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Costa Luminosa - Groenlandia - agosto 2010
- Autore discussione prof
- Data d'inizio
- Stato
in omaggio ai ragazzi dell'animazione (e soprattutto al poveretto col costume da orso bianco) un'immagine della festa per l'attraversamento del circolo polare artico
Qualcuno mi ha chiesto del ponte di comando. Ecco due immagini...ma non mi chiedete a cosa servono tutti quei bottoni e levette...
Qualcuno mi ha chiesto del ponte di comando. Ecco due immagini...ma non mi chiedete a cosa servono tutti quei bottoni e levette...
Ciao a tutti,
stamattina ho visto che con questo diario siamo arrivati a 3001 contatti in tre settimane. Un risultato che mi sembra eccezionale, considerato che la Groenlandia resta comunque una destinazione di nicchia e la crociera è una sola nell'anno. Voglio ringraziare tutti quanti, sia coloro che hanno lasciato un messaggio che la "maggioranza silenziosa" che si è solo collegata ma evidentemente con interesse. Un ringraziamento particolare a Valyus e agli amministratori del forum per l'incoraggiamento e la simpatia con la quale hanno seguito questo post, segnalandolo - tra l'altro - in una mail mandata ieri a tutti gli iscritti in cui si comunicavano le nuove iniziative di crocieristi.it
Ancora grazie e cari saluti a tutti
stamattina ho visto che con questo diario siamo arrivati a 3001 contatti in tre settimane. Un risultato che mi sembra eccezionale, considerato che la Groenlandia resta comunque una destinazione di nicchia e la crociera è una sola nell'anno. Voglio ringraziare tutti quanti, sia coloro che hanno lasciato un messaggio che la "maggioranza silenziosa" che si è solo collegata ma evidentemente con interesse. Un ringraziamento particolare a Valyus e agli amministratori del forum per l'incoraggiamento e la simpatia con la quale hanno seguito questo post, segnalandolo - tra l'altro - in una mail mandata ieri a tutti gli iscritti in cui si comunicavano le nuove iniziative di crocieristi.it
Ancora grazie e cari saluti a tutti
E allora ecco altre due immagini del ghiacciaio di Ilulissat
Infine la terribile gola dove le donne inuit si gettavano nei periodi di carestia, disperate perché non riuscivano a sfamare i propri piccoli. Un simbolo della natura selvaggia della Groenlandia. E Peter Hoeg nel suo "Il senso di Smilla per la neve" così descrive all'ultima pagina del romanzo il devastante contatto con l'acqua gelida che uccide:
"Sentirà come un sollievo l'acqua fredda che lo rende senza peso e lo risucchia verso il basso...il ghiaccio sarà bianco e azzurro, un guscio ghiacciato intorno a una vita che scorre appena, come una stalattite...Non si può vincere contro il ghiaccio".
Infine la terribile gola dove le donne inuit si gettavano nei periodi di carestia, disperate perché non riuscivano a sfamare i propri piccoli. Un simbolo della natura selvaggia della Groenlandia. E Peter Hoeg nel suo "Il senso di Smilla per la neve" così descrive all'ultima pagina del romanzo il devastante contatto con l'acqua gelida che uccide:
"Sentirà come un sollievo l'acqua fredda che lo rende senza peso e lo risucchia verso il basso...il ghiaccio sarà bianco e azzurro, un guscio ghiacciato intorno a una vita che scorre appena, come una stalattite...Non si può vincere contro il ghiaccio".
Ciao a tutti, vedo che con questo diario siamo andati oltre i 4 mila contatti. Grazie a tutti i visitatori e grazie anche a Valyus e agli amministratori per la nuova collocazione addirittura nella home page del sito.
Mi sono state chieste in mp altre foto e info sull'ultima tappa: la Scozia. Il porto è quello di Invergordon, una piccola cittadina industriale. Da lì conviene raggiungere la capitale delle Highlands, Inverness che ha un centro storico elegante col castello e la cattedrale che ricorda Notre Dame. Ecco alcune immagini
Mi sono state chieste in mp altre foto e info sull'ultima tappa: la Scozia. Il porto è quello di Invergordon, una piccola cittadina industriale. Da lì conviene raggiungere la capitale delle Highlands, Inverness che ha un centro storico elegante col castello e la cattedrale che ricorda Notre Dame. Ecco alcune immagini
Visto che l'utente Fabio B. fa notare la circostanza, ci tengo a chiarire che, su sollecitazione della compagnia Costa, ho scritto un diverso e molto più breve testo descrittivo della crociera in Groenlandia (soprattutto centrato sulle escursioni effettuate), che è stato ora inserito on line. Considerato che la crociera è stata davvero affascinante, mi è sembrato giusto non sottrarmi all'invito ricevuto e renderne merito alla compagnia che l'ha ideata e organizzata al meglio. Prima di inviare il nuovo testo, avevo comunque informato gli amministratori di questo forum che mi hanno lasciato libero di accettare l'invito. Il diario che resta qui in esclusiva, molto più ampio e documentato e con una ricca rassegna di foto, si è sviluppato anche con diversi approfondimenti sulla cultura inuit, grazie alle domande e alle curiosità degli utenti di crocieristi.it
Mi sembra quindi doveroso ringraziare ancora gli amministratori che hanno voluto valorizzare questo diario sin dall'inizio e collocandolo ora nella home page. Un grazie anche agli oltre 4 mila lettori che finora lo hanno "cliccato" sul nostro sito. Resto a disposizione per qualunque altra curiosità o chiarimento su questo bel viaggio.
Un caro saluto a tutti
Mi sembra quindi doveroso ringraziare ancora gli amministratori che hanno voluto valorizzare questo diario sin dall'inizio e collocandolo ora nella home page. Un grazie anche agli oltre 4 mila lettori che finora lo hanno "cliccato" sul nostro sito. Resto a disposizione per qualunque altra curiosità o chiarimento su questo bel viaggio.
Un caro saluto a tutti
Ciao a tutti e ancora grazie per i complimenti.
Rispondo a Gabriele C. sul mostro di Loch Ness.
Dopo aver visto il business che gira intorno al lago (decine di migliaia di turisti all'anno, magliette e souvenir, alberghi e ristoranti sempre pieni) viene istintivamente da pensare che si tratti solo di panzane per attirare visitatori. Parlando con la guida (scozzese di quelle parti) e cercando in biblioteca, ho notato invece che l'argomento è comunque preso molto sul serio e da molti anni.
Numerosi ricercatori stanno tutt'ora studiando il fenomeno del mostro di Loch Ness, molti testimoni affermano di averlo visto apparire dalle acque del lago fin dal 1933 quando una coppia di turisti, i signori Spicer, disse di aver visto un essere enorme emergere dalle acque e poi rituffarvisi. L'avvistamento più famoso è quello del 1944 quando il medico Wilson riuscì persino a fotografarlo: è l'immagine in bianco e nero di un essere col lungo collo che ancora rimane come simbolo del "caso". Più recentemente i casi di avvistamento si sono di nuovo moltiplicati e sul luogo ci hanno detto che l'ultimo risale al 2008 ad opera di una guardia giurata.
Molti studiosi dubitano comunque dell'esistenza di questo essere per i seguenti motivi:
-La creatura avrebbe dovuto riprodursi per poter continuare ad essere presente nel lago per tanti anni, quindi dovrebbero esserci stati più esemplari in passato per poter arrivare all'ultimo esemplare ipoteticamente presente ora nel lago. Possibile?
-Nel fondale dovrebbero trovarsi i resti di queste creature, ma negli anni '90 il lago di Loch Ness è stato dragato (con enorme spesa) e di Nessie e dei suoi antenati nessuna traccia.
-Nel lago non sono presenti nascondigli di dimensioni tali da poter permettere a questo animale di nascondersi. E' pur vero che ci sono enormi correnti e molti sospettano che ci sia un collegamento sotterraneo del lago col mare.
La cosa più sorprendente è però che anche autorevoli giornali diano spazio al "caso". Ad esempio ecco cosa ho trovato: sul Times si è letto che dopo due anni di intense ricerche, un paleontologo scozzese si è convinto che il mitico mostro di Loch Ness non è altro che un elefante del circo che si fa il bagno nel lago. "La proboscide e la parte superiore della schiena del pachiderma, le soli parti dell'animale che emergono in superficie quando è in acqua, possono facilmente essere confuse con un mostro" ha spiegato Neil Clark. Lo studioso ha anche scoperto che alcuni circhi soggiornano di tanto in tanto accanto al lago scozzese.
Insomma, come dice pmanlio, considerate non una giornata di sole ma una di nebbia. Un lago profondo e pieno di correnti dove in tanti hanno fatto naufragio. Le rovine di un castello. Molti animali in libertà nella zona. Un po' di suggestione...e il gioco è fatto. Come dicono gli abitanti, nessuno è mai riuscito a provare che Nessie NON esiste...
cari saluti
Rispondo a Gabriele C. sul mostro di Loch Ness.
Dopo aver visto il business che gira intorno al lago (decine di migliaia di turisti all'anno, magliette e souvenir, alberghi e ristoranti sempre pieni) viene istintivamente da pensare che si tratti solo di panzane per attirare visitatori. Parlando con la guida (scozzese di quelle parti) e cercando in biblioteca, ho notato invece che l'argomento è comunque preso molto sul serio e da molti anni.
Numerosi ricercatori stanno tutt'ora studiando il fenomeno del mostro di Loch Ness, molti testimoni affermano di averlo visto apparire dalle acque del lago fin dal 1933 quando una coppia di turisti, i signori Spicer, disse di aver visto un essere enorme emergere dalle acque e poi rituffarvisi. L'avvistamento più famoso è quello del 1944 quando il medico Wilson riuscì persino a fotografarlo: è l'immagine in bianco e nero di un essere col lungo collo che ancora rimane come simbolo del "caso". Più recentemente i casi di avvistamento si sono di nuovo moltiplicati e sul luogo ci hanno detto che l'ultimo risale al 2008 ad opera di una guardia giurata.
Molti studiosi dubitano comunque dell'esistenza di questo essere per i seguenti motivi:
-La creatura avrebbe dovuto riprodursi per poter continuare ad essere presente nel lago per tanti anni, quindi dovrebbero esserci stati più esemplari in passato per poter arrivare all'ultimo esemplare ipoteticamente presente ora nel lago. Possibile?
-Nel fondale dovrebbero trovarsi i resti di queste creature, ma negli anni '90 il lago di Loch Ness è stato dragato (con enorme spesa) e di Nessie e dei suoi antenati nessuna traccia.
-Nel lago non sono presenti nascondigli di dimensioni tali da poter permettere a questo animale di nascondersi. E' pur vero che ci sono enormi correnti e molti sospettano che ci sia un collegamento sotterraneo del lago col mare.
La cosa più sorprendente è però che anche autorevoli giornali diano spazio al "caso". Ad esempio ecco cosa ho trovato: sul Times si è letto che dopo due anni di intense ricerche, un paleontologo scozzese si è convinto che il mitico mostro di Loch Ness non è altro che un elefante del circo che si fa il bagno nel lago. "La proboscide e la parte superiore della schiena del pachiderma, le soli parti dell'animale che emergono in superficie quando è in acqua, possono facilmente essere confuse con un mostro" ha spiegato Neil Clark. Lo studioso ha anche scoperto che alcuni circhi soggiornano di tanto in tanto accanto al lago scozzese.
Insomma, come dice pmanlio, considerate non una giornata di sole ma una di nebbia. Un lago profondo e pieno di correnti dove in tanti hanno fatto naufragio. Le rovine di un castello. Molti animali in libertà nella zona. Un po' di suggestione...e il gioco è fatto. Come dicono gli abitanti, nessuno è mai riuscito a provare che Nessie NON esiste...
cari saluti
Ancora grazie a Vacanziera, Vascomane e Adrisessanta
Completo il "tour" virtuale nella Scozia delle Highlands con qualche altra immagine
Intanto una diversa inquadratura del Castello di Urquhart che dà idea della rigogliosa vegetazione che lo circonda...manca solo di vedere l'Highlander Christopher Lambert fare capolino tra i merli della torre
Completo il "tour" virtuale nella Scozia delle Highlands con qualche altra immagine
Intanto una diversa inquadratura del Castello di Urquhart che dà idea della rigogliosa vegetazione che lo circonda...manca solo di vedere l'Highlander Christopher Lambert fare capolino tra i merli della torre
Infine una digressione naturalistica
Quelli che vedete sono prati con i fiori viola di un particolare tipo di erica caratteristico di questa zona scozzese (detto in italiano anche brugo o Calluna vulgaris).
Dalle sommità fiorite (che assumono questo colore solo ad agosto) si ottengono ottimi infusi o decotti utili contro la cistite. Aggiunti all'acqua del bagno donano sollievo a chi soffre di reumatismi.
Il legno della pianta è utilizzato dai montanari per costruire pipe e le radici, attraverso una particolare lavorazione, si trasformano in monili e talismani femminili (li abbiamo trovati in molti negozi della zona).
Naturalmente la leggenda vuole che l'erica abbia anche poteri magici. Le donne single ne piantano una varietà dal fiore rosso nel proprio giardino, certe che le aiuterà a trovare marito. E chi dorme su un letto di erica avrà anche accesso in sogno ai segreti dell'Aldilà....Prima di giocare il Superenalotto è quindi consigliabile far arrivare un vagone di erica dalle brughiere scozzesi...
Cari saluti
Quelli che vedete sono prati con i fiori viola di un particolare tipo di erica caratteristico di questa zona scozzese (detto in italiano anche brugo o Calluna vulgaris).
Dalle sommità fiorite (che assumono questo colore solo ad agosto) si ottengono ottimi infusi o decotti utili contro la cistite. Aggiunti all'acqua del bagno donano sollievo a chi soffre di reumatismi.
Il legno della pianta è utilizzato dai montanari per costruire pipe e le radici, attraverso una particolare lavorazione, si trasformano in monili e talismani femminili (li abbiamo trovati in molti negozi della zona).
Naturalmente la leggenda vuole che l'erica abbia anche poteri magici. Le donne single ne piantano una varietà dal fiore rosso nel proprio giardino, certe che le aiuterà a trovare marito. E chi dorme su un letto di erica avrà anche accesso in sogno ai segreti dell'Aldilà....Prima di giocare il Superenalotto è quindi consigliabile far arrivare un vagone di erica dalle brughiere scozzesi...
Cari saluti
Grazie anche ad Alcia e ancora alla travolgente Vacanziera.
Per concludere alla grande, ecco una sorpresa. Un amico che era al Photoshop della Luminosa mi ha fatto avere via email questi quattro scatti dei fotografi di bordo. Si tratta del famoso primo iceberg avvistato da bordo, come racconto nel diario, e di tre immagini del ghiacciaio di Ilulissat. Stropicciatevi gli occhi....Cari saluti a tutti!
Per concludere alla grande, ecco una sorpresa. Un amico che era al Photoshop della Luminosa mi ha fatto avere via email questi quattro scatti dei fotografi di bordo. Si tratta del famoso primo iceberg avvistato da bordo, come racconto nel diario, e di tre immagini del ghiacciaio di Ilulissat. Stropicciatevi gli occhi....Cari saluti a tutti!
Pensierino della sera.
Naturalmente spero che, magari grazie all'intercessione di Babbo Natale, che ha la cassetta postale al porto di Nuuk
tutti coloro che puntano alla Groenlandia e ai suoi iceberg riescano a raggiungerli questa estate prima che la crociera sparisca come un miraggio dal catalogo
PS: forse da qualche parte ho già fatto outing sulla questione ma ribadisco qui che a marzo ho finito di pagare l'ultima rata...!
Naturalmente spero che, magari grazie all'intercessione di Babbo Natale, che ha la cassetta postale al porto di Nuuk
tutti coloro che puntano alla Groenlandia e ai suoi iceberg riescano a raggiungerli questa estate prima che la crociera sparisca come un miraggio dal catalogo
PS: forse da qualche parte ho già fatto outing sulla questione ma ribadisco qui che a marzo ho finito di pagare l'ultima rata...!
Sognando la Patagonia e un conto corrente in grado di soddisfare tutti questi turpi desideri, torno a Babbo Natale...
Queste bandiere ci hanno accolto al porto di Nuuk: oltre quella italiana e quella groenlandese come vedete c'è anche la bandiera di Santa Claus...
E con un po' di nostalgia metto due foto della baia di Ilulissat e un'immagine della partenza di Luminosa con iceberg sullo sfondo...
Un caro saluto e buona notte!
Queste bandiere ci hanno accolto al porto di Nuuk: oltre quella italiana e quella groenlandese come vedete c'è anche la bandiera di Santa Claus...
E con un po' di nostalgia metto due foto della baia di Ilulissat e un'immagine della partenza di Luminosa con iceberg sullo sfondo...
Un caro saluto e buona notte!
Grazie ancora di cuore a Stromboli
E visto che ci siamo, aggiungo qui la notizia di uno studio (rilanciato dall'agenzia Ansa) secondo cui i ghiacciai della Groenlandia sarebbero a forte rischio per il riscaldamento globale. E' un fenomeno fortemente avvertito nella zona e, a Ilulissat, un'area del museo - ospitato nella casa che fu dell'esploratore Rasmussen - è dedicata proprio a questo allarme ambientale. C'erano anche dei residenti "bastian contrari" che si dicevano contenti: sostenevano che avendo più giorni di caldo all'anno l'economia e il turismo ne avrebbero avuto giovamento. Contenti loro...
Intanto gli scienziati dicono questo:
CLIMA: GHIACCIAI GROENLANDIA 'MANGIATÌ DA CORRENTI CALDE
Le correnti sempre più calde stanno
letteralmente 'mangiandò i ghiacciai della Groenlandia,
accelerandone lo scioglimento. Lo ha scoperto una ricercatrice
italiana che lavora al Woods Hole Oceanographic Institute con
uno studio pubblicato dalla rivista Nature Geoscience oltre che
sulla rivista dell'istituto americano.
«I ghiacciai non si stanno semplicemente sciogliendo a causa
delle temperature più alte - spiega Fiamma Straneo - si muovono
più velocemente, si assottigliano, si spezzano e si ritirano,
riversando sempre più acqua nell'oceano. Stanno cambiando
proprio il loro comportamento».
Secondo l'esperta, una forte responsabilità per questi
cambiamenti potrebbe essere di ciò che avviene sotto le masse
di ghiaccio. Durante alcuni viaggi in Groenlandia il team
guidato dalla ricercatrice italiana ha misurato la temperatura
dell'acqua al di sotto di alcune 'linguè dei ghiacciai, cioè
delle parti che si protendono sull'acqua e che sono fondamentali
per garantirne la stabilità, trovando che dopo un primo strato
di 150 metri di acqua fredda ce n'è uno molto più caldo e
salato: «L'acqua è a circa 3,5 gradi - spiega Straneo - una
temperatura elevatissima a queste latitudini, sufficiente a
sciogliere il ghiaccio».
Questa acqua calda starebbe erodendo i ghiacciai dal di
sotto, e sarebbe responsabile della perdita delle 'linguè, che
sta già avvenendo in diverse aree: «Questo fattore non è preso
in considerazione dai modelli sui cambiamenti climatici -
conclude Straneo - anche perchè stiamo iniziando ora a
comprenderlo, ma di sicuro è indispensabile capirne di più per
predire il comportamento dei ghiacciai nel futuro».
E visto che ci siamo, aggiungo qui la notizia di uno studio (rilanciato dall'agenzia Ansa) secondo cui i ghiacciai della Groenlandia sarebbero a forte rischio per il riscaldamento globale. E' un fenomeno fortemente avvertito nella zona e, a Ilulissat, un'area del museo - ospitato nella casa che fu dell'esploratore Rasmussen - è dedicata proprio a questo allarme ambientale. C'erano anche dei residenti "bastian contrari" che si dicevano contenti: sostenevano che avendo più giorni di caldo all'anno l'economia e il turismo ne avrebbero avuto giovamento. Contenti loro...
Intanto gli scienziati dicono questo:
CLIMA: GHIACCIAI GROENLANDIA 'MANGIATÌ DA CORRENTI CALDE
Le correnti sempre più calde stanno
letteralmente 'mangiandò i ghiacciai della Groenlandia,
accelerandone lo scioglimento. Lo ha scoperto una ricercatrice
italiana che lavora al Woods Hole Oceanographic Institute con
uno studio pubblicato dalla rivista Nature Geoscience oltre che
sulla rivista dell'istituto americano.
«I ghiacciai non si stanno semplicemente sciogliendo a causa
delle temperature più alte - spiega Fiamma Straneo - si muovono
più velocemente, si assottigliano, si spezzano e si ritirano,
riversando sempre più acqua nell'oceano. Stanno cambiando
proprio il loro comportamento».
Secondo l'esperta, una forte responsabilità per questi
cambiamenti potrebbe essere di ciò che avviene sotto le masse
di ghiaccio. Durante alcuni viaggi in Groenlandia il team
guidato dalla ricercatrice italiana ha misurato la temperatura
dell'acqua al di sotto di alcune 'linguè dei ghiacciai, cioè
delle parti che si protendono sull'acqua e che sono fondamentali
per garantirne la stabilità, trovando che dopo un primo strato
di 150 metri di acqua fredda ce n'è uno molto più caldo e
salato: «L'acqua è a circa 3,5 gradi - spiega Straneo - una
temperatura elevatissima a queste latitudini, sufficiente a
sciogliere il ghiaccio».
Questa acqua calda starebbe erodendo i ghiacciai dal di
sotto, e sarebbe responsabile della perdita delle 'linguè, che
sta già avvenendo in diverse aree: «Questo fattore non è preso
in considerazione dai modelli sui cambiamenti climatici -
conclude Straneo - anche perchè stiamo iniziando ora a
comprenderlo, ma di sicuro è indispensabile capirne di più per
predire il comportamento dei ghiacciai nel futuro».
Ghiacciai erosi e sempre più iceberg piccoli e insidiosi in giro. Ecco un paio di esempi di come la navigazione sia davvero piena di colpi di scena per le imbarcazioni che vanno quasi in slalom...
Ma viene il momento del riposo come per questo husky sulla slitta
E dedico la foto al caro Manlio augurandogli di ritemprarsi dopo le fatiche delle 35 pagine di diario che ha voluto meritoriamente donarci...
Un caro saluto
Ma viene il momento del riposo come per questo husky sulla slitta
E dedico la foto al caro Manlio augurandogli di ritemprarsi dopo le fatiche delle 35 pagine di diario che ha voluto meritoriamente donarci...
Un caro saluto
- Stato