Lunedì 22 Aprile 2019
La prima notte scorre più che tranquilla e quasi mi chiedo come faccia una scatola di metallo a stare così ferma nell’acqua!
Arriveremo a Bari nel primo pomeriggio, quindi possiamo gustare una abbondante (troppo abbondante!) colazione con tutta la calma che serve per arrivare a 5000 Kcal: brioche, torte, salumi, pancetta e molto di più.
I ragazzi possono finalmente andare in piscina, piccola ma non troppo affollata. Due addetti sono impegnati costantemente ad asciugare tutta la zona circostante la vasca, ma non sono i soli a tenerci d’occhio! Al piano superiore un’addetta alla sicurezza, con sguardo minaccioso, fulmina chiunque si avvicini ai due idromassaggi senza avere (o far credere di avere) 16 anni.
I nostri amici, veterani con una decina di crociere alle spalle, non ricordano in nessun altro caso un’età così elevata per l’ingresso in vasca ma, per ora (confessione anticipata), ci atteniamo rigidamente alle regole.
Pranziamo a buffet verso mezzogiorno, con la Deliziosa già in fase di attracco a Bari: la calda Puglia ci attende! (Sì, sì, proprio caldissima, come scopriremo appena sbarcati…)
Al momento convenuto scendiamo al ponte zero e in pochi istanti siamo a terra; il ‘trucco’ (sai che scoperta, direte giustamente voi), di presentarsi tra i primi nella zona di sbarco, credo ci abbia regalato parecchie mezz’ore a terra in più nel corso della crociera.
Il minivan privato, prenotato da mesi, è pronto ad accoglierci, con autista e guida che ci faranno conoscere la spettacolare Alberobello.
Dopo un viaggio tranquillo e non troppo lungo, scendiamo nel parcheggio e ad attenderci ‘troviamo’… Rullo di tamburi… 11 gradi ed un vento che neanche a Trieste…
Ognuno rimedia come può, con cappucci, fasce, sciarpe e berretti, miracolosamente trovati in fondo agli zaini! Io mi arrangio con la fascia che mi hanno regalato alle Svalbard dopo una giornata di escursione su un ghiacciaio perenne, finita per sbaglio in una tasca nascosta e lì rimasta per mesi.
Pochi minuti di passeggiata e raggiungiamo il quartiere di Aia Piccola: la spiegazione appassionata ed impeccabile della guida ci fa appezzare ancora di più questo sito UNESCO, grazie ad aneddoti e dettagli che da soli non avemmo mai considerato.
Ci sono tanti turisti in giro ma, con un po’ di pazienza, qualche scatto ‘deserto’ si riesce ancora ad ottenerlo.
Sospinti dal vento, planiamo poi verso il Rione Monti, ormai trasformato in un bazar: 3 calamite a 4 euro, anzi no, 5 calamite a 5 euro, anzi no, un trullo in vera ceramica più 2 calamite a 6 euro!
Alla fine opto per un sacchetto di taralli al cioccolato, che mi permettono pure di salire sul tetto di un edificio, con conseguente vista panoramica.
Sicuramente qui l’atmosfera è diversa, ma ci può stare: pace e caos sono divisi da poche centinaia di metri, per offrire al turista mordi e fuggi tutto quello di cui ha (crede di aver) bisogno.
Semi-assiderati (ok, sto romanzando un po’…) rientriamo al parcheggio e ci rimettiamo in marcia verso la nave.
Visto che siamo stati puntuali guida ed autista ci fanno un regalo: potremo andare in centro a Bari per visitare la Basilica e qualche via del centro storico.
Arrivati in città ci fiondiamo verso San Nicola, ancora una volta ottimamente istruiti dalla guida: scopriamo così che nella stessa chiesa si praticano due culti (caso unico al mondo), che le reliquie del santo sono divise in più luoghi grazie a (o per colpa di) una azione degna di Arsenio Lupin, che Putin ha fatto un importante dono alla città, la macabra storia dei tre bambini, miracolosamente resuscitati dal Santo e molto altro.
Giusto qualche minuto per una passeggiata negli angoli più caratteristici del centro storico ed è ora di rientrare al porto, stanchi, infreddoliti, ma decisamente soddisfatti.
E se vi dicessi quanto abbiamo speso per tutto questo…
Timorosi di dover lasciare ai controlli di sicurezza acqua e taralli, vediamo invece che nessuno dello staff Costa se ne preoccupa e così rientriamo in cabina in pochi minuti con tutto il nostro – innocente – carico.
Visto che ‘chi si ferma è perduto’, ci cambiamo con la velocità di Arturo Brachetti e ci fiondiamo in teatro per ammirare artisti ed acrobati, bravi e coinvolgenti come il giorno precedente.
Vogliamo chiudere in bellezza questa intensa giornata? Purtroppo no, visto che il maître ci assegna ancora tavoli lontani, nonostante le rassicurazioni ricevute solo poche ore prima.
Chiedo di parlare con un superiore, poi con il superiore del superiore ed infine, ahimè, faccio valere le mie conoscenze a Genova, visto che vengo trattato con fastidio e sufficienza; Il maître (P.M.) riceve una telefonata da terra e il problema si risolve.
****** Sono assolutamente insoddisfatto di come sia stata gestita questa problematica, causata solo e soltanto da errori gestionali di Costa e non da noi.
La cena è ottima, come per fortuna sarà anche nelle altre serate; solo la birra li mette in crisi ogni giorno, visto che è necessario chiederla più e più volte e richiede una mezz'ora per arrivare, ma questo è motivo di ironia tra noi e non un vero disagio…
Ormai è tardi, si va a nanna…