Dottor Divago
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Ecco la mia "cronaca" del nostro viaggio di nozze. La scelta di fare una crociera ai Caraibi è della mia dolce metà. Perché una persona che soffre l'aereo e la nave decida di andare a fare una Crociera dall'altra parte dell'oceano rimane per me un mistero ma ho rinunciato a cercare di comprendere le donne già un buon numero di anni fa.
Sarò indubbiamente prolisso ma era la mia prima crociera e la mia prima volta ai Caraibi quindi per me è stato tutto nuovo e pur non potendo proporre paragoni vi trasmetto tutto ciò che mi ha colpito.
La mia idea iniziale era di prenotare una crociera con Carnival con partenza dalla Florida in modo di trascorrere qualche giorno a Miami/Orlando. Non è possibile, per i non residenti in USA/Canada, prenotare direttamente on-line ma compilando l'apposito form si viene prontamente contattati direttamente da personale Carnival e si può prenotare pagando con carta di credito. In totale, a parità di sistemazione e di giorni di crociera, avremmo speso qualcosina in meno. Purtroppo mia moglie non parla inglese ed era molto titubante nell'accettare la mia idea. Scegliamo quindi l'italianissima Costa
(anche se mi par di aver letto che la proprietà non è più italiana ...) con l'itinerario "Le Perle del Caribe". Prenoto sempre on-line da una società di Genova (se volete i riferimenti precisi scrivetemi in privato) le cui impiegate si dimostrano gentilissime ed efficienti.
Premetto che le mie aspettative erano altissime. I miei genitori son stati ai Caraibi con Costa una quindicina di anni fa e ne sono tornati estasiati. E siccome hanno girato mezzo mondo non era davvero facile impressionarli.
Per quanto mi riguarda il sito di Costa funziona davvero bene. Trovo la mia prenotazione, il mio numero di cabina (8150 se a qualcuno interessa) ed è facile gestire tutti i servizi che mi servono. La mia Gran Balcone diventa una Wellness Gran Balcone senza aggravio di costo ma senza i servizi che offre quindi con nessuna differenza pratica. Dal sito prenoto: il parcheggio alla Malpensa, le bevande (pacchetto acqua, vino e bibite), il "Diamond Wellcome Package" (champagne, fragole, cestino di frutta e fiori in cabina) e l'escursione sul catamarano a St. Marteen. Vorrei prenotare anche l'escursione di Barbados per nuotare con le tartarughe ma i posti sono esauriti. Stampo tutte le mail di conferma come sono solito fare.
Al parcheggio incontriamo una coppia con due figli. Ci terranno compagnia per tutta la vacanza. E mi permettono di dire qualcosa anche circa la crociera per i bambini. Il miniclub e gli animatori dedicati ai bambini sono sicuramente all’altezza delle aspettative dei piccoli crocieristi. I loro figli erano molto contenti di partecipare e le attività erano varie e coinvolgenti.
Viaggio in aereo decente. Meridiana è un buon vettore. 9 ore e mezza sono veramente tante ed i sedili troppo piccoli. Bisognerebbe puntare alla business class. Anche perché avrei 30 kg di franchigia bagagli contro i 20 della economy che sono assolutamente insufficienti per mia moglie.
Arriviamo a Guadalupe nel tardo pomeriggio.
Pratiche velocissime all’aereoporto. Veramente tante persone in divisa Costa. Gentili, sorridenti ed efficaci. Ci indicano il nostro pullman ed in circa mezz’ora siamo al porto. Devo dire che temevo questo momento ed invece sia il controllo dei documenti per l’imbarco che le procedure di scatto della foto sono rapidissime. Saliamo alla nostra cabina e nel giro di un paio di ore ci vengono consegnate le valigie.
Ci dedichiamo al giro della nave. Come gusto, a parer mio, è piuttosto pesante. Con richiami classici e colori molto giocati sull’oro. Ma questo è davvero soggettivo. L’importante per noi è che sia pulita, accogliente e comoda da girare. La pulizia è praticamente maniacale. Non si fa in tempo ad uscire dalla cabina che entra il nostro addetto a rifare il letto e sistemare. Devo dire che è mia abitudine dare sempre una mancia il mio giorno di arrivo ma, sentendo il parere di altri viaggiatori, questo non ha influito sulla sua solerzia. Mi secca un po’ invece constatare che gli asciugamani sono decisamente logori ed un paio macchiati.
La nostra cabina è decisamente vivibile, con tre armadi e numerosi appendini. Un divano letto oltre il nostro letto ed un balcone con due sedie ed un tavolino. Il cesto di benvenuto prenotato dall’Italia non c’è. Chiedo lumi e mi dicono che mi verrà consegnato quanto prima.
Il nostro turno al ristorante è quello delle 21:30 e siamo puntualissimi perché 5 ore di differenza sul fuso orario pesano sul mio appetito! Sono perplesso sulla fauna che si presenta a cena. A prescindere dalla presunta o reale esclusività di una crociera presentarsi a cena in un ristorante in canottiera ed infradito …
Il nostro tavolo è da sei ma siamo solo noi ed una coppia di ragazzi sardi molto simpatici e cordiali.
La perplessità di mia moglie sale quando capisce che il personale, pur gentilissimo ed efficiente, fatica a comprendere l’italiano spesso faccio ricorso all’inglese. La persona cui ho consegnato la Costa Card per il vino e l’acqua ritorna spaesato dicendomi che i miei pacchetti bevande non risultano prenotati. Dopo una breve chiacchierata, in inglese obiuvsly, in cui faccio presente che ho tutte le conferme del caso mi dice che non può farci niente. Quindi mi alzo, lascio mia moglie in compagnia dei nostri colleghi di cena e vado al punto di assistenza clienti dove con alzata di spallucce (GIURO!) mi viene spiegato che “ogni tanto capita!” e che devo presentarmi ad un qualsiasi bar di bordo per riprenotare tutto. Tutto bene se non fosse che è appena finito il primo turno di cena ed il bar di fronte è stracolmo. Dopo la mia sana fila torno da mia moglie di umore poco urbano iniziando a dubitare dell’efficacissima organizzazione.
Il menù è vario ed io provo un piatto tipico.
Ma è una serata no perché sia al nostro tavolo che a quello di fianco continuano a consegnare piatti non ordinati. Ci vuole un po’ perché la situazione si normalizzi. Io, però, le ho già in giostra e tutto questo non aiuta. Devo sottolineare che le sere successive la situazione sarà decisamente migliore.
Costa si vende come un hotel a 5 stelle ma poi si dimentica di addestrare il suo personale con gli stessi standard. E nonostante il grande impegno delle persone in sala non sempre il gap viene colmato. Tra le “piccolezze” che però pesano sul mio giudizio:
• Non sono in grado di consigliarti un vino abbinato a quello che hai scelto di mangiare;
• Le signore si servono per prime;
• Se io ordino antipasto, primo e secondo e mia moglie solo il secondo; lei rimane a guardarmi mangiare sino a quando ci servono i secondi!
I ponti superiori mi piacciono. Le piscine sono un po’ piccole ma, complice anche il fatto che la nave non è piena, riusciamo sempre a nuotare o dedicarci all’idromassaggio idromassaggio. Trovare dei lettini al sole non sarà mai un problema. Anche trovare dei buchi negli asciugamani non sarà difficile …
Il mare è decisamente meno tranquillo di quanto mi aspettassi. Nonostante sia mezzanotte passata (le 5 in Italia) il sonno tarda ad arrivare. La temperatura sul balcone è gradevole.
Per il primo giorno colazione in camera. Tutto quello che avevamo ordinato arriva con puntualità svizzera.
Il mare azzurro/verde ci fa smaniare di arrivare in porto e scendere. Siamo in arrivo a St. Marteen. Abbiamo prenotato l’escursione sul catamarano Golden Eagle.
Quindi ci troviamo a teatro. Ci dotano di numerino e ci accompagnano. Il catamarano ci porta su una spiaggia splendida senza assolutamente lesinare sulle bevande durante il tragitto. Il mare invece non è così splendido come mi aspettavo. In Sardegna è molto più bello. E non è adatto per lo snorkeling dato che tra acqua non limpida e mancanza assoluta di rocce c’è ben poco da vedere.
Poco male … stare sdraiati al sole fa scomparire tutto il resto. Viaggio di ritorno annegato nella coca e rum. Spuntino a base di panini. Ancora rum. Poi spumante per tutti. Tre ragazze inglesi ad un passo dal coma etilico!
Giusto il tempo di dare un’occhiata ai negozi nella zona del porto ed è ora di risalire.
La mattina dopo siamo nella Repubblica Dominicana a La Romana.
Per la colazione scegliamo il ristorante. Ci saranno 30 metri di buffet con tutto quello che vi vien voglia di mangiare. Dal dolce al salato al caldo … Tutto in quantità disumana. Per fortuna niente scene fantozziane di gente che si scanna per riempire il piatto per primo. Gli spazi sono ampi e tutto si trova almeno in due posti. Trovo singolare che si possa ingurgitare cibo sino allo sfinimento, bere ettolitri di te o caffè ma il cappuccio o l’espresso si pagano a parte (se fate colazione in cabina invece son compresi). Qualcuno sa spiegarmene il motivo?
Allo sbarco veniamo accolti da un gruppo di ballerini e da alcuni ragazzi che suonano. D'ora in poi la musica non mancherà mai.
Fuori dal porto un mare di tassisti ci attende. Ci organizziamo con altri 10 italiani sbarcati assieme a noi e per 10 dollari a testa il tassista ci porta in una spiaggia chiamata Bayahibe.
Negozietti alle nostre spalle con conchiglie, "gioielli" fatti con la noce di cocco, noci di cocco appena colte dagli alberi
e aragoste cotte in spiaggia! Musica a go-go e tanti sorrisi. Picchi dalla testa rossa sugli alberi alle nostre spalle.
Per 20$ a testa sono disposti a portarci in barca a Saona. Ci dicono che non si è stati veramente lì se non si visita l’isola di Saona. Ma mia moglie non si è ancora ripresa dal catamarano e preferisce la terraferma. Per 5$ mi portano in barca sino alla barriera corallina e sono soldi MOLTO ben spesi. Assolutamente fantastico!!!! Un mondo di pesci colorati mi circonda. Cena in spiaggia. Aragosta cotta al momento per 20$ a testa. I nostri amici con i figli hanno fatto l’escursione a Bayahibe con i figli ma ne sono profondamente delusi. Si è ospiti di un villaggio ma dicono che non sono valsi i soldi che hanno speso
Torniamo in nave che trascorre tutta la notte ancorata in porto. Partirà solo la mattina successiva
per un breve tratto per raggiungere Isola Catalina. E' una spiaggie di sabbia bianca lambita dalle palme
dove possono scendere solo i viaggiatori delle crociere Costa.
Si rimane tutta la giornata in spiaggia dove ci sono i bar ed il ristorante gestito dal personale Costa. Una schiera di negozietti, musica, ed aragoste anche qui se volete.
Un signore si sente male proprio vicino a noi. Attacco cardiaco ed io che strillo come un pazzo in inglese per far arrivare un medico. Nuova incazzatura perché impiegano un sacco di tempo prima di intervenire. Per fortuna poche file più avanti c'è un dottore francese e credo che sia solo grazie a lui se il signore non ci ha lasciato le penne. Se fosse per i 300 uomini Costa saremmo ancora in spiaggia ad attendere il medico di bordo.
[se non siete ancora stramazzati al suolo non perdetevi la seconda parte a breve su questi schermi!]
Sarò indubbiamente prolisso ma era la mia prima crociera e la mia prima volta ai Caraibi quindi per me è stato tutto nuovo e pur non potendo proporre paragoni vi trasmetto tutto ciò che mi ha colpito.
La mia idea iniziale era di prenotare una crociera con Carnival con partenza dalla Florida in modo di trascorrere qualche giorno a Miami/Orlando. Non è possibile, per i non residenti in USA/Canada, prenotare direttamente on-line ma compilando l'apposito form si viene prontamente contattati direttamente da personale Carnival e si può prenotare pagando con carta di credito. In totale, a parità di sistemazione e di giorni di crociera, avremmo speso qualcosina in meno. Purtroppo mia moglie non parla inglese ed era molto titubante nell'accettare la mia idea. Scegliamo quindi l'italianissima Costa
(anche se mi par di aver letto che la proprietà non è più italiana ...) con l'itinerario "Le Perle del Caribe". Prenoto sempre on-line da una società di Genova (se volete i riferimenti precisi scrivetemi in privato) le cui impiegate si dimostrano gentilissime ed efficienti.
Premetto che le mie aspettative erano altissime. I miei genitori son stati ai Caraibi con Costa una quindicina di anni fa e ne sono tornati estasiati. E siccome hanno girato mezzo mondo non era davvero facile impressionarli.
Per quanto mi riguarda il sito di Costa funziona davvero bene. Trovo la mia prenotazione, il mio numero di cabina (8150 se a qualcuno interessa) ed è facile gestire tutti i servizi che mi servono. La mia Gran Balcone diventa una Wellness Gran Balcone senza aggravio di costo ma senza i servizi che offre quindi con nessuna differenza pratica. Dal sito prenoto: il parcheggio alla Malpensa, le bevande (pacchetto acqua, vino e bibite), il "Diamond Wellcome Package" (champagne, fragole, cestino di frutta e fiori in cabina) e l'escursione sul catamarano a St. Marteen. Vorrei prenotare anche l'escursione di Barbados per nuotare con le tartarughe ma i posti sono esauriti. Stampo tutte le mail di conferma come sono solito fare.
Al parcheggio incontriamo una coppia con due figli. Ci terranno compagnia per tutta la vacanza. E mi permettono di dire qualcosa anche circa la crociera per i bambini. Il miniclub e gli animatori dedicati ai bambini sono sicuramente all’altezza delle aspettative dei piccoli crocieristi. I loro figli erano molto contenti di partecipare e le attività erano varie e coinvolgenti.
Viaggio in aereo decente. Meridiana è un buon vettore. 9 ore e mezza sono veramente tante ed i sedili troppo piccoli. Bisognerebbe puntare alla business class. Anche perché avrei 30 kg di franchigia bagagli contro i 20 della economy che sono assolutamente insufficienti per mia moglie.
Arriviamo a Guadalupe nel tardo pomeriggio.
Pratiche velocissime all’aereoporto. Veramente tante persone in divisa Costa. Gentili, sorridenti ed efficaci. Ci indicano il nostro pullman ed in circa mezz’ora siamo al porto. Devo dire che temevo questo momento ed invece sia il controllo dei documenti per l’imbarco che le procedure di scatto della foto sono rapidissime. Saliamo alla nostra cabina e nel giro di un paio di ore ci vengono consegnate le valigie.
Ci dedichiamo al giro della nave. Come gusto, a parer mio, è piuttosto pesante. Con richiami classici e colori molto giocati sull’oro. Ma questo è davvero soggettivo. L’importante per noi è che sia pulita, accogliente e comoda da girare. La pulizia è praticamente maniacale. Non si fa in tempo ad uscire dalla cabina che entra il nostro addetto a rifare il letto e sistemare. Devo dire che è mia abitudine dare sempre una mancia il mio giorno di arrivo ma, sentendo il parere di altri viaggiatori, questo non ha influito sulla sua solerzia. Mi secca un po’ invece constatare che gli asciugamani sono decisamente logori ed un paio macchiati.
La nostra cabina è decisamente vivibile, con tre armadi e numerosi appendini. Un divano letto oltre il nostro letto ed un balcone con due sedie ed un tavolino. Il cesto di benvenuto prenotato dall’Italia non c’è. Chiedo lumi e mi dicono che mi verrà consegnato quanto prima.
Il nostro turno al ristorante è quello delle 21:30 e siamo puntualissimi perché 5 ore di differenza sul fuso orario pesano sul mio appetito! Sono perplesso sulla fauna che si presenta a cena. A prescindere dalla presunta o reale esclusività di una crociera presentarsi a cena in un ristorante in canottiera ed infradito …
Il nostro tavolo è da sei ma siamo solo noi ed una coppia di ragazzi sardi molto simpatici e cordiali.
La perplessità di mia moglie sale quando capisce che il personale, pur gentilissimo ed efficiente, fatica a comprendere l’italiano spesso faccio ricorso all’inglese. La persona cui ho consegnato la Costa Card per il vino e l’acqua ritorna spaesato dicendomi che i miei pacchetti bevande non risultano prenotati. Dopo una breve chiacchierata, in inglese obiuvsly, in cui faccio presente che ho tutte le conferme del caso mi dice che non può farci niente. Quindi mi alzo, lascio mia moglie in compagnia dei nostri colleghi di cena e vado al punto di assistenza clienti dove con alzata di spallucce (GIURO!) mi viene spiegato che “ogni tanto capita!” e che devo presentarmi ad un qualsiasi bar di bordo per riprenotare tutto. Tutto bene se non fosse che è appena finito il primo turno di cena ed il bar di fronte è stracolmo. Dopo la mia sana fila torno da mia moglie di umore poco urbano iniziando a dubitare dell’efficacissima organizzazione.
Il menù è vario ed io provo un piatto tipico.
Ma è una serata no perché sia al nostro tavolo che a quello di fianco continuano a consegnare piatti non ordinati. Ci vuole un po’ perché la situazione si normalizzi. Io, però, le ho già in giostra e tutto questo non aiuta. Devo sottolineare che le sere successive la situazione sarà decisamente migliore.
Costa si vende come un hotel a 5 stelle ma poi si dimentica di addestrare il suo personale con gli stessi standard. E nonostante il grande impegno delle persone in sala non sempre il gap viene colmato. Tra le “piccolezze” che però pesano sul mio giudizio:
• Non sono in grado di consigliarti un vino abbinato a quello che hai scelto di mangiare;
• Le signore si servono per prime;
• Se io ordino antipasto, primo e secondo e mia moglie solo il secondo; lei rimane a guardarmi mangiare sino a quando ci servono i secondi!
I ponti superiori mi piacciono. Le piscine sono un po’ piccole ma, complice anche il fatto che la nave non è piena, riusciamo sempre a nuotare o dedicarci all’idromassaggio idromassaggio. Trovare dei lettini al sole non sarà mai un problema. Anche trovare dei buchi negli asciugamani non sarà difficile …
Il mare è decisamente meno tranquillo di quanto mi aspettassi. Nonostante sia mezzanotte passata (le 5 in Italia) il sonno tarda ad arrivare. La temperatura sul balcone è gradevole.
Per il primo giorno colazione in camera. Tutto quello che avevamo ordinato arriva con puntualità svizzera.
Il mare azzurro/verde ci fa smaniare di arrivare in porto e scendere. Siamo in arrivo a St. Marteen. Abbiamo prenotato l’escursione sul catamarano Golden Eagle.
Quindi ci troviamo a teatro. Ci dotano di numerino e ci accompagnano. Il catamarano ci porta su una spiaggia splendida senza assolutamente lesinare sulle bevande durante il tragitto. Il mare invece non è così splendido come mi aspettavo. In Sardegna è molto più bello. E non è adatto per lo snorkeling dato che tra acqua non limpida e mancanza assoluta di rocce c’è ben poco da vedere.
Poco male … stare sdraiati al sole fa scomparire tutto il resto. Viaggio di ritorno annegato nella coca e rum. Spuntino a base di panini. Ancora rum. Poi spumante per tutti. Tre ragazze inglesi ad un passo dal coma etilico!
Giusto il tempo di dare un’occhiata ai negozi nella zona del porto ed è ora di risalire.
La mattina dopo siamo nella Repubblica Dominicana a La Romana.
Per la colazione scegliamo il ristorante. Ci saranno 30 metri di buffet con tutto quello che vi vien voglia di mangiare. Dal dolce al salato al caldo … Tutto in quantità disumana. Per fortuna niente scene fantozziane di gente che si scanna per riempire il piatto per primo. Gli spazi sono ampi e tutto si trova almeno in due posti. Trovo singolare che si possa ingurgitare cibo sino allo sfinimento, bere ettolitri di te o caffè ma il cappuccio o l’espresso si pagano a parte (se fate colazione in cabina invece son compresi). Qualcuno sa spiegarmene il motivo?
Allo sbarco veniamo accolti da un gruppo di ballerini e da alcuni ragazzi che suonano. D'ora in poi la musica non mancherà mai.
Fuori dal porto un mare di tassisti ci attende. Ci organizziamo con altri 10 italiani sbarcati assieme a noi e per 10 dollari a testa il tassista ci porta in una spiaggia chiamata Bayahibe.
Negozietti alle nostre spalle con conchiglie, "gioielli" fatti con la noce di cocco, noci di cocco appena colte dagli alberi
e aragoste cotte in spiaggia! Musica a go-go e tanti sorrisi. Picchi dalla testa rossa sugli alberi alle nostre spalle.
Per 20$ a testa sono disposti a portarci in barca a Saona. Ci dicono che non si è stati veramente lì se non si visita l’isola di Saona. Ma mia moglie non si è ancora ripresa dal catamarano e preferisce la terraferma. Per 5$ mi portano in barca sino alla barriera corallina e sono soldi MOLTO ben spesi. Assolutamente fantastico!!!! Un mondo di pesci colorati mi circonda. Cena in spiaggia. Aragosta cotta al momento per 20$ a testa. I nostri amici con i figli hanno fatto l’escursione a Bayahibe con i figli ma ne sono profondamente delusi. Si è ospiti di un villaggio ma dicono che non sono valsi i soldi che hanno speso
Torniamo in nave che trascorre tutta la notte ancorata in porto. Partirà solo la mattina successiva
per un breve tratto per raggiungere Isola Catalina. E' una spiaggie di sabbia bianca lambita dalle palme
dove possono scendere solo i viaggiatori delle crociere Costa.
Si rimane tutta la giornata in spiaggia dove ci sono i bar ed il ristorante gestito dal personale Costa. Una schiera di negozietti, musica, ed aragoste anche qui se volete.
Un signore si sente male proprio vicino a noi. Attacco cardiaco ed io che strillo come un pazzo in inglese per far arrivare un medico. Nuova incazzatura perché impiegano un sacco di tempo prima di intervenire. Per fortuna poche file più avanti c'è un dottore francese e credo che sia solo grazie a lui se il signore non ci ha lasciato le penne. Se fosse per i 300 uomini Costa saremmo ancora in spiaggia ad attendere il medico di bordo.
[se non siete ancora stramazzati al suolo non perdetevi la seconda parte a breve su questi schermi!]
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