massimorocca
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Re: Costa Luminosa vernissage 5-15 maggio
Venerdi 8.
Smirne in una giornata di sole gloriosa. Sono eccitatissimo perchè Efeso è un mio pallino da anni. Ci arriviamo attraversando una Turchia verdissima. Purtroppo impattiamo in un'orda, di cui ovviamente facciamo parte anche noi, di turisti che intasano il luogo tanto da impedirmi di entrare davvero in sintonia con le rovine, per altro splendide. la biblioteca di Celso è in forma da cartolina, abbacinante contro un cielo assolutamente blu. Il caldo è pazzesco e sono appena le dieci del mattino e a inizio maggio, non oso pensare alla situazione in piena estate. Anche qui il tempo a disposizione è inferiore all'importanza del luogo. La visita salta completamente le case delle terrazze ( di cui ho sentito meraviglie) che sono vistabili con una guida del posto e a pagamento, una scelta che forse potrebbe essere inserita nella variabili che comprendono in un altro tour le visite alal casa della vergine e alla basilica di san Giovanni, se solo ci fosse appunto un po più delle due ore scarse da dedicare agli scavi. Quando tornaimo sulla nave ci accorgiamo di un altro piccolo difetto dell'organizzazione che non avevo mai riscontrato in rpecedenza. Ingressi e sbarchi sono mal coordinati, avvengono un po' alla rinfusa, così che le file si fanno notare e sulle banchine portuali fa davvero caldo. Capiterà anche, in altri porti che mentre qualche gita rientra un'altra sta proprio uscendo e chissà perchè invece di dividere entranti e uscenti dai due ponti preposti 1 e A si vada a cozzare frontalmente. Rallenta anche un po il nuovo sistema di lettura ottico fotografica dei passeggeri che sostituisce le vecchie slot. Spesso i lettori si impallano e spesso le foto prese una volta non sembrano andare bene una seconda costringendo la security a rifarle per cui passando uno per volta i tempi si dilatano.
Sabato 9. Rodi
tempo sempre più splendido. Città affascinante. Questa volta dopo la deludente esperienza di Lindos fatta nel 2006, opto per la visita solitaria del capoluogo. Faccio bingo perchè la sosta è molto lunga e quindi ce la giriamo e rigiriamo a nostro ritmo fino nei vicoli più abbandonati, compresa la fantastica passeggiata sul circuito delle mura che straconsiglio a chiunque sia appassionato di architetture militari o di castelli. In porto a fianco a noi c'è la Fortuna. da oggi in poi ci ritroveremo quasi sempre in compagnia di una nave sorella, a Istanbul ci sarà' l'Europa, a Mykonos el Pireo la Victoria. Probabilmente la scelta di raddoppiare sistematicamente gli scali è vincente, mah. Si salpa per Istambul. Il passaggio dei Dardanelli avverrà di notte, sia adesso all'andata che al ritorno. E' la stessa cosa che mi è successa a Gibiliterra andando alle Canarie. ma non sarebbe possibile farne almeno una con la luce. In fondo il tramonto è ben dopo le otto di sera. Bastava parire da Rodi un'ora prima, accorciando la sosta ad otto ore invece che 9. Va beh sono proprio incontentabile...
Istanbul 10 maggio
Ed eccoci alla tappa più attesa, motivo di base della scelta della crociera perchè la formula dell'overnight per quelle da più di una settimana mi attira moltissimo.
Il risveglio è già mozzafiato , con la torre di galata a dritta e la foresta di minareti che ci guarda dall'altro lato del Bosforo. Lo spettacolo sul mare che condividiamo con una Azamara, una Costa, e più tardi con la Ruby Princess è incredibile. Il misto di grandi navi mercantili, traghetti e imbarcazioni da pesca in una scala che va dalle 100mila tonnelate, ai 4,5 metri in unica inquadrtaura fotografice non si dimentica, così come questo braccio di mare che potebbe essere un fiume o un lago. Scendiamo a terra e ci noleggiamo un taxi per portarci un po' a zonzo per la città. Come avrete capito da Rodi, sono appassionato di architetture militari e quindi dedico la prima parte della mattinata alle mura teodosiane che non sono comprese nel superistanbul prenotato per il giorno dopo. Pur arrivando da Roma e dalle sue Aureliane queste valgono davvero il viaggio. Il giro si conclude in un castello fantastico a Yedikule dove la cinta che taglia la penisola partendo dal Corno d'oro si salda alle sponde del mar di marmara. Purtroppo non riesco neppure picchiandolo in testa a convincere il tassista a tornare indietro per farmi vistare la Kariye Camii, chiesa moschea museo dai mosaici stupefacenti. Sostiene che è chiusa, che è lontana che non è interessante. Alla fine mi arrendo perchè tanto prima o poi qui ci ritorno. Nonostante sia ovvia tappa per il giorno dopo decidiamo di goderci in tranquillità Santa Sofia. Detto e fatto. E ne vale la pena. Avremmo anche voluto fare altrettanto con la moschea blu ma impattiamo con gli orari delle preghiere e incominciamo ad essere un po' stanchi. E poi ci attende la cena sul battello sul bosforo, meglio rallentare un po.
Già la cena, prenotata col totem se ricordate. Ma di escursioni sul bosforo ce ne erano tre, tutte con lo stesso prezzo e distinte solo dal numero di riferimento. E sul totem una pagina descrive l'escurisone ma la prenotazione si fa su un'altra, quindi occhio che è facile sbagliare. Come ho fatto io. E per fortuna che quando resto come un pero di fronte all'animatore che mi fa "ma questa era l'escursione del pomeriggio", si scopre che c'erano ancora giusto 4 posti ancora disponibili. Uahu. Perchè perdersi il bosforo di notte, i giochi di luce del ponte, i palazzi i castelli e le moschee riflesse nell'acqua, tra l'altro dalla sponda asiatica sale anche una luna spetacolarmente piena, sarebbe stato un delitto. L'escursione è però cara 153 euro, in compenso si mangia benissimo anche se con qualche accenno che sembra riportare al film cous cous, quando dopo gli abbondantissimi antipasti il pesce non sembra più arrivare e in compenso ad intrattenere gli ospiti arriva la danzatrice del ventre.
Venerdi 8.
Smirne in una giornata di sole gloriosa. Sono eccitatissimo perchè Efeso è un mio pallino da anni. Ci arriviamo attraversando una Turchia verdissima. Purtroppo impattiamo in un'orda, di cui ovviamente facciamo parte anche noi, di turisti che intasano il luogo tanto da impedirmi di entrare davvero in sintonia con le rovine, per altro splendide. la biblioteca di Celso è in forma da cartolina, abbacinante contro un cielo assolutamente blu. Il caldo è pazzesco e sono appena le dieci del mattino e a inizio maggio, non oso pensare alla situazione in piena estate. Anche qui il tempo a disposizione è inferiore all'importanza del luogo. La visita salta completamente le case delle terrazze ( di cui ho sentito meraviglie) che sono vistabili con una guida del posto e a pagamento, una scelta che forse potrebbe essere inserita nella variabili che comprendono in un altro tour le visite alal casa della vergine e alla basilica di san Giovanni, se solo ci fosse appunto un po più delle due ore scarse da dedicare agli scavi. Quando tornaimo sulla nave ci accorgiamo di un altro piccolo difetto dell'organizzazione che non avevo mai riscontrato in rpecedenza. Ingressi e sbarchi sono mal coordinati, avvengono un po' alla rinfusa, così che le file si fanno notare e sulle banchine portuali fa davvero caldo. Capiterà anche, in altri porti che mentre qualche gita rientra un'altra sta proprio uscendo e chissà perchè invece di dividere entranti e uscenti dai due ponti preposti 1 e A si vada a cozzare frontalmente. Rallenta anche un po il nuovo sistema di lettura ottico fotografica dei passeggeri che sostituisce le vecchie slot. Spesso i lettori si impallano e spesso le foto prese una volta non sembrano andare bene una seconda costringendo la security a rifarle per cui passando uno per volta i tempi si dilatano.
Sabato 9. Rodi
tempo sempre più splendido. Città affascinante. Questa volta dopo la deludente esperienza di Lindos fatta nel 2006, opto per la visita solitaria del capoluogo. Faccio bingo perchè la sosta è molto lunga e quindi ce la giriamo e rigiriamo a nostro ritmo fino nei vicoli più abbandonati, compresa la fantastica passeggiata sul circuito delle mura che straconsiglio a chiunque sia appassionato di architetture militari o di castelli. In porto a fianco a noi c'è la Fortuna. da oggi in poi ci ritroveremo quasi sempre in compagnia di una nave sorella, a Istanbul ci sarà' l'Europa, a Mykonos el Pireo la Victoria. Probabilmente la scelta di raddoppiare sistematicamente gli scali è vincente, mah. Si salpa per Istambul. Il passaggio dei Dardanelli avverrà di notte, sia adesso all'andata che al ritorno. E' la stessa cosa che mi è successa a Gibiliterra andando alle Canarie. ma non sarebbe possibile farne almeno una con la luce. In fondo il tramonto è ben dopo le otto di sera. Bastava parire da Rodi un'ora prima, accorciando la sosta ad otto ore invece che 9. Va beh sono proprio incontentabile...
Istanbul 10 maggio
Ed eccoci alla tappa più attesa, motivo di base della scelta della crociera perchè la formula dell'overnight per quelle da più di una settimana mi attira moltissimo.
Il risveglio è già mozzafiato , con la torre di galata a dritta e la foresta di minareti che ci guarda dall'altro lato del Bosforo. Lo spettacolo sul mare che condividiamo con una Azamara, una Costa, e più tardi con la Ruby Princess è incredibile. Il misto di grandi navi mercantili, traghetti e imbarcazioni da pesca in una scala che va dalle 100mila tonnelate, ai 4,5 metri in unica inquadrtaura fotografice non si dimentica, così come questo braccio di mare che potebbe essere un fiume o un lago. Scendiamo a terra e ci noleggiamo un taxi per portarci un po' a zonzo per la città. Come avrete capito da Rodi, sono appassionato di architetture militari e quindi dedico la prima parte della mattinata alle mura teodosiane che non sono comprese nel superistanbul prenotato per il giorno dopo. Pur arrivando da Roma e dalle sue Aureliane queste valgono davvero il viaggio. Il giro si conclude in un castello fantastico a Yedikule dove la cinta che taglia la penisola partendo dal Corno d'oro si salda alle sponde del mar di marmara. Purtroppo non riesco neppure picchiandolo in testa a convincere il tassista a tornare indietro per farmi vistare la Kariye Camii, chiesa moschea museo dai mosaici stupefacenti. Sostiene che è chiusa, che è lontana che non è interessante. Alla fine mi arrendo perchè tanto prima o poi qui ci ritorno. Nonostante sia ovvia tappa per il giorno dopo decidiamo di goderci in tranquillità Santa Sofia. Detto e fatto. E ne vale la pena. Avremmo anche voluto fare altrettanto con la moschea blu ma impattiamo con gli orari delle preghiere e incominciamo ad essere un po' stanchi. E poi ci attende la cena sul battello sul bosforo, meglio rallentare un po.
Già la cena, prenotata col totem se ricordate. Ma di escursioni sul bosforo ce ne erano tre, tutte con lo stesso prezzo e distinte solo dal numero di riferimento. E sul totem una pagina descrive l'escurisone ma la prenotazione si fa su un'altra, quindi occhio che è facile sbagliare. Come ho fatto io. E per fortuna che quando resto come un pero di fronte all'animatore che mi fa "ma questa era l'escursione del pomeriggio", si scopre che c'erano ancora giusto 4 posti ancora disponibili. Uahu. Perchè perdersi il bosforo di notte, i giochi di luce del ponte, i palazzi i castelli e le moschee riflesse nell'acqua, tra l'altro dalla sponda asiatica sale anche una luna spetacolarmente piena, sarebbe stato un delitto. L'escursione è però cara 153 euro, in compenso si mangia benissimo anche se con qualche accenno che sembra riportare al film cous cous, quando dopo gli abbondantissimi antipasti il pesce non sembra più arrivare e in compenso ad intrattenere gli ospiti arriva la danzatrice del ventre.