e potenziato un significativo network internazionale tra il territorio, le comunità e le navi, rafforzando la loro interconnessione.

Costa Fortuna, nave della compagnia italiana da 103.000 tonnellate di stazza lorda e 3.470 ospiti totali, è ritornata a fare scalo regolarmente nel porto di Genova, dove arriverà tutti i venerdì sino all’8 novembre, per un totale di 34 scali, offrendo crociere di una settimana nel Mediterraneo occidentale. Ogni giovedì precedente l’arrivo della nave a Genova, al termine della cena, verranno raccolti tutti i piatti preparati nelle aree ristorazione e non serviti agli ospiti, i così detti “ready to eat”. I pasti saranno riposti in appositi contenitori di alluminio, che verranno sigillati e etichettati per garantirne la tracciabilità, e poi conservati nelle celle frigorifere di bordo. La mattina seguente, dopo l’attracco della nave al porto di Genova, i contenitori saranno sbarcati e consegnati ai volontari del Banco Alimentare, che li porteranno presso la struttura “La Casa dell’Angelo – Opera don Guanella”, un’opera che da 68 anni accoglie ragazzi da 6 a 18 anni con gravi problematiche sociali e familiari, offrendo un progetto educativo e di vita ad ognuno di loro, collaborando con i diversi Comuni della Liguria e con il Tribunale dei Minori di Genova.

“Questa partnership con Costa Crociere e con la Fondazione Banco Alimentare dimostra che mondi ed interessi diversi tra loro sono in grado non solo di dialogare, ma anche di cooperare e progettare percorsi virtuosi per contrastare la povertà e per cercare di limitare lo spreco di cibo. A Costa Crociere e alla Fondazione Banco Alimentare Onlus va non solo il nostro grazie, ma anche il grazie corale dei tanti ragazzi che noi accogliamo e che potranno usufruire da oggi di un cibo di elevata qualità” - afferma Don Attilio Molteni, Direttore “La Casa dell’Angelo – Opera don Guanella”.

"Questo progetto di recupero degli alimenti dalle navi Costa costituisce una buona pratica di economia circolare di cui siamo molto orgogliosi” - dichiara Marco Lucchini, Segretario Generale Fondazione Banco Alimentare Onlus. “Essendo impegnati nella lotta contro la povertà alimentare e contro lo spreco, come richiesto dall’Agenda 2030 e dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Goal 2 e 12), siamo orgogliosi di aver costruito con Costa Crociere un modello che sensibilizza i cittadini sulla riduzione degli sprechi e concretamente rappresenta un esempio di consumo responsabile, con una grande attenzione alla dimensione sociale."

“Il ritorno di una nave Costa a Genova ci ha consentito di attivare anche alla nostra città questa iniziativa realizzata con il Banco Alimentare Onlus, che rappresenta una vera e propria innovazione nel settore marittimo. Il progetto era partito nel 2017 sempre in Liguria, a Savona, e siamo particolarmente lieti di estenderlo ulteriormente nella nostra regione, dando un segno concreto dell’impegno di Costa Crociere e di un partner autorevole e punto di riferimento come Banco Alimentare Onlus” – ha dichiarato Giuseppe Carino, Vice President Guest Experience and Onboard Sales di Costa Crociere – “Ci teniamo a ringraziare e sottolineare il lavoro svolto dall’Agenzia delle Dogane, dalla Sanità Marittima nella messa a punto delle procedure di conferimento e da tutti quegli attori che hanno reso possibile questo progetto.”

Il progetto di Costa Crociere e Fondazione Banco Alimentare Onlus, che si inserisce nel contesto di sostegno alla povertà ed esclusione sociale, è stato possibile anche grazie alla legge 166/2016 contro gli sprechi alimentari e farmaceutici promossa dall’on. Maria Chiara Gadda ed entrata in vigore il 14 settembre 2016. Il provvedimento riorganizza il quadro normativo di riferimento che regola le donazioni degli alimenti invenduti con misure di semplificazione, armonizzazione e incentivazione, permettendo di donare qualsiasi tipo di bene alimentare con più facilità e in maniera altrettanto controllata e sicura, ma soprattutto stabilisce la priorità del recupero di cibo da donare alle persone più povere del nostro Paese.

La donazione delle eccedenze alimentari residue, gestite attraverso la collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare Onlus, rientra nell’ambito dell’iniziativa 4GOODFOOD, attraverso cui Costa Crociere ha deciso per prima di rivisitare il tema del cibo in chiave sostenibile. Grazie al suo approccio integrato, che parte dai processi di preparazione dei piatti e arriva a rendere direttamente protagonisti ospiti ed equipaggio, 4GOODFOOD si pone l’ambizioso obiettivo di ridurre gli sprechi alimentari del 50% entro il 2020 a bordo delle navi Costa, con 10 anni di anticipo rispetto all’Agenda 2030 dell’ONU.


Fondazione Banco Alimentare Onlus
Banco Alimentare dal 1989 recupera in Italia alimenti ancora integri e non scaduti che sarebbero però destinati alla distruzione, perché non più commercializzabili. Salvati dallo spreco, riacquistano valore e diventano risorsa per chi ha troppo poco. La Rete Banco Alimentare opera ogni giorno in tutt’Italia attraverso 21 Organizzazioni Banco Alimentare dislocate su tutto il territorio nazionale, coordinate dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus. Nel 2018 Banco Alimentare ha gestito oltre 90.000 tonnellate di alimenti, tra questi anche le 8.350 tonnellate raccolte durante la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare[emoji2400], che si svolge l’ultimo sabato di novembre da più di 20 anni in quasi 13.000 supermercati, dove 5,5 milioni di italiani donano una spesa per i più bisognosi. Ogni giorno gli alimenti vengono ridistribuiti gratuitamente a 8.000 strutture caritative che aiutano circa 1.580.000 persone bisognose in Italia, di cui 135.000 bambini da 2 a 7 anni. L'attività di Banco Alimentare è possibile grazie al lavoro quotidiano di oltre 1.800 volontari. L’Associazione Banco Alimentare della Liguria sostiene lo sforzo di 394 strutture caritative che assistono sul territorio 55.800 persone bisognose.


Costa Crociere è una compagnia italiana che fa parte di Carnival Corporation & plc, il più grande gruppo crocieristico al mondo. Da oltre 70 anni le navi della flotta Costa portano in tutti i mari del mondo l’ospitalità e le autentiche vacanze in stile italiano, all’insegna di cibo squisito, vini selezionati, esperienze di shopping uniche e una vasta offerta di famosi marchi italiani. Attualmente la flotta Costa comprende 15 navi in servizio, tutte battenti bandiera italiana. Nel 2019 e 2021 è prevista la consegna di due nuove navi di ultima generazione, alimentate a gas naturale liquefatto (LNG), il combustibile fossile più “pulito” al mondo. La strategia di sviluppo sostenibile di Costa Crociere pone grande attenzione ai temi della nutrizione e delle filiere alimentari. Negli ultimi anni, a bordo delle navi della compagnia italiana, sono stati realizzati interventi molto efficaci per ridurre al minimo le eccedenze alimentari.
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