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Costa Fascinosa 15/06/2023- 27/06/2023 - Norvegia

Stato
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zanzara59

Well-known member
Perché stavolta abbiamo scelto di fare una crociera in Norvegia?
Ce lo siamo domandati per parecchio tempo, prima che quest’avventura iniziasse.

Forse per il particolare paesaggio norvegese, forse perché avremmo avuto modo di osservare personaggi fantastici e toccare con mano la vera vita a contatto con i boschi, con la natura, con i fiumi e i mille laghi…

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Pensavamo che visitare la Norvegia sarebbe stata sicuramente un’esperienza unica che ci avrebbe lasciato come poi realmente accaduto, delle splendide sensazioni e di aver finalmente vissuto a stretto contatto con la natura, a volte anche selvaggia, nel senso buono del termine. In Norvegia infatti respireremo la natura, sarà un viaggio tra terra e mare, tra abeti e betulle, fatto per scoprire il vero spirito di ciò che ci circonda.

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Eravamo sicuri che avremmo ammirato dappertutto un mantello infinito di alberi che si aprirà alla nostra vista, e avremmo il previlegio di poterlo osservare da altezze che ci faranno sentire più vicini alle nuvole in cielo.

Vedremmo come la vita delle persone, poche in realtà (in, tutta la Norvegia ci sono solo 5.000.000 di aitanti) dipenda da quello che riescono a pescare, appostati vicino alle loro casette colorate, disseminate sulle rive dei laghi, che sembrano, con fare tremolante, muoversi tra la natura e l’acqua. La voce della Norvegia è in effetti un richiamo inalterato nel tempo, una voce che risuona nei suoi molteplici ghiacciai. Sembra ascoltare, in silenzio, tutto quello che dici, ascolta anche quello che pensi, e ti meraviglia ad ogni tuo passo. Attraverso i suoi percorsi ti estranea dal mondo, ed è capace di portarti fino ai suoi confini.

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Unico accorgimento però è che bisognerà però sapersi adattare al suo ritmo ipnotico delle giornate, per noi forse troppo “inondate di luce”. Sarà come attraversare un sogno, lì tutto ci sembrerà contemporaneamente vero e allo stesso tempo abbaglio. In questi posti dovremmo perciò osservare e capire tutti i dettagli di quello che abbiamo intorno. Non per questo sono secoli che i norvegesi difendono e proteggono il loro bene più prezioso, il loro habitat.

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Ci “allieteremo la vista” con le loro casette in riva ai laghi, che sono spesso affiancate da telai in legno in cui i locali mettono ad essiccare il pesce da loro preso e che al momento giusto potrà essere venduto; quelle stesse casette che sembrano a volte muoversi, in un abbraccio, tra le acque del lago e le montagne subito dietro.

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In Norvegia il nostro sguardo sarà libero di spaziare in ogni direzione, senza avere confini fisici. Certamente, anche se non sempre splende il sole (e questo anche in estate) qui la luce è diversa. Noteremo con stupore che i colori brillano anche quando il cielo è plumbeo, ma anche allora i paesaggi saranno di una bellezza che inonda gli occhi. Alla fine come sempre accade avremmo scattato oltre 1500 foto in poco più di una settimana, e la parte più difficile, sarà scegliere quali condividere su questo forum.

Ogni volta che si girerà lo sguardo verso una direzione qualsiasi sarà come trovarsi davanti agli occhi un meraviglioso quadro dipinto da un maestro naturalista. (Nonostante l’economia norvegese sia anche molto dipendente dal petrolio, i norvegesi sono comunque molto sensibili ai problemi di salvaguardia della natura).

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In Norvegia la natura è maestosa e quella sua grandezza ti farà sentire piccino piccino. Poi, ogni tanto, spunteranno delle piccole casette colorate, di rosso, dei locali, tinta anticamente ottenuta dal sangue dei pesci pescati, e allora ci si dimenticherà d’essere in questo mondo e sembrerà di vivere in una fiaba. A farci compagnia ci sarà solo un intenso silenzio, di quelli a cui non si è più abituati a sentire. Qui è la natura che ti parla, con i suoi paesaggi, con i suoi innumerevoli fiumi, con le sue cascate gelide, ma anche e soprattutto con le sue calme acque dei fiordi.

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I norvegesi, secondo me, sono gente “fredda”, amanti della solitudine, abituati ai loro ritmi e ai loro tempi. In alcuni villaggi la popolazione non arriva alle trenta unità …… quindi immaginatevi a quale vita sociale possano ambire, che relazioni sociali possano costruire, e se poi consideriamo che per la maggior parte dell’anno è il buio che la fa da padrone … ma a loro sta bene essere e vivere così.

Le scuole sono gratuite, nessuna tassa di iscrizione, libri gratuiti e alle superiori ti viene anche dato in comodato gratuito un portatile. Tutti hanno diritto ad una formazione scolastica di base, fino alla laurea.

La loro patria è sicuramente una delle nazioni più ricche e allo stesso tempo, belle d'Europa, con un paesaggio composto, secondo la regione, da isole (le Lofoten), fiordi (la costa occidentale), montagne e pianure (a nord). È certamente una destinazione molto, molto costosa, con prezzi che potranno forse sorprenderti, è normale pagare 9 € per una pinta di birra in un pub.

La Norvegia è un paese giovane per la sua popolazione, ma vecchio per le sue tradizioni, per i suoi costumi e per il modo di vivere.

Se la tratti con la riverenza che merita, lei ti ripagherà, con i suoi paesaggi e colori inaspettatamente vivaci. Con i suoi moltissimi laghi e ghiacciai, che ti guardano da lassù e ti regalano ad ogni passo delle cascate di acqua gelida e pura.

Un problema potrebbe esserci se si parla solo italiano nonostante la stragrande maggioranza della popolazione locale è bilingue e parla fluentemente l'inglese, ci sta che a volte, si verifichino alcuni piccoli problemi di comunicazione...



Ma alla fine ci accorgeremo di aver vissuto un’esperienza indimenticabile che ti ha lasciato stupore nel cuore e meraviglia negli occhi. A risentirci presto.


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Partiamo ora con la prima tappa della nostra avventura.

15/06/2023 ROMA / KIEL

Sono le sei quando la sveglia suona, siamo a giugno e il sole è già sorto. Dopo aver fatto una leggera colazione e, sistemate le ultime cose, alle 06,45 prendiamo la via, in auto carica di bagagli, per l’aeroporto di Fiumicino. Una breve sosta al parcheggio per lasciare l’auto ed eccoci davanti all’addetto aeroportuale per il Check-in. Lasciamo i bagagli che ritroveremo direttamente in cabina a Kiel, mentre noi con un A320 ITA ci recheremo prima ad Amburgo e poi con trasferimento già predisposto da Costa, proseguiremo per Kiel. Aereo come al solito per questi viaggi, scomodo e affollatissimo, pieno di bambini piccoli che urlano per tutte le due ore del viaggio. Inoltre i posti sono assegnati a caso senza nessun criterio, quindi immaginate il caos di chi voleva, giustamente, stare vicino ai figli o familiari. Ma gli ci vorrebbe tanto a far fare il check in direttamente ad ogni partecipante o perlomeno a mettere vicino coloro che sono sulla stessa prenotazione? Mah …… mistero.

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Alle 16,00 circa, sotto un sole abbastanza caldo per queste latitudini, siamo sotto la nave, dopo un breve viaggio di trasferimento su ottimi pullman, e riusciamo anche in brevissimo tempo a passare i controlli del caso per poter salire finalmente a bordo della Costa Fascinosa che imperiosa svetta con il suo camino giallo sulla Skyline del porto. Per me è sempre una bella sensazione quando trovo un po’ d’Italia anche all’estero.

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A bordo già c’è un nutrito numero di crocieristi, che, si vede, stanno prendendo confidenza con i vari ambienti della nave che li ospiterà per i prossimi tredici giorni.

Noi conosciamo già la nave essendoci stati sopra tre mesi fa ai Caraibi, e ci dirigiamo subito al buffet del “Tulipano nero” al 9 ponte. Questa sarà una delle poche volte che ci recheremo a spizzicare qualcosina al buffet, perché per problemi legati alla celiachia della mia compagna, lei potrà mangiare solo al Ristorante Quadrifoglio, l’unico certificato per le intolleranze alimentari.

Dopo un’oretta circa è arrivato anche il momento di andare a vedere la nostra cabina con balcone al ponte Marlene …… e sorprendentemente è già pronta e con i nostri bagagli al suo interno.

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Piccolo riposino, doccia, e giù di nuovo per bere qualcosa al bar e ascoltare un pochino di musica fino all’ora di cena, e a noi, avendo il secondo turno, ci sarebbe toccato alle 20, 45. Lo spettacolo proposto oggi è “Ross in “That’s me life”, uno show divertente, ironico, serio dall’inizio alla fine. Canzoni di Elvis e dei più grandi cantanti stranieri.

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Dopo aver cenato, in maniera eccellente (non riesco proprio a capire come faccia la gente ad affermare che in crociera si mangi male…) e prima di andare finalmente a dormire dopo circa 18 ore che siamo in piedi, facciamo un piccolo salto al Velvet Bar, dove troviamo Mattia un giovane pianista che svaria con il suo strumento a coda, da un repertorio all’altro. E questa sarà una cosa che faremo quasi tutte le sere, un po' di musica rilassante, in compagnia di un buon amaro o liquore, prima di andare a riposare.

Saranno circa le 24,00 quando rientrando in camera ci accorgiamo che dalla finestra, nonostante l’ora tarda, entra una luce che rischiara tutto l’ambiente. È un primo assaggio di quello che vedremo nei prossimi giorni…. IL SOLE DI MEZZANOTTE.

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Passa ancora qualche minuto e si incomincia ad intravedere un bel tramonto sul mare, dai colori accesi, e poco davanti a noi, un’altra nave che sta per passare sotto al Storebaelt bridge, una spettacolare costruzione che collega due isole della Danimarca. Non si può andare a dormire proprio ora, prima bisogna gustarsi il passaggio sotto il famoso ponte e scattare qualche decina di foto sotto svariate angolature.

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Alla fine, esausti, intorno all’01,30 cediamo al sonno, felici perché quello che abbiamo appena visto, immaginiamo che sia solo il trailer di quello che i nostri occhi gusteranno nei prossimi giorni. Comunque, domani c’è il primo giorno di navigazione e potremo anche alzarci un pochino più tardi. Buonanotte a tutti.

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ALESUND 17 giugno 2023
Dopo un giorno intero di navigazione, il 17 giugno ci risvegliamo in prossimità della città di Alesund.

Fin dalle prime ore della mattinata dal nostro balcone, essendo ormai in prossimità del porto, cominciamo a vedere le prime casette di assi, semplici e stupende, vivacemente colorate, circondate dal verde e spesso incastonate in scorci da cartolina che sembrano non essere reali. Quasi tutte della stessa forma e colori, sembrano appoggiate sulla riva da una mano esperta ma seguendo un disegno molto ampio, ma regolare. Come se un gigante, che stesse giocando, si fosse divertito a piazzare delle minuscole abitazioni sulle varie sponde del fiordo. La Norvegia ha un non so che di fiabesco, sempre.

Una volta attraccati al molo, non facciamo passare neanche mezz’ora e siamo pronti per la nostra discesa a terra. La giornata è alquanto nebbiosa, il sole infatti farà capolino tra le nubi solo a pomeriggio inoltrato, e sarà in quel momento che Alesund regalerà il meglio di lei.IMG_72xz15.jpg

Abbiamo letto da qualche parte che la cittadina di Alesund si sviluppa attorno a un centro storico caratterizzato da costruzioni Art Nouveau. Passeggiando per le vie è impossibile non fermarsi davanti ad alcuni edifici per osservarne le linee architettoniche essenziali, ma allo stesso tempo eleganti, proprio come dettano le regole di questo stile.IMG_7179.jpg

Ci hanno consigliato di vedere anche la parte periferica della città molto interessante, soprattutto per i paesaggi sul mare. Ma dopo averla vista bene tutta possiamo affermare che la zona più bella di Alesund, almeno a nostro avviso è quella attorno al porto, dalla quale si ammira anche un tramonto mozzafiato.

Noi comunque optiamo, almeno per le prime ore, su un giro panoramico con il famoso autobus rosso, che al costo di circa 40 euro, ci farà fare un giro completo della città e un po' della sua periferia.

Scendiamo come prima tappa al belvedere del monte AKSLA, ma vuoi per la nebbia, vuoi per le nuvole che ingrigiscono tutto il territorio, la vista da lassù, circa di 180°, ora, non è la migliore. Da questo punto panoramico normalmente, si può godere della vista spettacolare sulla città e sulle isole circostanti.IMG_7140.jpg
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Scattiamo lo stesso qualche foto dalla terrazza del Ristorante e subito poi riprendiamo il percorso con il bus, che ridiscende la montagna passando per immense pinete. Scorgiamo la strada che permette di arrivare, eventualmente. anche a piedi tramite una scalinata non faticosa … dicono le loro pubblicazioni …… ma sono sempre 418 scalini…, che inizia nel parco che si trova proprio ai piedi dell’altura. Ma non è cosa per noi sfaticati automobilisti cittadini ……. Parecchi norvegesi addirittura se la fanno correndo in salita per allenarsi.

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Torniamo verso il centro della città, e ci balza agli occhi subito lo stile Liberty delle case e degli edifici, costruiti intorno al 1904/1907, dopo che un grande incendio distrusse circa 800 edifici, che anche allora erano tutti costruiti in legno. IMG_7184.jpgDecidiamo di scendere alla fermata dell’acquario, dove un cartello posto all’entrataci dice che si paga 225 NOK, ma a noi inspiegabilmente … con quella somma ci hanno fatto entrare in tre. L’ acquario in sé e per sé non è niente di eccezionale, almeno per noi che abbiamo appena visto quello di Genova e quello di Valencia. Le vasche sono piccoline, i pesci non tanti e i poveri pinguini sono stati relegati in un pezzetto di loro habitat pure mal ricostruito.
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Dopo un’attesa di circa venti minuti passa un altro bus multipiano rosso HOP-off HOP-on, e lo riprendiamo fino al capolinea posto in prossimità della banchina.IMG_7149.webp

Visto e considerato che ormai è l’ora di pranzo, e che siamo praticamente sotto la nave, decidiamo di risalire per mangiare qualcosa prima di riscendere nuovamente e continuare il giro della città.

Intorno alle 15,30 finalmente il sole è uscito dalla coltre di nubi e ora risplende su tutta Alesund. Approfittiamo di queste variate condizioni metereologiche per rifare di nuovo il giro con l’HOP-OFF HOP-ON, anche perché il biglietto ha la durata di 24 ore ……. quindi perché non sfruttarlo a pieno? Ora la città ci appare sotto tutti altri colori, più vivace e con molto più gente per le strade. Il panorama da Aksla trasmette davvero emozioni, e svela il fiordo visto dall’alto causandoci un brivido lungo la schiena, la vista ora, con questo sole, è meravigliosa.IMG_7zx215.webp
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Dopo circa un ora e venti minuti scendiamo per fare due passi in centro, e passeggiare per quelle vie è come fare un tuffo nel passato. Come se stessimo camminando in un museo a cielo aperto. IMG_7182.webp
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Troviamo parecchi bei negozi ove poter iniziare a comprare qualche souvenir o altro. Approfittiamo subito del fatto che l’abbigliamento che viene venduto a queste latitudini, è di qualità superiore e con tessuti tecnici migliori di quelli che si possono trovare da noi. Acquistiamo in pochissimo tempo giacconi impermeabili leggerissimi, maglie traspiranti e calzini da sport, tutto a prezzi molto buoni considerando la qualità, e nonostante fossimo in Norvegia. Pieni di buste rientriamo a bordo intorno alle 18,30 e ci dirigiamo subito in cabina per una doccia rinfrescante. Sembrerà strano ma la temperatura esterna, nel pomeriggio, era di 26 gradi …. abbastanza anomala per queste latitudini e per i vestiti che avevamo indossato stamattina quando di gradi ce n’erano circa dodici ………

Questa sera, abbiamo prenotato presso l’Archipelago, il ristorante di bordo dove si mangia esclusivamente “stellato”. La scelta è caduta sul Menu di Barbieri. Piatti strabilianti e sapori decisi, qualità e preparazione veramente curata. Da consigliare.IMG_72po15.webp
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Per finire la serata, un po' di buona musica con Mattia e le note che escono magistralmente dal suo piano, IMG_7457.webp
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e senza accorgercene siamo arrivati anche stasera all’una. Inutile dire che fuori è ancora bello chiaro ……… IMG_72hg15.webp
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Si, già è ben visibile il “sole di mezzanotte”, in un cielo che si infuoca e cambia i colori dal blu al rosa, dall’arancio al rosso e fino a diventare un lungo crepuscolo quando l’astro infuocato scende sotto l’orizzonte. IMG_7071.webp
Domani altro giorno pieno di navigazione, possiamo alzarci tardi. Buonanotte a tutti. IMG_7280.webp

CI rivediamo non appena giunti a Caponord.
 
Buongiorno , oggi parleremo , o forse dovrei dire meglio ..... vedremo la mitica NORDKAPP . Mi scuso subito per la qualità di qualche foto , ma alcune di esse sono state scattate dall'interno dell'autobus e i vetri potrebbero aver causato qualche problema ai colori o aggiunto riflessi non voluti. Grazie comunque per la pazienza.

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Cosa è che si immagina un viaggiatore quando si parla di Caponord? Sicuramente un posto all’estremo Nord dell’Europa continentale, una meravigliosa scogliera alta più di 300 metri che all’improvviso cade a picco sul mare, dove le acque dell’Oceano Atlantico e dell’Oceano Artico si uniscono, ma soprattutto un luogo dove in estate il sole non tramonta mai . Capo Nord si trova a poco più di 500 chilometri oltre il circolo polare artico, e quindi dall'11 maggio al 10 agosto è possibile ammirare il fenomeno del sole di mezzanotte. IMG_7480.webp

Con il suo magnifico paesaggio sub artico, si trova oltre il 71° parallelo ed è appena 2 mila chilometri dal Polo Nord. Non si può fare un viaggio in Norvegia e non andare a Caponord. In estate è inoltre molto probabile, durante il tragitto, che per arrivare al famoso promontorio, si incontrino mandrie di renne al pascolo e un piccolo accampamento del popolo indigeno dei Sami. Questa parte della popolazione residente (tra i 50.000 e i 100.00 al massimo) hanno una la loro storia, una loro lingua, una loro cultura, con attività professionali e modo di vivere e identità non riscontrabili altrove. A volte sono anche chiamati Lapponi, sebbene il termine sia ambiguo, visto che così in generale si chiamano anche tutti gli altri abitanti della Lapponia. La loro abitazione tradizionale era costituita o da una tenda portatile, costruita con pelle di renna, oppure da una capanna fissa. Il loro mezzo di trasporto tradizionale era la slitta trainata dalle renne, anche se hanno utilizzato sin dall'antichità gli sci.

Siamo arrivati ad Honningsvåg in mattinata, il colpo d'occhio fuori dal balcone è notevole. IMG_7305.webp
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Dopo aver fatto una bella colazione, siamo stati invitati a fare un giro per la cambusa della nave . Luoghi che in genere non si possono vedere se non accompagnati da loro e su invito privato. Uno dei quei posti che mai immagineresti così grande se non lo avessi visto con i tuoi occhi, Una zona dove una miriade di inservienti , si aggirano in continuazione per approvvigionarsi dei vari prodotti che dovranno essere utilizzati nelle varie cucine. IMG_7300.webp
Finito questo bellissimo fuoriprogramma, siamo subito sbarcati. Come non fotografare la prua della Fascinosa in questo contesto ?IMG_7308.webp
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Fuori in banchina ad attenderci c’era un autobus di una nota compagnia norvegese che con una spesa di circa 85 euro (990 NOK), ci ha accompagnato per 5 ore. Questo è il programma da cui ci siamo fatti ammaliare…… anche perché l’escursione organizzata da Costa veniva circa 120 euro, ed era pressoché simile, ma sarebbe partita due ore prima, e a noi di tornare in nave prima delle 17,00 poco ci andava e questo programma ci allettava :

Escursione da Honningsvåg a Capo Nord con trasferimento di ritorno

- Biglietto d'ingresso alla North Cape Hall (incluso cinema, mostre storiche, la Grotta delle Luci e tutte le strutture)

- Un lungo soggiorno presso la North Cape Hall che fornisce una visita senza stress (minimo 1 ora e 20 minuti)

- Una visita a una famiglia Sami con abiti tradizionali Sami e renne

- Visita della città artica di Honningsvåg con i suoi monumenti e attrazioni

- Visita ad un pittoresco villaggio di pescatori con il suo porto e le barche da pesca

- Grandi opportunità fotografiche con soste panoramiche che si affacciano sui fiordi, sull'oceano e sulla monumentale scogliera di Capo Nord.

Programma bene o male rispettato nei contenuti, ma formattato sul tempo a disposizione e sugli impegni dell’autista del mezzo, una signora di circa 55/60 anni, che ci ha lasciato sul promontorio circa 2 ore, liberi di visitare e girare quello che volevamo, mentre lei è andata a fare altro servizio.

Il tragitto di andata, sull’unica strada percorribile, si snoda tra valli verdissime, laghetti che sembrano finti per quanto sono placidi e piccole collinette dove ogni tanto sono presenti lastre di ghiaccio che, dato le alte temperature che si registrano in questi giorni anche a queste latitudini, si stanno lentamente sciogliendo in piccoli rivoli.IMG_7322.webp
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Le acque dei laghi variano da un verde smeraldo ad un blu cielo, limpide e fredde, ma le immaginiamo piene di pesci.

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Giungiamo, dopo una trentina di minuti circa ad un borghetto di pescatori, SKARSVAG , molto piccolo ma caratteristico con le sue casette e i suoi moli dove sono attaccati decine di pescherecci e barchette variopinte. Le poche casette sono occupate da una cinquantina di persone al massimo e gli spazi che hanno a disposizioni sono enormi. Mi viene subito da pensare che il mio quartiere è invece abitato da circa 300.000 persone e anche il solo trovare un parcheggio è un’impresa epica… Qui invece si vedono solo barche e motoslitte …
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La pace e la tranquillità la fanno da padrone a queste latitudini, ma penso anche che se non sei predisposto alla solitudine ....... la vita non sia tanto bella.
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Dopo una breve sosta fotografica , si riparte fino a che giungiamo ad un piccolo accampamento di popolazione di etnia SAMI. Non c’è altro che una tenda in pelle , stile indiani, una costruzione in legno che funge da punto vendita dei loro prodotti artigianali ed un appartenente a quella popolazione, vestito , come tutti gli altri nativi, nel suo costume tradizionale coloratissimo , e che si prestava insieme alla sua renna , a fare le foto con i vari turisti, vicino a degli strumenti rurali che loro usano tutti i giorni nella vita quotidiana ed auna slitta vecchia e malandata.
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Tutto questo mi ricorda i finti gladiatori che fanno da corollario al Colosseo, che per fare le foto con i turisti, si vestono come se facessero ancora parte di una Legione romana. Certo il paragone non regge ……. ma poco distante da questo minuscolo accampamento “fotografico” si erge un bel palazzo con finestre a doppi vetri, garage da cui spuntano imponenti Suv e anche una Tesla. Considerando che posto per radunarsi intorno ad un fuoco, dormire o cucinare , nel “villaggio pittoresco” non c’erano ……. E non potendo credere che alla fine della giornata quelle persone si facciano decine e decine di chilometri a piedi per tornare alle case più vicine a quell’insediamento, che avevamo visto salendo con l’autobus nella strada per il promontorio, ce li siamo immaginati subito , alla fine dell’arrivo dei turisti, rintanarsi in quella casa confortevole e moderna, in più comodi abiti “civili” . Comunque, nel piccolo negozio , abbiamo acquistato dei piccoli oggetti di artigianato sami , sicuramente introvabili altrove, ma cari come se fossimo a Miami.

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Riprendiamo infine il nostro mezzo, richiamati dall’autista, che dopo una decina di minuti ci lascia finalmente sul piazzale antistante un grande edificio moderno rettangolare lastricato in pietra.
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Al suo interno c’è la Nordkapphallen, una struttura informativa e turistica, con una grande palla bianca al centro del tetto che da lontano la fa assomigliare ad un ufo. Al suo interno poi è possibile trovare un ristorante, alcuni negozi che vendono souvenir e vestiario vario, e alcune volte anche delle mostre di arte permanenti. All’interno inoltre è possibile ottenere un diploma che attesta la presenza a Nordkapp , una sorta di certificazione del reale passaggio in quei luoghi in una determinata data. Una cosa carina certamente . Nei piani sotterranei di questa costruzione c’è anche una sala cinematografica con schermo a 270° che proietta immagini sulla natura di questa parte della regione che stiamo visitando. Interessante da vedere è anche una piccola cappella che termina in una sala dove, tramite una enorme vetrata, è possibile ammirare il sole di mezzanotte stando comodamente seduti riflettendo la meraviglia che si sta osservando.

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Ma naturalmente ciò che attira e richiama a sé tutti i visitatori , è il rinomato mappamondo terrestre in ferro , l’iconica struttura posta su un rialzo e immortalata annualmente da più di 200.000 visitatori fin qui giunti. Noi , avendo la fortuna che alle 17,30 ancora eravamo nella struttura , in attesa che l’autista e il pullman tornassero a prenderci, siamo riusciti a farci delle fotografie , con il globo , senza nessun altro che entrasse nell’inquadratura, cosa rarissima a queste “latitudini”. La massa infatti era già tutta ripartita da tempo, e nella struttura erano in attesa di quelli che sarebbero arrivati intorno alla mezzanotte. Una sensazione incredibile essere gli ultimi esseri umani sulla terraferma, prima del Polo Nord, con un vento gelido che ti sferzava sul viso, una delle poche parti del corpo non coperte da indumenti “invernali”.
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Continua Caponord.
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Intorno alle 18 siamo risaliti sul nostro mezzo di trasporto , per essere riaccompagnati sottobordo ed aver attraversato nuovamente , stavolta con una luce leggermente diversa, quei meravigliosi luoghi. Questi ricordi rimarranno indelebili nella nostra mente , e difficilmente potremo rivedere qualcosa di simili altrove.
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Finalmente dopo circa cinque ore e mezzo , siamo di nuovo in nave .Prima di andarci a preparare per la cena però , è scattata l’ora della cioccolata presso il Bar Amarillo, anche lui posto al 5 piano . Ci voleva proprio, dopo il freddo preso sul promontorio. I baristi sempre sorridenti e pronti a consigliarti per il meglio , sono contenti quando gli chiedi se puoi fotografarli.


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Doccia velocissima e pronti per la cena.
Anche stasera, come sempre d'altronde, i piatti presentati al Ristorante Quadrifoglio , sono bellissimi e soprattutto buonissimi. A fine cena abbiamo avuto la fortuna di poter colloquiare, mentre passava vicino al nostro tavolo, con l'Executive Chef, che ha ricevuto i nostri complimenti e quelli dei tavoli a noi vicino.



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Stasera dopo cena , visto che la Fascinosa sarebbe ripartita alle 02,00 …. siamo ridiscesi nuovamente a terra , per provare il brivido di farci qualche fotografia dopo la mezzanotte , con quel bel sole che ancora splendeva sull’orizzonte , e rientrare in qualche negozio ancora aperto. Ancora c'era parecchia gente in banchina che evidentemente non aveva voglia di lasciare quei posti e rimaneva fino a pochi minuti dall'ora fatidica prevista per il rientro a bordo ..... 01,30 .


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Noi invece intorno alle 01,15 esausti ma appagati, abbiamo staccato tutto e buonanotte ( anche se a dormire con la luce del sole alta, sarà una cosa alla quale non mi ci abituerò mai … ma per fortuna io vivo a Roma…).
Se è vero come si dice che non c'è due senza tre ........... Arrivederci NORDKAPP.
 
Ora se mi vorrete perdonare la trasgressione ........ , qualche scatto fatto solo per divertirmi , non potevo non approfittare del fatto che a mezzanotte non avessi bisogno del flash :ROFLMAO::ROFLMAO:

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Sogni d'oro a tutti
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TROMSO 21 Giugno 2023

Tromsø è una città della Norvegia settentrionale e comunemente considerata la Capitale della Lapponia.

Tromsø è la settima città norvegese per popolazione ed è la città più grande della Norvegia settentrionale. Il centro cittadino è situato su un’isola che i norvegesi chiamano Tromsøya ma l'agglomerato urbano si sviluppa anche sulla terraferma. Da entrambi i lati ci sono ponti che collegano il centro con le periferie, e anche un tunnel sottomarino. Su Tromsø svetta il monte Tromsdalstinden situato a est sulla terraferma, la cui sommità è raggiungibile in parte con una funivia moderna e panoramica. Da una terrazza, posta all’arrivo delle cabine, si può osservare con un unico colpo d’occhio tutto il territorio circostante.

E’ possibile scorgere il centro cittadino, che contiene il più alto numero di antiche case in legno della Norvegia del nord con la più antica datata 1789. Il monumento più famoso di Tromsø è però la cattedrale dell'Artico, costruita nel 1965. Questa città è sicuramente il centro culturale di tutta la regione.

Tutta la città è ricca di suggestivi paesaggi di respiro polare, la cui bellezza è resa dalla corona di montagne innevate che la circonda e dai fiordi in cui è incastonata.
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Tromsø che come accennato si trova su un’isola, è collegata alla terraferma da un ponte ad arco, che permette il passaggio di piccole imbarcazioni sotto i suoi piloni. Un tempo la città era un importante centro per la pesca di foche ed altri animali artici, oltre a essere il punto di partenza per le spedizioni polari. Ma soprattutto, E in inverno, Tromsø è sicuramente, il luogo ideale per tutti coloro che sono a caccia dell’aurora boreale.

La cattedrale Artica
è un punto di riferimento visibile dal ponte di Tromsø, ma anche quando si atterra a Tromsø in aereo. Ricorda vagamente l’ Opera House di Sydney . Sono gli 11 pannelli di cemento rivestiti in alluminio su ciascun lato del tetto, che forniscono la caratteristica forma alla cattedrale.
IMG_2813.webpL'ingresso principale sul lato occidentale è circondato da una grande facciata in vetro con una croce molto pronunciata. Il fantastico mosaico di vetro, che si trova invece sul lato orientale è stato aggiunto nel 1972. Raffigura la mano di Dio da cui partono tre raggi di luce: uno attraverso Gesù, uno attraverso una donna e uno attraverso un uomo. I banchi di quercia, i grandi lampadari prismatici, la ringhiera dell'altare e il pulpito sono gli accessori più significativi, tutti in uno stile che concorda con la severità e la semplicità della cattedrale.

L'organo della cattedrale è stato aggiunto invece solo nel 2005 , e riprende la forma della chiesa, richiamando con le sue forme, delle vele e banchi di ghiaccio. L'organo comprende 2940 canne, la più lunga misura 9,6 m e la più piccola invece soli 5 mm. Gran parte della lavorazione del legno è in pino massiccio e i soffietti sono fatti di pelle di renna.
Invece a sud del centro di Tromsø, potrete visitare il famoso “Polaria”, un acquario artico racchiuso in un bellissimo complesso architettonico formato da 2 edifici diversi tra loro. L’edificio più spettacolare è stato concepito con 7 corpi adagiati, ispirati ai blocchi di ghiaccio spinti sulla terra ferma dalla forza dell’Oceano . Il Polaria, inaugurato nel 1998, ha lo scopo, secondo il pensiero dei suoi ideatori, di diffondere le tematiche relative alla fauna e alla flora dell’Artico, del suo clima e del suo impatto sull’ambiente. Ma oltre ad un acquario, Polaria racchiude un cinema panoramico, un percorso espositivo e l’immancabile negozio di souvenir. Lungo il Percorso Artico si possono sperimentare anche alcune situazioni della natura artica come tempeste di neve, oppure avere un incontro con un orso polare, nonché osservare la tundra e per finire vedere una finta ma spettacolare aurora boreale.
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Il fiordo in cui passiamo è spettacolare.
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Arriviamo in porto di buon’ora, tanto che alle 08,30 , dopo aver fatto una buona colazione con cappuccino italiano e buonissimi pancake fatti su ordinazione, usciamo dopo aver passato i soliti controlli di sicurezza, necessari affinché nulla di sgradevole possa accadere.
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Dopo aver attraversato un tendone blu dove c'è un ottimo ufficio turistico che dispensa mappe e altro materiale, prendiamo una navetta al costo di e.15 a/r , i cui biglietti si comprano a bordo nave. Tale automezzo ci condurrà in centro città , in una piazzetta vicino ad uno snodi dove passano tutti i principali bus della città. Il problema però è che per tali autobus, bisogna fare i relativi biglietti a terra, ma per fortuna vicino alle fermate ci sono anche alcune emettitrici automatiche che funzionano però solo con carta di credito. Noi abbiamo optato per un ticket giornaliero, che al costo di 120 Nok , ti permette di prendere ogni mezzo che vuoi nell’arco delle 24 ore. Prendiamo il bus n. 26 e scendiamo solo quando vediamo che siamo arrivati alla fermata della Funivia. Piccola fila e acquistiamo il biglietto per salire , al costo di 395 Nok.
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Rimaniamo in vetta circa un ora e mezza , dopo aver visto e fotografato, il bellissimo panorama che si affaccia sotto alla terrazza,
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riprendiamo le cabine che in meno di tre minuti ci riportano a terra , giusto in tempo per riprendere un altro bus n.26 che stavolta ci ha condotto fin sotto la Cattedrale Artica. Il bus è mediamente pieno, però come spesso accade, nelle fermate “più interessanti” del tragitto , si svuota quasi completamente. È molto pulito e ben tenuto. Una cosa strana che ho notato è che in fondo, senza che dia fastidio a nessuno, c’è una cesta con delle catene da neve pronte per essere montate. Probabilmente da queste parti non possono abbassare la guardia neanche in estate, e sono sempre pronti ad ogni cambiamento climatico repentino. Segno di civiltà e senso civico.


Continua TROMSO
 
Continua Tromso 2

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Per entrare in Cattedrale, occorre acquistare un ticket del costo di 70 NOK ( soldi veramente rubati in questo caso , se penso che da noi a San Pietro, ma anche in tutte le altre basiliche monumentali e chiese storiche, puoi entrare senza spendere nulla ). Dentro a parte l’organo e la vetrata policroma, come accennato sopra, non c’è un granché . L’unica cosa degna di nota da vedere è la sua forma atipica e la tecnica di costruzione a pannelli.
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Io personalmente sono rimasto molto deluso da questa sosta. Riprendiamo allora l’autobus , alla comoda fermata ci sono già persone che aspettano. E ci facciamo riportare in centro,
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dopo essere passati per diversi quartieri. Pochissima gente in giro e quei pochi, tutti con la faccia imbronciata, sia che stiano mangiando o che camminino , sempre incuranti di quello che hanno intorno.



Facciamo qualche acquisto nei pochi negozi aperti (?) , d’altronde qualche troll non lo vuoi riportare agli amici che te lo hanno chiesto?
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Alle 14,00 , sotto ad un sole abbastanza velato rientriamo per andare a mangiare qualcosa , prima che alle 16,30 la nave riparta destinazione LEKNES , le mitiche Isole Lofoten.
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Continua TROMSO
 
Continua TROMSO 3

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Lo spettacolo che si osserva dal balcone, al momento della partenza, è notevole
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Il pomeriggio trascorre tra una conferenza, un video quiz , una partita a Bingo ( gioco a cui secondo me non si vincerà mai tanto, finché non saranno i gestori del casinò a volerlo).
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Solita doccia pre-cena
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e una volta finito di mangiare , passiamo la serata in giro per la nave tra i vari saloni ad ascoltare i vari gruppi musicali con le loro performance.
Buonanotte da Tromso . Domani saremo LEKNES.

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Approfitto oggi per farvi vedere, come richiesto via email da qualche "vecchio amico" di crociere, di mostrare dei piatti che abbiamo mangiato a bordo , perché spesso, impropriamente secondo me, si legge del "peggioramento" della qualità del cibo. A prescindere che comunque è una cosa estremamente soggettiva , ma potrebbe anche essere che la gente a casa propria sia abituata a mangiare solo ad aragosta e champagne ....... IMG_2943.webp
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Per non parlare poi dei dolci, magistralmente preparati e presentati.

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Ora basta altrimenti la glicemia schizza a 600 . Spero che per qualcuno le cose ora siano più chiare ...... Poi ognuno può pensare a quello che sia meglio credere.
 
LEKNES 22 Giugno 2023

Oggi abbiamo optato per un fantastico tour nelle PANORAMICHE ISOLE LOFOTEN.
Per chi arriva dal mare le affascinanti isole Lofoten offrono un panorama davvero mozzafiato. Circa 200 km di montagne che si rincorrono e che cadendo a strapiombo nel mare, ci emozioneranno con la ricchissima vegetazione presente nelle valli che incontreremo, e nei molti villaggi di pescatori che incroceremo, rimanendo sorpresi dai colori, dalle barche dei pescatori locali, dagli scorci che si aprono tra quei colossi di granito.
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Attraverseremo spiagge bianche, tanto che per i loro colori ci sembrerà di essere ai caraibi, sabbia candida e mare azzurro …. nonché incantevoli villaggi scarsamente abitati.
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Arriveremo fino a Aa, un piccolo villaggio di pescatori in fondo alla strada principale delle Lofoten che, a detta della guida, in tempi remoti, apparteneva a un solo uomo che controllava anche tutte le attività presenti in loco. Ci recheremo poi a visitare alcune delle caratteristiche rimesse/baracche dei pescatori che sono state splendidamente conservate nel tempo, per futura memoria del loro faticoso passato, a Svolvær. Continueremo poi, facendo una sosta guidata al Museo dello Stoccafisso, dove ci sarà mostrato, come i pesci, la vera ricchezza di questi luoghi, vengono essiccati e preparati per l'esportazione verso tutti i paesi del mondo. Saremo infine condotti presso un tipico ristorante locale dove potremo assaggiare un delizioso pranzo con vista sulla baia …. (ma considerando che dopo una splendida mattina soleggiata , all’ora di pranzo inizierà a piovere, lo spettacolo sarà un pochino al di sotto delle aspettative). Sulla via del ritorno sosteremo infine a Rien, uno fra i più belli e meglio conservati villaggi di pescatori delle Lofoten per una piacevole passeggiata.
La nave già in prima mattina, naviga lenta dentro il fiordo, che regala un mare quasi immobile contornato da montagne e verde.
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Le calme acque azzurre, trasmettono pace e tranquillità all'anima. Questa parte della Norvegia ti riconcilia sicuramente con la natura , vieni continuamente messo in contatto con le meraviglia che solo lei ti sa donare.
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Continua LEKNES 2

A Leknes la nave, contrariamente a tutti gli altri scali, resta al largo, perciò lo sbarco oggi avviene tramite lance. Noi avendo presa l’escursione con Costa, siamo i primi a scendere , a seguire scenderanno tutti gli altri crocieristi , che hanno dovuto prendere nei giorni precedenti, un biglietto per determinare l'ordine di uscita.
IMG_7579.webpIl tragitto nave/molo dura circa 10 minuti , con un mare abbastanza calmo.
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Sulla banchina del piccolo molo, troviamo ad accoglierci un simpatico troll con bandiera norvegese.
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Ci sono inoltre molti noleggiatori in porto presi d’assalto da tutti quelli che hanno preferito muoversi da soli , visto che l’escursione con Costa viene ben 185 e. a persona …Io, dopo aver visto le strade, le distanze da percorrere, i villaggi da visitare, consiglio di farsi bene i conti del tempo necessario per tornare in barca . Più di qualche persona è infatti tornata a bordo con il “fiatone”…...
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La nostra guida è una bellissima ragazza norvegese, Cindy, che parlando solo inglese in un pullman quasi completamente di italiani, si è fatta aiutare da un’addetta dell’ufficio escursioni, Maria Cristina, che ha tradotto gran parte di quello che lei diceva. In pratica tutto il nostro tour si è svolto tra paesaggi davvero mozzafiato e tutti eravamo con la testa attaccata ai vetri dell’automezzo , per non perderci neanche un attimo di quell’incantevole paesaggio , di quei meravigliosi scorci di mare.
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Continua LOFOTEN 3
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Come prima tappa ci fermiamo al paesino di Aa ( che in norvegese si pronuncia O ).
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Un pò più piccolo rispetto ai nostri paesotti, ma molto variopinto e pieno di barche in attesa di prendere il largo.
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Per la strada, prima di arrivare , abbiamo notato diverse tende montate in quelle che da noi sono chiamate aree per la sosta momentanea, quelle che si incontrano affiancate alla corsia di marcia , poco più di slarghi, ma che si affacciavano su magnifiche vedute sul mare sottostante, in un contesto bellissimo. Da queste parti è facile trovare queste persone che parcheggiano la macchina sul ciglio della strada, montano la loro piccola tenda e restano accampati . con una canna nella mano e seduti su una piccola sdraio , osservano la natura. Ripartiamo e dopo una decina di chilometri di strada, dove spesso e volentieri bisognava accostarsi per far passare la macchina o il camion che proveniva in senso opposto, arriviamo nei pressi di un “simil campeggio” in prossimità di una spiaggia. .
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Qualche decina di metri prima dell’arenile, ci sono moltissimi bungalow a schiera , che vengono affittati ai vari campeggiatori anche per pochi giorni. Di fianco a queste costruzioni rosso sangue, c’è uno slargo con erba , dove ci sono centinaia di tende montate e decine e decine di camper, con centinaia di gente esposta al sole come è facile vederne sulle nostre spiagge a Ferragosto.
 
Stato
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